Notizie di politica nelle Marche
Se da un lato il sindaco e gli altri componenti della giunta di Tolentino hanno deciso fino ad ora di non rispondere al documento sottoscritto da un gruppo di cittadini, ex amministratori e rappresentanti di associazioni che denunciano la mancanza di ascolto e dialogo, dall'altro l'assessore alla sicurezza Giovanni Gabrielli ha deciso di intervenire con una nota personale per dire la sua.

"Considero quanto accaduto un punto su cui fermarsi e riflettere - esordisce - , importante per non essere preso in considerazione, proprio perchè non è mai stata mia intenzione lasciare inascoltata una richiesta o una segnalazione da parte di un cittadino, spesso magari non è stato possibile adottare la soluzione richiesta per vari motivi, ma mai è venuto meno il confronto o l'ascolto con il cittadino. Anche se, con dispiacere, devo dire che alcuni cittadini preferiscono fermarsi dietro una tastiera anziché incontrare un amministratore con cui confrontarsi su eventuali situazioni".
L'assessore della Lega è al suo secondo mandato e parla di rapporti "lineari" con i suoi colleghi, nonostante "qualche diversità di pensiero, ma abbiamo sempre cercato di lavorare per il bene del Paese, almeno questa è stata sempre la mia intenzione".

Poi Gabrielli si sofferma sulle parole del documento dei cittadini: "Mi dispiace leggere di attacchi personali e arroganza della Giunta verso i cittadini - dice - , perchè è un concetto che non voglio nemmeno avvicinare alla mia vita politica; per quanto mi riguarda mai ho attaccato nessuno sul piano personale e mai sarà mia intenzione farlo, in quanto la considero cosa di poco gusto e scorretta. Per questo motivo a mio avviso il documento non doveva essere generico se si sono riscontrate realmente delle situazioni spiacevoli causate da qualcuno. Ricordo a proposito un Consiglio Comunale in cui intervenni ed un Consigliere (firmatario dello stesso documento) mi ringraziò per aver risposto in merito alla questione senza tirare in ballo altre cose o cose personali".

Quindi l'assessore alla sicurezza precisa il suo impegno nei confronti dei cittadini, parlando di quanto fatto negli ultimi anni: "Sono stato sempre a disposizione dei 13 comitati di quartiere che reputo la più alta espressione democratica e di partecipazione alla politica da parte dei cittadini anche se solo di natura consultiva. Sono stati fatti gli incontri con tutti i comitati di Quartiere e Contrada anche nel 2019, proprio su mia sollecitazione; è stata organizzata grazie all'intraprendenza del Presidente del Comitato di Contrada Paterno/Regnano Graziella Antonelli anche un'assemblea tematica, bellissima e partecipatissima, sulla sicurezza con la partecipazione del Comandante della Polizia Locale Tenente Rocchetti e del Capitano dei Carabinieri Giacomo De Carlini. Sono stato sempre disponibile e presente, quando coinvolto dal Coordinamento dei comitati stessi. Ne approfitto per lanciare un monito - aggiunge Gabrielli - , già fatto in passato, quello di una partecipazione più estesa da parte dei cittadini delle varie contrade o quartieri agli incontri indetti; questo perchè spesso, ho constatato di persona che la partecipazione è risultata scarsa. Rispondo quotidianamente a telefonate di cittadini, messaggi lasciati sui social e non ho mai negato un incontro a nessuno, sono sempre a disposizione di tutti, confrontandomi tranquillamente senza pregiudizi di natura politica.

L'unica critica che mi sento di rivolgere a questo documento voluto dai cittadini è di riconoscere i comportamenti dei singoli amministratori e rispettive responsabilità senza attribuire eventuali scorrettezze di un amministratore ad altri amministratori. Resto a disposizione della cittadinanza tutta - concluda - come sempre fatto, alla mail giodental29@gmail.com e al telefono 3473758520 ricordando che il giorno di ricevimento ufficiale resta il venerdì mattino nel mio ufficio all'interno del Comando della Polizia Locale, ma ho sempre incontrato i cittadini ovunque e fuori dagli orari stabiliti, a seguito di una teelfonata".

GS
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Dal Lanciano Forum, un messaggio forte e corale quello scaturito dall’iniziativa di UnicaMontagna, seguita in remoto da oltre 1.600 persone.
I territori interni e di montagna, possono essere la forza propulsiva del futuro: sostenibile e innovativo, basato sui valori forti che la storia ha tramandato.

“Il modello di sviluppo che state sviluppando dovrebbe essere preso a modello da tutta Italia” il commento di Gioacchino Bonsignore, caporedattore del TG 5, che ha condotto un vero e proprio laboratorio di confronto e creatività applicata.

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“UnicaMontagna è un progetto, ma è anche una visione – ha sottolineato il Rettore di UNICAM, Claudio Pettinari - che abbiamo avuto già prima del sisma del 2016. I montanari si prendono cura del territorio, sanno esattamente cosa devono fare e sono di poche parole. Eravamo consci di saper produrre eccellenze, ma ciò che mancava era la narrazione e la propensione a pensare e lavorare insieme. Questo è il grande valore aggiunto del percorso sviluppato con UnicaMontagna”.
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Accolti dal Sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, tanti ospiti dall’Italia e dal mondo, a partire da Simona Teoldi della Regione Marche, che ha finanziato UnicaMontagna, nell’ambito dei fondi FESR Marche del Programma Operativo Regionale 2014-2020, nell’asse 3 azione 8.1 "Sostegno alla innovazione e aggregazione in filiere delle pmi culturali e creative, della manifattura e del turismo ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell’occupazione".
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“Il futuro di questi territori? Sta nell’integrazione tra il saper fare locale e le nuove dinamiche degli scambi internazionali – il commento da Martin Johnston, fondatore di “Craft Society”, in collegamento da Amsterdam.

“Noi siamo una multinazionale bonsai, rispetto ai nostri competitor internazionali – le parole di Gino Zampieri, presidente A.C. & E. Consulting – ma siamo altamente performanti e ci sentiamo anche noi artigiani: ossia detentori di quel magico mix che il mondo apprezza: grande abilità, conoscenza del prodotto e del processo, ingegnosità e passione.”

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Angelo Serri, di Imagina sas, azienda capofila di UnicaMontagna, ha ricordato la ricchezza del partenariato di progetto, che ha visto cooperare realtà fortemente radicate sul territorio come Arci, Nobody, Maylea. Intervenuto da remoto, Damiano Giacomelli di Officine Mattolì Produzioni ha anticipato quello che sarà lo short business film di UnicaMontagna, mentre Ruvido Teatro ha proposto in modalità “live” una coinvolgente “piece” di “teatro d’impresa”, insieme alla degustazione di Verdicchio “a banda larga” condotta dal presidente di Cantine Belisario, Antonio Centrocanti e alle ricette creative dell’Accademia di Tipicità.

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A conclusione dei lavori i nuovi sviluppi del progetto, nelle parole di Vittorio Salmoni e il pensiero di Andrea Spaterna, prorettore UNICAM e Presidente del Parco Nazionale dei Sibillini: “quello tra Umbria e Marche è un territorio che sa adattarsi e sa reagire. In questo scenario complesso, la rete territoriale è fondamentale, anche in una logica di accoglienza sostenibile e di sviluppo di tutte le attività ad essa collegate”.
c.c.
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“Ci sono tanti rischi, compreso quello di calpestare definitivamente i sogni dei giovani e degli ultimi”. Esordisce così Lauretta Gianfelici, quinto candidato sindaco per la città di Macerata. A suo avviso, il capoluogo sarebbe invaso dal clientelismo, servilismo, da una politica che non ha saputo valorizzare la vera bellezza della città ma solo quella dei monumenti e dei palazzi ma, come si dice, il tempo è tiranno se lo paragoniamo alla funzione che il cuore ha in un corpo umano: “In questo tempo la conciliabilità dell'interesse economico tra il privato, che investe per offrire servizi, e il pubblico, che dovrebbe tutelare il bene comune, è ancora più difficile e pericolosa. In questo tempo - prosegue - chi perde lavoro, chi è bloccato sulla strada per la costruzione del proprio futuro, più facilmente cade sotto la scure della criminalità. A Macerata negli ultimi 20 anni, goccia a goccia, ha vinto la ‘conquista del mondo’, non del ‘come stare nel mondo'. Possedere la città, non farne parte”. A Macerata, secondo la candidata, la politica sarebbe colpevole di non aver saputo anticipare i problemi prima della magistratura e, peggio, avrebbe fatto in modo di “favorire il business degli avvocati”. Gianfelici vede una Macerata spenta, dove il lume della ragione avrebbe lasciato il posto a mancanza di contatto e al conflitto.

“Una volta la lotta della sinistra era anche lotta di classe, tra la cosiddetta ‘volontà del servo’ e quella ‘del signore’ ma ora a Macerata sono sulla stessa linea, cercano il raggiungimento del massimo del profitto, del tornaconto, con la minima dose di fatica, ma anche di dignità. Questo accomuna tutti. A Macerata - stigmatizza - c’è una manifesta debolezza e imprevidenza della politica tutta. Infatti l'opposizione non esiste. I fatti del 2018 ne sono la prova inestinguibile. Nella visione della candidata per il partito del Popolo della Famiglia, tutto sarebbe ormai ridotto alla misura di “cose” e vedrebbe anche una certa censura rivolta a chi invece vuole alzare la voce e, ancora una volta, torna a puntare il dito contro il Pd, che da anni amministra la città: “La politica della cosiddetta sinistra, anche all'interno delle correnti Pd, si muove rispetto ad orizzonti ristretti creandone solo ossimori anche davanti alle conseguenze, come nel caso dei migranti e dei clandestini, e non solo. Quelli che erano ideali, oggi sono diventati ideologie che dividono dentro la loro stessa casa, ma soprattutto mettono in ginocchio tutti con la forza del loro buio e della prevaricazione che usano non avendo altra arma. Creso un giorno disse a Ciro: ‘La vita è una ruota che non permette mai che gli stessi siano sempre in alto’.”

g.g.
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Accorpamento delle classi IV del liceo classico: non solo la maggioranza ma anche il Partito Democratico scende in campo per scongiurare una scelta che andrebbe a penalizzare una scuola e una città già fiaccate dal sisma.
"Sicuramente lodevole la presa di posizione del Comune - scrive il Pd in una nota - . La delibera di giunta, seppur lodevole, è un atto ininfluente e serve a poco. Purtroppo questa situazione è conseguente alla drastica riduzione degli iscritti, dovuto anche alla diminuzione degli abitanti e degli studenti, che vivono a Tolentino.

Sottolineiamo che ormai gli studenti si trovano già in difficoltà a causa del sisma e dal 2016 attendono una sede scolastica più consona alle loro aspettative e che la legge 229 del 2016, prevede la deroga al numero minimo di alunni per classe per i comuni compresi nel cosiddetto cratere del sisma con edifici scolastici non agibili".
A queste motivazioni il Pd aggiunge la questione Covid: "E' un controsenso l’accorpamento delle classi in un periodo in cui l’Italia è stata colpita dal coronavirus e gli studenti sono costretti a seguire le lezioni su piattaforma per mancanza di spazi per un adeguato distanziamento. Ecco il controsenso di questo accorpamento che penalizza ancora una volta gli studenti, che devono essere messi invece nelle migliori condizioni nello studio".

Motivazioni che hanno portato la sezione locale del Pd ad agire nei confronti dei rappresentanti regionali: "Abbiamo già chiesto ai referenti regionali di scongiurare l'accorpamento delle due sezioni, facendo presente che questo accorpamento è inopportuno". Una scelta accanto alla quale il Pd chiede all’amministrazione comunale di "risolvere, con la certezza della tempistica, la situazione degli istituti superiori della città per garantire agli studenti ed alle loro famiglie, a quattro anni dal sisma, il diritto allo studio senza penalizzarli rispetto agli studenti di città limitrofe, che hanno edifici scolastici già all’avanguardia".

GS
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Le strade che dovrebbero 'unire' a Camerino creano, invece, delle divisioni come quella di Arcofiato sulla quale sono stati pubblicati diversi articoli nel settimanale L'Appennino Camerte. L'ultimo proprio questa settimana dove l'assessore ai lavori pubblici, Marco Fanelli, ha risposto ad una segnalazione (non la prima) fatta da Gianluca Moscatelli che ha voluto precisare: "Sono originario di Camerino, ma non vivo nella città ducale dal momento che lavoro a Padova. Torno in città nei periodi di vacanza per visitare i miei genitori che, invece, frequentano quella strada quotidianamente. Questo per smentire, come detto dall'assessore, una visibilità personale".
Nonostante la sua lontananza da Camerino, quindi, Moscatelli pone l'attenzione su una strada, secondo lui, trascurata a prescindere dai colori politici: "I miei genitori, anziani, abitano nella zona di Arcofiato e hanno molti disagi per quel tratto. Da tempo mi sono adoperato affinchè venga sistemato. 

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I genitori di Moscatelli che abitano ad Arcofiato

Non si tratta di una questione politica - precisa - , si sono succedute diverse amministrazioni, ma quella strada è rimasta sempre in condizioni disastrose.
Sono stati fatti interventi parziali, ma non risolutivi, che sono costati molto ma hanno avuto una breve durata. È una strada che da 20 anni è in condizioni disastrose. L'attuale amministrazione - spiega - ha fatto un importante intervento, ma solo parziale che non è stato mai completato.

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Strada parzialmente rifatta e tratto dove ricomincia la strada disastrata

Vorrei capire con che criterio si cominicano lavori nelle altre strade senza prima terminare quelli della strada di Arcofiato già cominciati, dove non viene fatta attenzione nemmeno ai tagli dell'erba che attualmente impedisce a due auto di trasnitare contemporaneamente. Infine - conclude Moscatelli - l'assessore parla di 40mila euro disponibili per la sistemazione di una frana. Si tratta di una frana che esiste da anni e la soluzione non riguarda comunque il manto stradale".

Giulia Sancricca
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Da mercoledì 24 giugno, riparte il mercatino settimanale di Serravalle di Chienti. Si esprime anche attraverso questi piccoli segnali la voglia di tornare a respirare ‘normalità’ e la determinazione delle popolazioni dell'entroterra. A farsene portavoce è la ferma volontà dell’amministrazione comunale  di riprendere un tradizionale, forte elemento aggregante, rimasto sospeso sin dalla data del sisma 2016. Restituire socialità e rivitalizzare le vie del paese, con i favori dell'ingresso della stagione estiva,  un’occasione per riemergere dalle tante difficoltà vissute nell’arco di circa quattro anni e dalla parentesi di oltre due mesi di lockdown.
“Un incentivo ad uscire rivolto ai cittadini attraverso un appuntamento che ha sempre avuto richiamo - afferma il sindaco Emiliano Nardi- augurandoci che l’iniziativa possa diventare un’attrattiva in più per motivare anche  gli abitanti dei paesi vicini alla visita del nostro borgo”.
Nell’osservanza  di ogni accorgimento finlizzato a garantire il distanziamento delle persone e il contenimento del contagio, dunque, da mercoledì 24 giugno e a seguire a cadenza settimanale, le bancarelle dei vari settori merceologici torneranno a vitalizzare il viale principale di Serravalle di Chienti, nel tratto ricompreso tra la sede del palazzo comunale e Piazza Cesare Federici, in prossimità del corso Giacomo Leopardi. “ Dopo la ripartenza - spiega il sindaco- di mercoledì in mercoledì arriveremo sicuramente fino a settembre, periodo di maggior flusso turistico per il nostro paese, ma nulla vieta si possa continuare anche successivamente. Nostra intenzione è di creare un evento 12 mesi l’anno una volta a settimana- conclude Nardi- La speranza è che si venga a creare un bel movimento di persone e di visitatori e che se ne giovino anche tutte le altre iniziative di promozione turistica e culturale che abbiamo messo in piedi per valorizzare un territorio ricco di antichissime testimonianze storiche e di grande attrattività naturalistico ambientale”.
C.C.
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I provvedimenti a carattere economico presi e non dall’amministrazione comunale di Camerino, al centro di alcune riflessioni che il Gruppo di minoranza “Radici al Futuro” Camerino, ha deciso di affidare ad un comunicato stampa.
“In occasione del consiglio comunale del 27 maggio- si legge nella nota- si è discussa una mozione che avevamo presentato (il 19 maggio) con la quale abbiamo chiesto al sindaco di semplificare le procedure per la richiesta di occupazione suolo pubblico da parte delle attività commerciali e di prevedere aiuti alle imprese per sostenere i costi per rispettare i protocolli anti Covid. Il sindaco in merito alla semplificazione ha risposto che il giorno prima del consiglio, la giunta aveva deliberato queste semplificazioni (ma guarda un po’…) e che, in merito agli aiuti alle imprese, sarebbe stato pronto e disponibile ad ascoltare le imprese in difficoltà. Ancora una volta si predica bene (più o meno) e si razzola maluccio. In merito alle semplificazioni per l’occupazione del suolo pubblico- continua il comunicato della minoranza- la delibera di giunta riguarda solo bar, pizzerie e ristoranti, lasciando fuori tutte le altre attività commerciali. In merito agli aiuti alle imprese per affrontare le spese per rispettare i protocolli anti Covid, ovviamente solo parole. C’è di più: in un momento in cui la competitività è sicuramente importante, l’amministrazione non si è minimamente preoccupata di permettere, in deroga alla legge regionale sul commercio, le vendite promozionali anche nel mese precedente i saldi.
Infatti- prosegue il gruppo Radici al Futuro- nei 30 giorni precedenti i saldi, le vendite promozionali non sono possibili ma la delibera della Giunta Regionale del 18.11.2019 numero 1406 autorizza i comuni del cratere a permettere ai commercianti di effettuare vendite promozionali anche nei trenta giorni precedenti i saldi. Ovviamente a Camerino non ce ne preoccupiamo per niente. D’altronde- evidenzia il gruppo-  non c’è da aspettarsi molto di più da un’amministrazione che fa pagare le commissioni ai commercianti sui buoni spesa per i meno abbienti previsti dal decreto Cura Italia. Chi si fosse perso questa perla, infatti, può rileggere la determina 33 del 8.4.2020. Ricapitoliamo: il governo ha assegnato dei fondi ai comuni per fornire buoni spesa ai ceti meno abbienti (a Camerino circa 36.000 euro più uno stanziamento volontario dell’amministrazione per arrivare a 100.000 euro qualora dovessero servire; peccato che la differenza è coperta dalla riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità e pertanto non sono spendibili prima dell’approvazione del preventivo, entro il 31.7 salvo proroghe). Gli altri comuni del nostro territorio hanno tutti gestito la questione in autonomia, senza costi di intermediazione per nessuno- sottolinea la nota-. Il comune di Camerino, per distinguersi, ha stipulato una convezione con la Day Spa (primaria azienda del settore dei buoni pasto) acquistando i buoni spesa nel loro circuito. Peccato che i commercianti, per riscuotere il buono spesa, hanno dovuto pagare il 2,5% di provvigione alla Day Spa. Chiudiamo con l’imu, in scadenza il prossimo 16 giugno. Il comune ha pubblicato l’avviso con cui riepiloga i dettagli della scadenza ormai prossima. Evidentemente nessuno dell’amministrazione si è accorto che siamo in mezzo ad una crisi economica epocale e che forse sarebbe stato opportuno rinviare la scadenza dell’acconto Imu, almeno al 16.09 (il comune ha comunque necessità finanziarie non rinviabili in eterno). Non date retta a chi dice che non l’avrebbero potuto fare. L’art. 1 comma 775, 776 e 777 dell’ultima finanziaria lo prevedono chiaramente per “situazioni particolari” (e sfido chiunque a dire che questa non è una situazione particolare). Lunedì, inoltre, è arrivata anche la Risoluzione 5 del MEF a spiegare come si fa a posticipare i termini dell’imu. Riteniamo che il tessuto economico della città non abbia bisogno di proclami e parole, ma di fatti. Restiamo a disposizione per aiutare e confidiamo nel futuro perché finora la situazione è molto deludente”. La nota del gruppo di minoranza “ Radici al futuro” si chiude sottolineando che, nel caso l’amministrazione avesse avuto bisogno di aiuto a capire come si fa il rendiconto 2019 “avrebbe potuto chiamarci. Avremmo collaborato gratis, così la città avrebbe potuto impiegare in maniera più utile i 4.000 euro che verranno dati alla società di consulenza di Pesaro incaricata a questo scopo (determina 55). Male, male, male”.
C.C.
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Scongiurato il potenziale rischio per i proprietari d'immobili di farsi carico dei costi di manutenzione delle messe in sicurezza dei propri immobili danneggiati dal sisma. Il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli ha inviato una nota nella quale si precisa che "le attività relative ai piani di messa in sicurezza, già autorizzatial fine di garantire la salvaguardia della pubblica e privata icolumità, conclusio in corso, proseguono come previsto con oneri a carico delle risorse emergenziali". La nota continua sottolineando che " gli eventuali interventi di manutenzione delle suddette opere previsionali, qualora non già previste negli accordi contrattuali, dovranno essere oggetto di specifica ulteriore valutazione - caso per caso- a cura della Regione, che potrà autorizzarli solo laddove riscontri una concreta ed effettiva minaccia per l'incolumià pubblica . In quest'ultimo caso - fino allo scadere dello stato d'emergenza nazionale, i relativi costi potranno essere posti a valere sui fondi emergenziali resi disponbibili nelle relative contabilità speciali. Resta inteso che le somme di cui trattasi- conclude Borrrelli- dovranno essere oggetto di puntuale rendicontazione secondo le procedure condivise".

Tirano dunque un sospiro di sollievo sindaci, amministratori e cittadini, nonchè la stessa Regione Marche e il Commissario alla Ricostruzione Legnini, che si sono fatti sentire dopo la corrispondenza intercorsa nei giorni scorsi, fonte di grande preoccupazionee che ha portato ad esprimere contrarietà verso un atto percepito come un ulteriore schiaffo alle popolazioni terremotate. 

Soddisfatto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia tra i primi ad attivarsi per richiedere l'immediato annullamento di una ingiusta eventualità a danno dei cittadini. Proprio ieri Sborgia  si è recato a Roma, incontrandosi con il Capo dipatimento nazionale di Protezione Civile per esporgli le problematiche e cercare una soluzuione alla questione.
C.C.

scongiurato il pericolo Borrelli
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Tra inevitabili riorganizzazioni e risoluzione di problematiche, si prepara la ripresa scolastica di settembre anche per gli istituti paritari non statali di ogni grado, molti dei quali  sopportato con difficoltà il lockdown imposto dall’emergenza coronavirus, hanno purtroppo dovuto annunciare alle famiglie l’intenzione di non riaprire dopo l’estate. Per anni questa tipologia di scuole si è infatti sostenuta su un fragile equilibrio finanziario, costituito dalle rette delle famiglie, donazioni di privati e finanziamenti statali residuali che l'emergenza sanitaria ha reciso. Si attende ora una chiarezza sulle possibilità di sostegno a queste scuole, il 30 per cento delle quali in Italia è a rischio chiusura.
Uno stato di apprensione che a Camerino riguarda la Scuola Materna paritaria Maria Ausiliatrice e asilo nido Felice Cambriani gestiti dalla parrocchia di San Venanzio.
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“La nostra situazione non è purtroppo molto diversa da quella che stanno vivendo gran parte degli istituti paritari d’Italia - afferma il parroco don Marco Gentilucci -. Il fermo delle attività anche per noi ha comportato delle grandissime difficoltà economiche in quanto,soprattutto per le scuole dell’infanzia dove non è possibile neppure una didattica a distanza, non portando più a scuola i loro bambini le famiglie  hanno sospeso le rette e quindi sopportiamo un’entrata minore. A destare preoccupazione per il futuro è la stessa situazione dei docenti e di quanti lavorano nella scuola.  Sappiamo che la Regione Marche ha stanziato delle risorse anche a sostegno delle Scuole paritarie e- prosegue il parroco- proprio la prossima settimana ci incontreremo come Consiglio interprovinciale della FISM ( Federazione Italiana Scuole Materne) per capire come poter accedere a questi fondi che certamente rappresentano un supporto rilevante per consentire di mantenere viva una realtà che ha la sua importanza. La pluralità nella formazione, l’educazione dei bambini e dei giovani è fondamentale ed è uno dei capisaldi  del nostro Paese  - continua don Marco Gentilucci-  tuttavia è indubbio che stiamo vivendo un momento di grande difficoltà e di preoccupazione, soprattutto perché ancora non c’è una chiarezza sulle linee guida per la riapertura. I primi numeri che giravano le scorse settimane, specchio del limitato rapporto tra insegnanti e bambini, certamente mettono ancora più in crisi una realtà come la nostra. Se gli istituti statali possono infatti accedere a determinati fondi, benchè le scuole paritarie dovrebbero avere eguale trattamento, in realtà la situazione è per esse molto più complicata. Attendiamo quindi con fiducia e speranza queste nuove dirette, anche per capire come prospettare una ripartenza a settembre - conclude Gentilucci -. La nostra volontà è di portare avanti una realtà così bella e importante, certamente indispensabili sono tuttavia dei supporti per riuscire a progettare nella sicurezza e non sempre nell’ansia e nell’incertezza”.
C.C.
 
Approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte
aule Maria Ausiliatrice

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“Trovo surreale che alcune forze politiche, anche tra quelle che sostengono l’attuale maggioranza in Regione Marche, voglia cambiare all’ultimo momento la legge elettorale a propria immagine e somiglianza, solo perché i sondaggi non fanno ben sperare". 
Così il senatore Antonio Saccone, Commissario regionale UDC, sulla proposta di reintroduzione del doppio turno "peraltro- ricorda-  in un periodo pur sempre di prorogatio dovuto al rinvio delle elezioni. Attenzione- ammonisce nella nota il coordinatore regionale dell'Udc per le Marche-: storicamente chi ha compiuto certi “blitz” non è stato premiato dagli elettori, anzi.“Voglio augurarmi – prosegue Saccone – che il Partito democratico non si presti al tentativo vergognoso di cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto. Sarebbe antidemocratico e oltretutto controproducente per loro stessi. Noi dell’Udc, se ciò accadesse – conclude Antonio Saccone – siamo convinti che gli elettori marchigiani capirebbero ancora di più che è giunto il momento di archiviare l’attuale maggioranza che governa la Regione”.
Sulla proposta, il capogruppo popolari Marche Udc Luca Marconi, aggiunge che in verità era già stata bocciata da tutti, eccetto M5s e socialisti, a dicembre:
"Sarebbe paradossale che venga ripresa ora in regime di proroga delle elezioni e per una pura convenienza elettorale", sottolinea Marconi.
c.c.





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