Notizie di politica nelle Marche
"C'è bisogno di maggiore confronto". Con questo obiettivo un gruppo di cittadini e rappresentanti di diverse aree politiche e associazioni di Tolentino ha sottoscritto una lettera all'attenzione della maggioranza e del consiglio comunale di Tolentino denunciando il clima politico che, secondo loro, si è creato in città.

"La nostra città - scrivono - , dopo aver vissuto il dramma del terremoto nel 2016, con circa 4000 edifici danneggiati, che ha rallentato senza dubbio la crescita sociale ed economica, comportando il venir meno di circa 1500 cittadini residenti (cifra record nella Provincia di Macerata ) ora si trova coinvolta, come tutto il resto dell'Italia, a dover fare i conti con una difficile ripartenza sociale ed economica a seguito del lockdown deciso dal Governo a causa della pandemia del Covid-19.
In questi mesi difficili abbiamo riscoperto il valore di essere una comunità e quanto sia preziosa la solidarietà.
La drammaticità della situazione ha messo a nudo le nostre fragilità e ci ha ricordato quanto siano importanti la coesione sociale e la visione d’insieme del sistema paese.
A livello locale, molti sono stati gli appelli da parte delle forze politiche, anche extra-consiliari, degli operatori economici, di ampi strati della società civile, delle associazioni e dei giovani, volti a ricreare un clima politico maggiormente disteso e rispettoso delle opinioni altrui".

Poi la denuncia di un atteggiamento che non è piaciuto: "Purtroppo, però, abbiamo potuto, tristemente constatare un atteggiamento di chiusura ed arrogante da parte della Giunta e della maggioranza, che è rimasta sorda ad ogni proposta e disponibilità di collaborazione e condivisione su temi di interesse generale, rispondendo, spesso, con attacchi personali, che nulla hanno a che fare con un normale dibattito politico.
I sottoscrittori di questo appello, ritengono doveroso condannare senza se e senza ma, il clima politico che si vive nella nostra comunità.
Il fatto che persone di diverso orientamento politico siano tutte concordi nel volere un cambiamento culturale, circa l’approccio alla vita democratica della nostra città, ci auguriamo sia uno spunto di riflessione per i nostri concittadini.

Vogliamo affermare con forza - proseguono - , che è possibile un modo diverso di fare politica, dove prevalga sempre e comunque il rispetto dell’avversario, pur nelle diversità delle proprie opinioni e che non esiste il “nemico” politico ma l'avversario portatore di visioni alternative, fondate sull’amore per la città e sulla voglia di contribuire alla sua crescita sociale ed economica.

Chiediamo che la politica torni ad essere luogo d'incontro - scrivono - , di confronto e di ricerca di soluzioni delle reali esigenze delle persone e che non sia terreno di scontro, dove si cerca di imporre solo la propria visione con la forza dell'arroganza.

Siamo preoccupati del costante allontanamento dei cittadini dalla partecipazione all’attività amministrativa e politica della città, che non significa necessariamente far parte di un partito, ma anzi dare il proprio contribuito nei quartieri e nelle contrade, nelle associazioni culturali, sportive di volontariato ed in tutte quelle realtà che possono fornire un indirizzo alla politica circa le necessità reali della nostra città.

Il nostro appello - concludono - è rivolto alle istituzioni e alla politica tutta e auspichiamo che venga recepito come uno stimolo volto a favorire un maggiore dialogo coinvolgendo tutte le forze politiche, le associazioni, i movimenti e la popolazione, circa i temi che riguardano il futuro della città, riconoscendo il valore della ricchezza della dialettica, che in quanto tale non è ostativa, ma essenziale per la ricerca di soluzioni efficaci".

GS





Pubblicato in Politica
"Inconcepibile la fila all'ufficio postale". Torna a battere i pugni sul tavolo il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, per risolvere il problema della riduzione di orario dell'ufficio postale del paese: "Non possono più restare inascoltate - scrive il Comune in una nota - le numerose lamentele che giungono fino alla sede comunale  relative ai disservizi dell’Ufficio Postale.
Durante il periodo di lockdown dovuto al Coronavirus - spiegano - l’orario di apertura era limitato a qualche ora a settimana,  con le nuove disposizioni governative sono aumentati i giorni e le ore, ma i disagi sono rimasti quasi invariati. Cittadini caldarolesi che attendono anche ore per poter entrare alle poste per fare operazioni fondamentali per la vita quotidiana famigliare o aziendale, lunghe file all’aria aperta, con qualsiasi situazione climatica, che non aiutano le regole contro gli assembramenti.
Nella fase più acuta del periodo di limitazioni dovute al Coronavirus era concepibile una lentezza nelle operazioni - aggiungono - , vuoi per il massimo rispetto delle norme, vuoi per un’eccessiva cautela e quant’altro, ma ora a distanza di mesi questa situazione è diventata inaccettabile".

Per questo motivo il Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti chiede a chi di competenza di ampliare ancora di più gli orari di apertura o affiancare all’unico sportello aperto altro personale che snellisca le file.

“Si fa di tutto per alleggerire le operazioni quotidiane, si punta sempre più alla sburocratizzazione e poi ti trovi a fare un’ora di fila per pagare un bollettino, nel 2020 tutto ciò è inconcepibile” afferma Giuseppetti chiedendo l’intervento della direzione provinciale di Poste Italiane.

GS
Pubblicato in Politica
Ruralità, economia solidale e circolare e giovani. Sono questi i punti cardine che sono alla base delle proposte del candidato sindaco di Macerata per il Movimento 5 Stelle, Roberto Cherubini. Secondo lui, le politiche di questi anni sono state dissennate, specie in ambito urbanistico, ma c'è ancora la possibilità di invertire la rotta.
"
Viviamo a Macerata non rendendoci conto della bellezza, forse perché siamo abituati ad averla attorno.
Noi, che nonostante una dissennata politica urbanistica abbiamo ancora la possibilità di esaltare questi territori, dobbiamo mettere al centro della nostra attività amministrativa la ruralità e tutto ciò che ne consegue in termini di lavoro, turismo, cura del territorio, qualità della vita". Sempre di più in Italia, i giovani decidono di tornare alla terra, invogliati anche dai fondi europei che offrono la possibilità di avviare nuove imprese agricole. E sono tantissime le nuove imprese nate, persino in provincia, che offrono prodotti nuovi o antichi ma con tecniche originali e innovative. "Noi - torna a dire Cherubini - dobbiamo dare un impulso importante a queste attività.Lo faremo mettendo a disposizione di giovani imprenditori agricoli i terreni di proprietà del comune in stato di abbandono e lavoreremo affinchè Macerata diventi capofila delle Marche per l’alimentazione di qualità, possibilmente biologica e faremo di tutto affinché i nostri agricoltori escano dal loro stato di semi schiavitù verso le multinazionali ed entrino in un mercato più solidale e che riconosca il giusto prezzo al lavoro". La certezza di poter portare a Macerata una alimentazione più sana arriva dall'esperienza di Cherubini nel GAS, il gruppo di acquisto solidale di Macerata, da lui stesso fondato e formato da oltre un centinaio di famiglie. "Lavoreremo per sollecitare la formazione di una cooperativa di comunità che unendo soci e produttori possa offrire, in forma di supermercato, prodotti locali di qualità.
Lavoreremo nelle prime settimane di governo ad instituire un mercato del sabato dei produttori locali di qualità. Piazza Mazzini sarebbe il luogo ideale". In questo modo, il candidato pentastellato ritiene di ben combinare non solo alimentazione di maggior qualiotà ma anche aiuto agli imprenditori agricoli locali e rispetto per l'ambiente. Essenziale inoltre, a suo avviso, aiutare i giovani ad investire su produzioni di nicchia e la costituzione di un tavolo permanente con gli agricoltori locali "perché la mia esperienza personale mi dice che sono tra le poche persone che ancora oggi ragionano per la comunità. Sono depositari di esperienza e sono la categoria lavorativa più penalizzata da un sistema economico malato. Torniamo ad esaltare la ruralità e tutta la nostra comunità avrà enormi vantaggi".
g.g.


Pubblicato in Politica
Voglia di normalità e di futuro. Festeggiato il rientro tra le mura domestiche di 4 famiglie. Un pomeriggio gioioso per tutta la frazione di Vari di Pieve Toruna, dove sono state consegnati 4 appartamenti, distribuiti su una palazzina di proprietà comunale, recuperata strutturalmente. Quattro bellissime abitazioni che da oggi consentiranno il ritorno alla quotidianità di altrettanti nuclei familiari, uno dei quali composto da mamma, papà e tre piccolissimi bambini nati dopo il sisma. 
Un importantissimo passo in avanti nel restituire fiducia e speranza all'intera comunità del piccolo borgo  dell'entroterra.  Con il sindaco Alessandro Gentilucci, hanno presenziato alla cerimonia di consegna il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, i presidenti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna. del Consorzio di Bonifica Claudio Netti, del Contram Stefano Belardinelli, e il direttore del Parco Carlo Bifulco.
IMG 20200605 160507 BURST001 COVER

A fare gli onori di casa e introdurre i successivi interventi è stato il sindaco Alessandro Gentilucci, felice della presenza delle istituzioni in un giorno che apre una nuova speranza per tutta la comunità. Il primo cittadino ha voluto sottolineare in particolare il lavoro compiuto dal presidente della Regione nel periodo della pandemia, chiosando al meglio quello che è la sostanza del suo impegno. "Se le Marche sono arrivate ai contagi zero un mese prima di quello che ha detto il governo- ha affermato - credo che gran parte della responsabilità e dei meriti siano del Presidente della Regione che in maniera silente, elegante e senza produrre grandi allarmismi, anche a noi di Pieve Torina che abbiamo avuto un paio di casi ha consentito di riuscire ad isolarli senza avere focolai". Nel sintetizzare la vicenda sisma, Gentilucci  ha poi affermato  "se oggi siamo qui, è perchè la Regione Marche, in contrasto anche con il governo, ha deciso di attuare delle normative e, noi di Pieve Torina ne siamo testimonianza anche con una proposta di legge che si sta elaborando in maniera congiunta, per snellire  una burocrazia che è stata catapultata sul territorio e che è stata d'ostacolo a garantire ogni ripresa economica".
IMG 20200605 162655 1
Ringraziamenti sono stati rivolti all'ufficio tecnico, alla parte degli architetti e ingegneri, al progettista e alla ditta esecutrice dei lavori. Il sindaco ha sottolineato la presenza dei tre bambini che presto potranno frequentare l'asilo e le scuole del paese, facendo crescere la comunità.  
Nel suo intervento,  il presidente Stefano Belardinelli ha ricordato che l'azienda Contram S.p.a, lavora in provincia e in tutta la Regione ma il cuore é tendenzialmente orientato alla montagna. "Ci piace portare turisti e sportivi sui monti e, tramite le collaborazioni con i comuni, i bambini dell'entroterra a scuola. Credo ci sia bisogno di mantenere i servizi púbblici come i trasporti e le scuole ma anche far giocare i più giovani e favorire lo sport e il turismo. I colori che si vedono in questi giorni nella natura di questi territori fanno pensare al Trentino e all'Alto Adige e dovremmo riempirli di persone, di giovani, turismo e inziative sportive. E su questo noi ci siamo col cuore, con la testa e anche con  le braccia". Dopo tanto disagio vissuto, il fatto che si restituisca una casa alle famiglie, secondo il  presidente del Parco Andrea Spaterna è un messaggio che indica la volontà di risollevarsi delle comunità dell'entroterra, di tornare ad essere quello che si era prima, magari anche migliorando la propria situazione.Nei vari interventi si è tornato a sottolineare l'impedimento della burocrazia che blocca l'idea senza poterle far seguire azione in tempo reale. "La stessa Regione ha compiuto sforzi titanici per velocizzare la macchina- ha detto Spaterna- e so che continuerà a combattere perchè questo territorio possa riuscire a risollevarsi il prima possibile. L'evento di oggi travalica la ricostruzione dell'oggetto in sé, nel senso che è un segnale verso la ripartenza socio-economica di un territorio e, le istituzioni tutte a partire dal Parco, dovranno contribuire a supportare quanto più possibile".

Il carattere delle genti dell'entroterra, fatto di persone che lottano con coraggio senza mai lamentarsi, è stato ricordato dal presidente della Provincia Pettinari colpito dal bellissimo recupero dell'edificio, rispettoso della costruzione originaria e dello spirito identitario della comunità
"Tanto è stato fatto- ha affermato- tanto c'è da ricostruire, non solo materialmente ma anche nei settori del lavoro e dei servizi "a partire dalla scuola che non può subire tagli senza che le situazioni non vengano studiate attentamente. "Non può essere che da un lato noi cerchiamo di ricostituire comunità e dall'altro vi sia qualcuno che non riesca a capire che i ragazzi non ci sono perchè non hanno più una casa da queste parti. Bisogna far capire a questo qualcuno che qui c'è stato un terremoto e che queste comunità vanno ricostituite sulla speranza e sulla prospettiva. Tagliare servizi significa lavorare per non dare futuro". Proprio nella prospettiva del rilancio, Pettinari ha annunciato delle importanti novità riferite ai collegamenti viari. La bella notizia è che sulla Pedemontana Fabriano Muccia si ritiene entro l'anno di poter terminare il primo lotto fino a Matelica, entro il 2021 il secondo lotto da Matelica a Castelraimondo  e, in queste settimane, saranno consegnati i progetti esecutivi degli altri due lotti fino a Muccia. Sullo svincolo si renderanno necessari una rotatoria ed altri servizi, richiesti dal comune di Muccia  per venire incontro alle esigenze degli abitanti.

"Si lavora, e si amministra per dare un futuro alla propria terra che passa attraverso la scuola, i bambini, le famiglie - ha detto infine il presidente Luca Ceriscioli-  La bellezza è la prima cosa che ci garantisce di guardare in avanti positivamente. Ridare una struttura cosi bella, significa ridare al territorio quella che è la sua identità. Quello che siamo riusciti a raccontare in questi anni- ha continuato- è una dimensione delle Marche legata al turismo che già lo scorso anno ha portato nel cratere ad una crescita del 15%  di arrivi. E quest'anno, dopo la seconda emergenza sanitaria, i dati sono già molto buoni soprattutto per le aree interne. Il  lavoro che dunque facciamo ha una prospettiva perchè guarda ai bambini e alle famiglie ed ha una prospettiva economica perchè si danno dei punti di riferimento per chi vuol venire a visitare queste zone. Certo - ha concluso- noi già dal 2016 abbiamo sette miliardi di euro da spendere in queste zone che significano tanto e tanto da restitutie, ma questi soldi rimangono lì. Adesso il Governo sta facendo una scelta forte con l' Europa e avrà a febbraio 180 miliardi. Ma la storia sarà la stessa: inutile avere queste cifre enormi se poi rimangono lì. In quattro anni noi abbiamo dimostrato che se non si semplifica la burocrazia, le cose non si fanno. Adesso però ne ha bisogno, non solo l'area del sisma, ma tutto il paese perchè l'emergenza ha riguardato tutti. Sarà la volta buona in questa Italia bellissima per togliere tanti stupidi vincoli? Rinnoviamo dunque ogni volta questa nostra speranza, che è anche fatta di lavoro e impegno, perchè la crescita è l'obiettivo naturale del nostro agire"
C. C. 
IMG 20200605 165247


Pubblicato in Politica
Continua il problema della consegna dei giornali nell'entroterra ed il problema che prima riguardava solo Visso, Castelsantangelo sul Nera ed Ussita ora è diventato reale anche a Serrapetrona. Una questione che l'azienda di distribuzione dei giornali aveva annunciato lo scorso inverno e che si è acuito con l'emergenza sanitaria.
Da oltre un mese, infatti, il bar - edicola Ferranti non riceve più i giornali, ma se per le zone montane la mancata distribuzione dei quotidiani era dovuta alle poche vendite, Caccamo è da sempre zona di passaggio e le vendite non mancano di certo.
Per risolvere questa situazione sta intervenedo in maniera decisa il primo cittadino, Silvia Pinzi, che si è unita insieme agli altri sindaci del territorio scrivendo al Presidente della Repubblica, al Sottosegretario all'Editoria, alla Prefettura e alla Regione. 

"Sembra una problematica difficile e da risolvere - esordisce il primo cittadino al microfono di Mario Staffolani - perchè riguarda una grande fetta dell'Alto Maceratese. Abbiamo dovuto fare i conti con i grandi servizi che rischiavamo di perdere negli ultimi anni - dice - ma che con grande impegno siamo riusciti a salvare".
Silvia Pinzi fa riferimento all'ufficio postale, all'istituto bancario, al distributore di benzina e alla farmacia. Tutti servizi che con fatica sono stati ripristinati.

"Purtroppo - prosegue - questa volta la mancata distribuzione dei giornali, cominciata da Visso, è piombata anche su di noi. Con gli altri sindaci ci siamo coalizzati, anche in tempi non sospetti, quando l'azienda di distribuzione ci aveva inviato una missiva per avvisarci del problema imminente.
Noi, benchè non avessimo ancora questo problema, ci siamo coalizzati, e in effetti questa sensibilità ci ha dato ragione perchè dopo il Covid anche nel nostro territorio è arrivata la mancanza di distribuzione".
E' fermo e deciso l'intervento del sindaco di Serrapetrona sulla questione che coinvolge la Regione Marche: "L'azienda di distribuzione dei giornali - dice - ha dato motivi pretestuosi perchè ricordo che nel consegnare i giornali a Caldarola e Belforte passa anche davanti all'edicola di Caccamo.
Questo - denuncia Silvia Pinzi - nasconde una protesta che il distributore ha verso la Regione, chiedendo un contributo per andare avanti, ma queste difficoltà non devono ricadere sul territorio. Spesso siamo noi della montagna a risolvere beghe che non ci riguardano. Comprendiamo le problematiche che una azienda privata può avere, ma non possiamo essere sempre noi a pagarne le spese".

Giulia Sancricca
Pubblicato in Politica
Venerdì, 05 Giugno 2020 11:32

Regionali, quanti candidati da Tolentino?

Passata la tempesta del virus l'attenzione può tornare gradualmente sul piano politico. Sembrano riapparire all'orizzonte le prime indiscrezioni per la corsa alle elezioni regionali.
Stabilito che si voterà a settembre resta solo da chiedersi quali siano i candidati che rappresenteranno la provincia di Macerata e pare che, tra conferme e indiscrezioni, molti arrivino da Tolentino.
Primo tra tutti, ed unica certezza, l'attuale consigliere di minoranza Gian Mario Mercorelli in corsa per la carica di presidente in rappresentanza del Movimento 5 Stelle.
Tra le indiscrezioni spuntano tre nomi che invece siedono tra i banchi della maggioranza: il sindaco Giuseppe Pezzanesi, anche in una recente intervista pubblicata sul settimanale L'Appennino Camerte ci ha confidato il suo sogno di correre insieme ad un gruppo di altri sindaci poer portare in Regione le istanze del territorio.
Altre indiscrezioni vedrebbero poi in corsa l'assessore alla Sicurezza Giovanni Gabrielli in rappresentanza del partito di Matteo Salvini e l'assessore ai Servizi Sociali, Francesco Pio Colosi, per il partito di Giorgia Meloni.
Indiscrezioni che trovano terreno fertile anche nelle ultime vicende politiche di Tolentino: c'è infatti chi sostiene che il primo cittadino abbia preferito 'spegnere i riflettori' sull'attuale giovane assessore Colosi, temendolo come avversario proprio alle elezioni regionali.
Infine i due assessori silurati: Forza Italia potrebbe richiedere l'impegno di Alessia Pupo e non è detto che, in una lista civica di centro, Alessandro Massi Gentiloni Silveri non decida di scendere in campo anche in virtù del ruolo che suo padre Francesco ha ricoperto fino a pochi anni fa in Regione.
Tutte ipotesi che potrebbero trovare certezza nelle prossime settimane quando gli assetti politici si faranno più sicuri ed evidenti.
Quel che è certo è che Tolentino, anche nel panorama politico regionale, continua a confermarsi come una città dove il fermento politico è sempre vivo.

Giulia Sancricca
Pubblicato in Politica
"A giorni sarà pubblicato il bando che consentirà di prendere in affitto i locali del mastio della Rocca Borgesca di Camerino, dove potrà riaprire il bar".
Ad annunciare la bellissima notizia, il sindaco Sandro Sborgia a seguito del sopralluogo effettuato nei locali, insieme all'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli e allo staff dell'ufficio tecnico comunale. Ultimati infatti i lavori di messa in sicurezza al tetto dell'edifcio cinquecentesco, si è voluto controllare che i locali fossero fruibili, in vista di favorire una ripresa anche economica della città. 

 "Abbiamo potuto constatare che il piano terra e il primo piano del mastio sono agibili - afferma il sindaco Sandro Sborgia -per cui la finalità è quella di rimetterli in ordine, con l'obiettivo di restituire alla comunità un bene pubblico, da troppo tempo tralasciato e abbandonato a se stesso. La nostra volontà- sottolinea il sindaco- è invece quella di riprenderci la città e farla tornare a vivere e questo, è un primo passo verso quella direzione.
In un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo, la disponibilità di quei locali favorirà anche il rilancio economico e il lavoro delle persone interessate alla gestione; in uno dei luoghi più belli e di più ampio respiro di Camerino, con una vista mozzafiato sui monti Sibillini, oltre a godere di tanta bellezza, riteniamo che la presenza di un punto di ristoro rappresenti un valore aggiunto".     
C.C.

il parco della Rocca borgesca

panorama dalla Rocca


Pubblicato in Politica
Preoccupa non poco i cittadini terremotati la nota di risposta che, il Capo Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli ha trasmesso al servizio di protezione Civile della Regione Marche e, per conoscenza anche al Commissario della ricostruzione e ai servizi di Protezione Civile Regioni Umbria, Lazio e Abruzzo, nella quale si condivide l'orientamento espresso in precedenza dalla Protezione Civile delle Marche secondo cui,a carico  dei proprietari degli immobili lesionati e oggetto di messa in sicurezza, verrebbero ad ipotizzarsi come plausibili i costi degli interventi di manutenzione delle stesse.
Sulla questione si è subito mobilitato attivamente per scongiurare una simile ipotesi, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
"Sulla base di una precedente nota fatta dalla Protezione civile della Regione Marche- spiega Sborgia- il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale ha risposto inviando comunicazione del proprio orientamento. In realtà è bene precisare che la nota contiene un semplice parere, quindi non siamo in presenza di un'ordinanza che stabilisca che i costi eventuali di manutenzione delle messe in sicurezza debbano intendersi in capo ai proprietari degli edifici danneggiati. Nella nota- precisa il primo cittadino-  si dice unicamente che quella soluzione "potrebbe" essere in qualche modo praticabile. Al momento pertanto non v'è alcuna decisione definitiva in questo senso e non c'è assolutamente alcuna ordinanza che lo disciplini. Detto questo tuttavia- prosegue il sindaco di Camerino-, atteso che questa soluzione a mio giudizio è assolutamente da cancellare, in quanto sul cittadino terremotato, già alle prese con tante angherie e difficoltà, significherebbe far gravare il costo di interventi che sono fatti sugli immobili lesionati per garantire l'incolumità delle persone. Una soluzione che oltretutto comporterebbe ulteriori conseguenze come impedire che si completi il piano delle messe in sicurezza della nostra città, allontanando la possibilità di tornare a riaprire quelle zone ad oggi più compromesse. C'è anche da considerare che un domani che potranno essere avviati i cantieri della ricostruzione nel centro storico- aggiunge Sborgia- ci troveremmo nella situazione di dover consentire ad una ditta incaricata di lavori, di passare in una via dove magari uno stabile non è stato posto in sicurezza, con tutti i rischi che ciò potrebbe comportare. Ritengo dunque che la possibilità di cui parliamo debba essere assolutamente cancellata, anche se, ripeto, al momento rimane solo un'ipotesi che va comunque  scongiurata. E' per questo che ci siamo attivati e attendiamo conferme di rsposte ufficiali".

C.C.

Sotto la nota del Capo Diartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli inviata in risposta al Servizio di Protezione Civile regionale
Nota di Borrelli
Pubblicato in Politica
Approvati tutti gli aggregati. Nell’ultimo Consiglio comunale di Camerino è stato approvato il lotto finale di aggregati edilizi da sottoporre ad intervento unitario di ricostruzione, concludendo un lavoro lungo quasi un anno. L'assise ha nello specifico licenziato la terza parte degli aggregati edilizi del centro storico del capoluogo e un aggregato edilizio nella frazione di Mergnano San Pietro.
“È un risultato che ci rende felici perché rappresenta un passo importante per la ricostruzione – spiega Luca Marassi, consigliere comunale con delega alla ricostruzione – Riuscirci con questi tempi e nonostante tutto non era facile. A settembre, nel corso dell'assemblea sulla ricostruzione con la cittadinanza, avevamo stimato delle tempistiche e in quell’occasione abbiamo spiegato quale sarebbe stato l’iter e come intendevamo procedere.
Di fatto, la parte della ricostruzione privata di competenza comunale è stata definita e conclusa. Ora l’ufficio Sisma comunale provvederà a inviare una lettera a tutti i proprietari invitandoli a costituirsi in consorzi, a scegliere il tecnico e la ditta e ad avviare la progettazione e la presentazione del progetto”.
Sul sito del Comune (https://www.comune.camerino.mc.it/avvisi-cms/il-consiglio-comunale-approva-i-primi-aggregati-2/) è stata pubblicata la planimetria completa, evidenziando tutti gli aggregati approvati con deliberazione dei consigli comunali, nonché i consorzi costituiti volontariamente.
“Ora- conclude Marassi-  speriamo quanto prima di poter terminare la messa in sicurezza delle vie principali del centro storico così da poter riaprire la città e tornare a fruire dei suoi spazi che sono chiusi dall’ottobre del 2016 e mancano a ognuno di noi”.
C.C.
Pubblicato in Politica
Pieve Torina si appresta a vivere un'altra significativa giornata. Prevista domani alle ore 15.30  nella frazione di Vari, la cerimonia per l’inaugurazione del recupero strutturale di quattro appartamenti di proprietà comunale che saranno destinati ad altrettante famiglie, attualmente  in situazioni di autonoma sistemazione.

“Passo dopo passo si va ricostituendo il tessuto sociale della comunità di Pieve Torina” -sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci- “In più, in questi nuclei familiari vi sono anche dei bambini, e questo è importante perché ci consente di progettare un futuro per il paese, a cominciare dal mantenimento dei presidi scolastici, che rappresentano una necessità se si vuol immaginare una comunità salda e coesa che intende proseguire in un percorso non solo di resilienza ma, soprattutto, di sviluppo”. L’intervento si aggiunge a quelli già realizzati, sempre a Pieve Torina, nei mesi scorsi, e che hanno portato altre famiglie a recuperare uno spazio di vita “normale”. E normalità è la parola chiave che il sindaco invoca: “inseguiamo la normalità, che vuol dire una abitazione dignitosa, servizi pubblici efficaci, un tessuto sociale che si ricompone. Normalità, dopo le terribili esperienze del terremoto e dell’emergenza innescata dall’epidemia di Covid19, con la consapevolezza che i piccoli centri come il nostro potrebbero conoscere nuove opportunità di sviluppo, e noi dovremo essere pronti a coglierle”.

Alla cerimonia di consegna degli appartamenti, sono stati invitati il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna.
“Importante la presenza delle autorità:  conferma che l’attenzione delle istituzioni verso le aree terremotate non deve assolutamente diminuire. Il mio impegno come primo cittadino” conclude Gentilucci “è stato, è e sarà quello di proseguire nell' azione di sensibilizzazione continua verso le istituzioni centrali e regionali per cercare di accorciare i tempi del ritorno alla normalità. E i quattro appartamenti che domani restituiamo alla collettività, vanno in questa direzione”.
C.C.

Pubblicato in Politica

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo