Notizie di politica nelle Marche
Dopo l’ex ministro alle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, anche il candidato governatore Francesco Acquaroli ha visitato Camerino su invito del candidato consigliere nelle liste di Forza Italia Gianluca Pasqui.

Ad una settimana esatta dalle elezioni amministrative l’onorevole Lupi, nel corso del suo tour come Presidente di Noi con l'Italia – Usei per appoggiare “candidati di grande valore politico e morale”, ha prima visitato il Sottocorte Village, soffermandosi a parlare con diversi commercianti i quali gli hanno esposto tutte le enormi problematiche cui devono far fronte da quando il terremoto ha devastato Camerino e l'entroterra maceratese. A Pasqui, Lupi ha riconosciuto il grande merito di aver pensato a una nuova zona di aggregazione alternativa a un centro storico inaccessibile. E proprio nel visitare successivamente il cuore della città ducale,  l'ex ministro ha manifestato il suo disappunto per una ricostruzione mai partita e i cui ritardi rischiano di desertificare una delle zone più belle d'Italia.

lupi pasqui


Nel pomeriggio di domenica, ospite di Pasqui al Sottocorte Village, è stato il candidato presidente Francesco Acquaroli.

“Sono stato molto contento della visita di Francesco - ha detto Pasqui - che ha dimostrato la sua grande attenzione e vicinanza al nostro territorio e alle sue tante problematiche. Acquaroli ha appoggiato in pieno quelle che sono le priorità del mio programma elettorale, a partire dalla ricostruzione e dalla sanità per arrivare a lavoro, cultura, turismo, infrastrutture e tutto ciò che occorre in concreto per dare una svolta alle Marche.
Al candidato presidente ho ribadito la necessità che il nuovo governo regionale proceda all'istituzione di un Assessorato alla Ricostruzione che funga da vero e proprio punto di riferimento per addetti ai lavori e cittadini che dopo 4 anni meritano un deciso cambio di marcia su un tema che coinvolge ancora oggi decine di migliaia di marchigiani”.

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“L’occasione per aver una nuova conferma di quanto le aree interne siano il polmone di questa regione e ci sia bisogno di una visione per ripartire da qui”.

Così la candidata della lista Civitas Civici, Paola Giorgi, a sostegno del candidato governatore Francesco Acquaroli, che durante un aperitivo al bar Da Savè a Caldarola ha incontrato gli amministratori e i cittadini del territorio.

Un momento di ascolto di quelle che sono le criticità dei Comuni più piccoli dell’entroterra.

È stato il sindaco Luca Maria Giuseppetti a sottolineare le difficoltà del suo paese, come quello dei centri vicini: “Bisogna dare ai sindaci più margine d’azione - ha detto - ed essere consapevoli che se mantenuto in questo modo l’entroterra è una indecenza. I figli e i nipoti di queste terre saranno solo costretti ad andarsene. Mancano servizi ed infrastrutture, se c’è davvero la volontà di dar forza a questo territorio: l’economia gira sulle strade e senza le strade le aree interne sono morte”.

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Gli ha fatto eco il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita, incalzando sulla sanità: “Anche nel corso dell’inaugurazione dell’elisuperficie nel mio paese ho cercato di ricordare che, accanto all’importanza di essere trasportati d’urgenza ad Ancona con Icaro, ci sono tanti pazienti a cui basterebbe avere un ospedale vicino a cui rivolgersi senza tempi d’attesa inaccettabili. Per questo motivo è necessario riflettere sulla decisione dell’ospedale unico alla Pieve perché si porterà dietro il ridimensionamento degli altri nosocomi, come Camerino e San Severino che, invece, per le nostre zone, sono importanti; così come quello di Tolentino che poteva rappresentare un punto di riferimento vitale”.

Infrastrutture, agricoltura, allevamento ed anziani sono poi alcuni dei temi che il presidente dell’Unione Montana Giampiero Feliciotti ha portato all’attenzione della candidata che ha espresso le sue idee sui punti sollecitati dagli amministratori e che lei stessa aveva già messo sul tavolo della campagna elettorale.

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“L’esperienza in Regione con l’ex presidente Spacca - ha detto - mi ha dato la visione: la politica si fa guardando all’obiettivo che, a volte, può essere anche lontano, ma se c’è quello allora le azioni hanno un senso.

Credo che la ricostruzione avrà un senso solo se sapremo cosa fare delle aree interne che rappresentano il cuore della Regione. I bisogni da voi espressi hanno bisogno di risposte prioritarie, tra questi aggiungo un tema a me molto caro che è quello del welfare culturale: accanto ai servizi che devono arrivare in maniera primaria - ha spiegato - è necessario investire sulla cultura come fonte di benessere non solo dell’anima ma anche del corpo ed i piccoli centri dell’entroterra possono rappresentare il punto di partenza per questo modo di ragionare.

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Per avere una visione completa della nostra provincia - ha detto - ci dobbiamo porre sui punti più alti e questi Comuni sono i luoghi giusti”.

Infine le motivazioni della sua candidatura in una lista civica: “Questo non è il civismo di chi si avvicina alla politica ma non la fa - ha chiarito - . A me la politica piace e questa lista rappresenta un gruppo di persone che hanno già amministrato il territorio, che hanno esperienza nell’amministrazione, io nello specifico in Regione.

Quando oggi torno nei territori dove ho lavorato come assessore regionale - ha concluso - sento ancora la riconoscenza: questo per me è il valore più importante che oggi riporto a voi”.




GS
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Si avvicina il suono della prima campanella che aprirà le porte al nuovo anno scolastico. Un anno diverso da tutti gli altri; lo è già stato per mesi e richiederà ancora un'attenzione alle tante procedure da seguire in nome della sicurezza sanitaria. Ma la voglia di ricominciare è tanta. Al corrente delle misure da osservare, tutti sono pronti a riprendere in mano lo studio e l'impegno, nella consapevolezza che sarà un nuovo anno di coraggio.
Nel messaggio d'augurio del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, uno stimolo ad andare avanti con fiducia e a non arrendersi di fronte alle difficoltà. 
"E' un augurio particolare quello che desidero rivolgere a tutti gli studenti, non solo del nostro territorio e della nostra città, ma a tutti quelli che vengono a scuola da noi.  Che sia un buon inizio per tutti, seppure nella consapevolezza che le difficoltà ancora ci sono e sono proprio i ragazzi le prime persone che si troveranno ad affrontare questo percorso complesso e questo nuovo modo di fare didattica che purtroppo costringerà a non potersi abbracciare, a stare distanziati, a portare le mascherine. Tutto questo- continua Sborgia-  non deve comunque impedirci di crescere tutti insieme, di formarci nella solidarietà, nella comunione di intenti, nel rispetto reciproco e nella fratellanza.  Agli studenti è richiesto molto e lo sappiamo benissimo; è per questo che in questo percorso particolare noi adulti dobbiamo aiutarli, cercando di essere vicini alle loro esigenze,  nella speranza che la situazione possa migliorare il prima possibile. Sono i ragazzi i primi combattenti, quindi auguro loro di poter vivere questa esperienza nel segno della solidarietà e anche nel segno  della speranza di un ritorno presto alla normalità. Le difficoltà che incontreremo non devono farci assolutamente perdere la fiducia: è un momento difficile e lo supereremo solo se riusciremo tutti ad essere rispettosi l'uno dell'altro, ad essere disciplinati e diligenti. Tutti insieme ce la faremo. Da parte mia- conclude il sindaco di Camerino-, buon inizio di anno scolastico e in bocca al lupo per il futuro, affinché ognuno di noi riesca a raggiungere  gli obiettivi che si è prefissi. Il mio augurio ai giovani lo estendo a tutte le loro le famiglie, agli insegnanti e al personale della scuola. Non sarà sicuramente una passeggiata quella che ci attende, ma con responsabilità e con disciplina, supereremo anche questo momento". 
c.c.

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I Vescovi delle Marche intervengono in vista delle elezioni dei prossimi 20 e 21 settembre per l’elezione del nuovo Consiglio regionale e del nuovo Presidente della Regione.
Non una indicazione di voto, precisano, ma per una condivisione con tutta la comunità di alcune riflessioni.

"A chiunque assumerà la guida della nostra Regione - scrivono in una nota - ci permettiamo di chiedere un supplemento di impegno, di responsabilità e di generosità, anche a motivo di due emergenze che hanno colpito il nostro territorio e lo hanno duramente provato: il terremoto ed il coronavirus. Realtà queste con cui è necessario fare i conti e che toccano direttamente la vita delle persone, bene inscalfibile che va sempre e comunque difeso, promosso e accompagnato dal suo inizio al suo tramonto naturale.

In questa prospettiva ci sembra doveroso segnalare alla comunità ed alla politica alcune priorità che riteniamo irrinunciabili, pur coscienti che altre tematiche meriterebbero la dovuta attenzione.  

A nessuno sfugge che le Marche hanno bisogno di una ricostruzione che prima di essere materiale, è spirituale e morale. 

Al riguardo chiediamo che i processi di ricostruzione materiale che riguardano anche le chiese e le strutture pastorali, siano alleggeriti, snelliti e velocizzati. Avvertiamo sempre più la necessità di una sburocratizzazione perché le nostre comunità tornino a vivere.

Inoltre segnaliamo un’altra “ricostruzione” urgente: quella della famiglia, prima e vera cellula generativa della società. Si sente il bisogno di una politica che metta al centro della vita sociale la famiglia con scelte precise. 

Non possiamo poi non porre l’attenzione al mondo del lavoro - aggiungono - fortemente segnato da un alto tasso di disoccupazione in continuo aumento. Stiamo assistendo ad una crescita delle vecchie e nuove povertà. Occorre prendere atto di ciò ed intervenire creando le condizioni adatte per poter risolvere il mortificante e preoccupante fenomeno della mancanza di lavoro.  

Ci sembra poi doveroso evidenziare un’altra priorità: quella della formazione scolastica e universitaria per cui le Marche al riguardo hanno una grande ed apprezzata tradizione. Il compito odierno della politica è quello di provvedere ad un continuo rinnovamento ed implemento. 

Vogliamo poi sollecitare una ripresa forte ed insieme sostenibile del welfare, prendendo le mosse dal patrimonio di solidarietà di cui il popolo marchigiano è ricco. E’ necessario che la politica rinnovi un adeguato investimento al riguardo e che ripensi il modello di welfare della nostra Regione. 

Una particolare segnalazione merita il mondo della sanità - proseguono - . A nessuno sfugge la necessità ed anche l’urgenza di un progetto di razionalizzazione teso ad ottimizzare prestazione e costi dei servizi resi alla popolazione. Non si può dimenticare tuttavia che le Marche sono un territorio plurale, disseminato di piccole comunità di cui il sistema sanitario deve tener conto per una efficace prossimità. Una precisa attenzione tesa a conciliare le due esigenze contribuisce ad evitare lo spopolamento di tante e vivaci comunità.

A tutto ciò - concludono - va aggiunto anche un impegno teso a creare o a completare la rete delle infrastrutture. La nostra Regione risente di un isolamento che da tempo la sta condizionando a livello produttivo, commerciale, culturale e turistico. A proposito di turismo va constatato che la nostra Regione dispone di un originale e formidabile patrimonio naturale, storico ed artistico che chiede di essere sempre più valorizzato".

GS
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Sarnano e le sue frazioni al centro della visita dell'onorevole Bruno Tabacci, componente della commissione bilancio della Camera di Deputati e segretario nazionale di Centro Democratico.
Arrivato in città nel giorno del passaggio della Tirreno Adriatico, a cui ha assistito, Tabacci è stato ricevuto dal consigliere di minoranza, Giacomo Piergentili.

Insieme a lui, infatti, ha visitato alcuni Comuni del cratere e le frazioni di Piobbico e San Cassiano di Sarnano, ascoltando le richieste di Piergentili sulla necessità di provvedimenti concreti che riguardino la ricostruzione.

"Tabacci - scrive Piergentili in una nota - ha poi esposto le sue idee sulla strada migliore da intraprendere per sbloccare la ricostruzione ed ha auspicato la mia elezione in consiglio regionale con la la lista 'Il Centro' per poter difendere gli interessi della provincia di Macerata e dei Comuni colpiti dal terremoto". 

GS
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Un modulo dell'istituto Don Bosco di Tolentino riaccende la polemica sulla dicitura 'genitore 1 e genitore 2'.
Ad intervenire è Giovanni Gabrielli, referente della Lega a Tolentino, chiamato in causa da alcune famiglie.
Il pomo della discordia sarebbe rappresentanto in questo caso da un modulo di delega per il ritiro dei propri figli a scuola, inviato dall'istituto alle famiglie.

Modulo in cui scompaiono le diciture 'padre e madre' sostituite appunto da 'genitore 1 e genitore 2'.

"Molti genitori ci hanno contattato - scrive Gabrielli in una nota - perchè non hanno gradito il cambiamento, manifestando la propria contrarietà e chiedendo di far tornare le vecchie diciture. Sto raccogliendo ogni ora lamentele di genitori che denunciano la perdita dei valori fondanti della famiglia tradizionale; dobbiamo ricordare che lo stesso istituto è recidivo, visto che già nel novembre 2013 tentò di sostituire le diciture 'padre e madre' per poi far rientrare il tutto grazie alla nostra mobilitazione, dietro la spinta di tantissimi genitori".

Un caso che il referente della Lega annuncia di portare sul tavolo della prossima giunta in cui ricopre il ruolo di assessore alla Sicurezza, ma nel frattempo non è rimasto con le mani in mano: "Ho già parlato con il Commissario Regionale, Riccardo Marchetti e con il Commissario provinciale Simone Merlini. Ne parlerò anche al Segretario Federale Lega, Matteo Salvini, che lunedì sarà pranzo proprio qui, a Pollenza. Sono valori nei quali crediamo  e che difendiamo a nome di tante famiglie, per questo chiediamo che tutto ritorni nella normalità. Certi di una presa di posizione rinnoviamo la nostra fiducia ed il nostro appoggio alle istituzioni scolastiche tolentinati affinchè possano sempre meglio trasmettere alle nuove generazioni i valori e le tradizioni che hanno reso grande la nostra terra, la nostra città la nostra Italia, soprattutto in un momento storico così difficile".

GS

Di seguito il modulo in questione

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Giovedì, 10 Settembre 2020 10:36

Tapanelli scrive a Conte: "Non se ne può più"

"Come si può rilanciare un territorio senza servizi?".
È la sintesi della richiesta che il sindaco di Sefro, Pietro Tapanelli, dopo aver partecipato all'incontro a Palazzo Chigi insieme ai suoi colleghi del ratere, ha deciso di rivolgere al Premier Conte con una lettera in cui pone l'attenzione non tanto sulla ricostruzione quanto sulla situazione delle aree interne.

Un sindaco che ha deciso di prendere 'carta e penna' per illustrare la reale situazione delle aree interne, sicuramente connessa alla questione post sisma, ma a cui si aggiungono i disagi di terre lasciate in disparte, quasi considerate di serie B.

"Il sisma del Centro Italia 2016 e 2017 è qualcosa di imponente e di difficile gestione - scrive Tapanelli - . Saranno anni di sudore per poter ricostruire parzialmente: sono sicuro, infatti, che alcune realtà non verranno mai rimesse in piedi. Ma il vero problema, a mio avviso, è quello delle aree interne. Anche l’altro giorno ho sentito interventi aventi ad oggetto il rilancio dei territori montani. Ecco, non sono più disposto ad accettare questo refrain. Glielo dico con il cuore: non se ne può più.

Bisogna andare oltre il sisma e dire che è inutile parlare di rilancio e di ripresa se non ci sono le infrastrutture. Senza queste non ci sarà mai più né lavoro né ripresa. Niente di niente. Sarà solo una lenta agonia e noi ci occuperemo solo di una gestione del declino, come stiamo già facendo.

Come si può rilanciare un territorio se, vado in ordine sparso, non ci sono strade degne di essere chiamate tali, non ci sono collegamenti ferroviari, alcune zone non sono metanizzate, il digitale terrestre non arriva e i telefoni cellulari non hanno segnale? Adesso si parla di BUL (Banda Ultra Larga), ennesimo acronimo ipnotizzante in una Italia che pensa più alle sigle che alla sostanza, ma sono anni che siamo in attesa dello sviluppo di questa ennesima incompiuta. Il mondo va alla velocità della luce e noi, per buttar giù un cavo, dobbiamo fare anni di conferenze di servizi e collezionare venti pareri di altrettanti enti a tutela del territorio.

Le scrivo questo - conclude - perché la reputo una delle poche persone serie della politica attuale e magari, immagino con cauto ottimismo, leggendo queste poche ed istintive righe alzerà il telefono e proverà a dare una scossa a favore di noi piccoli comuni, frontiera di uno Stato che si ritira e abbandona la periferia".

GS


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L’europarlamentare toscano Nicola Danti, di Italia Viva, ha visitato questo pomeriggio le Cantine Gagliardi di Matelica assieme al candidato consigliere regionale Flavio Corradini ed alla consigliera comunale Fabiola Santini; lo stesso Danti, durante il tour della cantina, è rimasto piacevolmente colpito dalle pregiate caratteristiche del Verdicchio di Matelica: “Le Marche sono una regione straordinaria, ricca di peculiarità che la rendono unica nel suo genere e dalle quali si possono ricavare eccellenze come il Verdicchio - ha dichiarato l’europarlamentare, benedicendo la candidatura dell’ex rettore dell’Università di Camerino - quella di Corradini è una candidatura che garantisce conoscenza, amore e cura di questo meraviglioso territorio; è assolutamente necessario che una tale ricchezza venga affidata a chi sappia davvero prendersene cura e valorizzarla: Corradini e Mangialardi sono senz’altro le persone giuste”.

Alessio Botticelli

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Ai terremotati sono arrivate bollette salate, e questo è davvero inaccettabile” tuona la candidata Loredana Riccio, in corsa alle prossime Elezioni Regionali con il Pd, per la Provincia di Macerata, a sostegno del candidato presidente Maurizio Mangialardi.

“Nelle scorse settimane alcune aziende di servizi di erogazione di acqua, luce e gas hanno recapitato, anche nella zona del cratere, bollette con cifre elevatissime agli utenti ricadenti nel cratere sismico. Ciò è il frutto dell’addebito ai cittadini di consumi di ben quattro anni, tutti in un’unica bolletta - spiega Loredana Riccio- Così facendo si è generato un corto circuito istituzionale tale per cui ARERA (Autorità nazionale a cui compete la regolazione dei servizi pubblici locali), con l’obiettivo di tutelare gli utenti del cratere, ha sospeso il pagamento delle bollette dal 2016 ad oggi. Questa decisione, però, ha sortito l’effetto opposto: gli utenti si son visti recapitare oggi bollette di acqua, luce e gas di migliaia di euro per consumi pluriennali, creando ovviamente un inevitabile e giustificatissimo malcontento”.

E se la rateizzazione delle bollette è indispensabile, è pur vero che non si tratta dell’unico strumento messo in campo. La candidata dem Loredana Riccio incalza: “In caso di elezione, la prima proposta che mi impegno a portare in Consiglio Regionale è lo stanziamento di uno specifico fondo regionale volto a ridurre o, se le risorse lo consentiranno, a colmare integralmente l’importo delle bollette anomale recentemente emesse nei confronti degli utenti ricadenti nel cratere sismico, i quali si trovano già in uno stato di difficoltà; inoltre verrà proposta agli organi competenti una speciale formula di rateizzazione automatica di almeno cinque anni dell’eventuale importo residuo, da addebitare direttamente in bolletta”.

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Una tempesta che non si placa quella all'interno della maggioranza di Fiastra. Quello che, infatti, è l'arco simbolo della ricostruzione sembra diventare il pomo della discordia tra il sindaco Sauro Scaficchia e il consigliere Laura Sestili.

Un mal di pancia che prosegue dalle ferie agostane quando la Sestili aveva chiesto l'accesso agli atti per capire se la Soprintendenza Soprintendenza Archeologica e delle Belle arti e paesaggio delle Marche fosse intervenuta rispetto all'arco.

"Mi è stato risposto - scrive Laura Sestili in una nota - che non era necessario il parere dell'Ente in quanto era opera temporanea, come a sottolineare che tale richiesta era fuori luogo e di poca rilevanza".

Ma il consigliere non digerisce l'ultima risposta del primo cittadino che invita la Soprintendenza ad "impegnarsi per la Ricostruzione perché
credo che di sordi burocrati i cittadini ne abbiano le tasche davvero piene”.

Dichiarazioni da cui laura Sestili si dissocia "nella maniera più ferma e categorica - scrive - dagli abusi amministrativi che si stanno commettendo, anche se questo comporta una definitiva rottura con la maggioranza.

Non posso infatti più tacere in merito alla totale assenza di condivisione e partecipazione dell’attività amministrativa, peraltro svolta all’insegna dell’opacità e dell’autoreferenzialità".

E approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Rispondendo ad una critica mossami pubblicamente dal vicesindaco Castelletti – che evidenziava come non avessi più la residenza a Fiastra richiedendo le mie dimissioni in quanto non conoscitrice delle questioni del paese – evidenzio che, non solo sono fortemente legata al mio paese d’origine, ma ricopro il mio ruolo di consigliere comunale con la massima responsabilità e dedizione. Non certo per tenere una “poltrona”, al contrario dell’attuale Sindaco – peraltro residente a Caldarola – e vicesindaco che spadroneggiano da oltre 20 anni nel comune che oggi ha invece bisogno di rinnovarsi e prendere nuovo slancio.

Non occorre la residenza per scoprire situazioni spiacevoli e fastidiose - afferma - , al contrario di chi invece dice di essere attento alle problematiche dei cittadini e del Paese ma poco si cura di rispettare le norme e dare il dovuto seguito agli Enti sovraordinati come la Soprintendenza".

Ma non si ferma qui: Laura Sestili rincara la dose sulla disattenzione alle regole "A Fiastra tutto è permesso - attacca - : case mobili di legno dislocate senza una regola, parcheggi selvaggi, campeggi liberi; non è da escludere che, a breve, vedremo anche navi da crociera attraversare il nostro bellissimo lago o assistere all’atterraggio di navicelle spaziali nella prevista nuova elisuperficie individuata in località Cerreto nel Comune di Fiastra".

GS
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