Notizie di politica nelle Marche
Scontro in consiglio comunale a Fiastra dove il gruppo di minoranza 'Fiastra Domani' attacca il sindaco Sauro Scaficchia accusandolo di mancata trasparenza a seguito di una missiva giunta al consigliere Marcello Cocci.
"Abbiamo ricevuto - denunciano - dal sindaco la revoca dell'accesso da remoto al protocollo informatico del Comune.
La legittima azione di vigilanza e controllo della minoranza ha provocato una reazione scomposta da parte del sindaco che, in palese contrasto con le normative e contrariamente a quanto da lui stesso concesso e votato in consiglio, revoca un diritto consolidato degli amministratori, ovvero la conoscenza degli atti".

Nella missiva giunta al consigliere di minoranza, a firma del primo cittadino, si legge infatti che: "è stata revocata la possibilità di accesso da remoto del protocollo informatico ed alla procedura finanziaria che potrà avvenire, per garanzia della privacy, solo recandosi nella postazione predisposta negli uffici del Comune".

Una regola che ha mandato in subbuglio il gruppo 'Fiastra Domani' che prosegue: "La trasparenza - si legge nella nota pubblicata sui social - non è mai stata il punto di forza di questa amministrazione che in continuità con quella precedente prosegue la sua marcia autoritaria nell'ennesimo tentativo di silenziare quanti legittimamente chiedono conto del suo operato".
Un comportamento che alla minoranza non va giù, tanto da annunciare di informare della vicenda le autorità competenti.
"Confidiamo - conclude il gruppo - in un rapido intervento delle autorità per il ripristino dei diritti negati ai Consiglieri Comunali".

GS
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La futura discarica della provincia di Macerata al centro di un intervento del candidato in Consiglio regionale con RinasciMarche, Sandro Bisonni.

"Per racimolare qualche voto - scrive in una nota - , numerosi politici si promuovono come difensori del territorio dell'ultima ora e cercano soluzioni alternative vecchie di 50 anni. 
Mi riferisco a chi pensa di sostituire la discarica con un inceneritore o termo-valorizzatore, come in genere viene chiamato per indolcire la pillola, tralasciando però alcuni particolari. Innanzitutto, poiché la massa si conserva e non si può distruggere, il termo-valorizzatore non elimina la discarica ma al contrario ne crea tre: una in aria (che ci respiriamo), una in terra (equivalente se non peggiore di quella che si vorrebbe evitare), una in acqua (con le acque reflue); per avere evidenza di questo basterebbe che questi politici leggessero quanto riportato nero su bianco nel Piano d'Ambito provinciale per la gestione dei rifiuti.

Ricordo poi che le tre discariche generate dai termo-valorizzatori generano pressioni ambientali enormi che persistono per decine e decine di anni con rischi per la salute di notevolissima preoccupazione.

Il termo-valorizzatore, senza incentivi pagati con le nostre tasse, non si sostiene economicamente e che quindi come sistema Paese non ci fa arricchire ma al contrario ci impoverisce.

Infine - aggiune - il termo-valorizzatore è in antitesi al percorso virtuoso delle 3R (riduzione, riuso, riciclo) in quanto perennemente affamato di rifiuti e che quindi se fosse realizzato presto o tardi vanificherebbe tutti gli sforzi fino ad ora compiuti in quella direzione.

Il giusto stupore dei cittadini che si sono svegliati con la notizia della discarica provinciale sotto casa è colpa - accusa Bisonni - di una insufficiente partecipazione democratica che l'ATA e la Provincia avrebbero dovuto mettere in piedi prima di individuare i 70 possibili siti idonei; qui a mio avviso l'errore più grave.

Personalmente rifuggo dalla demagogia elettorale - conclude - sicuro che l'unica via possibile da percorrere sia quella dell'economia circolare verso la quale dobbiamo accelerare e non retrocedere puntando verso un futuro sostenibile e non verso la preistoria come qualche politico, poco informato e per nulla competente, vorrebbe farci regredire".

GS
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Sono stati convocati alle ore 16 a Roma dal premier Conte per un incontro sui problemi della ricostruzione post terremoto, cui partecipa anche il commmissario Giovanni Legnini, i sindaci dei comuni del cratere sismico. 

Primi cittadini più fiduciosi sullo snellimento delle procedure dopo le ultime ordinanze emanate dal commissario Legnini e che si attendono un'ulteriore accelerazione dall'incontro con il premier.

"Indubbiamente sono emersi segnali segnali positivi e incoraggianti dalla struttura commissariale - a parlare il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi - Al di là di quello che emergerà dalla riunione con il presidente del consiglio il dato positivo è che sui problemi del terremoto c'è una rinnovata attenzione da parte degli organi di governo. Quello che ci attendiamo sono risposte chiare e certe sulle procedure, ma soprattutto sui tempi della ricostruzione".

Territori, come quello delle aree interne del maceratese, che nell'estate del Covid sono stati letteralmente presi d'assalto dai turisti e che, quindi, necessitano anche che il processo di ricostruzione venga portato a compimento entro breve tempo. 

"Chiusa la finestra estiva - continua il sindaco Cicconi - è giunto il momento di vedere all'opera le gru dei cantieri tanto attesi. Speriamo sia la volta buona per mettere una pietra sopra l'altra".

f.u.
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In vista della ripresa dell'attività scolastica , Cgil Cisl e Uil Marche hanno incontrato oggi l’assessore regionale Angelo Sciapichetti in relazione alle problematicità del trasporto pubblico locale.  I sindacati hanno rappresentato la preoccupazione sullo stato del servizio, espressa anche da molte famiglie che in queste settimane si sono rivolte alle confederazioni: il timore, alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, è che il servizio di trasporto non possa essere garantito a tutti, a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19.

Cgil Cisl e Uil hanno chiesto alla Regione rassicurazioni in merito all’effettivo svolgimento del servizio e sul rispetto delle regole a bordo dei mezzi. Alla luce dell’accordo raggiunto ieri nell’ambito della Conferenza Unificata, che prevede una capienza massima dei mezzi di trasporto pari all’80%, e in virtù di risorse nazionali che si aggiungono a quelle già stanziate dalla Regione, l'assessore Sciapichetti ha espresso rassicurazioni circa la volontà di garantire il corretto svolgimento dell’anno  scolastico.

I sindacati hanno inoltre chiesto e ottenuto un nuovo incontro, non ancora calendarizzato ma previsto per la prossima settimana, al quale parteciperanno anche l’assessore regionale all’Istruzione, Loretta Bravi, e le categorie sindacali della scuola e del trasporto: lo scopo è di verificare il piano dei trasporti, con attenzione specifica agli orari e alle tratte che saranno attivate a partire dal 14 settembre. Cgil Cisl e Uil chiedono infine di poter monitorare la situazione anche dopo l’inizio dell’anno scolastico, per poter intervenire su eventuali problematiche o incongruenze che dovessero verificarsi. L’attenzione dei sindacati è rivolta anche all’impiego dei fondi in arrivo: le risorse supplementari, chiosano Cgil Cisl e Uil, dovranno essere destinate soprattutto al soddisfacimento delle esigenze delle famiglie e degli istituti scolastici. E a garanzia della sicurezza dei ragazzi e degli autisti.
c.c.
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Un patto tra Marche ed Emilia Romagna per rilanciare la sanità pubblica, a partire dal ripristino dei punti di primo intervento attraverso una vertenza nazionale volta a modificare il Decreto Balduzzi. È quanto emerso dall’incontro che si è svolto ad Ancona tra il candidato alle regionali del centrosinistra, Maurizio Mangialardi, e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, giunto nelle Marche per la presentazione del suo libro “La destra si può battere”.

A lanciare la proposta, accolta subito con grande favore da Bonaccini, è stato proprio Mangialardi: “La drammatica esperienza del Covid, che peraltro non ci siamo ancora messi definitivamente alle spalle, ci dice chiaramente che nel settore della sanità pubblica è necessaria una rivoluzione. Una rivoluzione che dopo i tagli e le restrizioni imposte dai governi nazionali negli scorsi anni rimetta al centro il potenziamento degli ospedali, il recupero delle strutture dismesse e lo sviluppo della medicina del territorio. Occorre, per essere concreti, un piano shock per il sistema sanitario che porti all’immediato ripristino dei punti di primo intervento, a una capillare rete di infermieri di famiglia e di comunità, al raddoppio delle Usca, e a investimenti su innovazione tecnologica ed edilizia sanitaria”.

“Per farlo – ha concluso Mangialardi - è però necessario costruire una forte alleanza tra le Regioni, affinché si apra una vertenza con il governo nazionale per arrivare a una rapida modifica del decreto Balduzzi, divenuto oggi insostenibile per chiunque intenda offrire servizi e prestazioni sanitarie pubbliche efficienti e adeguate ai bisogni dei cittadini. Questa sera, grazie alla convinta disponibilità data da Bonaccini, abbiamo fatto un primo importante passo avanti in un percorso a cui chiederemo di aderire tutti gli altri governatori delle Regioni italiane. Tuttavia, dubito che chi, come la destra di Acquaroli, che della privatizzazione selvaggia della sanità ha fatto un vanto, possa unirsi a questa battaglia per garantire il diritto alla salute”.

f.u.
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La difesa della costa al centro di un incontro che si terrà domani a Porto Recanati e a cui parteciperà anche Paola Giorgi, candidata di Civitas Civici, a sostegno di Francesco Acquaroli.

Un tema caro all’ ex assessore alla Difesa della Costa che, proprio a Porto Recanati, ha programmato quello che lei stessa definisce "il più grande intervento di difesa della costa finora realizzato nella Regione Marche.
Si tratta - spiega - di un’azione infrastrutturale che ha dato una risposta concreta al problema dell’erosione e creato una nuova possibilità di sviluppo turistico ad un’ampia zona costiera prima preclusa ad una visione di crescita. L’elemento che più caratterizza questo intervento è l’azione strategica condotta parallelamente in più ambiti: il punto di partenza è stato la variante al Piano della Costa, un complesso atto di natura urbanistica che, dopo la modifica, ha permesso l’istallazione di scogliere a difesa del litorale, prima non realizzabili. È stato poi sottoscritto un accordo con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) - aggiunge - che condivide con la Regione la necessità di difendersi dalle mareggiate per la preservazione della rete ferroviaria che corre, per la maggior parte del tratto marchigiano, lungo il litorale: sono stati individuati interventi comuni di difesa a cui RFI ha compartecipato economicamente. L’intesa si è rivelata volàno di investimenti pubblici e privati per interventi di difesa costiera. Successivamente l’impegno per la programmazione dei fondi strutturali europei, seguiti dal mio assessorato, ad allocare risorse dedicate che si sono aggiunte alle disponibilità reperite grazie alle relazioni con il Ministero per le Infrastrutture e quelle già presenti del Ministero dell’Ambiente. E’ proprio con l’attività di programmazione legislativa ed economica - prosegue la candidata - , volta ad uno specifico obiettivo, che si deve tornare ad agire per risolvere un’altra emergenza che grava nel territorio di Porto Recanati, quella annosa della zona di Scossici che andrà affrontata con la stessa determinazione, per poi terminare tutto il lavoro di difesa agendo nella zona centrale della città. Per questa attività - conclude - saranno fondamentali le risorse europee e la capacità di costruire relazioni tra livelli istituzionali”.

GS
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Mercoledì, 02 Settembre 2020 11:37

Club Unesco, la prima riunione nella sede di Treia

Entra nel vivo la sede operativa del Club per l'Unesco "Tolentino e Terre Maceratesi" nella nuova Sala del Museo Archeologico di Treia.
Dopo l'inaugurazione avvenuta lo scorso luglio, infatti, il museo diretto da Enzo Catani, ha ospitato il primo consiglio direttivo del Club, con il presidente Giuseppe Faustini, il vice Antonello Andreani, il segretario Paola Calafati Claudi, il tesoriere Giovanni Paoloni. Presente anche l'assessore all'istruzione del Comune di Caldarola Teresa Minnucci per coordinare l'organizzazione del prossimo evento del Club: la passeggiata patrimoniale del prossimo 27 settembre, all'area archeologica di Pievefavera e al Castello di Vestignano.

L'attenzione maggiore del Club, infatti, è rivolta alla produttività e alla cultura della comunità.

"Catani, già docente di Archeologia all'Università di Macerata, è da sempre, in prima linea, impegnato a porre la memoria come elemento fondamentale per la trasmissione della conoscenza - spiega la giunta di Treia in una nota - ; in passato ha partecipato anche ai progetti di "Educazione al Patrimonio Culturale" nell'Istituto Paladini di Treia" . A lui va il grande ringraziamento per aver voluto fortemente ed ottenuto l'apertura della Sede Operativa Treiese del Club Unesco di Tolentino proprio all'interno del Museo Archeologico di Treia".

GS
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Mercoledì, 02 Settembre 2020 11:12

Sauro Scaficchia inaugura la sede elettorale

“Credo che le aree interne, i piccoli Comuni come Fiastra, abbiano bisogno di una voce che sappia focalizzare una luce nuova su questi territori. Altrimenti tra spopolamento e sisma rischiamo di perdere il cuore verde e produttivo della nostra bella regione”.

È il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, a parlare nel presentare la sua candidatura a consigliere regionale, nella lista del Partito Democratico per il collegio provinciale di Macerata, alle Elezioni Regionali che si terranno il 20 e 21 settembre.

Attuale primo cittadino di Fiastra dopo esserne stato vicesindaco, 76 anni, grande esperienza e conoscenza della montagna avendo ricoperto consigliere dell’Unione Montana e presidente della Comunità Montana Marca di Camerino. “Nella nostra regione c’è una comunità silenziosa che vive nei piccoli Comuni – spiega Scaficchia – parliamo di enti che contano meno di 5mila abitanti e rappresentano il 70% dei Comuni marchigiani secondo i dati forniti dalla Fondazione Symbola di Ermete Realacci che proprio in provincia di Macerata, a Treia per la precisione, ogni anno rilancia la sfida dei piccoli borghi e delle aree interne. Aree strategiche che ospitano il 23% delle imprese regionali e danno lavoro a oltre 83mila persone”.

Un modello a rischio tra crisi economica, terremoto e Covid. “Proprio per questo – aggiunge Scaficchia – quando mi è stato proposto di candidarmi ho accettato. L’area montana ha bisogno di voci che riescano a portare queste istanze a Palazzo Raffaello. Non è pensabile avere un’intera regione che vive sulla costa ma all’entroterra serve una ricostruzione senza più impedimenti e sospensioni, servono servizi, strade efficienti. Qua la gente è abituata a rimboccarsi le maniche e a lavorare. Ora, in questa situazione, è necessario il sostegno di tutti”.

Oggi pomeriggio alle 18 verrà inaugurata a San Severino Marche, in Via Eustachio 33, la sede elettorale di Sauro Scaficchia e della sua collega dem Loredana Riccio.
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Abbiamo necessità di garantire lo stesso livello di qualità sanitaria che offrono altre realtà ai loro cittadini perché quelli dell'entroterra hanno gli stessi diritti di coloro che abitano altrove, soprattutto sotto il punto di vista della salute, bene primario a cui noi tutti abbiamo il dovere di non rassegnarci e quindi dobbiamo fare di tutto affinchè siano garantiti gli stessi livelli di prestazioni sanitarie”. Così il sindaco di Camerino Sandro Sborgia che ha chiesto e ottenuto un incontro urgente con la dottoressa Nadia Storti, direttrice generale Asur Marche e attuale facente funzioni dell’Area Vasta 3. Al momento di confronto il sindaco ha partecipato insieme all'assessore comunale alla sanità Stefano Sfascia mentre per l'azienda sanitaria regionale e AV era no presenti anche  il dirigente Fabrizio Trobbiani per l'area del personale e la direttrice sanitaria dell'Area Vasta 3 Giorgia Scalon
Questione da risolvere al più presto, quella della carenza di personale medico che riguarda i reparti di Cardiologia, Ortopedia e Chirurgia.

“In primo luogo queste carenze di organico, che oramai da qualche tempo caratterizzano l'ospedale– afferma  Sandro Sborgia- , debbono necessariamente trovare una soluzione; un compito che spetta alla direzione generale e di Area Vasta e a chi ha la responsabilità anche politica della gestione della sanità della Regione. 
Queste carenze di personale medico- continua il primo cittadino- si riversano solo ed esclusivamente sulla popolazione dell'intera area interna e che ha quale unico punto di riferimento l'ospedale di Camerino, struttura che è stata in ogni occasione definita di vitale importanza e strategica per l'intero territorio e che, proprio per questo, necessita di essere tenuta in particolare considerazione e va implementata delle professionalità di cui ha bisogno.
"Carenze oramai endemiche  si stanno registrando nel reparto di Cardiologia- sottolinea Sandro Sborgia-. Già a maggio dell'anno scorso mancavano 4 cardiologi:  due erano andati in prepensionamento, uno in mobilità e l'altro si era licenziato; oggi registriamo che nell'ultimo periodo almeno altri due cardiologi si sono licenziati e si può ben comprendere dunque che la situazione è talmente critica e tale da necessitare non solo di un ripianamento nell'organico ma anche di una verifica puntuale che accerti  le cause e i motivi per cui  personale che ha svolto per anni  attività all'interno di questo ospedale e  che ha stabilito anche la propria famiglia e i propri interessi nel nostro territorio, ad un certo punto decida di lasciare l'ospedale di Camerino.  Altro aspetto importantissimo e degno secondo me di essere preso in considerazione, il capire le ragioni per le quali i medici addirittura neo-assunti decidano dopo pochi mesi dall'assunzione di lasciare un reparto di fondamentale importanza come quello di cardiologia. Fatto strano e particolarmente  interessante è che queste richieste di mobilità si registrano anche in altri reparti come Ortopedia e Chirurgia- prosegue il sindaco di Camerino-.  Anche lì ci sono professionalità che da anni operano all'interno  del nosocomio camerte, alcuni di essi vivono a Camerino e tuttavia, decidono di lasciare l'ospedale.  Quindi nodi fondamentali sono per prima cosa il ripianamento dell'organico e secondariamente, accertare le ragioni per le quali questi professionisti fanno ad un certo punto delle scelte diverse per la loro vita e lasciano l'ospedale. Su questo non possiamo tacere e assolutamente va fatta luce. Reputo che sia addirittura urgentissimo riflettere e attuare tutte quelle misure necessarie a far sì che non vengano disperse professionalità che si sono rivelate assolutamente di grande esperienza e di elevato profilo professionale ma che rischiamo di perdere per ragioni che necessitano di essere indagate.
Ecco perché - spiega Sborgia- come amministrazione abbiamo richiesto un colloquio e un confronto con il direttore generale Nadia Storti, la quale, per onore di verità, debbo dire che ha prestato particolare attenzione alle nostre osservazioni. Adesso, aspettiamo di vedere i fatti, ma il direttore generale ci è sembrata particolarmente intenzionata a verificare e porre in essere le  misure necessarie per capire le origini di questa situazione.
Vorrei solo ricordare che si tratta di medici professionisti che nel periodo di massima criticità e di massimo impegno richiesto dall'emergenza pandemica, hanno lavorato con grande professionalità e con grande generosità all'interno dell'ospedale".
Sborgia tiene anche a sottolineare che "in quello stesso periodo in cui la nostra struttura è stata riconvertita all'ospedale covid i primari di Cardiologia, Ortopedia e Chirurgia sono stati impiegati altrove; c'è dunque da indagare anche sul perchè persone di esperienza e poste a capo dei reparti nel periodo cruciale della pandemia, siano state dislocate altrove​mentre all'interno dell'ospedale sono stati lasciati sia i professionisti attuali ma anche dei giovani neo-assunti. Credo che anche questo sia dunque un fatto da analizzare e capire. Ecco perché questa richiesta di confronto con la dottoressa Storti, cui seguirà un prossimo incontro previsto per lunedì 7 settembre e in cui, spero e mi auguro che vengano fornite le prime risposte ad una situazione di carenza di organico che io credo, non  può e non deve proseguire oltre”. 
c.c.


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