Notizie di politica nelle Marche
Il consiglio direttivo dell’Unione Montana Marca di Camerino si è riunito, giovedì 28 ottobre, per discutere e approvare il bilancio consolidato dell’ente relativo all’esercizio 2020.

Il bilancio è stato approvato da tutti i comuni che fanno parte dell’Unione ad eccezione di quello di Camerino. “Registriamo una sostanziale unanimità sul bilancio, con cinque sindaci che hanno votato a favore ed uno solo contrario, a significare una condivisione ampia del lavoro sin qui effettuato. È un segnale politico importante - sottolinea Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione - che conferma la validità del nostro impegno: ricordo che l’Unione Montana è soggetto capofila della strategia aree interne per l’alto maceratese, è soggetto attuatore del progetto Europe Direct per la diffusione della cultura europea e delle informazioni sulle opportunità dei bandi dell’UE, è soggetto capofila per la gestione dell’Ambito Territoriale Sociale XVIII, insomma attività diverse ed importanti che incidono sul territorio. Pertanto, non posso che dirmi soddisfatto dell’esito di questa votazione”.
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"Nessuna porta chiusa. Al contrario, abbiamo sempre, sin dal primo giorno di questo mandato, invitato la minoranza a partecipare fattivamente presentando proposte concrete".   
Così il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, in risposta alla nota critica diramata dal gruppo consiliare di "Radici al futuro", lamentando la chiusura della Giunta comunale.
"A distanza di oltre due anni di consiliatura - sottolinea la replica di Sandro Sborgia-  invece, registriamo il "non pervenuto" della minoranza: non una proposta infatti è stata presentata da Pasqui e il suo gruppo; non un benché minimo documento sul quale sia mai stato richiesto un incontro.
Rivolgo l'invito quindi ai consiglieri di minoranza, a rinunciare alle solite inutili e sterili polemiche, alle chiacchiere da bar che nulla apportano di positivo - prosegue il primo cittadino-  ma che finiscono solo per danneggiare l'immagine di una meravigliosa quanto invidiata Città che cerca, tra mille ostacoli e difficoltà, di rialzare la testa dopo anni di immobilismo e di attesa di una ricostruzione che inizia solo ora e grazie ai tanti sforzi fatti da questa Amministrazione, a dare tangibili segnali di avviamento restituendo fiducia e speranza nella cittadinanza e in tutti coloro che hanno a cuore Camerino e il suo futuro. 
Abbiamo dinanzi un compito arduo e il Iavoro da compiere è ancora tantissimo  ma - conclude la nota-,  siamo sulla strada giusta e dovremmo tutti rallegrarcene".
c.c.
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"Ancora una volta, a fronte di una nostra richiesta, ci troviamo di fronte a una porta chiusa". Esordisce così il comunicato stampa a firma dei consiglieri del gruppo consiliare di minoranza Radici al futuro Antonella Nalli, Roberto Lucarelli, Stefano Falcioni e Gianluca Pasqui.
"Come gruppo consiliare Radici al Futuro - spiegano - avevamo richiesto la convocazione di una riunione con i progettisti incaricati dei piani particolareggiati delle zone perimetrate, un atto fondamentale per la ricostruzione della nostra città, di cui se n'è ormai persa traccia.
L’amministrazione comunale, tramite il responsabile del settore 6° Sisma Ricostruzione Privata (al quale avevamo fatta richiesta come funzionario responsabile della procedura), ha però ritenuto di non accogliere la nostra richiesta in quanto “non è contemplata nel Testo Unico degli Enti Locali tra le prerogative dei consiglieri comunali, che hanno diritto di ottenere dagli uffici (e quindi non dai professionisti da questi incaricati) tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato”.
Un banale appiglio tecnicistico (tra l’altro palesemente contrario a quanto normato dallo statuto e dal regolamento del consiglio comunale) che, di fatto, si traduce in un diniego alla volontà del nostro gruppo consiliare di dare un apporto fattivo al tema ricostruzione - continua la nota di Radici al futuro -.
Avremmo voluto conoscere lo stato dell’arte delle perimetrazioni e magari anche la visione futura che l'Amministrazione vuole dare alla Città.
Ma come consuetudine, ci troviamo ancora di fronte alla porta chiusa da parte del sindaco, che a parole sbandiera i concetti di condivisione e collaborazione ma che, nei fatti, si arrocca nel suo isolamento, incapace di intavolare alcun dialogo ed alcun confronto ed imponendo d’imperio scelte decisive per il futuro di Camerino al solo fine di mascherare la sua mancanza di visione e strategia.
Il sindaco Sborgia sembra stia gestendo il suo incarico come una sfida o una competizione costante con tutte le altre istituzioni del territorio, dividendole tra quelle amiche (ormai rimaste poche) e quelle nemiche (quasi tutte a suo dire) e questo atteggiamento sta danneggiando il ruolo di Camerino non solo nella ricostruzione della città, ma anche nella politica dell'entroterra.
Si tratta di un atteggiamento che reputiamo dannoso e che di certo- concludono i consiglieri -  non va a vantaggio della città, a fronte di un primo cittadino isolato dal territorio e anche dalla sua maggioranza, capace in due anni e mezzo, solo di portare avanti male, con clamoroso ritardo, ciò che era stato iniziato dalla precedente amministrazione comunale".

c.c.






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Due finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di altrettante opere pubbliche sono stati ottenuti dal comune di Sarnano attraverso bandi della regione per un totale di 175mila euro.

Il primo, per un importo di 100mila euro, su un totale da progetto di 140.000 euro, per la realizzazione del marciapiede di collegamento tra Via Filippo Corridoni e Via Donato Bramante; il secondi di 75.300 euro, su un totale da progetto di 105.000 euro, per la realizzazione del percorso ciclopedonale di collegamento tra il parcheggio Bozzoni, le scuole, il palasport e la "Via delle Cascate Perdute".

“Si tratta di opere di cui il nostro paese aveva assoluto bisogno – dichiara il sindaco Luca Piergentili – e che avremmo realizzato a prescindere dal bando regionale. Un marciapiede sulla strada che conduce alla famosa via delle cascate per garantire la sicurezza dei turisti e un collegamento ciclopedonale con la zona degli impianti sportivi ci consentire di rendere ancor più appetibile per il turista la visita alle nostre bellezze naturali e paesaggistiche. I servizi, infatti, costituiscono la base necessaria per un territorio che vuole puntare dritto sullo sviluppo turistico”.

f.u.
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Il neo commissario di Forza Italia per Ancona e provincia Gianluca Pasqui ha provveduto alla nomina a vice commissario di Teresa Stefania Dai Prà.

“Esprimo un sentito ringraziamento al dottor Pasqui, al commissario regionale sen. Francesco Battistoni e al partito per la stima e il rispetto rivolti alla mia persona.
È una fase politica molto impegnativa e delicata” ha dichiarato Dai Prà “ma da donna di partito, come sempre dimostrato, con umiltà e determinazione mi metto da subito al lavoro pensando esclusivamente al bene di Forza Italia e della coalizione di centrodestra dove la nostra compagine è e resterà determinante con meno personalismi e maggiori azioni corali tra iscritti e amministratori per rappresentare al meglio le tante esigenze dei nostri concittadini del territorio anconetano”.

Da parte sua, il commissario Pasqui ha ribadito la massima attenzione e l’impegno fattivo per far crescere il partito in un’area tanto importante come quella che rappresenta il capoluogo di regione.

“La scelta di Teresa Stefania Dai Prà come mio vice” ha detto “è basata sulla grande stima che personalmente e come partito abbiamo verso di lei. Nei prossimi giorni incontreremo gli amministratori del territorio per ascoltare direttamente da chi opera ‘sul campo’ esigenze, criticità e proposte utili a consolidare il nostro movimento politico in una provincia come quella di Ancona dove serve un centrodestra forte e pronto a mettersi in gioco”.


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“Quale futuro per gli studenti delle nostre scuole medie?”. È il quesito che il gruppo consiliare di minoranza “Prima Treia” ha rivolto all’amministrazione comunale guidata da Franco Capponi nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale.

La questione scuole, diventata focale nel corso della legislatura corrente, è al centro della discussione tra maggioranza e opposizione da mesi. Una divergenza di vedute nata in campagna elettorale e proseguita nel corso dei primi due anni di amministrazione Capponi. Da una parte il polo unico comunale, caldeggiato da Prima Treia, dall’altra la soluzione salomonica scelta dalla giunta, con le scuole primarie nelle frazioni e un’unica scuola media a Treia capoluogo. Capponi ne ha fatto un punto programmatico e i risultati elettorali, dopo averlo premiato, lo hanno legittimato a procedere. La minoranza continua ad esporre le sue perplessità, soprattutto in merito all’organizzazione delle classi quando inizieranno i lavori nella frazione di Passo di Treia.

È stato Andrea Mozzoni, già candidato sindaco alle elezioni del 2014 e oggi consigliere di minoranza, a intervenire dopo che il capogruppo Vittorio Sampaolo ha presentato l’interrogazione: “Visto che i lavori inizieranno auspicabilmente nel settembre del 2022, a breve dovremo essere capaci di fornire risposte alla cittadinanza – ha spiegato –. Come saranno gestiti i nostri studenti negli anni in cui le scuole saranno prima demolite e poi ricostruite? Ricordiamo che a gennaio le famiglie dovranno iscrivere i propri figli e hanno il diritto di sapere dove e come gli studenti faranno lezione. La sede attuale delle medie è il monastero della Visitazione che ha lo spazio per accoglierli, ma occorre comunque attivarsi per prepararsi al trasferimento e soprattutto dare certezza alla cittadinanza. Il clima di confusione che si respira sui tempi tecnici per la demolizione e la ricostruzione della scuola di Passo di Treia, oltre a questo problema del trasferimento, rischiano di far perdere iscritti ai nostri istituti. Occorre – ha concluso Mozzoni – che l’amministrazione dia una risposta quanto prima”.

l.c.
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Un dibattito continuo sul debito pubblico comunale di Tolentino tra maggioranza e opposizione. Dopo che il consigliere di minoranza del Partito democratico Fulvio Riccio aveva lanciato il sasso nello stagno del consiglio comunale definendo “preoccupanti i numeri del debito pubblico pro capite”, evidenziando le “mancanze del sindaco Pezzanesi nel non aver sospeso le rate dei mutui, possibilità offerta ai comuni del cratere”, e a seguito della replica della vice sindaco Luconi che imputa allo stesso Riccio “inesattezze” su quanto sostenuto, il consigliere dem torna di nuovo sulla questione.

“I membri della Giunta possono anche dire che il sottoscritto sia impreciso, ma non penso possano dirlo anche al collegio dei Revisori del comune – la controreplica di Riccio – Come detto in precedenza, gran parte del debito attuale non è attribuibile alla Giunta Pezzanesi, ma allo stesso tempo sindaco e assessori non hanno fatto nulla per ridurlo in questi anni, nonostante fosse una loro precisa promessa elettorale scritta nero su bianco nel programma presentato ai cittadini e nonostante i continui richiami dei revisori in questi ultimi anni circa la pericolosità di questi numeri. Ogni cittadino tolentinate dovrebbe giudicare l’amministrazione sulla base della risoluzione dei problemi che la stessa pone di fronte ai cittadini. Sono 10 anni che questa Giunta governa la città e quando si segnalano criticità e problemi si addossano le colpe, a seconda dei casi, a quelli che c’erano prima di loro, alla burocrazia, al Governo. Un’amministrazione autorevole – conclude Riccio – non gioca a scarica barile puntando il dito contro gli altri, ma si assume le proprie responsabilità di fronte ai cittadini”.

f.u.
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