Notizie di politica nelle Marche
Riaperta la sezione dell’archivio di Stato di Camerino. Dopo l’annuncio della chiusura, avvenuto qualche settimana fa da parte della sezione di Macerata, a causa del pensionamento dell’ultima unità di personale che era in servizio, ecco che uno dei luoghi più preziosi che custodisce la storia della città ducale, riapre le sue porte. Il sindaco Sandro Sborgia, dopo essersi rivolto alla direzione generale degli archivi del Ministero dei beni culturali aveva assicurato la riapertura nel giro di qualche settimana e così è stato. La sezione camerte dell’Archivio di Stato ha ripreso la sua attività con un’archivista e da un dipendente comunale, che non si occupa dell’archivio, ma comunque garantisce con la sua presenza che siano in due le persone che vigilano all’interno dei locali 
La sezione di Camerino dellArchivio di Stato 3
Istituita con decreto ministeriale del 1967 e operativa dal 1971, la sezione dell’Archivio camerte contiene centinaia di migliaia di documenti (pergamene e cartacei) tra il XIII e il XX secolo. Comprende anche gli archivi dell’Accademia dei Costanti (sec. XVII); della Congregazione Valentiniana, i vecchi catasti di Camerino dal ’200 al 1913, del comune di Camerino dal XIII sec. al ’900; dei comuni di Camporotondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Serravalle del Chienti, Pievebovigliana; delle corporazioni religiose soppresse di Caldarola, Camerino, Visso; della Curia vescovile di Matelica (1613-1808), della fabbrica della cattedrale di Camerino (1805-1808); delle magistrature di Camerino, Visso, Matelica, Sanseverino; degli istituti pubblici assistenza e beneficenza (Ipab) di Camerino (1415-1954); della Provincia di Camerino; dei vari uffici finanziari che nei secoli hanno avuto sede a Camerino; dell’Università di Camerino (1834-1955), della Scuola autonoma di Ostetricia (1828-2000); documentazione relativa alle più importanti famiglie camerti (ma non i Varano). Tra i preziosi documenti custoditi anche un vastissimo fondo di archivio notarile dal ’300 al ’900, di recente finalmente riordinato dopo il trasferimento avvenuto circa 50 anni fa dal Palazzo ducale. Merita una segnalazione a parte il Libro rosso del comune di Camerino, un codice costituito da fogli di pergamena e da una copertina lignea ricoperta da marocchino rosso, dove sono trascritti i più importanti documenti comunali del periodo storico camerinese che va dal 1207 al 1336.
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Registra un totale di 5315 adesioni la campagna di raccolta firme per la difesa dei servizi e, della piena funzionalità dell'ospedale Santa Maria della Pietà. Appena conclusa, l’iniziativa era stata lanciata in concomitanza alla costituzione del comitato “Salviamo l'ospedale di Camerino” lo scorso mese di settembre.
Per raggiungere un vasto numero di adesioni alla richiesta del ripristino di tutti i servizi che c’erano prima della trasformazione in presidio Covid della struttura,m I moduli di raccolta hanno raggiunto i vari esercizi commerciali dei 23 comuni di riferimento. E a conferma di quanto la questione sia sentita, risposta c’è stata.
“Non siamo in grado di localizzare il numero delle firme sui vari territori comunali, in quanto la gestione autonoma dei moduli è stata affidata a dei volontari - afferma il presidente del Comitato Angiolo Napolioni - comunque un risultato di 5315 firme ritengo sia più che soddisfacente e ci legittimi a proseguire ancora nella nostra azione di tutela e difesa del nosocomio camerte, seppure qualche spiraglio incoraggiante si sia visto. Il reparto di ortopedia infatti ha un nuovo ‘primario ed ha ripreso la sua piena operatività. Il grosso ma è rappresentato dal fatto che adesso anche la nostra azione come comitato sarà condizionata purtroppo dall'inasprirsi della situazione pandemica e dai contagi covid che purtroppo stanno riprendendo. Di conseguenza grava l'incognita che l'ospedale di Camerino possa essere destinato a qualche isolamento Covid. Questo pertanto non è dato sapere e - aggiunge Napolioni -, oltre a ciò c'è anche il fatto che la sanità regionale e nazionale lamentano grossissime carenze sia di personale medico che paramedico. Per cui, teniamo sicuramente fermo il nostro obiettivo e nel frattempo, ci riserviamo di comunicare a tutte le popolazioni interessate quali saranno le iniziative per sfruttare questo vasto consenso di pubblico che è stato registrato intorno alla nostra intenzione di cercare di salvare l'ospedale di Camerino. Una chiusura perlomeno appare essere scongiurata; seppure di carattere verbale, almeno sono state date delle garanzie alle quali indubbiamente si è fatto seguito qualche concorso. Ciò non toglie che l'ospedale sia tuttora in alto mare e sia ancora lontano dalla piena operatività - conclude Angiolo Napolioni -. Siamo dunque fiduciosi, ma sempre vigili".  


Carla Campetella  
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Aperto al traffico il tratto Fabriano – Matelica Nord, primo stralcio della strada Pedemontana delle Marche, asse di collegamento tra le direttrici Perugia - Ancona e Foligno - Civitanova Marche.

Il tratto aperto al traffico, per un investimento di 86 milioni di euro, è lungo complessivamente 8,1 km e collega la SS76 “della Val d’Esino”, dove si innesta con un nuovo svincolo in prossimità di Fabriano (località “Pian dell’Olmo”), con il nuovo svincolo di Matelica Nord/Zona industriale. Il tracciato comprende una galleria di 911 metri e 6 viadotti di lunghezza complessiva pari a 400 metri, oltre allo svincolo intermedio di Cerreto d’Esi.


Grande la soddisfazione del presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari per la realizzazione di un progetto partito da lontano, “da quando – le parole del presidente della provincia Pettinari - circa 40 anni fa affidammo come consiglio provinciale l’incarico di redigere un progetto preliminare della Pedemontana che da Fabriano arrivasse a Muccia. Sono stati anni difficili nei quali siamo stati impegnati nel reperimento dei finanziamenti necessari e nella progettazione e oggi realizziamo un sogno. Vorrei ricordare coloro che hanno sempre creduto nella realizzaione della Quadrilatero, uno su tutti l'ex sindaco di Camerino Dario Conti, ”.

Una tappa di un più ampio progetto che la regione Marche intende realizzare anche con i fondi della ricostruzione, secondo le parole del presidente Acquaroli. “Abbiamo avuto la possibilità di stanziare risorse per la progettazione e per degli stralci funzionali anche sul tratto che collegherà Caldarola con Sarnano e successivamente Amandola e Servigliano – ha dichiarato il Governatore – Un tratto importante che dà una prospettiva e una funzione ulteriore a questo tratto che è stato aperto e che sarà completato fino a Camerino”.

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Pedemontana, dunque, come strumento per il rilancio delle aree interne anche sotto il profilo economico. “Un’infrastruttura essenziale per creare rete ed avere risultati sul territorio – così il vice sindaco di Fabriano Arcioni – Il nostro comune ha sempre pagato lo scotto della mancanza di collegamenti, un problema che ha allontanato anche possibili investitori, e ora è meno isolata. Abbiamo così un’arma in più per combattere la crisi economica che negli ultimi tempi ci attanaglia”.

“ Importante che la strada possa essere percorsa – il parere del sindaco di Matelica Baldini – in modo da poter potenziare anche tutte le attività economiche me favorire il loro sviluppo commerciale. Una strada che aspettiamo da tempo e che speriamo possa dare i suoi frutti”.







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Nella Giornata nazionale dedicata alla sicurezza nelle scuole prende il via il piano da un miliardo e 300 milioni di euro per l’immediato rafforzamento e la ricostruzione di tutti gli istituti danneggiati dai terremoti nel Centro Italia, il primo programma in assoluto che copre in maniera sistematica tutti gli edifici scolastici del territorio. Lo ha annunciato il Commissario Straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, insieme al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso della cerimonia per ricordare le vittime degli incidenti avvenuti nelle scuole italiane.

Tra il Commissario e il Ministero è stato stipulato un accordo di collaborazione e coordinamento delle attività per inquadrare tutti gli interventi necessari, che riguarderanno circa 450 plessi scolastici in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Accanto alle 250 scuole del cratere che erano già oggetto di un finanziamento di 624 milioni di euro per la ricostruzione o la riparazione dei danni post sisma, il censimento condotto presso tutti i comuni delle quattro regioni ha fatto emergere altri 190 istituti che necessitano di interventi di riparazione e ricostruzione, per un importo di ulteriori 650 milioni di euro, di cui una parte messi a disposizione dal Ministero.

A dare corpo ai nuovi interventi, ed accelerare quelli già in corso, sarà un’Ordinanza Speciale, che prevede l’utilizzo di poteri in deroga alla normativa per un’esecuzione più celere delle opere necessarie, già predisposta e che il Commissario Legnini sottoporrà nei prossimi giorni all’approvazione della Cabina di Coordinamento Sisma. Il protocollo sottoscritto, intanto, istituisce tra Struttura commissariale e Ministero un Tavolo tecnico di coordinamento che ha il compito, tra gli altri, di ottimizzare gli interventi evitando sovrapposizioni di finanziamenti. Prevede inoltre la creazione di Tavoli regionali di confronto permanente, in modo da assicurare un raccordo efficace tra le diverse istituzioni.

“La firma del protocollo nella Giornata nazionale sulla sicurezza nelle scuole, è un atto importante perché per la prima volta si stabilisce un coordinamento stretto tra la ricostruzione e la programmazione scolastica – ha detto il Commissario Legnini - Si tratta di un ulteriore passo avanti nel percorso intrapreso quest’estate, insieme alle Regioni e agli Uffici Speciali della ricostruzione, con il quale ci siamo posti l’obiettivo ambizioso e doveroso di garantire agli studenti e al personale scolastico di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, una ricostruzione in tempi ragionevoli e allo stesso tempo adeguata ai massimi profili di sicurezza”. 
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Castelraimondo si accende per il Natale ed è subito grande emozione.  Lo scorso sabato è avvenuta la prima accensione delle luminarie nel centro della città. Vie e piazze si sono  colorate di migliaia di led a luce calda. Avvolti da una nuova immagine festosa i frequentati spazi cittadini con l'allestimento di un vero e proprio giardino luminoso nei pressi della scuola: una stella cometa gigante che cambia colore, alberi che si accendono, installazioni luminose, insomma, un vero e proprio parco in cui passeggiare avvolti dal la magia del Natale. Stupore e meraviglia nei tanti che con il naso all’insù hanno catturato immagini e girato video. Il tocco in più alla prima accensione delle luminarie è stato dato dagli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “N. Strampelli”. I ragazzi, in formazione tra corso Italia e viale Europa, hanno intonato alcune canzoni natalizie coordinati dal dirigente scolastico Maurizio Cavallaro, dalla prof.ssa Fermanelli e da tutto il corpo docente. All'emozione dei piccoli studenti si è aggiunta quella dei loro genitori, di tutti i presenti, nonché quella dei componenti l'amministrazione comunale che ha fortemente voluto la cerimonia pubblica.
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«Quando si sono accese le luci e i bambini hanno iniziato a cantare mi sono emozionato moltissimo – ha ammesso il sindaco Patrizio Leonelli –. Sono stati bravissimi e composti, merito loro, degli insegnanti e del preside. Li ringrazio per questo momento e sono convinto che questi giovani in futuro saranno degli ottimi cittadini».
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Soddisfattissima l’assessore alla Cultura Elisabetta Torregiani, in prima linea da settimane per la preparazione di questo evento e per l’allestimento generale. «È emozionante vedervi tutti qua stasera – ha spiegato l’assessore –. Nei giorni scorsi io e il sindaco siamo venuti a trovarvi a scuola e abbiamo notato che avevate preso molto a cuore questa esibizione. Siete stati veramente bravi, aver iniziato così la cerimonia è stato bellissimo. Noi come amministrazione saremo sempre al vostro fianco, al fianco del vostro dirigente scolastico che è una persona squisita. Spero faremo grandi cose insieme con il vostro aiuto».
Ad amplificare ancora di più l’atmosfera natalizia sarà nei prossimi giorni la pista di pattinaggio su ghiaccio in corso di allestimento a piazza Dante. In settimana il ghiaccio sarà pronto e la struttura potrà essere inaugurata dai tanti appassionati che in questi giorni hanno fatto capolino in piazza per controllare lo stato di avanzamento dei lavori.
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La cerimonia di sabato pomeriggio è solo il primo evento di una lunga serie di appuntamenti organizzati a Castelraimondo da qui al 6 gennaio. Prima data da segnare sul calendario, quella di domenica 5 dicembre: il coro “Equi Voci” di Urbisaglia insieme al locale coro polifonico “Santa Cecilia”, darà vita a un bellissimo concerto gospel presso il Lanciano Forum alle ore 17.30.
c.c.
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Ha scosso l'intera comunità di Valfornace lil tragico incidente che ieri è costato la vita a Costantino Cardinali, 73enne meccanico in pensione del luogo, precipitato col suo trattorino in una scarpata e rimasto schiacciato dal mezzo. L'incidente è avvenuto lungo la provinciale che collega a Sant'Ilario a Capriglia, in località Arciano. Cardinali stava procedendo con il suo piccolo trattore a ruote sul margine del terreno quando è finito fuori strada compiendo un volo di 10 metri insieme al mezzo. Data la sua esperienza nel manovrare il mezzo, è l'improvviso  malore una delle più plausibili ipotesi dell'incidente verificatosi a poche centinaia di metri dall'abitazione della vittima, L'allarme dei familiari per il suo mancato rientro a casa dal mattino, era scattato intorno alle 16.30.  Ad accorgersi dell'accaduto un automobilista di passaggio. Sul luogo dell'incidente, oltre ai carabinieri  per gli accertamenti di rito, anche il sindaco di Valfornace Massimo Citracca: "Siamo rimasti tutti sconvolti- afferma il primo cittadino -.  Ieri pomeriggio si è mobilitato tutto il paese; sapevamo che Costantino non aveva fatto rientro a casa  e abbiamo cominciato a cercarlo. Poi siamo stati raggiunti dalle voci della tragica scoperta; purtroppo non c'era più nulla da fare.  È un dramma che addolora tutta la comunità di Valfornace che perde un uomo affabile, simpatico e gentile. Costantino è sempre stata una persona di compagnia e abituata al lavoro; dopo aver svolto il lavoro da meccanico, nonostante la pensione si dedicava alla cura dei propri terreni. Perdiamo una bravissima persona" - conclude Citracca, espimendo le più sentite condoglianze e la vicinanza al dolore della famiglia. Costantino Cardinali lascia la moglie Santina e il figlio Fabrizio. 
Questo martedì 23 novembre alle ore 14.30,  nel palazzetto sportivo di Valfornace, l'ultimo saluto. 
c.c.


Foto tratta dal profilo social
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Celebrata all'Istituto "Lucatelli" di Tolentino la Giornata universale dei diritti dei bambini, con un incontro con gli studenti cui hanno preso parte, nell'ambito dell'iniziativa "Scuola amica", la Presidente di Macerata dell’UNICEF Patrizia Scamazza, l’Assessore alla Cultura e Istruzione Silvia Tatò e due agenti della Polizia Locale che hanno ribadito il ruolo di ascolto e di tutela dei ragazzi, una forza dell’ordine per accompagnare e sostenere la comunità.

Un'educazione di qualità rappresenta uno dei diritti fondamentali e inalienabili della persona, sancito nell'art. 29 della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e divenuta legge dello Stato italiano il 27 maggio 1991. Un diritto che svolge un ruolo chiave nella crescita e nello sviluppo dei bambini e degli adolescenti.

Come le altre azioni che l'UNICEF promuove a livello nazionale e internazionale il Programma Scuola Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti propone un sistema organico di interventi al fine di dare alle bambine, ai bambini e agli adolescenti le giuste opportunità e di sviluppare le proprie potenzialità.

"Ben volentieri vogliamo collaborare con l’UNICEF – ha sottolineato l’Assessore Silvia Tatò – e con il progetto “Scuola Amica” con l’intento di favorire un contesto formativo ed educativo, proponendo percorsi di accoglienza e inclusione, con la partecipazione diretta degli alunni e di tutti gli altri soggetti coinvolti, istituzioni scolastiche e famiglie in primis. Voglio ricordare – ha detto – il ruolo delle istituzioni nella tutela dei diritti dell’infanzia che si esplica attraverso specifiche azioni amministrative volte a salvaguardare, oltre che il diritto all’integrità fisica e psicologica anche il diritto allo studio, ad avere una casa, il diritto al gioco, alla libertà e alla spensieratezza. Grazie all’UNICEF per l’opportunità che ci ha offerto e alla nostra Polizia Locale".

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Per un anno non potranno frequentare i luoghi della movida camerte. Daspo urbano emesso dal questore di Macerata Vincenzo Trombadore a carico di tre giovani, di età compresa tra i 19 e i 21 anni, originari di San Severino ma residenti a Matelica che la scorsa estate avevano scatenato una rissa in piazza Dario Conti, nei pressi del centro commerciale "SottocorteVillage" a Camerino.

La rissa fu sedata solo grazie all’intervento dei Carabinieri della locale Compagnia che per questo denunciarono i tre giovani. Ora l’emanazione del rigoroso provvedimento: per un anno non potranno avvicinarsi ai luoghi oggetto delle loro violente scorribande.  

f.u.



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Brillante operazione della Polizia Locale  di San Severino Marche che, nel giro di breve tempo ha  individuato e denunciato, l’autore di un furto commesso nella centralissima piazza Del Popolo.

A fare le spese del colpo, avvenuto in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti, l’autista addetto alle consegne di una ditta di Civitanova specializzata in forniture di bibite, liquori e alcolici in alcuni bar e ristoranti della zona. Approfittando del momentaneo allontanamento dell’addetto, impegnato nelle operazioni di scarico di alcune merci, l’autore del colpo si sarebbe avvicinato all’autocarro della ditta lasciato parcheggiato e avrebbe portato via una confezione da sei bottiglie di vino di buona qualità per allontanarsi a piedi.

L’autista del mezzo, un uomo di Porto Sant’Elpidio, sulle prime ha pensato si trattasse di uno scherzo ma non ha impiegato molto a capire che dietro l’accaduto c’era l’azione di un malintenzionato e così si è presentato al comando della Polizia Locale per sporgere regolare denuncia. Con in mano la bolla di carico l’uomo ha descritto la merce prelevata a sua insaputa da uno sconosciuto che è stato colto sul fatto da una delle telecamere del circuito pubblico di videosorveglianza.

E’ a queste che la Polizia Locale si è subito affidata per individuare il responsabile del gesto. Le indagini degli agenti coordinati dal sostituto commissario Adriano Bizzarri hanno permesso di ricostruire, in pochissimo tempo, tutta l’azione del furto. Il responsabile, un 52enne residente in città, è stato individuato e denunciato all’autorità giudiziaria per furto aggravato.
c.c.
Polizia Locale 1
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Durante  un’operazione mirata alla tutela dell’ecosistema fluviale e alla vigilanza idraulica lungo il Fiume Chienti, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Macerata hanno riscontrato l’abusiva messa in secca di un tratto del corso d’acqua.

La causa del prosciugamento di circa 400 metri di alveo è stata individuata dai Carabinieri Forestali in una captazione a scopo idroelettrico.

In particolare, i militari hanno constatato che era stato realizzato un terrapieno in ghiaia tale da formare uno sbarramento per l’intera larghezza dell’alveo in modo che tutta l’acqua fosse convogliata nel canale idroelettrico: questo al fine di aumentarne la portata e di conseguenza la produzione di energia anche nei periodi più siccitosi come quelli della scorsa estate.

È stato inoltre riscontrato che, anche a valle del sistema di prelevamento del canale idroelettrico, veniva rilasciata nell’alveo del fiume Chienti una minima parte dell’acqua necessaria a garantire il minimo deflusso vitale, comportando ciò una seria minaccia all’integrità della vita dell’ecosistema fluviale.

Dallo sviluppo delle successive indagini è emerso peraltro che per i lavori di movimentazione della ghiaia, al fine di realizzare lo sbarramento alle acque a sevizio dell’opera di presa, non esistevano autorizzazioni né idrauliche né paesaggistiche e neppure edilizie.

I due responsabili delle aziende proprietarie della derivazione idroelettrica, sono stati di conseguenza denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria per diversi reati, che riguardano violazioni della normativa a tutela delle foreste, delle biodiversità, del paesaggio e dell’ecosistema.

In caso di condanna definitiva, i due indagati rischiano pene fino ad un massimo di sette anni, tra reclusione ed arresto e fino a 200 mila euro di ammenda.
c.c.
Foto chienti rilascio irrisorio 2021



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