Notizie di politica nelle Marche
Il bilancio della regione Marche, approvato in un lunghissimo rush notturno tra il 29 e il 30 dicembre, delude sul versante socio-sanitario e della lotta alle povertà: a fare il punto è la consigliera regionale Simona Lupini, che con la collega Marta Ruggeri e gli altri esponenti dell’opposizione ha visto bocciare tutti gli emendamenti presentati.

“I miei emendamenti sono stati bocciati senza mediazione – dichiara - Si trattava di proposte che venivano da richieste concrete della società marchigiana: più risorse ai comuni per progetti e interventi sulle disabilità, fondi per l’integrazione scolastica dei disabili, per l’invecchiamento attivo - racconta la consigliera regionale - Lo stesso destino è toccato a qualsiasi proposta proveniente dall’opposizione: la maggioranza ha scelto di chiudersi a riccio”.

Deludente secondo la vice presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali il risultato conseguito.

“Un bilancio che non parla alle fragilità della società marchigiana. Nell’anno in cui dobbiamo gestire le conseguenze della pandemia e dello sblocco dei licenziamenti, ci saremmo tutti aspettati sia maggiore attenzione al settore socio-sanitario e alla lotta alle povertà, sia maggiore disponibilità a confrontarsi” .

Da ultimo la consigliera pentastellata annuncia nuove battaglie in seno all’assise regionale.

“Continueremo a batterci perchè sul sociale e sulla sanità si torni ad investire: se non vorranno ascoltare noi, prima o poi dovranno ascoltare la realtà, che busserà alle loro porte”.



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In consiglio comunale hanno votato a favore sull’utilizzo dei fondi del Pnrr destinati a Camerino “seppure le scelte non siano state condivise”, ma i consiglieri Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi non nascondono il loro rammarico per come è stata gestita la questione.

Non siamo mai stati coinvolti veramente sulla gestione di questi fondi, a partire dagli incontri preliminari convocati dal Commissario e dalla Regione, al quale il Sindaco veniva invitato. Non siamo stati mai portati a conoscenza di quanto veniva detto – dichiarano gli esponenti del gruppo “per Camerino” - Ci è stato chiesto un parere solo in ultimo circa gli interventi sulla viabilità (a Camerino spettavano poco meno di 400 mila euro) e per la rigenerazione urbana nella sottomisura A3.3 per la quale ci venivano assegnati 1.160.000 euro. Anche in questo caso però la nostra proposta che prevedeva di spostare una richiesta di finanziamento, quello del centro sportivo delle Calvie (550.000 euro), sulla linea dello Sport, non è stata accolta e così con una scelta unilaterale sono rimasti senza finanziamento l’ammodernamento e la sistemazione dei parchi delle Mosse e di Montagnano, la risistemazione della zona verde avanti il centro Urbani a Capolapiaggia, la realizzazione di una pista da skate, la realizzazione di uno sgambatoio per cani in località montagnano su un terreno di proprietà Comunale, la sistemazione dei sottoservizi e del Fontanile a Polverina,etc”.

I tre esponenti della maggioranza pongono l’accento sulla “gestione accentrata” del primo cittadino che, a loro dire, ha determinato l’assegnazione a Camerino di finanziamenti inferiori rispetto a quelli ottenuti da altri comuni.

“È proprio per cercare di arginare questo modo di lavorare, che non porta mai grandi risultati, che abbiamo costituito un nuovo gruppo consiliare, con la speranza che ciò avrebbe ripristinato equilibrio e compartecipazione – concludono Fanelli, Sartori e Pennesi - Impossibile non coinvolgere il Consiglio Comunale in queste scelte ed è impossibile che non ci sia il filo diretto con la Regione Marche considerando che del nostro consiglio comunale fa parte anche Gianluca Pasqui vice Presidente del Consiglio Regionale. È necessario coinvolgere tutti in questa partita fondamentale e portare a casa risultati importanti per la città. Così non va”.
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Il consiglio comunale di Camerino ha approvato la variazione di bilancio per inserire i fondi del PNRR assegnati ai comuni nell’ambito della misura “Rigenerazione Urbana”, che prevedono per la città ducale lo stanziamento di 1.160.000 euro.

Al riguardo la minoranza consiliare “Radici al futuro” parla di occasione sprecata.

“L’amministrazione Sborgia ha presentato una serie di interventi che sanno poco di investimenti strategici e molto di manutenzione ordinaria, per di più ignorando totalmente le frazioni per le quali non è stato stanziato neanche un euro - si legge in una nota a firma dei consiglieri Pasqui, Lucarelli, Nalli e Falcioni - Salta all’occhio l’ingente spesa prevista per la manutenzione gli impianti sportivi de “Le Calvie” per 550.000 euro. Sarebbe una bella notizia se non fosse che l’amministrazione è stata costretta a forzare questo intervento – togliendo quindi risorse ad altri possibili investimenti – perché aveva perso l’occasione di presentare progetti per la misura dei PNRR relativa agli impianti sportivi.
Tale mancata presentazione di progetti si somma a quella nell’ambito dei CIS, facendo perdere a Camerino la possibilità di accedere ad un treno che difficilmente potrà tornare.
La miopia politica e l’incapacità organizzativa di questa amministrazione ormai non sono più teorie ma sono fatti, documentati dai soldi irrimediabilmente persi e confermati da alcuni degli stessi componenti della maggioranza che, attraverso l' assessore Fanelli, hanno denunciato anche la totale mancanza di collegialità nelle decisioni.
Il sindaco Sborgia prova a giocare a scaricabarile, puntando il dito contro la Regione ma è evidente come certi “non” risultati siano frutto del suo totale isolamento e della mancanza di visione nel programmare interventi importanti per la città. Mentre altri sindaci, di ogni colore politico, hanno messo in campo progetti ambiziosi e di ampio respiro, Sborgia si è chiuso in una gestione autonoma e nel suo splendido isolamento che hanno portato il solo risultato di essere uno dei comuni che otterrà meno risorse dal Pnrr.
Qui si parlava del futuro di Camerino e della sua gente, non di beghe politiche e ripicche,  e il sindaco si è lasciato scappare un treno che non passa due volte. Crediamo che a questo punto, viste anche le fondamentali e sostanziali divergenze emerse in consiglio nell’ambito della maggioranza che a quanto sembra non è più tale, una riflessione da parte di tutti sia necessaria e doverosa”.
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Il consiglio comunale di Sarnano ha deliberato l'acquisto con fondi di bilancio del complesso immobiliare sito in Viale della Rimembranza, noto come “ex-Enel”. Le strutture, realizzate alla fine degli anni '20 del secolo scorso per ospitare una centrale elettrica, sono state sede degli uffici Enel fino a qualche anno fa per poi essere dismesse e cedute ad un fondo immobiliare.

“Si tratta di una acquisizione al patrimonio comunale estremamente importante e strategica per i futuri sviluppi di Sarnano, trattandosi di edifici posti nell'area di ingresso del paese (zona “Pincio”) ed adiacenti alle ex scuole elementari di Largo Ricciardi – commenta il sindaco Luca Piergentili - Contestualmente a tale acquisizione il consiglio ha approvato una variazione al piano delle opere pubbliche ed una variazione al bilancio di previsione, prevedendo un intervento sul complesso “ex-Enel” di 1.100.000 euro. Tale progetto prevede la riqualificazione dell'ingresso nord del “Pincio”, il ripristino della scalinata storica, del parco e della palazzina servizi “ex-Enel”, che dovrà ospitare temporaneamente gli uffici comunali durante i lavori di miglioramento sismico del Municipio, per poi divenire centro culturale e di socializzazione a supporto dell’immobile ex scuola elementare, da riqualificare anch’essa per diventare la nuova biblioteca comunale, con due sale auditorium, spazi per associazioni e didattici a disposizione delle Università del territorio e centro aggregativo per bambini”.

L’assise comunale, inoltre, ha approvato una ulteriore variazione al piano delle opere pubbliche e conseguente variazione al bilancio di previsione, prevedendo un intervento per 330.000 euro, destinato al miglioramento dell'accessibilità del centro storico.

“Con tale progetto l'amministrazione comunale intende completare tutti i tratti residui delle vie del centro storico ove ancora non è presente la caratteristica pavimentazione in sampietrini, oltre a ripristinare l'antico percorso conosciuto come “la montagnola”, che dalla zona della Picassera saliva nella parte alta del centro storico, impraticabile ormai da decenni – conclude il primo cittadino - Tali interventi consentiranno così di completare il quadro di riqualificazione del centro storico a cui l’amministrazione sta lavorando da anni nell'ottica di rendere sempre più fruibile, da cittadini e turisti, quello che nel suo complesso è un autentico monumento architettonico medioevale.
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Il consigliere del Partito democratico Fabrizio Cesetti ha presentato alla giunta un’interrogazione per conoscere quali provvedimenti urgenti il governo regionale intende adottare per fronteggiare la nuova emergenza sanitaria e garantire ai cittadini marchigiani la puntuale erogazione delle necessarie prestazioni sanitarie.

Di fronte all’ormai imminente ingresso delle Marche in zona arancione, destano grandi preoccupazioni le parole del presidente Acquaroli, che, quasi a mò di resa, ha dichiarato di non sapere ancora che provvedimenti prendere di fronte alla crescita dei contagi – dichiara un preoccupato Fabrizio Cesetti - Un’incertezza che in effetti riflette i gravi errori della giunta regionale, che a oltre un anno dal suo insediamento ha largamente dimostrato la propria inadeguatezza nella lotta al Covid. Basti pensare che non si è ancora proceduto alla riformulazione del Piano Pandemico regionale per riallinearlo all'emergenza in atto, non si è proceduto a ripensare il ruolo degli ospedali pubblici, privati e di comunità, mentre i pronto soccorso, da settimane in forte sofferenza, vengono abbandonati a sé stessi. Ma non solo: nulla si è fatto per evitare la promiscuità ospedaliera, non esiste una strategia per il riavvio del Covid Center di Civitanova Marche, mancano accordi sindacali volti a favorire la mobilità regionale degli operatori delle aziende sanitarie marchigiane, e le promesse di assunzione di nuovo personale sanitario continuano a rimanere tali”.

“Conosco bene la struttura sanitaria regionale – spiega in conclusione Cesetti – e so che ci sono tutte le competenze per far fronte all’emergenza. Ma è evidente che se viene a mancare l’indirizzo politicoc’è il concreto rischio che la pandemia vada fuori controllo pregiudicando la salute di migliaia di cittadini. Anche per tale motivo, a fronte del perdurare di questa inerzia e inettitudine della giunta regionale, sto valutando di sollecitare l’intervento degli organi ministeriali affinché siano presi provvedimenti di competenza, anche di carattere sostitutivo”.

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Voto contrario della minoranza consiliare “Il paese che vogliamo” alla convenzione tra i comuni di Sarnano e Montefortino per il Contratto Istituzionale di Sviluppo Sisma.

“Ci siamo trovati ancora una volta di fronte ad un consiglio comunale di notevole valenza convocato con poco preavviso e con l’impossibilità di approfondire un argomento così importante – motiva il voto contrario il capogruppo Giacomino Piergentili – Con riferimento alla suddetta convenzione non abbiamo gli elementi utili per entrare nel merito dello schema, che risulta, inoltre, poco dettagliato e specifico”.

Dopo aver ancora una volta sottolineato il diniego della maggioranza ad un confronto sul tema, il capogruppo Piergentili prosegue: “Viste le ingenti somme finanziate, non vorremmo che anche questa volta si commetta l’errore di creare qualcosa senza una visione d’insieme, o si speculi solamente per il tornaconto di pochi facendo credere che si stia facendo il bene di tutti. Chiediamo pianificazione e programmazione.Ben vengano nuove strutture integrate al contesto montano – conclude Piergentili - ma crediamo che questo finanziamento si debba focalizzare su una visione a 360° di Sarnano, proprio per una pianificazione futura del settore montano come propulsore del turismo e dell’economia del nostro territorio”.

Integrazione ambientale degli investimenti, cooperazione e partecipazione con tutti i settori del territorio, interventi che abbiano una ricaduta economica per le aziende locali, creare il futuro senza dimenticare il passato, lavorare per la fruibilità e il potenziamento dei collegamenti, avere la garanzia e la certezza del funzionamento di quanto realizzato durante tutto l’arco dell’anno, i capisaldi della minoranza consiliare sarnanese in merito alla visione dell’utilizzo del Cis Sisma.

f.u.
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Tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di Tolentino, previsto per questo giovedì 30, anche la surroga dei consiglieri Antonio Trombetta (Tolentino nel cuore) e Leonardo Salvatori (Tolentino Popolare) che lo scorso 29 ottobre avevano deciso di lasciare lo scranno dell’assise comunale.

A prendere il posto lasciato vacante da Salvatori sarà un altro esponente di Tolentino Popolare, Diego Aloisi, che però si sente defraudato di un proprio diritto: quello dell’elettorato attivo e passivo alle recenti elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale dello scorso 18 dicembre.

“Resto molto perplesso sui tempi con cui il consiglio comunale è stato convocato in seguito alle dimissioni di due consiglieri, avvenute il 29 ottobre. A distanza di due mesi la surroga che determina la nomina dei nuovi consiglieri, compreso il sottoscritto, che sarebbe dovuto entrare in consiglio con Tolentino Popolare, non è stata approvata – dichiara Aloisi – Una mancanza che di fatto ha comportato per me l’impossibilità di votare o essere votato alle elezioni provinciali. Secondo me l’aver impedito l’esercizio di un diritto rappresenta un fatto molto grave. Due mesi di ritardo nella convocazione del consiglio comunale sono davvero incomprensibili e ci hanno penalizzato molto. Questo metodo non è accettabile”.

f.u.
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La giunta regionale delle Marche, su proposta dell’assessore alle Politiche giovanili e Sport Giorgia Latini, ha deliberato lo stanziamento di ulteriori 200mila euro per manifestazioni e competizioni sportive di carattere regionale, nazionale, internazionale. Le risorse saranno ripartite con criterio proporzionale sulla base dei beneficiari già individuati. L’intervento arriva a seguito del protrarsi della situazione emergenziale legata al Covid 19, che ha determinato l’aggravarsi del contesto economico e sociale in cui le associazioni e società sportive marchigiane si trovano a operare.

“La Regione – ha sottolineato l’assessore Latini – promuove lo sport e le attività motorio - ricreative quale strumento fondamentale per la formazione, la crescita e la salute della persona, per il miglioramento degli stili di vita individuali e collettivi, nonché per lo sviluppo delle relazioni sociali. Il contributo stanziato potrà essere utilizzato ad integrazione delle risorse destinate alle manifestazioni e competizioni sportive di livello regionale, nazionale e internazionale. Per manifestazione e competizione sportiva viene intesa l’attività sportiva, a carattere dilettantistico, di ogni genere svolta da atleti, in una o più giornate, nel territorio delle Marche, presso impianti sportivi o all’aperto, con accesso di pubblico libero o pagante, caratterizzata dalla competizione e dall’agonismo tra gli atleti partecipanti in uno sport diffuso e riconosciuto dal Coni”.

La delibera di giunta, in sintesi, evidenzia che per competizioni sportive a livello regionale si intende competizioni partecipate da società provenienti da almeno 3 province della regione, per livello nazionale da almeno 6 regioni (quali ad esempio i campionati italiani assoluti di discipline olimpiche) e per livello internazionale da almeno 5 Stati esteri, salvo manifestazioni di particolare prestigio, da documentare con apposita relazione dettagliata per le quali è sufficiente la partecipazione di un solo Stato estero.
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Firmato dalle associazioni artigiane dell’edilizia (Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai Edilizia) e dai sindacati di categoria (Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil) il nuovo Contratto collettivo integrativo regionale per i lavoratori edili delle Marche.

Atteso dal 2018, il contratto presenta una sostanziale dotazione economica con l’aumento di istituti contrattuali e prestazioni per i lavoratori e per le imprese della cassa edile CEDAM. Un settore, quello edilizio, che nelle Marche presenta numeri in crescita con aumento delle imprese (7%), delle ore lavorate (19%), degli operai (21%), delle masse salari (36%).

La volontà di cogliere fino in fondo il cambiamento e le innovazioni, ha consentito alle parti sociali marchigiane, dopo mesi di trattative, di arrivare ad una firma importante per un settore dove operano 14.286 imprese artigiane su un totale di 19.851 aziende con oltre 39.600 addetti.

Alla parte economica si aggiunge una forte dotazione normativa a beneficio di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, tutela della legalità, attenzione alla formazione all’emersione del lavoro irregolare e contrasto alla intermediazione illegale di manodopera. Per le imprese edili, attente alla formazione e alla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono state previste premialità per quelle virtuose che vantano attività senza infortuni sul lavoro e per quelle che favoriscono la formazione continua.

E' volontà delle parti, infine, lavorare per alzare la guardia sul tema degli infortuni sul lavoro: questi ultimi sono stati 838 nelle Marche nel periodo che va da gennaio a ottobre, con un aumento di quasi il 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
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Una interrogazione a risposta scritta urgente relativa alla mancata apertura degli impianti di Sassotetto è stata presentata al sindaco e alla giunta comunale di Sarnano dal capogruppo di minoranza de “Il paese che vogliamo” Giacomino Piergentili.

“Dopo il lungo fermo delle attività dovuto alla pandemia, la riapertura degli impianti sciistici poteva e doveva essere per molti operatori economici sarnanesi un’occasione irripetibile per risollevare le sorti della propria attività – dichiara il capogruppo Piergentili - L’amministrazione comunale è impegnata in varie iniziative più o meno valide per determinare arrivi e presenze turistiche nel nostro paese, come le cascatelle illuminate di notte e la pista di pattinaggio. Inaspettatamente, però, accade quello che mai avresti pensato potesse accadere. In questa situazione molto critica per tutti sotto il profilo economico, dopo l’abbondante nevicata del 10 e 11 di dicembre scorso, la domenica seguente, il 12 dicembre ed i giorni successivi, non sono stati aperti gli impianti sciistici nel comprensorio di Sarnano. Nel fine settimana del 18 e 19 dicembre, degli impianti di proprietà comunale in gestione alla Sassotetto srl, viene attivato solo la seggiovia S. Maria delle Nevi con partenza a Fontelardina. Tutti chiusi gli impianti in Loc. Sassotetto, compresa la sciovia “La Faggeta” che, con un costo insieme ai sovrastanti paravalanghe di circa 650.000,00, malgrado i lavori siano terminati da diversi anni non è stata mai utilizzata”.

Da queste considerazioni scaturisce l’interrogazione proposta “per far conoscere ai cittadini le motivazioni che hanno portato a questa assurda situazione, ma soprattutto chiedere al Sindaco le iniziative intraprese nei confronti del gestore per il grave danno che tale chiusura degli impianti sciistici sta arrecando all’economia del nostro territorio”, conclude Giacomino Piegentili.
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