Notizie di politica nelle Marche
Terremoto in consiglio comunale a Sarnano dove la discussione sulla variazione di bilancio “spacca” la minoranza consiliare. Al termine del suo intervento il capogruppo de “Il paese che vogliamo – Ripartiamo insieme” Giacomini Piergentili annuncia che la minoranza per protesta abbandonerà l’aula. Accade, invece, l’imprevedibile con il solo consigliere Giorgio Eleuteri a seguire il proprio capogruppo, mentre gli altri due consiglieri di opposizione, Fabio Fantegrossi e Fabio Rocci, dissentono dalla posizione assunta da Piergentili e restano in aula fino al termine della seduta.

“Una brutta pagina della storia del consiglio comunale di Sarnano – scrive in una nota il gruppo consiliare di maggioranza “La buona amministrazione”, che incalza - Forse il consigliere Giacomino Piergentili non ha gradito che durante l'illustrazione della variazione di bilancio è stato ricordato che 21mila euro dello stesso bilancio (quindi di tutti i cittadini) dovranno essere utilizzati per pagare spese legali derivanti da un procedimento penale ed uno contabile (conclusisi con l'assoluzione degli imputati) che ha avuto impulso da un esposto dello stesso Piergentili e che questi 21mila euro si sommano ai circa 60mila che il comune ha dovuto già sborsare per spese legali derivanti da esposti e ricorsi (tutti finiti con un nulla di fatto) dell'attuale capogruppo di minoranza durante la sua ultraventicinquennale militanza di consiglio comunale. Evidentemente, quando non si hanno argomenti validi, si preferisce fuggire e, di fronte a questo comportamento poco commendevole, va doverosamente riconosciuto il senso di responsabilità e la serietà dei consiglieri Fantegrossi e Rocci che invece hanno onorato fino in fondo il mandato conferito loro dagli elettori”.

f.u.
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Sarà Francesco Giacinti, ex consigliere regionale, fermano di Monte Urano, il nuovo commissario del Partito democratico della città di Macerata. Questa la proposta formulata dalla segretaria provinciale dem Paola Castricini al segretario regionale Giovanni Gostoli, dopo una serie di consultazioni a livello locale.

Il commissariamento arriva a seguito delle dimissioni dell’intero direttivo comunale del partito maceratese costituito in autonomia all’indomani della sconfitta delle elezioni amministrative. La prossima settimana sarà convocata l’assemblea degli iscritti per formalizzare la proposta e definire i lavori delle prossime settimane.

“Giacinti è un dirigente regionale del Pd equilibrato e competente – hanno commentato Paola Castricini e Giovanni Gostoli – . Siamo contenti che abbia offerto la propria disponibilità e allo stesso tempo siamo convinti che svolgerà il ruolo con grande passione ed equilibrio. L’obiettivo è quello di accompagnare il partito maceratese fino al prossimo congresso comunale e di prepararlo nel migliore dei modi affinché sia davvero l’occasione di ripartenza e rigenerazione del partito”.

l.c.
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“Entro i prossimi dieci giorni avremo un quadro più chiaro, forse definitivo”. Lo ha detto Massimo Panicari, capogruppo in consiglio comunale per “Città e borghi”, in merito ai movimenti e alle trattative che condurranno il centrodestra alla prossima tornata elettorale a San Severino. Nel prossimo autunno il Comune settempedano andrà alle urne e, se il centrosinistra ha ormai tracciato un chiaro sentiero da percorrere, il centrodestra è ancora alle fasi istruttorie.

“Siamo ancora alle consultazioni – spiega Panicari – . L’obiettivo del dialogo che stiamo portando avanti tra le varie forze del centrodestra è quello di trovare dei punti cardine su cui poggiare poi le nostre linee programmatiche e individuare successivamente i nomi per una lista”.

Condivisione è la parola d’ordine: “La storia recente del centrodestra deve essere un monito – prosegue il consigliere Panicari – . Nelle ultime tre elezioni le ambizioni del centrodestra si sono sempre arenate in sede di voto. Non è più il tempo delle divisioni, che si sono più volte dimostrate controproducenti: penso al mio caso, alle ultime elezioni, ma anche a quanto successo precedentemente con Gilberto Chiodi. Per questo motivo trovare una sintesi sarà fondamentale in vista delle urne. Non è il caso di tentare delle fughe in avanti a livello personale senza trovare prima un abboccamento. Questi tentativi sarebbero destinati al fallimento. D’altro canto – conclude – , le prossime settimane saranno decisive per trovare un’intesa, un programma e un candidato sindaco non eccessivamente caratterizzato e in grado di rappresentare un’eventuale coalizione. In caso contrario sarà necessario correre divisi, ma con risultati che temo saranno poco soddisfacenti”.

l.c.
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Potrebbe essere una corsa a due quella che interesserà l’appuntamento alle urne ad ottobre in programma a Bolognola.
Non solo il sindaco uscente, Cristina Gentili che, anche se non ha ancora sciolto le riserve sembra avere tutte le carte in regola per ricandidarsi, ma si lavora anche alla formazione di un’altra squadra.
La volontà nasce da Gianluca Balducci, già fondatore dell’associazione Case Pintura, che si è messo all’opera per dar vita ad una lista civica composta da persone del posto.
“Il mio obiettivo - confida - non è quello di andare contro nessuno, ma solo dare al consiglio l’opportunità di un contraddittorio o un appoggio con pareri diversi. Quello che secondo me non va a Bolognola è la mancanza di confronto - dice - . Molti altri centri ascoltano i consigli di quartiere, interpellano i cittadini, tutte iniziative che qui non vengono fatte”.
Un altro punto importante, secondo Balducci, riguarda i componenti: “Mi piacerebbe creare un gruppo con tutte persone di Bolognola. Prendere un rappresentante per ogni villa e uno per ogni settore. Anche se so già che questo sarà lo scoglio più grande”. Ancora bocche cucite per quanto riguarda il candidato sindaco che potrebbe guidare la civica.
Nonostante il paese non conti nemmeno 200 abitanti, il fermento politico c’è, tanto che, secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe una terza persona impegnata nel creare un altro gruppo.
“Non avrebbe senso dividersi così - ammette Balducci - qualora venisse fatto sono pronto a mettermi in gioco anche con l’altro gruppo. L’importante - conclude - è che si crei il confronto che finora è mancato”.

GS
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Nel corso del prossimo consiglio comunale di Tolentino sarà costituito formalmente il gruppo Forza Italia, composto dai consiglieri Luca Scorcella (capogruppo) e Carmelo Ceselli (presidente del Consiglio comunale).

“Ringraziamo il commissario regionale Marche di Forza Italia, sen. Francesco Battistoni, e il responsabile regionale Enti Locali del partito, dott. Gianluca Pasqui, per aver accolto positivamente la nostra richiesta. Siamo entrambi consiglieri della maggioranza di centrodestra che da 9 anni governa la città - affermano in una nota i due consiglieri tolentinati  - e siamo da sempre legati profondamente ai valori rappresentati da Forza Italia. Seppur in passato possono esserci stati momenti difficili, oggi abbiamo notato un considerevole e fondamentale cambio di passo. Vediamo un partito vivo a livello regionale, grazie alla presenza costante del senatore Battistoni, e a livello provinciale, dove l’elezione a consigliere regionale di Gianluca Pasqui ha portato linfa vitale nuova e un entusiasmo fra simpatizzanti e militanti che non si vedeva da tempo. Crediamo che siano state poste le basi per rilanciare decisamente Forza Italia e Tolentino non può e non deve restare fuori da questa fase di rinnovamento. Ecco perché abbiamo ritenuto di fondamentale importanza, anche in vista delle elezioni comunali fissate per l’anno prossimo, costituire formalmente il gruppo consiliare”.

Forza Italia Marche accoglie con grande piacere l’opportunità di essere rappresentata in Consiglio comunale a Tolentino, fra l’altro con un esponente istituzionale importante come il Presidente del ConsiglioIl nostro - le dichiarazioni di Gianluca Pasqui - è un partito inclusivo e in crescita e, di conseguenza, tutte le energie positive che ci consentono di esprimere sul territorio i nostri valori sono le benvenute. Sono certo che Luca e Carmelo continueranno a lavorare per il bene della città di Tolentino e per la crescita di Forza Italia. Il nostro obiettivo sarà quello di ottenere un buon risultato alle Comunali del 2022 e sono convinto che con un mirato lavoro di squadra potremo raggiungere grandi traguardi”.
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Una lista civica allargata. Probabilmente questi i connotati che assumerà “Fabbricasanseverino” alle prossime elezioni amministrative, previste per l’autunno 2021. Una coalizione che, stando alle indiscrezioni, oltre al Movimento 5Stelle e a Centrosinistra per San Severino dovrebbe includere anche il Partito Democratico.

La posizione dei dem è però ancora piuttosto sfumata. Questo stando almeno alle parole di Angelo Sciapichetti, ex assessore regionale alla sanità, che non si sbilancia e non rilascia dichiarazioni, visto che il partito “non ha ancora una posizione ufficiale”. Dovrebbe comunque essere forte la vicinanza del Partito Democratico alla nuova coalizione progressista nata dall’iniziativa di Mauro Bompadre e Francesco Borioni.

Se per affinità ideologiche il percorso di queste fazioni potrà molto probabilmente trovare punti di contatto, questa alleanza rimane ancora “sottotraccia”. Intanto, partendo dalle associazioni sportive cittadine, la Fabbrica ha già iniziato la sua “campagna di ascolto” nei confronti dei principali attori sociali e politici della città settempedana. Dubbi ancora da sciogliere, dunque, sulla posizione del PD alla prossima tornata elettorale.

l.c.
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I dati delle Marche mettono in evidenza il lavoro straordinario che è stato fatto dal territorio, con numeri che posizionano le Marche al di sopra della media nazionale, quindi con obiettivi di vaccinazione ampiamente raggiunti”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che, nel pomeriggio di ieri ad Ancona, ha incontrato il presidente Francesco Acquaroli, e gli assessori alla Sanità Filippo Saltamartini e al Bilancio Guido Castelli. “Dobbiamo assolutamente continuare sul piano vaccinale, nella consapevolezza che la vaccinazione sia l’unica via di uscita da questa pandemia". 

"Credo che anche nei confronti di eventuali varianti sappiamo ormai l’importanza di completare la vaccinazione”, ha detto Costa rispondendo a una domanda sulla necessità della terza dose, ha evidenziato che “siamo nelle condizioni di arrivare a fine settembre all’immunità di gregge del nostro Paese. Quindi a maggior ragione qui, nelle Marche, visto il ritmo a cui si sta vaccinando”.

 “Con il sottosegretario abbiamo fatto il punto sulla situazione della pandemia, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sulle strutture ospedaliere e sulla capacità di rilancio delle nostre eccellenze – ha riferito Acquaroli – Un confronto costruttivo per gettare le basi su cui rilanciare la nostra regione, trovando nel sottosegretario attenzione alle nostre esigenze. Approfondiremo presto insieme quanto proposto, in un incontro che programmeremo”. 



Marco Morosini
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“C'è soddisfazione per il  confronto organizzato dal neo costituito campo progressista locale con le società ed associazioni sportive settempedane”. Si apre così la prima nota stampa ufficiale firmata da “Fabbricasanseverino”, il nuovo sodalizio di centrosinistra nato dall’unione del Movimento 5Stelle, del Partito Democratico e della lista “Centrosinistra per San Severino”. Mauro Bompadre e Francesco Borioni i capofila, a cui poi si è unito anche il PD. Ora la “campagna di ascolto” passa dalle intenzioni ai fatti. Le prime a essere state incontrate sono state le associazioni sportive della città, che hanno saputo offrire “tanti spunti e riflessioni, segno che la strada è quella giusta: ascolto e condivisione di progetti e prospettive”.

“Ottima la risposta e la partecipazione dei vari rappresentanti delle diverse società sportive – fanno sapere dalla Fabbrica – , che hanno dato vita ad un dibattito animato e vivace, nel quale è stato possibile individuare punti comuni, necessità convergenti e prospettive condivise. Fabbricasanseverino giunge così a definire i primissimi ed importanti progetti da mettere in campo, sul tema delle attività sportive offerte dalla e alla città, fondati sull'ascolto reale delle istanze dei protagonisti di questo settore”.

Un primo passo verso l’ufficializzazione di quella che potrebbe essere la prima lista a scendere in campo per le elezioni del prossimo autunno, ma anche manifesto delle intenzioni della coalizione: ascolto e confronto diretto con associazioni, istittuzioni, cittadini.

“Emerge primariamente la necessità di una maggiore unione di intenti – prosegue la nota – : una buona amministrazione dovrebbe fare da collante tra le diverse realtà che sono un patrimonio eccezionale nel territorio, non solo regionale. San Severino offre infatti più situazioni in grado di promuovere attività di primo piano a livello nazionale, con risultati eccellenti dal punto di vista del merito, ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale. Si ritiene quindi opportuno – continuano – creare un tavolo di lavoro permanente che raccolga intorno all'amministrazione, con i suoi rappresentanti, i delegati di tali società e che lavori per integrare le iniziative in un contesto unitario, dando a tutti le stesse opportunità e coinvolgendo la città allo stesso modo per tutti. Le attività sportive promuovono a pieno titolo la partecipazione attiva alla vita cittadina, la tutela e valorizzazione del territorio, svolgono una azione educante con valori di comunità e tutela della salute, solidarietà e inclusione. Non solo. Possono rappresentare un potente strumento di sviluppo economico per la città, per questo è cruciale che vi sia una  collaborazione con le attività produttive, ricettive e commerciali locali e che vi sia altresì una sinergia con le altre realtà vicine.
Le risorse, i canali vanno condivisi, messi in rete a vantaggio dell'intero sistema sport cittadino. Infine – conclude la Fabbrica – , l'amministrazione dovrebbe contribuire attivamente alla promozione e valorizzazione delle attività proposte da queste società, e anche facilitare l' accesso ad esse, individuando misure di sostegno economico laddove, per comprovate condizioni di necessità, non sia possibile per le famiglie accedere alle attività sportive per i propri figli”.

l.c.
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Un consiglio comunale fiume, finito oltre la mezzanotte, dove non si poteva che arrivare allo scontro per via di quello che ormai da tre anni rappresenta lo scoglio più grande per Tolentino: la delocalizzazione della scuola Don Bosco in zona Pace, nel campus scolastico.

Lo conferma il consigliere dem Fulvio Riccio con un annuncio su Facebook in cui dice addio alla struttura scolastica in questione: “Si sono discusse molte proposte importanti – dice - , alcune positive, come ad esempio il Regolamento per l'attivazione dell'unità cinofila a Tolentino e lo statuto per la Fondazione Tacci Porcelli, entrambe votate all'unanimità, altre meno positive.

Ovviamente lo scontro vero si è concentrato sulla delocalizzazione della scuola Don Bosco, posta all'interno del PSR (Piano straordinario ricostruzione). Finalmente ieri abbiamo capito una cosa: la scuola Don Bosco è sicura (per questo i bambini ci possono andare tranquillamente anche ora) e lo potrebbe diventare ancor più successivamente ad una ristrutturazione. Queste le parole dei tecnici comunali – racconta - .

La delocalizzazione è quindi una scelta politica di questa amministrazione che preferisce avere una scuola in periferia che in centro. Purtroppo i numeri erano dalla parte della maggioranza – ammette - che ha votato compatta e convintissima sulla loro proposta. È stato perfino richiesto dalla minoranza di tirar fuori dal PSR la questione scolastica per votarlo tutti insieme, perché il resto del PSR era condivisibile, e rinviare la delocalizzazione. Purtroppo, come spesso accade, ci è stato risposto picche.

Quindi – conclude - dite addio alle scuole Don Bosco e Bezzi perchè non esisteranno più. Ciascun consigliere di maggioranza si assumerà per il futuro le proprie responsabilità per questa scelta”.

Ieri, sulla questione scolastica era intervenuto anche Nazzareno Tiranti del Comitato che era sorto a difesa della storica struttura: “Dopo aver ascoltato la presentazione del PSR – aveva scritto - , strumento pensato dalla struttura commissariale per velocizzare l'iter della ricostruzione dei centri storici, voglio fare delle semplici considerazioni: capire cosa c'entra la delocalizzazione della scuola Don Bosco con il PSR; come si può pensare di valorizzare e rivitalizzare il centro storico eliminando dei servizi strategici, come ad esempio una scuola; perché – si chiede - , nonostante immobili e terreni di proprietà, il Comune di Tolentino acquisterà un terreno da privati per 2 milioni di euro, per delocalizzare la Don Bosco ed un immobile dalla Curia (ora inagibile causa sisma) dove delocalizzare la scuola Bezzi; perché – prosegue nei quesiti - , a detta della giunta tolentinate, l'edificio della scuola Don Bosco non può essere adeguata sismicamente mentre si può adeguate sismicamente lex edificio delle ex Maestre Pie Venerini dove si vuol spostare la scuola Bezzi pur essendo entrambi vincolati dalla Sovrintendenza delle belle arti”.

Tutte domande che più volte i contrari a questa decisione hanno sollevato alla maggioranza ma che, come più volte ribadito anche dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, non hanno scalfito la decisione della giunta su questo tema.



GS
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Non scioglie la riserva, ma ammette di essere al lavoro per formare una squadra che sia un connubio tra giovani e veterani, per proporre un cambiamento ad Esanatoglia.

Da giorni, infatti, nel paese dell’entroterra dove si andrà al voto ad ottobre, aleggia il nome di Nello Tizzoni come possibile candidato a capo di una lista civica di centrosinistra, in contrapposizione al sindaco uscente, Nazzareno Bartocci, che ha già confermato la sua ricandidatura.

Si tratta di un ingegnere nato ad Esanatoglia e trasferitosi ad Ascoli Piceno dove vive con la sua famiglia.

“Sono stato coinvolto dagli amici d’infanzia e dai consiglieri di minoranza uscenti che, probabilmente, non si ricandideranno. Non nascondo che questo corteggiamento mi abbia fatto piacere – ammette Tizzoni - . Non ho sciolto le riserve, ma posso dire che siamo al lavoro per cercare di formare un gruppo unito, perché per fare il sindaco bisogna avere una squadra e lavorare insieme. Mi piacerebbe coinvolgere giovani, ma anche vecchi amministratori per tentare un possibile cambiamento. Ormai sono 28 anni che il paese è guidato, in alternanza, da Nazzareno Bartocci e Giorgio Pizzi. Certamente – confida – se sono stati eletti hanno evidentemente ottenuto dei consensi, ma non è detto che una squadra nuova non possa ottenerli”.

Parla di una lista civica Tizzoni che è prossimo alla pensione: “Avrei molto tempo da dedicare ad Esanatoglia – dice – a cui sono sempre rimasto legato nonostante la mia famiglia sia ad Ascoli Piceno. Certamente non chiederemo tessere o colore a chi vorrà entrare a far parte del gruppo, anche perché da tempo Esanatoglia non ha più sedi di partito”.

Anche se non c’è nulla di certo, dalle parole di Tizzoni si percepisce la voglia di mettersi in gioco per proporre una alternativa ad Esanatoglia: “Valuterò che ci sia unità di intenti – dice – e anche che non avvenga una disgregazione tra più liste. Se riusciremo a fare squadra e ad essere competitivi allora saremo in partita”.

GS
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