Notizie di politica nelle Marche
Si chiama “Muccia verso il futuro” la lista che segna la discesa in campo dell'avvocato Giuseppe Abruzzo nella competizione elettorale che porterà al rinnovo della Giunta e del consiglio comunale. " Una competizione  elettorale che  vedo  sicuramente dura perché il momento e l’impegno lo richiedono - esordisce il candidato sindaco Abruzzo-  Da parte mia sarà sicuramente corretta: non ci saranno attacchi personali né nei confronti del sindaco attuale né dei singoli esponenti dell'amministrazione uscente anche considerato che con alcuni di loro in particolare ho anche dei rapporti amichevoli e cordiali . Detto questo – spiega Abruzzo-  la campagna elettorale sarà sicuramente dura perché da un punto di vista invece amministrativo non condivido assolutamente nulla di quello che è stato fatto da dall’attuale amministrazione,  o meglio, di quello che non è stato fatto,  per cui ripeto che sarà una competizione dura ma da parte mia corretta”.  La motivazione di fondo della squadra “Muccia verso il futuro” e dell’impegno guida di Giuseppe Abruzzo è rappresentare un cambiamento.
Rinnovamento anche con esponenti che comunque possono avere esperienza nel campo amministrativo. Rinnovamento nel senso di idee nuove perché Muccia ha bisogno, non di rinascere perché non è mai morta, ma di ripartire sì perché Muccia non è mai partita. Non  è mai partita la ricostruzione post sisma che è ferma e immobile  a testimoniare purtroppo che le scelte fatte da questa amministrazione sono inconcludenti, scombinate e scriteriate”.  Dare impulso alla ricostruzione è dunque il punto cruciale del programma di lista “ perché – sottolinea Abruzzo- è da lì che si deve necessariamente partire per dare un futuro a Muccia in tutti i sensi e sotto  tutti gli aspetti: da quello economico a quello sociale e anche amministrativo. Punto fondamentale è sicuramente la ricostruzione che, al di là di chiacchiere, di proclami e di inaugurazioni,di prime pietre, è ferma al palo. Non si muove assolutamente nulla. A Muccia la realtà è che non si vede  un cantiere pubblico che sia partito- prosegue il candidato sindaco-. Si dice che ci sono 17 progetti ma non si sa in concreto quali siano al netto, tra ricostruzione del teatro,  della sede comunale e ricostruzione della casa di riposo che, sicuramente tutti noi vogliamo ma che finora non si sono viste. Inspiegabile poi l’ultimo annuncio che si può ascrivere tra le scelte scriteriate di questa amministrazione; parlo della ricostruzione della palestra comunale a 2 km dalla sede dell'edificio scolastico che costringerebbe i bambini a spostarsi tutti i giorni tutti i giorni con mezzi comunali e non consentirebbe di sfruttare come si deve la palestra. Dovrebbero spiegarci- rincalza Abruzzo- per quale motivo l’edificio della palestra comunale vada collocato lontano dalla sede scolastica.  Dovrebbero spiegarci anche il perché di quella soluzione che ha portato a posizionare  le attività commerciali, lontane da quelle che sono le aree residenziali delle soluzioni abitative d’ emergenza e in una posizione, assolutamente non fruibile da parte di  anziani che, o non possono muoversi, o hanno difficoltà a raggiungere. Per quale motivo non sono stati utilizzati allo scopo gli spazi immediatamente adiacenti alle sae? Queste sono  le risposte che deve dare l’amministrazione Baroni  che non può fare delle promesse che allo stato non è in grado di mantenere. Per quale motivo dovrebbe realizzare nei prossimi 5 anni  quello che non ha realizzato negli ultimi 3?
Azioni concrete dunque e di sviluppo, in grado di dare un impulso e una prospettiva al paese;  è quanto si prefiggono i componenti della squadra a sostegno del candidato Abruzzo; una squadra determinata e fattiva  che si pone come alternativa alla lista “ La Torre” guidata dal sindaco uscente Mario Baroni. 
“Nella nostra squadra ci sono elementi che sicuramente rappresentano la nuova Muccia di tutte le età, di tutte le occupazioni,  e delle più diverse  esperienze. Elementi come Fabio Barboni ex sindaco e dirigente regionale il quale ha  tutte le competenze per aiutarci nella crescita e in quel rinnovamento che mai è stato finora praticato e cercato. Una squadra fattiva che racchiude  delle esperienze amministrative anche importanti e persone che hanno voluto mettersi a disposizione di questo gruppo molto affiatato per farlo crescere e per consentire a Muccia di proiettarsi verso il futuro. Ecco spiegata anche la scelta  di “Muccia verso il futuro”come nome di lista e come messaggio di lista,  che non può essere “La torre”- conclude-  La torre è immobile e invece Muccia deve essere proiettata verso il futuro come tutto il territorio e, con l’unità dei comuni vicini”.   
c.c.
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Quella guidata da Tarcisio Antognozzi, nuovo volto del centrodestra di San Severino, è la più giovane delle liste che correrà al Municipio settempedano: lo è per età media, per il leader più giovane (Tarcisio Antognozzi, appunto, ndr), e per il primo candidato consigliere settempedano nato negli anni 2000, Leonardo Simoncini.Insieme per San Severino”, questo il nome scelto per la coalizione, è riuscita a concentrare le quattro colonne del centrodestra settempedano. Un percorso di sintesi iniziato nello scorso maggio e che si è protratto fino agli ultimi giorni utili per sciogliere le riserve. Trattative estenuanti, che alla fine hanno portato a una “sintesi”, parola ampiamente tra le più utilizzate nella conferenza stampa di presentazione in cui Antognozzi si è svelato agli elettori.

L’altra parola chiave è stata “futuro”. Antognozzi lo ha più volte sottolineato, sostenendo come la sua investitura a capo della coalizione sia una scelta arrivata “dal basso, con il supporto di tutti i partiti che animano il sodalizio. Ma non sarà un percorso di stretta attualità. Quello che proporremo è una visione della città orientata ai prossimi venti anni. I cardini – spiega Antognozzi – dovranno essere la politica sanitaria, la ricostruzione, il turismo, la viabilità. Tutte sfaccettature della città che crediamo debbano essere migliorate. La squadra che abbiamo formato è pronta ad accettare le sfide che ci siamo proposti e che la cittadinanza ci chiede di vincere. Crediamo fermamente nella politica del fare, ma anche in quella del pensare, confrontare, discutere, programmare. Questo sarà il nostro modo di amministrare”.

Antognozzi ha poi proseguito nello spiegare le motivazioni che hanno portato alla scelta della sua figura quale capofila della coalizione: “Il sodalizio mi ha indicato come uomo di responsabilità per questo nuovo centrodestra unito. È una scelta politica di lungo periodo, non autoreferenziale. Saremo pronti, se la cittadinanza lo riterrà opportuno, a governare con immediata efficienza: non ci saranno ‘lune di miele elettorali’. Puntiamo a parlare delle ‘prime cento ore di governo’, non dei famosi ‘primi cento giorni’. Lo faremo con il contatto e con l’ascolto. Non è campagna elettorale, ma la nostra firma”.

Ad affiancare Antognozzi nel suo discorso di presentazione, il Senatore Antonio Saccone e Luca Marconi, entrambi Udc. Il candidato sindaco ha sottolineato questo aspetto: “Le mie radici politiche affondano nella Democrazia Cristiana, poi divenuta Unione di Centro. Partendo da quelli che sono i miei valori politici, abbiamo avviato questa progettualità, capace di abbracciare il mondo civico e delle associazioni per riportare la politica tra le persone”.

La chiusura riservata ai temi più scottanti: la sanità, con l’ospedale Bartolomeo Eustachio, e la viabilità. In entrambi i casi Antognozzi parla di “sinergia tra Comuni e con le istituzioni sovracomunali: pensare a un ospedale competitivo, eccellente, capace di offrire una sanità radicata sul territorio soprattutto per le persone anziane e per la medicina non specialistica è fondamentale. La viabilità – chiude Antognozzi – è un nodo cruciale. Collegarci alla Pedemontana, oltre ai notevoli passi avanti fatti nella burocrazia che riguarda l’intervalliva, sarà un eccezionale volano per un Comune che deve rappresentare un riferimento per tutta l’alta valle del Potenza”.

l.c.
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“È solo un palliativo”.

Il presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino e sindaco di Pieve Torina, seppur riconoscendo l’impegno della Regione e dell’Anci, non ferma la sua battaglia a difesa delle classi del cratere che rischiano di essere soppresse.

“Io ringrazio il presidente dell’Anci, Valeria Mancinelli, e l’assessore regionale Giorgia Latini insieme a Guido Castelli, che si sono adoperati per raggiungere questo risultato. Ma è un risultato che risulta essere un palliativo, in quanto non modifica l’assegnazione delle classi. È solamente un ‘ponte’ che ci troveremo fino a giugno”.

Dati alla mano, il presidente ricorda “la normativa del 2016 che garantiva una opportunità ai cittadini, e quindi agli alunni di questi territori, di avere una scuola degna di questo nome. Il sisma ha azzerato le nostre comunità ed il diritto allo studio è fondamentale. È riconosciuto dalla Carta Costituzionale ed è evidente che noi, da questo punto di vista, chiediamo giustizia. Oltre al fatto che, per quanto riguarda Pieve Torina, nonostante abbia i numeri per avere una classe all’interno dei parametri nazionali, questa norma viene disattesa”.

Gentilucci punta, quindi, il dito contro il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti: Per quanto riguarda la scuola – dice il sindaco – lui è lo Stato nel territorio e disattende la legge per vessare in particolar modo i centri più piccoli di una terra già colpita. Questo è inaccettabile”.

Parole che provengono da un sindaco impegnato nella difesa del suo paese e dell’entroterra, tanto che, proprio nel settore scolastico, ha lanciato un incentivo per i nuovi iscritti a Pieve Torina: “Io sono uno dei tanti sindaci che si stanno adoperando per fare di tutto affinchè queste comunità possano riemergere – dice - . Per quanto riguarda Pieve Torina abbiamo creato un incentivo di 300 euro per ogni nuovo iscritto in prima elementare. Rappresenta, dal nostro punto di vista un premio a tutte quelle famiglie che hanno deciso di rimanere qui”.

GS
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“Riprendere in mano le priorità del Comune, con un occhio attento alla cooperazione con i paesi vicini e alla partecipazione e trasparenza con i cittadini”.

Sono queste le colonne portanti del programma e della campagna elettorale di Costantino Mariani e della sua lista “Castelraimondo insieme” con la quale si pone come alternativa a Patrizio Leonelli e ad una squadra che negli ultimi anni ha governato la città.

“Ci concentriamo sui temi pragmatici e immediati della ricostruzione – esordisce il candidato – partendo dalle priorità complessive del Comune che, nell’ultimo anno, è stato commissariato (dopo che il sindaco Renzo Marinelli è stato eletto in consiglio regionale, ndr) e si è quindi persa la traccia della visione amministrativa. Ci si è occupati soltanto dell’ordinaria amministrazione”.

Mariani annuncia quindi un cambio di rotta dal punto di vista amministrativo: “Vorremmo diversificare l’orientamento dell’amministrazione precedente che ha cercato poco la cooperazione con i Comuni vicini.

Noi crediamo, invece, che per uno sviluppo turistico ed economico, per la valorizzazione dell’università e per la difesa dell’ospedale, la cooperazione con i Comuni vicini sia essenziale”.

Ma il candidato parla anche di differenze di metodo. “Vorremmo essere molto più inclusivi, partecipativi e trasparenti di quanto l’amministrazione non lo sia stata fino ad oggi. Con la cittadinanza è mancato il confronto”.

Poi uno sguardo alla campagna elettorale caratterizzata non tanto dal comportamento della lista avversaria quanto, secondo Mariani, da un modo di fare proprio di Castelraimondo: “In paese – spiega - , indipendentemente dalla campagna elettorale, si respira un clima un po’ divisivo, settario, con una forte sottolineatura degli elementi di appartenenza da una parte all’altra. Credo ci sia po’ troppa intolleranza, ma fa parte della cultura di questo centro che si riflette quindi anche sul periodo che precede le elezioni”.

Non lo preoccupa, invece, il risultato ottenuto da Renzo Marinelli alle elezioni regionali, in quello che potrebbe essere un termometro anche per le amministrative visto che la squadra a sostegno di Leonelli vede in campo diversi nomi che prima governavano con l’ex sindaco.

“Quella è la squadra che governa da 25 anni a questa parte – dice - e anche per questo vedo la mia candidatura come una opzione di verifica e di cambiamento, se i cittadini la vorranno cogliere.

Ma non è il successo di Renzo (Marinelli, ndr) che mi preoccupa, anzi mi conforta. Bisogna fare le valutazioni su due piani diversi: su quello regionale è andata bene e su quello comunale ora si vedrà.

Certamente il risultato che Marinelli ha ottenuto sul territorio è un merito che lui ha saputo costruirsi nel tempo. Averlo come punto di riferimento – conclude - sarà utile per chiunque governerà il Comune”.

GS
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“Il nostro centro storico è uno dei più belli d’Italia, resterà tale e tornerà com’era”. Lo ha detto il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, in merito alla polemica sorta sui social per l’ipotesi di una nuova piazza per il Comune vissano. Ad accendere la discussione, la nascita di uno spazio dedicato alle attività commerciali e alla socialità, nell’area dell’ex Park Hotel. Su alcuni gruppi Facebook, in molti hanno manifestato disappunto per quella che era stata intesa come una “delocalizzazione” della piazza.

Una visione “tendenziosa – ha spiegato il sindaco Spiganti Maurizi – . Le nostre intenzioni non sono assolutamente quelle di toccare il nostro centro storico, svuotandolo della sua dimensione sociale. Anzi, non vediamo l’ora che si possa procedere con la ricostruzione e poter tornare a viverlo. Nel frattempo – prosegue il sindaco – era però necessario uno spazio da dedicare ai nostri commercianti e alle nostre attività. Quella dell’ex Park Hotel ci è sembrata la zona migliore”.

Poi la frecciata a chi ha scatenato una polemica “sterile – afferma il primo cittadino vissano – . Credo che sia assurdo anche solo presumere che ci sia l’intenzione di delocalizzare una tra le cento piazze più belle d’Italia. Spesso, nonostante ci sia chiarezza nelle spiegazioni, qualcuno preferisce capire ciò che vuole e montare delle polemiche che non hanno ragione di esistere. Visso tornerà senz’altro com’era, intanto percorriamo delle soluzioni necessarie per continuare a vivere”.

l.c.
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Come anticipato sono 3 i candidati che nelle prossime elezioni amministrative di ottobre si contenderanno la poltrona di sindaco di Esanatoglia: Luigi Nazzareno Bartocci, Nello Tizzoni e Andrea Cipolletta.

Il primo cittadino uscente Bartocci si presenta nel segno della continuità amministrativa con il mandato che si è appena concluso al corpo elettorale a capo della “Lista Civica Santanatolia” che annovera tra i candidati Debora Brugnola, Matteo Buldrini, Monica Lacchè, Luca Paganelli, Giuseppe Pinelli, Silvia Rivelli, Samuele Santamarianova, Natalia Sheraj, Massimo Temperini, Sabrina Ubaldini.

“Esanatoglia bene comune” è il nome della lista civica orientata al centrosinistra, che ha come candidato sindaco Nello Tizzoni, e della quale fanno parte Emanuela Piloni, Simonetta Procaccini, Lara Cingolani, Romina Antinori, Cesare Procaccini ex sindaco ed ex consigliere regionale, Germano Zampini, Italo Truzzi, Roberto Bernetti, Tarcisio Paglioni e Nazzareno Padelletti.

“Ho cercato di creare un gruppo coniugando sia esperienza che cambiamento – dichiara il candidato Tizzoni - Sono stato io, infatti, a volere a tutti i costi la candidatura di Cesare Procaccini che conosce meglio di tutti il funzionamento della macchina amministrativa essendo stato sindaco e avendo avuto esperienza in regione. Per i temi della ricostruzione avremo la competenza di un ingegnere, ben al di dentro delle problematiche che ci sono nel cratere. La nostra priorità sarà quella di cercare uno sviluppo insieme agli altri territori, con la partecipazione che costituisce il cardine del nostro programma”.

Ultimo a sciogliere le riserve Andrea Cipolletta, ex capogruppo di maggioranza dell’ultima amministrazione Bartocci, candidato per “Esanatoglia Domani”. Al suo fianco  Elisa Buldrini, Roberto Falsi, Stefano Fraboni,Cesare Marzioli, Marco Miliani, Beatrice Pilati, Gioia Senesi, Simona Serfaustini, Massimiliano Tronchi.

“Esanatoglia Domani non è solo una lista, ma un progetto per rilanciare una città che ha bisogno di cambiare rotta per costruire da subito il suo domani - così Cipolletta spiega il progetto - Siamo convinti che non è più il tempo delle rendite di posizione: servono idee ed energie nuove frutto dell’apertura al contributo di tutti i cittadini di buon senso che vogliono impegnarsi per il bene della propria terra. Esanatoglia Domani è nata da e con i cittadini che hanno competenza e voglia di buona politica, quella capace di cogliere il cambiamento delle dinamiche economiche e sociali e trasformarlo in opportunità senza trascurare la risposta sollecita ai problemi”.

f.u.

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“Dobbiamo fare in fretta”. Una frase ricorrente quella pronunciata dal sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci che ha convocato un’assemblea pubblica per presentare i Piani Attuativi, invitando tutti i residenti del suo paese a depositare, prima possibile, i progetti per ricostruire la città.

Un paese, quello guidato dal primo cittadino Falcucci, epicentro di molte scosse e tagliato in due dalla faglia che ha squarciato i monti Sibillini nel 2016.

“Abbiamo tutte le carte in regola per ricostruire – esordisce il sindaco parlando all’assemblea - . Le ordinanze speciali volute dal commissario Legnini, ci autorizzano a formare consorzi, presentare i progetti e avviare la ricostruzione”

Alle parole del sindaco si aggiungono quelle del commissario Legnini che rinnova l’invito a fare in fretta e completare l’iter burocratico e, con vari appelli, sollecita le aziende edili italiane a venire a ricostruire nelle aree terremotate.

“Arrivare al traguardo prefissato era un nostro scopo e con orgoglio possiamo dire che siamo il primo comune che ha pianificato tutto. Uno dei meriti principali va all’architetto Mauro Guardascione, a capo dell'area tecnica, – tiene a ribadire Falcucci - che ha seguito tutti i lavori e che ha avuto l’intuizione del protocollo d’intesa. Uno strumento ideale per poter analizzare ogni elemento per la ricostruzione. La firma dell’architetto Boeri ha impreziosito tutto il lavoro svolto.

“Abbiamo perso 15 mesi – denuncia Falcucci – avremmo potuto presentare il P.U.A. (Piano Urbanistico Attuativo) molto prima e avere dei vantaggi nei tempi della ricostruzione, ma ora guardiamo avanti perché è tutto pronto, dal 12 agosto siamo in regola, ora tocca a voi, cari cittadini.

Attiviamoci per fare tutte le iniziative che potrebbero bloccare i progetti. Per guadagnare tempo, faremo un ulteriore sforzo come amministrazione.

Siamo a disposizione per accogliervi negli uffici tecnici e valutare le eventuali irregolarità che potrebbero avere le vostre case. Sistemarli, ci consente di accelerare la pratica ed avere l’autorizzazione ad iniziare i lavori e procedere spediti con la ricostruzione”.

Incontro Castelsantangelo sul Nera

La numerosa presenza degli abitanti e le tante domande dei privati e anche dei tecnici, è l’evidente voglia di far risorgere uno dei paesi più belli d’Italia. “Per accorciare i tempi, non si può andare a random – conclude Falcucci – ma, seguire l'iter e le regole che sono a disposizione di tutti voi. Ora tutto passa nelle vostre mani e, rispettando la vostra volontà, vi chiedo anche responsabilità”.

(nel prossimo numero dell'Appennino camerte, maggiori approfondimenti sull'incontro)

M.S.

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Saranno tre i candidati che concorreranno al voto per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio Comunale del Comune di San Severino.

Il primo a depositare la propria candidatura alla carica di Sindaco è stato Francesco Borioni, classe 1965, capolista di “San Severino Futura”.

Al suo fianco, Alessandra Aronne, Samuele Bonifazi, Michela Cambiucci, Oliviero Carducci, Cadia Carloni, Giovanni Chiarella, Americo Eugeni, Alessandro Giusepponi, Fabrizio Marinelli, Pietro Paparelli, Gianpiero Pelagalli, Gilberto Primucci, Mirta Ramaccini, Francesco Maria Setaro, Lucia Ticà e Martina Zucchi. 

La seconda lista presenatata è quella del sindaco uscente Rosa Piermattei, del 1960. Il suo gruppo, come cinque anni fa, si chiama “San Severino Cambia” ed è composto da alcuni attuali componenti della giunta come Sara Clorinda Bianchi, Vanna Bianconi, Jacopo Orlandani, Paolo Paoloni, Sandro Granata; tra i nuovi figurano Paolo Amici, Elisa Angeletti, Valter Bianchi, Luca Bonci, Alberto Capradossi, Maria Teresa Domizi, Andrea Fratini,  Edoardo Magnapane,  Michela Pezzanesi, Giulia Smerilli, Teresa Traversa.

Infine il primo che era uscito allo scoperto: il candidato del centrodestra unito, Tarcisio Antognozzi, che negli ultimi anni era stato assessore dell'amministrazione Piermattei. Oggi corre con la lista “Insieme per San Severino”, al fianco di Alessandra Albani, Sandra Alessandrelli, Cinzia Anibaldi, Debora Bravi, Gino Caciorgna, Gabriele Codoni, Tiziana Gazzellini, Benedetta Losavio, Elisa Marini, Simone Meschini, Andrea Migliozzi, Gabriele Pacini, Alberto Pilato, Ndricim Popa, Roberto Ranciaro, Leonardo Simoncini.

GS
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Due i candidati in lizza a Muccia per le prossime amministrative del 3 e 4 ottobre. Il colpo di scena è arrivato giusto nelle ultime ore. Sfumata la possibilità di una corsa a tre a seguito della rinuncia di Diego Camillozzi presidente 45enne dell’associazione “La terra trema.Noi no”, la sfida elettorale è dunque tra il sindaco uscente Mario Baroni 73 anni e l’avvocato Giuseppe Abruzzo, 49 anni, siciliano d'origine ma dal 2007 residente a Muccia. 
Ad affiancare Mario Baroni nella lista civica "La Torre" sono i candidati consiglieri Stefano Antonelli, Sergio Bentivoglio, Roberto Braghetti, Luciano Casoni, Carlo Francesco Chiarolla, Valentina Crocenzi, Samuele Cucculelli, Stefano Elisei, Raffaela Trojani, Maria Elena Zerani.

Muccia verso il futuro” è invece il nome della lista guidata da Giuseppe Abruzzo che schiera tra i suoi candidati Mirco Albani, l’ex sindaco Fabio Barboni, Anna Bettacchi, Laura Bizzarri, Barbara Carnevali, Alessandro Loreti, Otniel Martinez, Federica Petri, Giuseppe Reversi e Silvia Serfaustini.

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Diego Camillozzi

Tra le motivazioni che hanno spinto Diego Camillozzi a non far parte della competizione il fatto che secondo lui tre liste sarebbero state troppe.
“Staremo a guardare la sfida, consapevoli che col nostro gruppetto di voti, potremo in ogni caso decidere quale lista aiutare- - dichiara Camillozzi -. Nessun rammarico, se non quello che Muccia non è pronta al cambiamento. La dice lunga il fatto che il Comune ha gli stessi due personaggi da 43 anni e che uno dei due andrà avanti fino a raggiungere anche i 48 anni. Il rammarico più grande- conclude- è che Muccia non è pronta al cambiamento”.

C.C
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Dai probabili quattro iniziali a due ufficiali. I rumors che avevano ingigantito il numero dei candidati alle prossime elezioni amministrative di Bolognola si sono ridotti e oggi, nel giorno dell’ufficialità delle liste, si ha la conferma che saranno in due a contendersi la poltrona di sindaco.

Prova ad ottenere il secondo mandato il sindaco uscente, Cristina Gentili con la lista  “Noi con Bolognola” composta da Serenella Marano, Giovanni Leone, Francesca Fabbrizi, Benita Montecchiari, Enrico Greco, Riccardo Teloni, Barbara Cacciolari, Valentina Gregori, Alfredo Lo Presti e Antonio Mottola.

Dall’altra parte Mauro Angelo Blanchi correrà con “Si amo Bolognola” affiancato da Nicola Gentili, Paola Cardarelli, Giovanni Pieroni, Renzo Baldi, Fabio Massimo Barberini, Cristina Carafelli, Fabio Del Gobbo e Alessandro Lancellotti.

GS
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