Notizie di politica nelle Marche
Il dibattito davanti alla cittadinanza, quello che Francesco Borioni auspicava e avrebbe voluto alla presenza della stampa, alla fine è arrivato. Nella serata di ieri, al cinema San Paolo di San Severino, i candidati sindaco della città settempedana si sono incontrati per dar conto all’elettorato delle loro idee e progettualità. Una serata, quella organizzata dalle associazioni che operano nel panorama sociosanitario e assistenziale settempedano, scandita dai tempi fissi e dalle domande preparate, uguali per tutti. Tarcisio Antognozzi, Rosa Piermattei e, appunto, Francesco Borioni, hanno per la prima volta offerto i loro piani davanti a un pubblico nutrito: il teatro dello “scontro” elettorale, stanti le normative anti-Covid, era pieno.

Sanità, ricostruzione, politiche giovanili. Questi i macrotemi intorno cui hanno ruotato le parole dei pretendenti alla fascia tricolore. Visioni simili soprattutto in merito alla sanità e alla ricostruzione, sintomo che le problematiche della città siano state percepite in maniera univoca da tutti i candidati. Lo scontro, evidentemente, sarà sul metodo: sia in questi ultimi giorni di campagna, sia nei cinque anni di amministrazione per l’uno, opposizione per gli altri.

La testimonianza di questo fatto è data dai toni distesi su cui si è svolto l’intero dibattito. Solo nel finale qualche schermaglia, arrivata da Francesco Borioni:Ho sentito spesso le parole ‘confronto’ e ‘ascolto’. In cinque anni di amministrazione Piermattei, di cui anche Antognozzi ha fatto parte fino a gennaio, ho visto il contrario. I voti alle nostre proposte sono sempre stati contrari a prescindere: le mozioni possono anche essere emendate. Personalmente ho considerato le idee dell’amministrazione, votando secondo coscienza, non per partito preso. Agli altri ho visto fare il contrario. Avrei preferito un confronto senza preparazione - sottolinea Borioni -, a discrezione dei giornalisti, ma non è stato possibile”.

La risposta del sindaco uscente Piermattei è arrivata puntuale: “Non è esatto quello che dice Borioni: il confronto c’è stato, nelle frazioni e nei quartieri, con i comitati e con le associazioni. Se la cittadinanza lo vorrà continueremo a fare lo stesso. Il nostro metodo ha funzionato: sono stati fatti passi avanti importanti nelle discussioni sulla sanità, sulla scuola, sulla ricostruzione. Non tutto è stato portato a termine: è il motivo per cui mi ricandido. Rigetto le accuse, non sono una donna sola al comando: le divergenze con Antognozzi sono questioni normali nell’arco di una legislatura”.

Per quanto riguarda proprio il candidato del centrodestra unito, Antognozzi non ha mancato di marcare l’appartenenza politica della sua coalizione. “La vicinanza con il governo regionale – ha detto – non può che essere una freccia al nostro arco. Nella sanità e nella ricostruzione le corsie privilegiate con l’amministrazione Acquaroli potranno essere armi decisive. Abbiamo le garanzie della Regione Marche: i provvedimenti ci sono, dovremo farli rispettare dialogando e presentando le nostre istanze. Vogliamo un cambio di passo, su giovani, confronto, sanità”.

Qualche scontro, ma per la maggiore si è vista grande condivisione sulle tematiche. L’incontro, patrocinato da Caritas, Croce Rossa, Help S.O.S Salute e Famiglia, Avis e altri numerosi comitati, non ha potuto che vertere per la maggiore sul tema sanitario (approfondito nell’edizione di Appennino Camerte in uscita oggi). Sulla viabilità Antognozzi ha detto: “L’intervalliva è un fatto, guardiamo avanti: la 502 verso Cingoli ci può dare uno sbocco sull’aeroporto, la 361 un’apertura verso la pedemontana”; sul futuro dell’area SAE, invece Borioni: “Si è investito molto, attenzione al recupero: l’edilizia popolare è una soluzione percorribile, così come l’housing sociale. Di sicuro si dovrà pensare al futuro di quella zona”. La Piermattei ha concluso sul fattore demografico: “Giovani e anziani: chi governa la città deve saper pensare a ogni cittadino. Le politiche dei sindaci devono tener conto di tutte le istanze. Coinvolgere le associazioni, come abbiamo fatto, sarà fondamentale. Intanto, in cinque anni, abbiamo garantito grande trasparenza. Se vincessimo, continueremo in questo modo”.

Lorenzo Cervigni
Pubblicato in Politica
Camerino perde una delle colonne del commercio cittadino. All’età di 83 anni se n’è andato Angelo Rivelli storico commerciante del centro cittadino, il più anziano di tutta la categoria ripartita con le attività dal Sottocorte Village. Si è spento questo pomeriggio nella sua abitazione, dove viveva con la moglie Francia. Fino all'ultimo anno, in cui acciacchi e malanni dell’età hanno cominciato a farsi sentire minando il suo stato di salute, Angiolino, così tutti lo hanno sempre chiamato, con la sua attività di piccoli elettrodomestici ha resistito all’avanzata della grande distribuzione,, dimostrandosi costantemente aggiornato e pronto alle innovazioni del settore, a dispetto dell'età che avanzava. Caratterizzata da grande spirito di sacrificio e iniziata da giovanissimo, la storia nel commercio di Angiolino, a partire dalla notte del 26 ottobre 2016 si è trovata a fare i conti con una serie di difficoltà e peripezie, affrontate con esemplare coraggio e determinazione mano nella mano con la sua amatissima sposa. Con la scossa delle 21 e 18, il tetto della loro casa in piazza Filippo Marchetti è parzialmente crollato e per uscire di casa, hanno dovuto liberare oltre un metro di macerie con il solo aiuto delle mani.
Alloggiati per tre settimane nel palazzetto sportivo a Le Calvie, si sono poi spostati a Porto sant’Elpidio nell’appartamento messo a disposizione da un amico. Trasferiti i materiali del negozio sotto il tendone del City Park, Angiolino e Francia  hanno fatto la spola ogni giorno dal mare per continuare a portare avanti il loro lavoro.

“Quando eravamo un po’ sofferenti per le condizioni avverse e faticose del tendone - ricorda una collega commerciante - pensavamo a lui che non rinunciava al rito di aprire il suo negozio nonostante tutto e, capivamo di dover seguire il suo esempio di ‘resilienza’, quella parola che per molto tempo ci hanno cucito addosso. Ora capisco che non era resilienza. Era amore. Amore per il proprio lavoro, amore per la propria città. Un po’ come lo è stato e lo è ancora per quasi tutti noi”.
La sua perdita, impoverisce la città di una figura d’uomo buono e mite, la cui genuinità d’animo e il cui costante darsi da fare si sono rivolti alla comunità con atteggiamento generoso e sempre disponibile. Un uomo che ha sempre compreso la serietà del suo mestiere e che, con la sua delicata gentilezza, è stato tra i primi a costruire quella rete indissolubile che ha contribuito a far vivere l’economia e, soprattutto, la socialità del centro storico della città.
I funerali si svolgeranno questo  giovedì 30 settembre alle ore 15.00 nella chiesa di Comunità di San Paolo a Camerino 

c.c.
Pubblicato in Cronaca
“Si continuano ad agitare gli spettri, io lavoro solo per abbellire la città”. Così il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, commenta la comparsa dei necrologi dedicati agli alberi abbattuti ai giardini John Lennon nell’ambito di un progetto di riqualificazione del parco. Nonostante le tante polemiche, l’amministrazione non ha cambiato strada, forte di una perizia tecnica circa sulla salute delle piante in questione.

“Ritenevo fosse superfluo commentare ulteriormente - dice il primo cittadino - ma si continua ad agitare spettri. Abbiamo fatto visionare le piante per verificarne lo stato di pericolosità. Alcune erano secche e altre stavano per diventarlo, altre ancora erano troppo pendenti e in caso di vento o violenti temporali, non potevamo garantire per l’incolumità delle persone. Abbiamo fatto tutto questo - aggiunge - per migliorare la situazione quindi chi si è incaponito per definire queste piante intoccabile, non capisce di botanica e continua a controvertire un parere che abbiamo chiesto sia alla forestale, che allUnione Montana che, ancora,ad un perito”.

Pezzanesi spiega ancora che le piante tagliate saranno sostituite da altre 12 qualità arboree tipiche della fascia mediterranea: "Unamministrazione che investe 200mila euro su un progetto di rifacimento di un giardino, che toglie 8 essenze per inserirne 12 nuove, oltre a panchine, recinzioni, e persino una postazione per computer, credo che dovrebbe essere ringraziata. Chi vuol inseguire fantasmi li insegua - conclude - ma sono spettacoli teatrali. Noi siamo attenti allambiente, lo dimostrano gli interventi al lago delle Grazie e tante altre cose. Mi piace lavorare e abbellire la città”.

Gaia Gennaretti
Pubblicato in Cronaca
Lavori in fase di completamento per il ponte della strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino” in località Sfercia. La Provincia di Macerata, da inizio agosto, ha avviato il cantiere per i primi lavori di ripristino e consolidamento sulla parte superiore e, da circa un mese, ha disposto la chiusura del tratto per effettuare gli interventi principali.

«Siamo perfettamente nei tempi che avevamo ipotizzato per la realizzazione dei lavori - afferma il Presidente Antonio Pettinari - entro la metà di ottobre saremo in grado di aprire il ponte dato che la ditta appaltatrice ha già realizzato la soletta e ora procederàcon la stesura del tappetino».

Il ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti: per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77 è un’opera importante e soggetta a un notevole flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino.

I lavori di consolidamento ammontano a 250 mila euro e rientrano nel programma di quelli individuati e pianificati dopo gli eventi sismici del 2016, per mettere in sicurezza e ripristinare la viabilitànei territori del cratere.


ponte provinciale 180

Pubblicato in Cronaca
Dal museo Venanzina Pennesi alla mostra al palazzo Castelli sono oltre 5mila i visitatori registrati nell’estate camerte.

La prima mostra delle quattro regioni del cratere sismico dal 2016 “Camerino fuori le mura, prospettive d’arte dal ‘400 al ‘700” ha fatto registrare un grandioso successo di pubblico mettendo in esposizione le opere più rappresentative, importanti e di pregio presenti nella città ducale e nel suo territorio, dando il necessario risalto all'opera del Dosso Dossi, restaurata di recente e mai esposta, alla pala d'altare del Tiepolo, l’unica in tutto il centro Italia, all'Annunciazione di Giovanni Angelo d'Antonio, alla scultura del Bernini. Scienza e arte si sono mescolate continuamente in un gioco tra tradizione e innovazione che si sono intersecate in una straordinaria sinfonia artistica.

“Abbiamo cercato di valorizzare le opere recuperate nel territorio camerte e salvate dal sisma, provenienti da chiese e musei inagibili, ma non solo – ha spiegato l’assessore alla cultura Giovanna Sartori - Alcune di esse sono tornate in esposizione per il pubblico per la prima volta dal sisma, altre dopo il restauro, per altre si è trattato di riviverle attraverso le nuove tecnologie”.

L’esposizione ha riscontrato un interesse a livello internazionale facendo registrare la visita dell’onorevole e critico d’arte Vittorio Sgarbi, di KanKickert, ambasciatore della Repubblica d’Austria in Italia e dall'ex portavoce dell'ONU Andrea Angeli che hanno potuto ammirare la straordinaria bellezza delle opere degli artisti tra il Quattrocento e il Settecento che furono protagonisti a Camerino. Una mostra che è diventata ambasciatrice del patrimonio culturale della città ducale e del suo territorio.

“È stato necessario un enorme lavoro – continua l’assessore Sartori – davvero impegnativo. La mostra è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale ed è stata realizzata grazie a un importante contributo economico della regione Marche e al sostegno di tanti partner, primi tra tutti l’Università di Camerino che ci ha messo a disposizione le aule di Palazzo Castelli e la Curia arcivescovile. L’esposizione ha confermato la centralità di Camerino nella zona dell’entroterra, ma non solo. Ha segnato una forte ripartenza dopo il sisma e il Covid, che aveva molto limitato le iniziative culturali. Una ripartenza all’insegna dell’arte con cui abbiamo iniziato l’estate, inaugurando lo scorso 28 maggio il restyling del Venanzina Pennesi, attuale sede dei musei civici e diocesani”.

I risultati scientifici di “Camerino fuori le mura, prospettive d’arte dal ‘400 al ‘700” sono stati raccolti in un volume in fase di realizzazione, che sarà presentato a novembre. Dunque, proprio l’arte continuerà ad essere la grande protagonista dei prossimi mesi fino alla fine dell’anno con la mostra “Rinascimento marchigiano” che, dopo essere in diverse città della Regione, chiuderà il suo ultimo capitolo proprio a Camerino.
Pubblicato in Cronaca
“Nel pieno del loro splendore ci hanno lasciato i nostri amati alberi stroncati dall’indifferenza ai tanti appelli di salvezza. Europa Verde ne dà il triste annuncio. I funerali non saranno celebrati. Non fiori ma voti consapevoli”. Questo il messaggio sui necrologi comparsi ieri in giro per Tolentino dopo l’abbattimento di 9 alberi ai giardini John Lennon.
A realizzarli Europa Verde Tolentino dopo la battaglia per tentare di salvare quelle che ritengono essere piante quasi secolari e “in perfette condizioni di salute”.
“I soldi che l’amministrazione ha a disposizione per i lavori ai giardini - commenta Sandro Bisonni, di Europa Verde - avrebbero potuto essere usati per altre opere all’interno del parco. Non ci capacitiamo della ragione per cui queste piante, di circa 70-80 anni, siano state abbattute per essere sostituite da altre molto più piccole. Tra l’altro è stato chiesto secondo quale parere tecnico l’Unione Montana abbia dato il proprio parere favorevole all’abbattimento, ma al protocollo dell'Unione non è presente. Quindi l’amministrazione, dopo aver ottenuto l’autorizzazione e in seguito alle proteste, ha nominato un tecnico per effettuare una perizia. Ma questo si è ben guardato da scrivere che le piante fossero malate. Anzi, ha scritto che se certe piante dovessero rimanere isolate, essendo molto alte, potrebbero essere maggiormente soggette a problemi e potrebbe aumentare la loro pericolosità”.

IMG 4964

In tanti si sono mossi per questa causa, ben 14 comitati per la precisione, e Europa Verde ha persino presentato una petizione al Parlamento Europeo “ma anche questa ultima iniziativa sarà stata vana perché le piante sono state abbattute. Al di là dell’aspetto ambientale, in un periodo di crisi climatica in cui bisognerebbe piantare e non estirpare, c’è anche un legame affettivo, per questo abbiamo affisso i necrologi”.

Gaia Gennaretti


Pubblicato in Cronaca
Un nuovo manto erboso per il campo da calcio di Ussita potrebbe rappresentare un altro piccolo passo verso la normalità per tanti giovani. E di questo ne sono consapevoli sia Bruno Galletti, ex giocatore di calcio, oggi in pensione e anima della società calcistica di Visso, che l’amministrazione di Ussita.

“La società sportiva Visso - racconta Galletti - purtroppo aveva un campo sportivo che, dopo il terremoto, è stato occupato dalle Sae e l’unico campo sportivo disponibile nelle vicinanze era quello di Ussita”. Quest’ultimo però non era in condizioni tali da poter accogliere una squadra che, per giocare ha dovuto fare davvero molti sacrifici, girando tra varie strutture della provincia.

Grazie alle donazioni di diversi benefattori, Galletti e la società sportiva sono riusciti, quest’anno, a rimettere a posto gli spogliatoi del campo di Ussita e la recinzione. Tuttavia, mancherebbe un passaggio fondamentale, cioè rendere utilizzabile il terreno: “Andrebbe rimesso a posto anche il fondo - spiega - ma non abbiamo sufficienti risorse per farlo. Per questo ci appelliamo a qualche benefattore che voglia aiutarci in modo che per il prossimo anno la squadra possa ripartire. Altrimenti non potremo disputare il campionato”. Secondo una stima di Galletti, servirebbero circa 10mila euro: bisognerebbe trattare il terreno con diserbante, estirpare le erbacce, rivallare e, infine, riseminare l’erba.

Da parte dell’amministrazione di Ussita c’è tutta la volontà, dice il sindaco Silvia Bernardini, di aiutare la squadra e di trovare una soluzione: “Stiamo lavorando - fa sapere - per far sì che questo passaggio che manca per rendere il campo utilizzabile venga risolta. Stiamo valutando di fare delle variazioni di bilancio per mettere a disposizione le risorse necessario. Daremo alla squadra tutto il nostro sostegno come, d’altronde, abbiamo sempre fatto fino ad ora. Questa iniziativa - conclude - è davvero meritevole e merita tutto il nostro appoggio. Per i giovani sarebbe importante poter aver un luogo in cui riunirsi, in cui praticare uno sport, sarebbe un altro passo verso la normalità”.

Gaia Gennaretti
Pubblicato in Politica
“Il neonato Comitato a salvaguardia dell’ospedale di Camerino, che ha avviato anche una raccolta di firme, sa tanto di strumentalizzazione a fini elettorali”. Ad affermarlo, senza troppi peli sulla lingua, il capogruppo della Lega in consiglio regionale Renzo Marinelli. “Come mai detto Comitato è sorto adesso? C’entra forse la campagna elettorale?”, interroga al riguardo Marinelli, che aggiunge “Le garanzie di potenziamento della sanità del territorio ci sono già e l’ospedale di Camerino è considerato presidio centrale. Rassicurazioni al riguardo sono già state date, insieme all’assessore alla sanità Saltamartini, nel corso dell’incontro con sindaci e cittadini al Lanciano Forum e, inoltre, sono in corso concorsi e assunzioni per dotare l’ospedale di specialisti, infermieri e nuovi primari. Possibile che nessuno del comitato se ne sia accorto?”.

f.u.





Pubblicato in Politica
“La procedura adottata dalla Regione è opaca e illegittima”. A puntare il dito contro la gestione dei finanziamenti dei progetti relativi al Contratto Istituzionale di Sviluppo Sisma è il consigliere del Partito democratico Romano Carancini, che considera il Cis un tema cruciale e prioritario per la ripresa e il rilancio socio-economico delle aree colpite dal sisma”. Quello che chiede il consigliere piddino è, dunque, una maggiore trasparenza e un più puntuale coinvolgimento degli enti locali interessati.

“Stiamo parlando di 160 milioni di euro – rincara Carancini – volti a sostenere la ricostruzione. Non è pensabile che la giunta regionale li gestisca quasi fossero cosa loro, senza coinvolgere realmente gli Enti Locali, senza una verifica sui reali fabbisogni dei territori, ma soprattutto infischiandosene di ogni più elementare principio di trasparenza amministrativa. La Regione, di fatto, ha introdotto in maniera unilaterale dei criteri di valutazione aggiuntivi a procedura ancora aperta e a progetti già classificati, quindi potenzialmente elaborati per preordinare la graduatoria finale, e ha dato mandato al Nucleo di valutazione di esaminare e inserire nell’elenco finale anche i progetti presentati oltre i termini di scadenza previsti”.        

Secondo Carancini inquietante e condizionante è stato il ruolo dell’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli, il quale, dopo aver trasmesso a Invitalia il 15 luglio scorso tutti i progetti pervenuti a quella data dai comuni interessati, l’11 agosto, di fronte alle richieste di chiarimenti di carattere tecnico da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha ricostituito in poche ore il Nucleo di valutazione che, in fretta e furia, ha stilato una nuova graduatoria sulla base di criteri inizialmente non previsti e valutando schede-progetto pervenute dopo la scadenza del 9 luglio.          

“C’è la chiara esigenza – conclude Carancini - di superare immediatamente questa imbarazzante situazione e di sgomberare il campo dalle ombre che avvolgono la procedura istruita dalla giunta regionale, salvaguardando i sindaci e i territori. Per questo il Partito Democratico ha presentato una mozione per chiedere alla giunta regionale di ripristinare la legalità a beneficio della Agenzia per la Coesione Territoriale”.

f.u.
Pubblicato in Politica
Le attività sportive come via per un ritorno alla normalità. Per questo è nato “Sport a Treia” che, dopo il successo del 2020, ha replicato le sue fortune anche in questo 2021. Un anno forse addirittura più duro a causa del Coronavirus. Scacchi, Nordic walking, Aikido. In presenza, ma anche in “smart”: durante il periodo delle zone a rosse, arancioni e gialle, infatti, tablet e smartphone hanno permesso ai cittadini di fare attività ricreativa anche all’interno delle proprie case.

Quasi mille persone, a partire dalla scorsa primavera, si sono impegnate a combattere la sedentarietà grazie alle giornate organizzate dal Comune treiese insieme all’U.S. Acli, al circolo La Torre Smeducci e all’Associazione Green Nordic Walking.

“Da due anni la Regione finanzia questo progetto: noi ne siamo molto soddisfatti – ha detto il vicesindaco di Treia, David Buschittari –. Siamo partiti da giugno con il Nordic Walking a San Lorenzo e le camminate, su cui è spiccato il percorso dell’Antica Via Lauretana, poi l’Aikido, gli scacchi. Tante le ore dedicate ai nostri cittadini, che hanno aderito in massa confermando la bontà del progetto. La speranza – conclude Buschittari – è che la Regione decida di finanziarlo nuovamente anche l’anno prossimo, vista la grande affluenza di pubblico”.

l.c.
Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo