Il cuore della stimata docente della scuola di Scienze del Farmaco dell’Università di Camerino ha cessato di battere questa notte.
Dolore e sgomento in tutta la comunità camerte nell’apprendere la triste notizia.
Tanti i segni tangibili di un percorso costantemente rivolto alla collaborazione, alla disponibilità, alla ricerca di idee stimolanti quell’aggregazione e quella socialità duramente compromesse dal sisma e dalla pandemia. Attivissima nel gruppo scout locale fin dall'adolescenza, Stefania Scuri lascia il ricordo di un carattere mite e solare, gentile ed affabile, accompagnato da una personalità forte e decisa. Sereno e disponibile il suo sorriso, alimentato da un grande spessore umano e da una spiccata sensibilità
Così ne parla il rettore di Unicam Claudio Pettinari: «Stefania è stata, nonostante la sua giovane età, un esempio per tutti noi, per la competenza e la professionalità che la contraddistinguevano, per la spontaneità e la sincerità di ogni sua azione, per la disponibilità e gentilezza con cui si metteva a disposizione non solo dell’ateneo, ma di chiunque le chiedesse aiuto, per la tenacia con cui affrontava sfide difficili ed impegnative, per la sua fiducia nella scienza e nelle persone. Stefania ci mancherà, ma sono certo che il suo ricordo ci spingerà ad essere migliori».
Tanti i messaggi di vicinanza che in queste ore stanno raggiungendo, il marito Claudio Cingolani, presidente dell’associazione IoNonCrollo, il papà Vincenzo, la mamma Ignazia, la sorella Angela.
La camera ardente è allestita da questa mattina all’interno della basilica di San Venanzio dove domani alle ore 15.00 si svolgeranno i funerali.
Carla Campetella
All’inaugurazione hanno preso parte Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche, Marco Ciarulli, Direttore di Legambiente Marche, il sindaco Mario Baroni, il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, Massimo De Luca di Fillea CGIL Macerata, Marco Paniccià, rappresentante dell’Associazione “Io Non Crollo” e Giovanni Russo di Unicam.
Il disegno, progettato graficamente da Giulia Grattini, impostato dall’artista maceratese Letizia Cirilli e realizzato dai volontari del campo, è solo una delle attività che si è svolta in questi 10 giorni di iniziative che ha visto impegnati 10 giovani proveniente da tutta Italia e due ragazzi, un francese e una spagnola, volontari dell’Associazione di Camerino “Io Non Crollo” che stanno partecipando al progetto Youthquake II.
Tema portante del campo di volontariato sono state le comunità energetiche come strumento di risposta alla povertà energetica e ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici. Per affrontare al meglio il tema, i volontari hanno fatto formazione con gli esperti dell’Università di Camerino che hanno parlato di minieolico, fotovoltaico integrato nei centri urbani, miniidroelettrico, biomasse e agrivoltaico.
Non poteva mancare tra le attività anche una pulizia con relativa indagine dei rifiuti raccolti. Protagonista il fiume Chienti, nel territorio di Muccia, in cui i volontari hanno diviso l’area in porzioni analizzando i rifiuti presenti. L’indagine ha restituito una fotografia dei rifiuti che vengono trasportati dal fiume, quindi raccolti dalle acque e potenzialmente trasportati fino alla foce.Il rifiuto dominante è sempre la plastica, in varie forme. Tappi, imballaggi e pezzi di plastica non più identificabili nella top 3 dei rifiuti individuati.
“Continua l’impegno di Legambiente per le aree colpita dal sisma –dichiara Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche -. Grazie ai volontari che hanno deciso di dedicare il loro tempo al nostro Appennino mettendo a disposizione le loro competenze e la loro voglia di aiutare queste aree a ripartire. La cittadinanza attiva e la citizen science sono gli strumenti per costruire una comunità più forte, coesa e consapevole in grado di essere attiva per contrastare l’impatto dei cambiamenti climatici. Ringraziamo il comune di Muccia per la collaborazione all’organizzazione di questa importante iniziativa per il futuro dell’Appennino”.
"Una goccia importante in un bel mare - così Claudio Cingolani, presidente dell'associazione Io non crollo - Questa operazione che l'Avulss regionale ha proprosto a tutte le associazioni Avulss d'Italia è nata subito dopo il terremoto grazie alla presidentessa della sezione di Camerino Licia Previdi Maraschi che, insieme al delegato regionale Marcello Cavalieri, ha promosso questa raccolta fondi in favore di questo progetto che stimao portando avnti da 3 anni e che finalmente sta per vedere la luce. Una perseveranza che ha portato a concludere questa raccolta e finalizzarla con l'apertura del cantiere, obiettivo che, congiuntamente all'Avulss regionale, ci eravamo prefissati".
f.u.
“Camerino. Idee per la ripartenza”, è il titolo dell'incontro organizzato dall'associazione Io non crollo per questo sabato 30 marzo alle ore 17.30 presso la palestra della scuola Ugo Betti in via Medici a Camerino. Se ne parlerà grazie all'intervento di esperti nelle materie del diritto, dei beni artistici e architettonici, della pericolosità sismica, delle fragilità sociali. Coordinata dalla giornalista Rai Patrizia Senatore, la conferenza prevede gli interventi della dott.ssa Maria Giannatiempo Lopez, già funzionario della Sovrintendenza, dello storico dell’arte don Sandro Corradini, di Giuliana Grifantini e Pamela Accaramboni del Dipartimento Salute Mentale Area Vasta 3, dei docenti Unicam Lucia Ruggeri ed Emanuele Tondi e, della dottoranda Unicam Silvia Montecchiari.
“ Vuole essere il primo di una serie di appuntamenti rivolti alla cittadinanza sul tema della ripartenza- spiega il presidente Claudio Cingolani- Rivestita di questo significato è la stessa apertura del locale “in Centro” in piazza San Domenico, in quanto è nostro desiderio lanciare degli spunti di riflessione e idee concrete per poter far ripartire la vita comunitaria e le attività della città. Lo scopo- continua Cingolani- è proprio di ragionare insieme su quello che potrebbe essere lo sviluppo della città , in particolare sotto il profilo del lavoro della ricostruzione materiale e della spinta alla ricostituzione del tessuto sociale, aspetti per la cittàdi primaria importanza in questi anni a venire. Si parlerà dello sviluppo dei progetti per la ristrutturazione delle case, della problematica dei finanziamenti degli enti pubblici, delle urgenti questioni legate alla ricostruzione del tessuto sociale e del recupero dei palazzi del centro storico ma anche, di come trovare delle attività legate alla cultura e ai beni architettonici, in modo che, superando le difficoltà, Camerino possa diventare un centro culturalmente attrattivo come lo è sempre stato".
Carla Campetella