Su indicazione del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche è stata disposta la chiusura, in via precauzionale, di tutte le classi della Primaria del plesso di Cesolo dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”.

Il provvedimento è stato preso d’intesa con la Dirigenza scolastica e con il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha tenuto costanti contatti con il direttore dell’Area Vasta 3, dottoressa Daniela Corsi, e con quello del Dipartimento di Prevenzione, dottor Alberto Tibaldi.

Nello stesso plesso restano aperte, invece, le tre sezioni dell’Infanzia.

Per le prossime ore è attesa una nuova comunicazione, sempre da parte dell’Asur, per stabilire i tempi e la scadenza del provvedimento. Da sabato 27 febbraio, e fino al 12 marzo, la classe prima della stessa Primaria era stata chiusa per quarantena. Poi dal 1 marzo, con provvedimento valido fino al 5 ma che probabilmente proseguirà fino al 12 marzo, era stata chiusa la classe terza e infine da martedì 2, anche in questo caso con provvedimento valido fino al prossimo 12 marzo, era stata chiusa anche la classe quarta.

Come da procedure indicate dall’Asur per la gestione di casi e focolai di Sars-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia, la chiusura di una scuola, o parte della stessa, deve essere valutata dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asur considerato il numero di casi confermati e di eventuali cluster oltre al livello di circolazione del virus all’interno della comunità scolastica. I provvedimenti possono essere assunti in funzione del tasso di incidenza ma anche delle assenze. Durante la fase di indagine epidemiologica, a seguito anche di un singolo caso, si valuta l’attivazione della didattica a distanza o della chiusura delle classi, dei plessi o di interi istituti.

c.c.

L’Università di Camerino si conferma in prima linea nella collaborazione a progetti riguardanti l’ emergenza Covid 19.
Un nuovo segnale viene dallo Spin-off Synbiotec s.r l che lo scorso 30 aprile ha deciso di donare 5500 capsule di integratori a base di probiotici SYNBIO 3.0 al Covid Hospital di Camerino. Un gesto di solidarietà nei confronti del personale sanitario e dei pazienti che combattono la loro lotta contro il Covid-19.

Nella foto, Stefano Sfascia, Carla Orpianesi, Ermanno Pieroni e Maria Cristina Verdenelli 
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La dottoressa Maria Cristina Verdenelli e la professoressa Carla Orpianesi, rispettivamente presidente e vicepresidente di Synbiotec, hanno provveduto personalmente a consegnare i prodotti nelle mani del Dott. Stefano Sfascia, alla presenza del sindaco Sandro Sborgia. 
Presente alla donazione Ermanno Pieroni, in rappresentanza dell'Università di Camerino e quale componente del Consiglio di Amministrazione e delegato dell'ateneo. L'iniziativa è stata elogiata dal rettore Claudio Pettinari,impossibilitato a partecipare in quanto impegnato in altro evento accademico.  

Il laboratorio scientifico Synbiotec, impegnato in ricerca e innovazione di integratori alimentari di alta qualità, è specializzato nella produzione di probiotici, riconosciuti dal mondo scientifico come principio che rafforza il sistema immunitario attraverso l'equilibrio del microbiota intestinale, apportando benessere a tutto l'organismo.
La scelta dell'ospedale camerte è stata dettata dal fatto che Synbiotec è Spin-off di UNICAM e opera nel Comune di Camerino in Località Torre del Parco.
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"Abbiamo voluto dimostrare la nostra vicinanza al territorio - dichiara la presidente di Synbiotec s.r.l Maria Cristina Verdenelli- Ci è sembrato importante far vedere il nostro impegno e testimoniare il nostro aiuto, sicuramente minima cosa rispetto a quello che sta facendo tutto il personale sanitario dell'ospedale; sappiamo che i nostri probiotici possono essere d'aiuto anche nelle fasi secondarie del virus e soprattutto nelle problematiche intestinali che il Covid può comportare. Lo spirito della nostra donazione è  dunque quello di cercare di essere vicini ai pazienti e nel contempo anche a medici e infermieri;il prodotto è infatti d'aiuto nel riequilibrare il probiota intestinale, fondamentale anche per il buon funzionamento del sistema immunitario. Realizzare prodotti che possano essere utili per il benessere delle persone, è la nostra mission aziendale- conclude la dottoressa Verdenelli- quindi, con questo gesto abbiamo voluto esprimere attenzione e prossimità".  
Studiati e realizzati direttamente nei laboratori dell'azienda, i prodotti Synbiotec sono a chilometro zero; la loro garanzia deriva dal fatto che di base hanno una grande ricerca scientifica. Sono  distrìibuiti da farmacie, parafarmacie ed erboristerie. 
C.C.
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Un Fondo Locale di solidarietà per venire in aiuto alle necessità di artigiani e commercianti di Camerino, le cui prospettive attuali e future sono messe a dura prova . E' l'idea lanciata dal dirigente dell'Istituto Comprensivo Betti di Camerino Maurizio Cavallaro e che in breve, ha ricevuto il plauso e l'adesione di tanti cittadini. "Si tratterebbe di un fondo dove chi vuole, tra i camerinesi, mette da € 10 in su, cui possono accedere artigiani e commercianti di Camerino, in caso di necessità. Così non dovremmo passare da banche o aguzzini vari, ma con una sorta di mutuo aiuto, ci si aiuterebbe tra di noi, con un patto tra gentiluomini, Per me ci dovrebbero essere solo tre persone a gestire i soldi, con rendicontazioni pubbliche, in modo che se magari un artigiano o commerciante o popolo delle partite IVA, un mese si trova scoperto per una bolletta  o per un pagamento, può chiedere i soldi al fondo e poi restituirli con comodo quando può ... e se può". Poche semplici parole, per rendere partecipe la frequentata  platea di facebook e ricevere un immediato riscontro di numerose adesioni e condivisioni.   
"Ho fatto i conti della serva- scrive Cavallaro-e, considerati i circa 1500 camerti dipendenti pubblici, con soli 10 euro a mese, si avrebbero a disposizione 150.000 euro l'anno da utilizzare solo per gli amici commercianti che sicuramente sino a fine anno non avranno gli introiti consueti. Così penso potrebbero essere evitate chiusure e difficoltà. Lo penso perché, conoscendo tutte le famiglie con i figli, se entrano in difficoltà queste famiglie, la nostra comunità rischia veramente grosso. Forse non abbiamo presente che l'Italia intera sta rischiando il crack. Almeno aiutiamoci tra noi". Un abbozzo d'idea che dovrà trovare perfezionamento ma che secondo il dirigente camerte, potrebbe servire ad evitare tanti passaggi burocratici, fidarsi degli amici con i quali si è cresciuti e mettere a disposizione quel poco che si ha in favore della propria comunità.
"In questa maniera- dice Maurizio Cavallaro- si velocizzerebbero le azioni per fronteggiare eventuali necessità o emergenze improvvise. Un'idea da meglio elaborare e ragionare ma che, considerata l'alta percentuale di dipendenti pubblici della città ducale, riuscirebbe a rappresentare un bel bilanciamento condiviso. Credo che a prescindere dalle fasi due o tre, la ripartenza vera si sposta verso i mesi di settembre e ottobre prossimi e lì sarà davvero dura per tutti. L'idea è quella della Banca di solidarietà o del Microcredito indiano, finalizzato appunto a far fronte a situazioni d'emergenza; una sorta di 'prestito d'onore' che viene dato anche sulla fiducia senza bisogno di tanta burocrazia. Un piccolo prestito che nell'immediatezza può evitare alle persone di incorrere in tante sanzioni come invece accade con i classici mutui. Già le persone che hanno commentato favorevolmente la mia proposta, potrebbero rappresentare una base discreta- conclude Cavallaro-. Ho intenzione di sentire anche il sindaco di Camerino, l'arcivescovo Massara e il Rettore di Unicam per vedere insieme se sarà possibile perfezionare questa proposta. Tante delle partite IVA sono persone con le quali sono cresciuto e ho pensato che la vita talvolta offre opportunità diverse. Questo è il momento di entrare in campo come comunità che, quando serve, si aiuta".
C.C.
Forte l'impatto delll'emergenza sanitari sul settore del turismo marchigiano. Da uno studio condotto da CNA emergono risultati molto preoccupanti che prima che sia troppo tardii, richiedono interventi e misure eccezionali mirate  Gravi le perdite evidenziate dall'analisi:  per la sola provincia di Macerata si parla di un rischio pari a 800 milioni di euro, a fronte di ingenti investimenti che negli ultimi anni la Regione ha messo in campo per il rilancio del comparto e che finora avevanosortito buoni risultati. 
A riferire del quadro allarmante, è il responsabile della comunicazione di CNA MacerataLeonardo Virgili: " NUmeri preoccupanti  un po' li registriamo un po'  in tutti i settori  produttivi ma quello che riguarda il turismo è un po' più grave. Certo  difficile è fare una graduatoria ma se possibile rischia  di mandare in default tutto un settore che in questi ultimi anni ha registrato alti e bassi- afferma Virgili- Veniamo dall'anno scorso in cui, dopo lo stop forzato del dovuto al sisma del 2016 -2017,  ci sono stati incoraggianti risultati avevamo registrato un bel più 7% e, nei comuni del Cratere addirittura un più 16, 5% come presenze turistiche;  tutto sembrava cominciare a  girare,  però questo stop forzato dettato dall'emergenza sanitaria, ha colpito il settore turistico  più di altri.
Secondo l'analisi  che con il centro studi CNA, abbiamo fatto sia a livello nazionale sia a livello local, e innanzitutto è necessario  scongiurare che l'emergenza e quindi lo stop forzato, possa protrarsi fino ai mesi di giugno e luglio.  Se così fosse, sarebbe veramente dura e difficile perché salteremo a piè pari  tutta  la stagione. Auspichiamo però che così non sarà e, con un velo di ottimismo, possiamo pensare che appena sarà possibile riaprire e riaprirà tutto il cordone dei divieti,   gli italiani ricominceranno ad uscire e assisteremo ad  un turismo pressochè  locale. Le visite riguarderanno  principalmente l'interno del territorio nazionale e proprio per questo motivo la prima proposta che viene da  CNA ed emersa anche  sui tavoli del Governo, è quella di istituire un bonus vacanze per le famiglie italiane, cioè un contributo utilizzabile in Italia e spendibile in tutte le attività legate alla filiera turistica che sarebbe un primo volano importante per far ripartire la spesa turistica.  Deve essere  poi l'occasione per un consistente  progetto di promozione turistica italiana all'estero- prosegue Virgili-  nel frattempo infatti abbiamo perso diversi mercati e lo sblocco della situazione deve essere l'occasione per migliorare il livello dell'offerta turistica. Necessario quindi riqualificare le nostre strutture così come  occorre assolutamente che vengano posti in essere i servizi reali di affiancamento ai gestori di strutture ricettive, capaci di  una progettualità che conquisti nuovi mercati e nuove tendenze. E  questo lo si fa investendo sulla digitalizzazione ,sull'innovazione e sulla creazione di pacchetti, e specialmente  qui nel nostro territorio, che prevedano anche esperienze oltre la visita classica turistica. Pensiamo pertanto alla promozione congiunta di artigianato di qualità, a percorsi del Gusto ed  enogastronomici incentivanti i saperi e le tradizioni. Solo  così - conclude Virgili- potremmo riprendere quel trend positivo che ci ha portati a risalire dopo il terremoto  dal meno 50% per la nostra provincia  ad  un più 16, 50 % delll'anno scorso.  Potremmo così fin da subito ripartire con delle cifre interessanti e bloccare questa falla che rischia di essere di  800 milioni di euro di reddito mancante, per la sola provincia di Macerata e per il solo settore turistico".
C.C.
Gestione dell'emergenza da Covid-19: la giunta regionale ha approvato nel pomeriggio l'attivazione dell’area sanitaria nei locali della Fiera di Civitanova Marche, sito  individuato per realizzarvi una struttura ospedaliera temporanea, capace di ospitare fino a 100 posti di terapia intensiva
Con la delibera, l'esecutivo regionale ha preso atto della relazione con la quale il Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria (GORES) evidenzia,in relazione all’attuale scenario epidemiologico, la necessità, , di una struttura ospedaliera di almeno 90 posti letto di terapia intensiva e subintensiva  in area centrale nella Regione Marche, per far fronte alle esigenze straordinarie determinate dalla Pandemia causata dal Coronavirus, nonché della disponibilità, da parte del Comune di Civitanova, a concedere in comodato d’uso gratuito la struttura dove potrà essere realizzata l’opera.
“La localizzazione, dunque – afferma il presidente Luca Ceriscioli -  è avvenuta nel migliore edificio disponibile, in quanto di proprietà pubblica e già predisposto con tutti gli impianti funzionali agli allestimenti. Ora – prosegue il presidente – dobbiamo procedere con la massima velocità perché il nostro progetto è nato e deve servire per salvare le vite umane dei marchigiani malati”. 

Dal punto di vista procedurale, la Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta utilizzerà i fondi ricavati dalle donazioni finalizzate alla realizzazione della struttura, che poi donerà alla Regione Marche.
ASUR Marche provvederà all'acquisizione in comodato d’uso gratuito da parte del Comune di Civitanova Marche e alla gestione dell’area sanitaria temporanea corredata delle apparecchiature necessarie, installate e donate dalla Fondazione. Al termine dell’emergenza, le apparecchiature  rimarranno acquisite in proprietà dell’ASUR, mentre la Protezione Civile della Regione Marche acquisirà i moduli di degenza.
Quanto agli aspetti tecnici, il layout del progetto prevede la realizzazione di circa 100 posti, utilizzabili sia per terapie intensive che subintensive.
La realizzazione modulare offre una estrema flessibilità nell'impiego e l'uso della tecnologia dei prefabbricati permetterà un facile riuso dell'opera.
C.C.
Camerino sospende il pagamento dei tributi.
Una decisione che arriva dopo la riunione di giunta avvenuta ieri in cui è stata, appunto, deliberata la sospensione del pagamento dei tributi per il periodo dell'emergenza, fino al 30 luglio 2020.
"In particolare - spiega il sindaco Sandro Sborgia - è stata deliberata la sospensione del pagamento della Tari, della Tosap, dell'imposta sulla pubblicità, deo canoni di locazione degli immobili comunali, ma anche le rette del trasporto scolastico e dell'asilo nido. Qualora dovesse proseguire lo stato di emergenza - annuncia il primo cittadino - dilateremo la misura anche per il periodo successivo. Sono misure lievi - dice - ma sognificative per attraversare questo momento di difficoltà che tutti stiamo vivendo".
Poi l'annuncio della pubblicazione della modulistica necessaria per avanzare l'istanza di accesso alla misura di sostegno per le famiglie bisognose. "Si tratta di una modulistica di facile compilazione - ha detto Sborgia - , con tutti i passaggi e i requisiti necessari per accedervi. Sempre sul sito del Comune è stato pubblicato anche l'Iban per chi volesse fare donazioni in favore delle famiglie che hanno necessità in questo momento".


GS



Sono cambiate solo le modalità di erogazione dei servizi ma fin dall’inizio dell’emergenza, l'Università di Camerino è rimasta sempre aperta. Modalità telematiche hanno consentito che continuassero ad essere erogati tutti i servizi, da quelli didattici (lezioni, lauree ed esami) a quelli ammnistrativi.
Dall'aula virtuale in collegamento telematico con i giornalisti delle varie testate, il rettore Claudio Pettinari  e la Governance hanno illustrato nel dettaglio quanto l'ateneo ha realizzato in questo periodo di emergenza dettato dalla pandemia presentando iniziative e attività già avviate o in cammino. La didattica infatti da 40 giorni sta continuando a funzionare in modalità telematica a distanza e per gli studenti è stato anche predisposto un utilissimo servizio online di ascolto e assistenza anche di tipo sanitario.   Coordinato dal prof. Amenta responsabile della Scuola del farmaco e dei Prodotti della Salute Unicam, ha permesso un contatto diretto con tutti i ragazzi che nell'immediatezza dell'emergenza, fossero un po' frastornati, sia per gli eventi che si stavano susseguendo, sia per essere rassicurati con competenza su leggeri malesseri che li stessero interessando. Nel servizio di ascolto dunque gli studenti, soprattutto quelli stranieri impossibiltati a tornare a casa, hanno trovato la disponibilità di una persona che ha potuto rispondere ai loro quesiti, essere tranquillizzati nonchè poter continuare ad usufruire di tutti i servizi di alloggio nei campus e della mensa. Queste le prime parole del rettore Claudio Pettinari nell'aprire la conferenza stampa alla quale sono virtualmente intervenuti il Direttore Generale Vincenzo Tedesco, il prorettore vicario Graziano Leoni e i prorettori Luciano Barboni e Andrea Spaterna.  

  "In realtà come ateneo eravamo abbastanza preparati;- ha detto il Rettore Pettinari- . Le due parole resilienza e resistenza le avevamo fatte nostre già nel post sima e sono diventate anche in questa occasione le prime parole del nostro vocabolario. Già dal 2016 utilizzavamo piattaforme informatiche attravrso le quali erogare attivitàdidattiche a distanza per avvantaggiarne tutti gli studenti che non potevano venire a Camerino o trovare un alloggio che consentisse di seguire lezioni in aula . In  maniera previdente abbiamo esteso l'uso della piattaforma a tutte le nostre sedi collegate e fatto sì che rafforzando le infrastrutture ad Ascoli, San Benedetto, Civitanova e Matelica, fosse possibile fornire didattica a distanza. Tutta la comunità universitaria, docenti, personale tecnico e ammnistrativo, di fronte a questa emergenza si è messa a lavorare più  di prima, affinchè queste lezioni telematiche migliorassero ancora e affinchè a distanza si potessero svolgere anche esami e sedute di laurea. Abbiamo la dimostrazione che tutto ciò è possibile e lo stiamo verificando giorno per giorno. Fin da subito abbiamo compreso che l'emergenza non si sarebbe limitata a qualche settimana e che non l'avremmo superata semplicemente sostituendo la didattica in aula con la modalità telematica ma che il Paese nel contempo aveva bisogno di materiali. Lo dico da tempo: un Paese industrializzato come l’Italia non può rinunciare a realizzare dei prodotti necessari per le sue attività,  Avevamo già demandato la produzione di elementi e materiali  essenziali ad altri Paesi. Non stavamo più progettando ad esempio mascherine o dispositivi anche a basso costo in plastica, disinfettanti o prodotti per l'igiene.  Abbiamo pensato che un contributo potevamo darlo anche noi ed è importante che lo stesso facciano gli altri atenei d'Italia perchè parliamo di 56 milioni di persone che non sappiamo fino a quando, ma ne avranno bisogno: disinfettanti, detergenti, nuove sostanze per la sanificazione, nuovi pezzi in plastica per respiratori e tanti materiali che servono per ospedali. E' cosi che abbiamo attivato tanti ricercatori e creato una task force  per produrre camici e mascherine. Abbiamo anche predisposto degli acquisti di strumentazione che servirà la nostra capacità analitica; utilizzando le competenze che possedevano la nostra Scuola di Architettura e design e la Scuola di Scienze su tutto ciò che riguardava il settore della stampa 3D e dei materiali innovativi, abbiamo prodotto 250 valvole che a breve consegneremo alla  Regione Marche che consentiranno di adattare delle maschere da snorkeling per fornire agli ospedali dei sistemi di respirazione efficienti ed efficaci"
Nel suo intervento il rettore ha evidenziato anche la prontezza a rispondere di tutti gli operatori testimoniata dalla capacità delle Scuole di Unicam nella distribuzione di tali prodotti. Nel settore dei detergenti, è da sottolineare la task force coordinata da docenti di chimica che sta testando la possibilità di produrre dei gel certificati ed efficaci. Solo pochissimi giorni dopo l'aperura del Covid Hospital di Camerino, l'ateneo ha fornito delle creme per mani, utilissime al personale sanitario.  Il rettore ha poi aggiunto che nei settori della Biologia, delle  tecnologie Veterinarie e della Farmaceutica, si sta  verificando la possibilità di costituire un gruppo interdisciplinare per affrontare con la giusta preparazione anche l'eventualità  di emergenze future. "Attività di ricerca dunque ma anche attenzione al tema della Terza  missione - ha detto il Rettore- : stiamo molto vicini alle scuole del territorio convinti che potranno riscontrarsi difficoltà per i futuri studenti universitari ed è per questo che ci stiamo mettendo a disposizione degli istituti superiori  per lo svolgimento di attività seminariali e labooratoriali. Già questo sabato- ha annunciato-  proveremo a farlo con un seminario che si rivolgerà ai Licei di Camerino.  Non stiamo erogando solo quello che siamo come università - ha sottolineato- ma lo stiamo discutendo con la scuola stessa". La comunicazione continua poi ad essere veicolata attraverso le conoscenze dei ricercatori Unicam, con l'obiettivo di fornire informazioni corrette e tanto più necessarie in periodo di fake news. L’ateneo sta dunque mandando avanti tutte le attività precedenti; ha subìto qualche piccolo rallentamento solo la parte dell'attività di ricerca e dei dottorati che continua comunque in altre modalità:  in molti casi infatti esperimenti in laboratori, ricerche  e progettazioni possono continuare anche da casa.
La parola è poi passata al Prorettore alla didattica Luciano Barboni il quale ha aggiunto dei dati che testimoniano l'impegno dell'ateneo in una fase così delicata. L'esperienza acquisita sul campo nel post-sisma ha permesso di affrontare al meglio l'emergenza attuale. "La modalità telematica è ora diventata esclusiva e lo sforzo dell'ateno è stato quello di collegare tutte le sedi. In questo momento si stanno svolgendo attività del secondo semestre e sono attivi 400 insegnamenti. A questi numeri si affiancano le attività di circa 350 sessioni di esame con la partecipazione oltre 3000 studenti. Alla prima sessione di laurea del 6 marzo  scorso se ne sono succedute tante altre : 100 gli studenti che hanno cnseguito il titolo e particolarmente affollata sarà come di consueto la seduta di aprile.  "Ci concentriamo a svolgere un lavoro da casa: circa il 70 per cento dei docenti riesce a farlo mentre un 30 per cento deve necessariamente raggiungere le sedi. Essendo l'Università di Camerino a prevalente carattere scientifico, moltissime sono attività laboratoriali per le quali si sta  lavorando affinchè si possano svolgere in maniera virtuale. Ce ne saranno di insostibuibili che stiamo verificando- ha affernato Barboni- e per le quali si è comunque pronti a lavorare in qualunque periodo dell’anno. Parallelamente alle attività didattiche, vengono svolte in modalità telematica anche le attività di sostegno e di orientamento per le scuole superiori.  Stiamo anche lavorando nel campo della mobilità  internazionale e abbiamo molti studenti che sono in atenei stranieri partner ed abbiamo emanato un decreto che permetta loro di svolgere esami anche nelle zone dove si trovino". Rimodulata anche l' attività di stage e tirocinio. Infine il prorettore ha fornito altri dati riferiti alle attività telematiche che si stanno svolgendo che evidenziano  sessioni di 2400 ore a settimana, mediamente seguite da oltre 30 studenti per ogni sessione, con il coinvolgimento di oltre 400 docenti e personale amministrativo. "Grazie agli studenti che hanno dimostrato comprensione, pazienza senso di responsabilità".
Di ridondanza che diventa resilienza ha parlato anche il Prorettore vicario Graziano Leoni, sottolineando il paradossale vantaggio venuto ad Unicam dall'aver già testato un'esperienza diventata indispensabile in una situazione come l'attuale. "L’emergenza ci ha però raggiunti in piena ricostruzione- ha dichiarato-  Avevamo cantieri che stavano andando avanti spediti" A tal proposito ha citato i cantieri del Centro di Ricerca di madonna delle Carceri, quello della  Croce rossa che si stava cercando di chiudere nella costruzione di nuovi alloggi per studenti per il mese di marzo per inaugurarlo  il 23 maggio prossimo, così come il nuovo Polo della chimica, Cantieri che dunque hanno subito per forza di cose un arresto.  " A questo blocco però Unicam risponde con la progettazione che sta continuando. "Siamo a buon punto con la progettazione del nuovo Studium Center che darà la possibilità di sistemare meglio i nostri studenti all'interno del Campus; stiamo consegnando i progetti esecutivi dell'a ristrutturazione e adeguamento funzionale di un'ala del Collegio Mattei, così come tutte le atività di progettazione che possono essere fatte lontano dal cantiere in maniera tale da poter mettervi mano non appena sarà possibile" Leoni ha anche preannunciato la predisposizione di un questionario utile a comprendere come abbia impattato l' evento Covid  sulla comunità e sulle attività per capire se potranno esservi delle attività  utili per il futuro. "Stavamo appunto  prevedendo un piano strategico con degli obiettivi e target che ora stiamo cercando di capire come rimodulare e comprendere ciò che potrà essere fatto  e i tempi che ci vorranno".
In collegamento da Pisa il DG Vincenzo Tedesco ha precisato che, anche dal punto di vista della struttura amministrativa dell'ateneo ci si è  mossi applicando le direttive governative e strategiche riferite al lavoro da casa . "Attualmente 190 unità di personale lavorano in smart working,  7  unità di personale in tele-lavoro; una ventina di dipendenti che stanno usufruendo di recuperi ferie e il resto del personale, in prevalenza tecnico, è chiamato invece a garantire alcuni servizi essenziali che vanno  dall’informatica alla cura e gestione degli animali di Veterinaria, alle attività di ricerca che vanno mantenute. Tre invece le unità di personale del cd.  "lavoro bianco" che prevede che si stia a casa, ugualmente retribuiti.
" Con la cabina di regia e col gruppo operativo, abbiamo subito informato  dal canale web di tutte le iniziative attive- ha detto Tedesco-  il che ha consentito di attrezzarci anche per l'eventualità di proroghe nei decreti e per l'evoluzione  delle situazioni in corso. Governare da lontano la macchina - ha aggiunto- vuol dire sacrificarsi un po’ ma il confronto con tutti è stato sempre mantenuto in modo tale da capire come andare avanti su tutti gli aspetti istituzionali di supporto. Stiamo comprando macchinari che permetteranno di svolgere atività di ricerca e, appena stanotte, abbiamo concluso un accordo con la Cina. L' attività ammnistrativa dunque non si ferma. Si parla di pro e contro lo smart working che nella situazione attuale vede il 70-80 per cento di tutte le PA coinvolte. Posso dire che siamo stati fortunati in quanto siamo tra le attività che non sono state chiuse per decreto, a differenza di altri colleghi le cui attività non possono continuare a svolgere il loro lavoro" .
Delle iniziative messe subito in campo dall'Università di Camerino a garanzia della salute degli studenti, ha poi parlato nel suo intervento il Prorettore agli Enti Andrea Spaterna.“ La grande attenzione che il nostro ateneo ha sempre dedicato agli studenti in tale contesto particolare si è tradotta inn tutta una serie di importanti precauzioni che hanno permesso di evitare e poi azzerare la presenza in aula. Misure stringenti e perentorie siono state adottate in tutte le strutture dell’ateneo e grazie ai rapporti instaurati con Erdis già prima dell'emergenza Covid, l'ateneo  ha potuto disporre di un presiudio sanitario con medico presente per 2 giorni a setiimana che nel caso specifico ha previsto una presenza telefonica continuativa per ogni esigenza di supporto a studenti. Un servizio  implementato anche con l’attivazione della mail curata dal prof Amenta e  finalizzato al supporto online continuativo a disposizione dei ragazzi. 
Il rapporto con l' ente regionale per il diritto allo Studio- ha continuato-  ha permesso di attenzionare ulteriori aspetti inerenti alla sicurezza e alle esigenze della popolazione studentesca. Ben prima dell'epidemia avevamo adottato norme stringenti per la sicurezza: rispetto delle distanze, divieto assoluto di far enrtrare estranei all’interno delle residenze, pasto da asporto serale e presto, per chi ne farrà richiesta , verrà anche attivato il nuovo servizio per pasto serale che verrà recapitato  direttamente a domicilio da operatori della risorazione locali. Di pochi giorni fa poi il decreto che riguarda gli studenti che , seppure già laureati,impossibilitati a far ritorno alle loro case, possano  mantenere l'alloggio a titolo gratuito e il servizio mensa. Nella gestione dell'emergenza coronavirus, - ha concluso- l' ateneo sta cercando di portare avanti anche una sorta di censimento di tutti i ricercatori che siano nella possibilità di continuare a portare avanti attività legate alle infezioni virali come il Covid-19". 
Prima di passare alle domande dei giornalisti, il rettore di Unicam Claudio Pettinari ha concluso la serie di interventi affermando il ruolo svolto dalle università in una fase così difficile  e tuttora critica, sottolineando la compattezza di tutti gli atenei. "Facciamo parte di una chat in cui sono rappresentate tutte le università italiane ed è da evidenziare un agire uniforme. Tutti abbiamo compreso della necessità di tenere un comportamento univoco ed omogeneo. Lo stesso è avvenuto tra rettori" . Il prof.Pettinari ha inoltre annunciato che l'Università di Camerino ha  deciso donare la somma di 10 mila euro all’ospedale di Camerino. Piuttosto che donare un macchinario che rischierebbe di essere un doppione, l'ateneo ha scelto di donare un contributo in denaro, augurandosi che venga speso per l'acquisto di qualcosa di assolutamente necessario per il Covid Hospital. "Vogliamo che la somma venga utilizzata per una struttura della quale  hanno bisogno i cittadini e anche i nostri studenti. Tutti stanno indicando il Covid Hospital come eccellenza e vogliamo che la struttura sia potenziata a servizio dell'intera comunità". 
C.C.


Emergenza Coronavirus e difficoltà che si sommano a difficoltà: mai come in questo periodo si vorrebbe essere più vicini alle persone più fragili, come gli anziani, che in queste ore imposte dalla pandemia, per la loro età avanzata, sono i soggetti più a rischio. Toccante e perfino lancinante l’appello gridato ieri sui social dall’insegnante Paola Gerini, nell’impotenza di agire altrimenti. La sua mamma Rosina, di 79 anni, è tra le persone della casa di riposo di Castelraimondo risultate positive al tampone e attualmente ricoverata nella struttura del Covid Hospital di Civitanova. Tante le situazioni che riguardano genitori anziani sui quali il contagio si sta accanendo in tutta Italia; dall’altra parte ci sono tanti figli disperati consapevoli del divieto assoluto nel poterli assistere, farsi sentire vicini al loro capezzale. E in questo lacerante dolore che si aggiunge alla paura di perdere per sempre la possibilità di stringere la mano dei propri cari, ci si affida a chi negli ospedali sta lottando con ogni forza contro questo avido e invisibile nemico.

Ma il racconto di Paola Gerini, infaticabile guerriera del terremoto che tanta solidarietà è riuscita a portare nelle zone più colpite, è carico di umanità.
“Quella che sto vivendo è davvero un’esperienza molto difficile; si vive lontani senza poter avere contatti con queste persone a noi care. Un'esperienza davvero crudele perché in questi terribili momenti, i nostri cari non hanno neanche la possibilità di avere un conforto, una parola, una voce, un “Ti voglio bene vedrai che ce la farai “. Personalmente debbo dire di essere stata fortunata perché nel  dramma che la vede soffrire, mia madre sta lottando, è forte e sono sicura che ce la farà.
Dico questo perchè ho ricevuto la forza e il conforto di tante persone- continua l'insegnante- A volte usiamo Facebook per tante sciocchezze, io ieri sera l'ho fatto in un momento di disperazione ma ho ricevuto tanto. E' bastato un semplice post per avere per risposta tante manifestazioni di amicizia e di affetto e, tramite tante condivisioni, sono riuscita ad arrivare a molti degli angeli che lavorano all'interno dell'ospedale di Civitanova. Mi ha chiamato un'operatrice per dirmi di stare tranquilla raccontandomi che ieri mattina ha fatto fare colazione  a mia madre.  Altra chiamata quella di una dottoressa che le ha fatto la lastra al torace, dicendomi che stamattina sarebbe andata da lei. E poi ancora un angelo che ieri sera me l'ha fatta vedere in videochiamata e stamattina di nuovo la chiamata del dottore pneumologo  Yuri Rosati  che mi ha fatto parlare di nuovo con lei e mi ha rassicurato un po' sulla sua salute. Mi ha detto che mamma sta lottando, che è forte e questo per me è stato un dono grande. La pena è tanta perché all'interno della casa di riposo di Castelraimondo, ci sono tante persone anziane che sono purtroppo risultate positive.  Anche la mamma di mio marito è lì dentro e siamo in attesa di conoscere l'esito del suo tampone.  Con il cuore sono davvero vicina a loro, tra l'altro li conosco tutti e sono affezionata ad ognuno. La  pena è tanta, perché sono persone fragili e con problematiche, quindi tutte a rischio. Porto nel cuore  tutti i loro familiari che come me in questo momento drammatico, stanno soffrendo e sono in attesa di avere notizie dei loro cari”. Una testimonianza forte che ci fa capire con quanta cura e amore siano assistite queste persone e quanta solidarietà sia in movimento, in un periodo in cui al contagio che allontana, si avvicinano gesti di grande umanità e di condivisione del dolore.  
C.C.

L'Ufficio Speciale Ricostruzione  ha firmato il decreto emesso qualche giorno fa dal Commissario straordinario alla ricostruzione Legnini attraverso il quale è stata approvata la somma di €229000 per dar luogo alla redazione dei piani attuativi delle zone perimetrate del centro storico di Camerino, di Vallicelle,Borgo San Giorgio e delle frazioni soggette a perimetrazione.
Lo ha annunciato il sindaco Sandro Sborgia nel corso dell'appuntamneto video quotidiano  per informare la cittadinanza . IL primo cittadino ha aggiunto che sono state anche avviate le procedure  per la convocazione del Consiglio Comunale e della Giunta che si terranno  a breve in modalità telematica e,  in particolare, l'assise comunale tratterà l'approvazione di 17 ulteriori aggregati obbligatori e due consorzi volontari: "Questo per dire che nonostante l'emergenza - ha affermato- procediamo  anche sul fronte della Ricostruzione". In corso di valutazione  la  serie di soggetti che potrebbero trovarsi in condizioni disagiate e dunque avere bisogno d'aiuto e di sostegno finanziario. Nell'ambito della valutazione il sindaco ha anche informato che verrà aperto  un apposito conto corrente dedicato in maniera tale che le somme di denaro che verranno donate, verranno  specificamente  utilizzate  per far fronte ai bisogni di quanti oggi attraverso un momento di particolare difficoltà.  
C.C.
Aumentano i casi di positività al Coronavirus nei centri dell’entroterra colpiti dal sisma. Crescita minima, ma che nei piccoli comuni già colpiti dal sisma e con una popolazione costituita in prevalenza da persone anziane, pur rispettandosi tutte le prescrizioni, fagocita l'apprensione sulle possibilità di contagio.
Non passi in secondo piano che il restare a casa di queste piccole realtà di montagna equivale a rimanere nelle Sae, il che nella maggior parte dei casi, significa muoversi in spazi limitati. Tre i tamponi positivi registrati nelle ultime ore a Ussita, due dei quali riguardanti persone domiciliate nel piccolo centro sotto il Monte Bove. Otto invece i residenti in isolamento domiciliare, sette dei quali in paese. La comunicazione è venuta dal commissario straordinario Giuseppe Fraticelli il quale ha assicurato che “tutte le persone positive al Covid-19  sono seguite nel più rigoroso rispetto dei protocolli emanati dalle Autorità Sanitarie competenti”. Nel raccomandare a tutti di rispettare rigorosamente le disposizioni governative impartite in materia di mobilità, il commissario ribadisce la necessità di adempiere all’obbligo di “Restare a casa” eccetto che per i pochissimi casi consentiti, osservando al tempo stesso, anche le misure stabilite in materia di rispetto delle distanze, lavaggio delle mani e divieto di assembramento. Sacrifici che richiedono una modifica radicale di abitudini consolidate, ma unico modo per evitare la diffusione del contagio. Per rifuggire da inutili allarmismi, Fraticelli chiede anche di utilizzare come unico canale d’informazione le fonti ufficiali, limitando l’uso dei social al solo scopo ricreativo.
Aumentati a tre i casi di positività registrati a Visso e comunicati ieri dal sindaco Spiganti Maurizi che, proprio per scongiurare il rischio di un aumento dei casi di contagio, fa appello al senso di responsabilità degli abitanti “ Ora dipende solo da noi- scrive- Se cerchiamo di fare attenzione, di restare in casa e non andare tutti i giorni a fare la spesa, forse riusciamo a fermarlo”. Sin dall’emergere dei primi contagi, diversamente dalle grandi città dove si guarda ai numeri, dai piccoli comuni dove tutti ci si conosce in molti hanno evidenziato l’opportunità che, oltre ad avvertire chi di dovere, chi presenti sintomi esca allo scoperto in maniera tale da informare tutte le persone incontrate di recente.
Su questa linea ricognitiva di richiamo al rispetto sociale si è pronunciato anche il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci:
“Solo stando attenti, proattivi e rispettosi l'uno dell'altro potremmo riuscire a contenere il virus. Visto che siamo pochi e che siamo comunque già in difficoltà, potremmo aiutarci a non farlo arrivare da noi. Bisogna che tutti comprendano che se si viene colpiti dal virus, non è una colpa. Rendiamolo noto perchè poi a sua volta ognuno possa stare attento".
C.C.
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