Con Riesco Marche “Reti Inclusive E Solidali per la Comunità: Terzo settore in rete per l’emergenza covid-19”, il mondo del volontariato marchigiano si è unito per contrastare gli effetti dell’esclusione sociale, della precarizzazione e marginalizzazione, acuiti dall’emergenza sanitaria.

Il progetto, finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con il contributo della Consulta Fondazioni Casse di Risparmio marchigiane e con il patrocinio dell’Anci Marche, è il risultato della collaborazione di 14 associazioni e organizzazioni del terzo settore già impegnate nei territori della regione, che si sono unite nel desiderio di creare una sinergia positiva e capace di aggiungere valore alle azioni delle singole entità.

Il percorso, giunto alla sua ultima fase, è iniziato lo scorso mese di luglio 2020, quando le associazioni promotrici hanno costituito una Ats, Associazione Temporanea di Scopo, con capofila Auser Marche. Gli enti non profit,  collegati a loro volta a un totale di oltre 750 sedi e presìdi locali sul territorio marchigiano, hanno realizzato numerose azioni e servizi riconducibili a quattro macroaree di intervento: contrasto alla povertà estrema e all’esclusione sociale; riduzione dell’isolamento di persone in difficoltà e non autonome mediante interventi domiciliari; sostegno a distanza per problematiche diverse come quelle psicologiche, di solitudine, povertà educativa; potenziamento della capacità degli enti del terzo settore di lavorare in rete e innovare i propri servizi.

Il progetto sociale per interventi emergenziali e post-emergenziali correlati alla diffusione del virus covid-19, risulta essere il primo in Italia per come è stato organizzato e gestito. Un grande esperimento che ha posto al centro le persone, specie quelle più fragili a cui sono stati rivolti i servizi realizzati dai volontari e da una rete di operatori e professionisti costantemente formati. Per arrivare a intercettare i bisogni delle persone e orientarli verso i servizi attuati dai diversi partner del progetto, è stato anche attivato il numero verde gratuito 800.366.811, gestito da Anpas, operativo 6 giorni su 7. 

B.O.
Atti di generosità da parte della popolazione e delle imprese del territorio nei confronti del personale sanitario che opera all'interno dell'ospedale di Camerino riconvertito in Covid Hospital. Li ha evidenziati ringraziandone gli artefici il sindaco di Camerino nel corso del suo consueto video comunicato quotidiano  rivolto alla cittadinanza. Per facilitare logisticamente il difficile operato di medici e infermieri e operatori della sanità, alcuni privati cittadini hanno messo a disposizione appartamenti di loro proprietà a Camerino, Castelraimondo e Matelica.
" Si tratta -ha detto il sindaco Sandro Sborgia-  di tre appartamenti che consentiranno di soddisfare credo quasi completamente il fabbisogno dei sanitari impegnati  all'interno dell'ospedale e che avevano necessità di avere un punto di appoggio per evitare il ritorno a casa e per altre problematiche".
 Un grazie particolare è stato rivolto dal primo cittadino anche ad alcune ditte di Camerino che hanno deciso di mettere a disposizione del Covid Hospital  delle utili strumentazioni e, ricordando in particolare, le ditte E-Lios che nello specifico donerà all'ospedale un monitor multiparametrico e Pop Informatica che recapiterà  4 tablet per far sì che le persone ricoverate possano dialogare e salutare i propri parenti.
"Un grande  gesto di generosità- ha sottolineato Sborgia- e dunque una comunità che in qualche modo si unisce e lotta insieme per cercare di uscire da questa difficile situazione".

Carla Campetella
La costituzione di un tavolo di lavoro per far fronte all'emergenza Covid-19. E' quanto richiede il capogruppo di Radici al Futuro Gianluca Pasqui insieme agli altri consiglieri di minoranza Roberto Lucarelli, Antonella Nalli e Stefano Falcioni , con una lettera inviata alle istituzioni locali e nella fattispecie, all'Arcivescovo Massara, al rettore Claudio Pettinari, ai presidenti dell'unione Montana Alessandro Gentilucci e di Contram Spa Stefano Belardinelli, al capogruppo di maggioranza Luca Marassi, nonchè al sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
 
"Facendo seguito alla nota che vi abbiamo inviato a mezzo pec il 15.03.2020 e successivamente alla comunicazione pervenutaci dal Sindaco di Camerino (Prot. Rif. n. 7182 del 17 marzo 2020) con la quale ci comunica la sua disponibilità a considerare attentamente una serie di proposte volte all’interesse della comunità, nel ringraziare il Sindaco Sborgia, che ci legge per conoscenza- per la disponibilità dimostrata - è scritto nella lettera- siamo fermamente convinti della necessità di redigere azioni e proposte condivise, utili sia nell’immediato che nella fase successiva all’ emergenza sanitaria. 

Sin da subito, bisognerà studiare, come già detto, una serie di misure economiche e di “vario interesse” che riguardano la Città di Camerino e l’intero territorio montano, territorio gà fortemente messo a dura prova dal sisma del 2016. 

A tale proposito - continua lil documento- riteniamo fondamentale costituire un tavolo di lavoro che grazie al contributo di tutti possa redigere un documento programmatico di azione condivisa. 

Certi che tale obiettivo può essere raggiunto soltanto unendo le nostre forze, siamo a chiedere ai soggetti in indirizzo, la disponibilità d’istituire tale essenziale strumento. 

In attesa di una vostra formale adesione, che anticiperà un primo incontro in video conferenza per accordarci sulle modalità di lavoro da utilizzare- concludono i consiglieri di Radici al Futuro Pasqui, Nalli, Lucarelli e Falcioni- porgiamo cordiali saluti". 

Motivo della richiesta, dice Gianluca Pasqui "la necessità di programmare interventi a sostegno dell'economia cittadina e del territorio sia in questa fase emergenziale che successivamente ad essa anche perché la ripartenza da questa emergenza non sarà per nulla facile neppure per i nostri territori, anzi soprattutto per essi, in quanto colpiti dall'evento calamitoso del sisma 2016". Il 17 marzo scorso, a seguito della prima lettera di richiesta inviata da Radici al Futuro in data 15 marzo, il sindaco Sborgia ha risposto di essere lieto di constatare  la disponibilità della minoranza circa la volontà di collaborare per la programmazione di tali interventi auspicando una fattiva collaborazione e chiedendo di "formulare proposte di programmazione degli interventi di sostegno all'economia cittadina, per consentire all'amministrazione una attenta disamina che vedrà nel proseguo la ricerca di immediate occasioni di confronto ai fini della percorribilità".  "Partendo dalla lettera di risposta del sindaco- aggiunge Pasqui- abbiamo domandato dunque attraverso pec e formale richiesta, la costituzione del tavolo di lavoro alle istituzion locali per avanzare appunto delle proposte che poi possano essere portate avanti tutti insieme". 
C.C.






Il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli esprime rammarico sulla decisione presa dalla prefettura, su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di sospendere l’invio ai sindaci dei file contenenti l’elenco degli assistiti in quarantena preventiva per Covid19.

" Avevamo chiesto, e ci era stato accordato solo tre giorni fa- nota  Renzo Marinelli-, di conoscere l’elenco delle persone assistite dall’Asur sul nostro territorio comunale per il Covid19. Forse sfugge a qualcuno che i sindaci sono la massima autorità sanitaria locale e sono loro che quotidianamente si confrontano con la popolazione, anche e soprattutto nei momenti più critici come quello che stiamo vivendo. Pur comprendendo le necessità di privacy del singolo, credo fortemente che i sindaci non possano essere lasciati alle “chiacchiere di paese”, che oggi sembrano essere diventate l’unico strumento per conoscere le condizioni di salute dei propri concittadini e tutelare la salute delle comunità.
Non si chiede infatti di emanare dei bollettini pubblici- sottolinea  Marinelli-  ma di rendere i sindaci partecipi di quello che accade nei propri Comuni, perché questa pandemia non è questione solo del singolo, ma è questione della collettività. Non avere una comunicazione chiara, che sia anche solo in capo agli amministratori, causa una maggiore confusione e preoccupazione tra i cittadini. In aggiunta risulta difficile, in assenza di informazioni, organizzare al meglio quei servizi ausiliari di supporto ai cittadini che devono rimanere a casa, anche alla luce del fatto che ai Comuni è stato chiesto espressamente di preparare i volontari a svolgere attività come la consegna di pasti e di medicinali direttamente nelle abitazioni. Come amministrazione comunale siamo bendisposti a collaborare fattivamente, per quanto ci è possibile, anche per testimoniare la nostra vicinanza e gratitudine a chi sta lavorando in prima linea con grandi sacrifici per tutelare la salute di tutti noi. Rinnovo, dunque, l’appello a far sì che i sindaci siano informati quotidianamente in merito all’evolversi della situazione legata al Covid19 sui rispettivi territori comunali”.
C.C.

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