Giovani del territorio ed eccellenze internazionali. Musica classica che si fonde con quella etnica. Le piazze di Camerino che tornano a riempirsi e a riecheggiare note. Questo quello che Camerino Festival, la rassegna promossa dal Comune di Camerino in collaborazione con le associazioni Adesso Musica, Gioventù musicale d’Italia e Musicando, porterà per la 35esima volta – tante sono le edizioni del festival – nel centro storico camerte.

“Musica e arte come strumenti di rinascita e ripartenza, la cultura è pronta a rianimare la città”. Queste le parole che l’assessore comunale alla cultura, Giovanna Sartori, ha speso stamane in conferenza stampa: “Una grande emozione presentare questa 35esima edizione – ha proseguito Sartori – , che torna a collocarsi nel centro storico. I palcoscenici delle nostre tre piazze, Cavour, Caio Mario e Garibaldi, finalmente libere dalla zona rossa, torneranno ad animarsi. Grazie alle associazioni vedremo tanti giovani della zona protagonisti del cartellone del festival. Un festival dei ‘luoghi ritrovati’ – prosegue l’assessore – , con artisti di fama internazionale e di grande caratura: avremo concerti davvero unici in Italia. Speriamo che sia una rassegna di grande appeal per i nostri territori”.

A fare eco all’assessore alla cultura anche il primo cittadino, Sandro Sborgia: “Tornare nelle piazze di cui l’anno scorso non avevamo potuto godere è molto bello. Riportare le esibizioni degli artisti in questi luoghi è simbolico e deve essere un messaggio: significa che torniamo a riappropriarci dei luoghi che ci erano stati tolti. Ora queste piazze tornano a essere vissute dopo tanta fatica”.

l.c.
La Festa del Torrone in streaming: lo impongono le regole anti contagio, e così, invece che in presenza, la festa andrà in diretta sulla pagina Facebook “Camerino Meraviglia” il prossimo 6 gennaio, dalle ore 17,30.

La città non rinuncia al tradizionale appuntamento: la novità sarà l’assegnazione della prima denominazione Comunale d’Origine a Camerino, la De.CO, al torrone. Un riconoscimento che ne attesterà la qualità e lo stato di specialità tipica del territorio. All’Auditorium Benedetto XIII sarà ospite anche l’Accademia della cucina italiana, oltre alla musica dei Filarmonici Camerti.

L’assessora Giovanna Sartori commenta: “Diciamo che l’intento di quest’anno, viste le restrizioni, è stato proprio quello di non far rinunciare la cittadinanza agli appuntamenti che sono entrati un po’ nella tradizione delle nostre feste natalizie. Così, non potendo uscire, attraverso i computer e gli eventi in streaming siamo riusciti a sentirci comunque un po’ più vicini”.

Il professore di Unicam Gianni Sagratini responsabile del corso di Scienze gastronomiche e il dottor Piergiorgio Angelini, accademico della cucina italiana, approfondiranno storia e curiosità del torrone, un dolce tipico del Natale, ma realizzato tutto l’anno in diverse parti d’Italia.

Red.
Camerino entra nel Gran Tour delle Marche di Tipicità con il Camerino Meraviglia Days: un innovativo evento tra creatività, itinerari-natura, volti noti e sana gastronomia di territorio in programma nella città ducale il prossimo fine settimana.
Manifestazione che è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa.
Uno slancio turistico che si sposa a pieno con la volontà dell'assessore alla Cultura Giovanna Sartori che ha sempre creduto nelle potenzialità turistiche della città ducale: "Si entra nel vivo della proposta culturale - dice ai microfoni di Mario Staffolani per Radio C1...inBlu - alla fine di una estate che ha rappresentato per noi l'anno zero dopo il sisma e la pandemia. Era un momento in cui era difficile parlare di promozione turistica, ed invece i numeri sono stati confortanti e trovano conferma all'interno di questo evento. Dall'inizio del mandato ho voluto entrare all'interno di Tipicità e grazie anche all'impegno di molti ci siamo riusciti. Sarà l'occasione per mettere in mostra tutte le realtà locali ed il mondo dell'associazionismo che in questa due giorni si presenteranno al pubblico in tutte le proposte che Camerino ha, nonostante le difficoltà del sisma e del Covid".

Forte la collaborazione anche con l'università, come spiega il docente Gianni Sacratini: "Il nostro contributo sarà per sabato 5 settembre - dice - in un evento alla Rocca con la valorizzazione dei prodotti enogastronomici. Cisarà un aperitivo esperienziale che permetterà di conoscere le caratteristiche di prodotti saldamente legati al territorio". 

Sempre per sabato è in programma una passeggiata a Montigno dedicata a Daniele Catorci, figlio di due docenti Unicam ed appassionato di montagna scomparso da pochi mesi durante una escursione.

Tra coloro che hanno reso possibile l'ingresso di Camerino nel circuito di Tipicità, Angelo Serri: "Da camerinese - ha detto - sono particolarmente contento che Camerino entri in questo circuito che accoglie alcune tra le principai città marchigiane. Camerino merita di esserci. si tratta di un progetto che esce dagli schemi e valorizza le risorse delle città e del territorio e che completa il percorso dell'amministrazione comunale".
Un impegno, quello turistico e culturale, che potrebbe essere il volàno per rilanciare un territorio colpito dal sisma come quello di Camerino: "Questa città - prosegue Serri - ha tutte le potenzialità per accogliere il turista, forse non ci ha mai puntato pienamente e oggi c'è questa grandissima opportunità che deve essere colta in questo momento di crisi. Camerino può voltare pagina e mettere in mostra tutti i suoi gioielli, ponendosi come centro di un territorio strategico: la conca camerte, da cui possono partire numerosi itinerari e proposte turitiche che, se colte a pieno, aprono le porte ad un futuro interessante". 

GS

*Nella foto, da sx Angelo Serri, Giovanna Sartori, Gianni Sacratini e Leoni

Tra i maggiori eventi nazionali di calibro internazionale della ‘strana’ estate 2020 si colloca il 34° Camerino Festival che ricco di una serie di appuntamenti e musicisti di altissimo livello, prenderà il via il 19 agosto per concludersi il 29 agosto . La presentazione questa mattina nella cornice di piazza Cavour, luogo dall’acustica perfetta che insieme ad altre location del centro storico enon solo, ospiterà gli eventi dell’edizione 2020. La Rassegna internazionale di Musica riunisce ques'anno in sodalizio amministrazione comunale, Gioventù Musicale di Camerino, Scuola di Musica Nelio Biondi, Musicamdo jazz, e l'importante collaborazione di RisorgiMarche.
Il 34° Camerino Festival infatti fa ufficilamente parte del cartellone di Risorgi Marche.

“Con la direzione artistica guidata da Rosati, Massimi e Correnti, nonostante l’emergenza sanitaria ci costringa ad una serie di misure che saranno scrupolosamente osservate- spiega l’assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori- abbiamo comunque deciso di voler scommettere anche su questa edizione. Realizzeremo comunque un cartellone importante che è testimonianza del cuore, della passione e dell’attaccamento alla città dei direttori artistici. Ospiteremo grandi nomi del panorama della musica internazionale affiancati da tanti musicisti locali. Tra gli ospiti dunque anche le varie formazioni della Scuola di musica diretta dal maestro Vincenzo Correnti e prima fra tutti quella dei Filarmonici camerti che, come avverrà anche per gli altri protagonisti del festival, suoneranno nella piazza Cavour. Mi piace questa commistione, mi piace pensare che Camerino diventi in quei giorni una finestra sul mondo e dal mondo su Camerino, in uno scambio che si avvarrà anche dell’amicizia e del sostegno di RisorgiMarche che assicurerà una grande promozione di tutta la rassegna”.

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Lo svolgimento di ogni spettacolo sarà in due set e, per permettere il distanziamento sociale, ogni concerto verrà replicato nella stessa giornata con l’apertura di due biglietterie distinte per i concerti delle ore 19 e delle ore 21, così da poter soddisfare una platea di circa 300 persone per sera. Piazza Cavour, cuore della città storica diventa quindi simbolo di una resistenza e di una ripartenza post sisma. “Scenografia di questi eventi saranno proprio le messe in sicurezza del palazzo arcivescovile e della cattedrale – sottolinea l’assessore- come a ricordare che lì eravamo e lì vogliamo tornare, investendovi tutte le nostre energie come amministrazione comunale. Altro meraviglioso palcoscenico quello della Rocca Borgesca e poi ancora, per gentile concessione dell’arcivescovo Massara e del parroco don Marco Gentilucci, alcuni concerti si terranno nella Basilica di San Venanzio e la contessa Vitalini ci aprirà le porte del suo chiostro a Rocca d’Aiello per un altro palcoscenico”. Rifiorisce dunque dal cuore della città quella culla dell’arte, della musica e della cultura, che da sempre ha caratterizzato Camerino.

“E’ da qui che noi vogliamo riprendere quel percorso che è stato interrotto nel 2016 e successivamente ferito ancora dall’arrivo della pandemia- afferma il sindaco Sandro Sborgia-.La 34.ma edizione del Camerino festival non poteva che ripartire dal cuore storico ed è da li che noi ricominciamo con la musica e dunque con i sensi e con lo spirito e grazie ad artisti di fama internazionale, testimonianza appunto del livello di cultura che questa città ha espresso nel passato e che deve continuare ad esprimere nel futuro”.
La collaborazione con RisorgiMarche è iniziata da uno dei primi concerti del Festival per la rinascita delle comunità colpite dal sisma. “Un ottimo rapporto con l’amministrazione che è continuato nel tempo, inoltre, da più di 10 anni collaboriamo con Musicamdo- dichiara Giambattista Tofoni-. Quando diversi mesi fa parlammo del Camerino Festival dunque ho dato subito la mia disponibilità come società di produzione. Più tardi decidemmo di fare anche RisorgiMarche e parlando con Neri Marcorè abbiamo con entusiasmo deciso di partecipare nel dare sostegno a questo Festival. La nostra missione è proprio quella di cercare di mettere insieme solidarietà, bellezza, cultura per queste zone così ferite”.
Si inizia mercoledì 19 agosto dalla Basilica di San Venanzio con l’anteprima dedicata a “Le Sonate da chiesa e il profano – Mozart e il suo tempo” concerto per violini, violoncello e organo con i musicisti Luca Venturi, Giacomo Scarponi, Ivo Scarponi e Maurizio Maffezzoli. Sabato 22 agosto concerto di pianoforte di Ramin Bahrami che in piazza Cavour eseguirà musiche di Bach, Scarlatti, Brahms e Beethoven. Domenica 23 agosto ci si sposterà a Rocca d’Aiello per il concerto d’archi del Marmen Quartet su musiche di Haydn, Beethoven e Debussy. Si torna in piazza Cavour martedì 25 agosto per ascoltare I Filarmonici camerti che eseguiranno un programma vario e divertente. Penultimo concerto quello di giovedì 27 agosto in piazza Cavour con Mario Brunello, violoncello e violoncello piccolo con una serata omaggio a Bach. A chiudere sabato 29 agosto, sempre in piazza Cavour, lo straordinario duo composto dal trombettista Paolo Fresu e il bandoneonista marchigiano Daniele di Bonaventura.
Ad ingresso libero con prenotazione i concerti
che si terranno alla Rocca Borgesca, a partire da lunedì 24 agosto con il Laboratorio Orchestra Sax dell'Istituto Musicale Nelio Biondi.  Mercoledì 26 agosto sarà la volta de "Il mio Henghel" fra musica e ricordi con Vincenzo Correnti, Chiara Ercoli, Lorenzo Scipioni, Giacomo Correnti. Venerdì 28 agosto la Rocca sarà teatro del concerto jazz del B-side Trio composto da Giuseppe Cistola, Lorenzo Scipioni, Michele Sperandio. 
c.c.
A Camerino, per la prima volta dopo il sisma, torna visibile l'Urbano VIII, uno dei tesori del Bernini  e tra le opere di maggiore pregio del patrimonio artistico della città ducale. La statua bronzea di Urbano VIII è opera di Gian Lorenzo Bernini, artista poliedrico e multiforme, considerato il massimo protagonista della cultura figurativa barocca.
La sua arte conobbe un clamoroso successo, dominando la scena europea per più di un secolo dopo la morte; analogamente, l'influenza di Bernini sui contemporanei e sui posteri fu di enorme portata. Il bronzo di Urbano VIII è una delle prove più convincenti dell’artista dal punto di vista ritrattistico.
Un’opera d’inestimabile valore proveniente da una nicchia ovale della sala principale di palazzo Bongiovanni che fu commissionata dalla Municipalità di Camerino nel 1643, per tramite di Angelo Giori, intimo della famiglia Barberini, essendo stato istitutore di Maffeo Barberini, che poi diventò papa Urbano VIII.
Capace di cogliere l’indole indomita del pontefice, con particolare indagine introspettiva, l'opera è stata anche in prestito oltreoceano nel 2005/2006 dove ha riscosso notevole successo in un’esposizione americana, a Washington, dedicata ai ritratti dei Papi che ha raggiunto un milione di visitatori in sei mesi.

Nella foto, l'assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori e la curatrice delle collezioni civiche e direttrice Museo diocesano Barbara Mastrocola
Lassessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori con Barbara Mastrocola curatrice delle collezioni civiche e direttrice del Museo diocesano
La scultura bronzea è stata anche tra quelle più apprezzate nella mostra dedicata al barocco nelle Marche a cura di Vittorio Sgarbi a San Severino Marche nel 2010.
“Questa nuova esposizione - commenta Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del Museo diocesano - segna un altro tassello importante per i pezzi straordinari e unici della storia figurativa della città di Camerino: è un bellissimo regalo che i musei civici e diocesani, in una proficua collaborazione, fanno alla città e a tutti i visitatori. In questo senso ci tengo a ringraziare anche la Sovrintendenza competente”. 

L’Urbano VIII tornerà  visibile a Camerino dal prossimo 20 giugno nell’edificio Venanzina-Pennesi del Seminario che ospita altre opere della collezione dei musei civici e diocesani che sono state salvate dal terremoto del 2016
c.c.




"Chiusi per inagibilità, aperti per vocazione". A causa delle misure restrittive determinate dalla pandemia, lo slogan creato dai musei di Camerino dopo che il sisma aveva compromesso la fruibilità delle sue strutture, oggi potrebbe purtroppo accomunare tutti i musei italiani.  In questo periodo, molte delle realtà più o meno vicine hanno fatto riferimento proprio alla città ducale  per capire come si può “essere aperti pur stando chiusi", prendendo ad esempio proprio l'esperienza maturata dai Musei di Camerino.   
“Un'esperienza che porta a una visione territoriale – spiega l’assessore alla cultura, Giovanna Sartori - e in cui è importante fare rete. Se c'è una cosa di cui sono ancora più convinta, anche dopo la grande emergenza che stiamo vivendo, è che la cultura e il turismo possano e debbano essere un punto di ripartenza fondamentale”.
Lassessore alla cultura Giovanna Sartori e Barbara Mastrocola

E ad evidenziare l'importanza delle iniziative e idee progettuali portate avanti in questi anni è la stessa  dottoressa Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del museo arcidiocesano: "Tantti progetti  che hanno permesso di dimostrare quanto sia possibile “non fermarsi”, poiché il museo non è solo un susseguirsi di sale espositive, un posto in cui conservare e mettere in bella mostra tele e sculture. È possibile, perché non è solo un contenitore di opere d’arte, ma è esso stesso un contenuto d’arte e soprattutto di storie. È un luogo vero, dotato di una propria identità- continua Barbara Mastrocola- Perché i musei non solo custodiscono capolavori, ma ci raccontano esperienze e, spesso, sempre più spesso, sono essi stessi parte della storia”.

La storia che i musei di Camerino raccontano anche quest’anno, dopo il progetto “Dalla polvere alla luce”, è stata premiata dalla Regione Marche, che ha approvato e finanziato ben tre progetti. Il primo, la bellezza ritrovata, in occasione del ritorno del ritratto di Giulia da Varano, l'altro di carattere espositivo, con una mostra che si svolgerà in autunno (Coronavirus permettendo) e che, senza svelare troppo, muoverà proprio dal prezioso ritorno del ritratto di Giulia da Varano, e il terzo progetto  di natura gestionale e organizzativa.
Si tratta, infatti, di un progetto di aggregazione tra le strutture museali cittadine, Pinacoteca e Museo Civici, Museo Arcidiocesano “G. Boccanera” e Sistema Museale d’Ateneo che, nello specifico, è finalizzato a incrementare e migliorare la soglia di efficienza finanziario-gestionale delle strutture e l’ottimizzazione nell’erogazione dei servizi della rete dei musei, attraverso una serie di iniziative mirate che vanno dal marketing alla didattica, passando, ovviamente, per l’individuazione di orari e aperture che garantiscano una sempre migliore fruibilità.
 “I musei cittadini – prosegue l’assessore Giovanna Sartori - sono riusciti a stare in piedi, ma, ora, cominciano a camminare in maniera più spedita grazie anche a una gestione in sinergia tra Comune, Arcidiocesi e Ateneo".
Proprio da questa sinergia, inoltre, si sviluppa l’ambizioso, ma già avviato, progetto di procedere  alla ricostruzione contemporanea del Rettorato, del Duomo e del Palazzo Arcivescovile.
“Quest’ultimo –ribadisce  l’arcivescovo di Camerino, Francesco Massara - è già in fase progettuale e, quindi, da deposito delle opere dei due musei cittadini civico e diocesano, potrà essere futura sede museale. È chiaro, infatti, che nessuno dei tesori di Camerino o che hanno trovato custodia a Camerino dopo il sisma, almeno per quanto riguarda quelli arcidiocesani, sarà mai trasferito in luogo diverso. L’arte è identità e l’identità non prescinde dalle radici. Radici che, però, possono essere messe ulteriormente in rete. E’ opportuno lavorare, quindi, verso quello che è a tutti gli effetti un mio sogno e una opportunità per l’intera area del cratere, ossia mettere a sistema una rete museale che comprenda tutte le strutture espositive di Camerino, San Severino Marche, Castelraimondo con il Castello di Lanciano e Matelica con il Museo Piersanti, in modo da far ammirare ad un pubblico sempre più vasto i tesori che custodiamo da secoli su queste terre”.
Una precisazione, questa, che mette definitivamente fine ai timori infondati di chi, nell'accogliere la bella e importante notizia della realizzazione del nuovo Museo di San Severino Marche (dove saranno custodite le opere di San Severino e delle strutture arcidiocesane del territorio settempedano) abbia potuto pensare ad una minaccia per le opere d’arte di Camerino e del suo territorio.

Con la misura 2020 di 425metri e 87 centimetri conserva il suo imbattibile primato di bontà il torrone di Casa Francucci che, come da tradizione, ha deliziato il goloso assalto di un pubblico intervenuto numerosissimo a complimentarsi con il mastro pasticcere Paolo Attili che ha dato prova della sua ineguagliabile bravura.
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Nuovo successo e grande apprezzamento per un evento che quest’anno ha offerto diverse novità, a partire dall’interessante talk show che ha visto protagonisti il prof. Gianni Sagratini responsabile del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche di Unicam e il presidente maceratese dell’Accademia Italiana dela Cucina Piergiorgio Angelini. Musica e divertimento hanno fatto da cornice alla deliziosa iniziativa che ha riempito di vivacità tutta l’area del Sottocorte Village con il prezioso apporto dei volontari della Pro Camerino,
Tanti i cittadini in trepidazione per conoscere il nome dei più bravi camerti, sfidatisi per la prima volta nella realizzazione del miglior torrone, sotto la giuria esperta degli Accademici della Cucina Italiana. E’ così che, incitati anche dalle Befane e da Babbo Natale intervenuti ad allietare i bambini portando in dono tanti dolci, sono stati acclamati quali vincitori Piero Pinciaroli e Livia Gagliesi, il cui “dolce biondo” è risultato il migliore. Le rispettive famiglie sono ormai allenate da anni nella lunga preparazione del torrone, molto apprezzato da parenti ed amici e ora riconosciuto anche dalla qualificata giuria, guidata da Ugo Bellesi.
Affollata anche la pista di pattinaggio sul ghiaccio che ha ospitato le spettacolari esibizioni delle pattinatrici di Ussita.
Alla classe terza E della Scuola De Giorgi di Gagliole è invece andato il primo premio per il loro allestimento nella mostra dei presepi, concorso riservato ai bimbi delle primarie.
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"Siamo davvero molto soddisfatti e contenti per la riuscita di questa grande festa- commenta l' assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori- Una bellissima manifestazione e un evento molto riuscito che ha concluso le iniziative del cartellone natalizio. Il pubblico ha risposto in modo davvero imprevisto,divertendosi con noi lungo le vie dell'area commerciale, Tante novità a partire dalla partecipazione dell'Accademia italiana della cucina delegazione di Macerata, con il professore Angelini che oltre a partecipare alla giuria che ha promosso il torrone più buono tra quelli fatti in casa della prima edizione della gara, insieme al professore Sagratini ci ha fatto conoscere tanti particolari legati a questo tipico dolce del periodo natalizio. Riuscitissima la sfida a colpi di mandorle e miele alla quale hanno partecipato 17 concorrenti che hanno dato vita ad una gara molto simpatica".
                                                           Sotto, i torroni fatti in casa sottoposti a giudizio
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La tradizionale misurazione del torrone del mastro Attili ha poi confermato il raggiungimento di un nuovo record, che si addice all'intera festa, capace di accrescere ogni volta le attese del pubblico. 
"Siamo contenti anche del grande apprezzamento che ha avuto la pista di pattinaggio sul ghiaccio che nel mese di dicembre ha riscosso un successo inaspettato tanto che - conclude l'assessore Sartori-  abbiamo deciso di mantenerla attiva ed aperta fino al 2 di febbraio.  Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per un cartellone natalizio che ha visto davvero tantissimi eventi e manifestazioni sempre molto partecipate da parte del pubblico dei cittadini di Camerino e non. Senz'altro un bilancio più che positivo, che ci fa aprire speranzosi il 2020". 
cc

I premiati Livia Gagliesi e Pierino Pinciaroli
i premiati alla gara di torrone
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