Arriva da Chicago il prestigioso e storico premio internazionale dell’Architettura, è assegnato alla Accademia della Musica realizzata e donata alla città di Camerino dalla Andrea Bocelli Foundation e inaugurata nell’Ottobre 2020.

“Un segnale importante, un riconoscimento di eccellenza e qualità in un settore chiave e protagonista della rinascita di un territorio” - dice il Sindaco Sandro Sborgia - e confido che segni un ulteriore punto di svolta nella storia di nuovo sviluppo che sarà scritta nei prossimi anni.

L’Accademia della Musica di Camerino è il terzo intervento nel le zone sisma 2016 che ABF ha completato” - dice Laura Biancalani direttore generale - “La volontà è sempre la medesima restituire alle comunità luoghi non solo funzionali ma anche belli, dove la cura degli spazi è la stessa che cerchino di mettere nella cura delle relazioni. Luoghi belli da esperire e dai quali lasciarsi ispirare”.

Il progetto, realizzato in 150 giorni cantiere dopo un lo stop forzato di 40 giorni causa pandemia COVID-19, ha visto la collaborazione di più team di lavoro. Il prestigioso studio Alvisi Kirimoto, i giovani talentuosi architetti Harcome Studio di Camerino e i progettisti ed esperti ABF.

Uno spazio destinato ad aggregare la popolazione all’insegna della musica.

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La ricostruzione della nuova Accademia della Musica di Camerino, progettata da Alvisi Kirimoto in collaborazione con Harcome, si colloca come terzo intervento post-sisma centro Italia 2016 promosso dalla Andrea Bocelli Foundation a favore dell’area, tra le più colpite dagli eventi tellurici.

Il progetto non solo restituisce a Camerino la locale Accademia Musicale, volta ad accogliere oltre 160 studenti e le tante iniziative culturali della comunità, ma dota la città universitaria di una nuova identità architettonica.

L'idea che ha guidato la progettazione è stata quella di creare un volume che meravigliasse, non solo da vicino, ma anche da lontano. La pelle, impalpabile, si ispira alla materia delle nuvole, e dona dall'interno uno sguardo ampio verso il cielo. L’auditorium, invece, è una scatola perfetta, che lavora energicamente come un laboratorio musicale.

Dalle linee pulite ed eleganti, l’edificio, che si sviluppa su due livelli per un totale di 600 mq, si distingue per la sua pelle eterea in pannelli bianchi di lamiera caratterizzata da forature regolari di dimensione variabile. Ispirato alla rarefazione e al dinamismo delle nuvole, il volume inclinato, adagiato sul declivio del terreno e su una cortina vetrata scandita da pilastri grigi, si dissolve nel contesto.

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La facciata nord, visibile dalla strada e dal giardino superiore, presenta il volume come una scatola, con i pannelli sospesi a poche decine di centimetri dal terreno. I due prospetti laterali, invece, ne tradiscono l’inclinazione e la pendenza del terreno. A sud, la pelle che avvolge il volume si interrompe, rivelando il piano terra vetrato dietro cui si cela l’auditorium, affacciato sul centro storico di Camerino. Il dicromatismo del prospetto, dato dal grigio scuro della struttura esterna e degli infissi e dal bianco del rivestimento di lamiera, delinea un volume leggiadro ma risoluto, perfettamente integrato nel contesto e al tempo stesso iconico nello skyline cittadino. Un giardino ombreggiato e la piazza inferiore, costituiscono nuovi spazi aperti a disposizione della comunità.

Al suo interno, l’edificio ospita nel livello seminterrato un auditorium di 226 mq, mentre al piano superiore un ufficio e 9 aule per l’insegnamento, di cui due più ampie da oltre 30 mq, una da 22 mq per l'insegnamento della musica ai bambini da 0 a 6 anni, e le restanti di circa 14 mq.

Il progetto degli interni dell’auditorium, volto a valorizzare lo spazio nonostante le dimensioni contenute, si caratterizza per l’uso dinamico dei materiali. Da un lato il legno di rovere di molteplici superfici ed elementi che compongono la sala, come i pannelli sospesi dalle differenti inclinazioni, i listelli circolari, i pannelli che emergono dalla parete laterale, il fondale interamente ricoperto di legno ed il palco centrale con i suoi pannelli rotanti. Dall’altro il cemento, che definisce le superfici principali che forgiano la struttura, dal pavimento in gres, alla parete di fondo verso al foyer, dal solaio superiore a vista fino agli elementi strutturali. La platea da 180 posti si sviluppa su tre settori, mentre nella zona laterale il percorso degli artisti si inserisce tra i pannelli di legno a parete ed i listelli a tutta altezza, che come le canne di un organo, ritmano lo spazio secondo un’alternanza di pieni e di vuoti.

La parete di fondo, interamente trasparente, mette in connessione diretta l’auditorium con il foyer, ampliando la percezione dello spazio.

Nel foyer, listelli lignei rettangolari si stagliano dalla parete di fondo fino al controsoffitto, che si inclina verso la facciata di ingresso, seguendo la tensione definita dalla giacitura del volume della pelle bianca esterna.

A collegare verticalmente l’edificio, oltre all’ascensore, una scala in resina arancione dona grande vivacità ed energia all’ambiente. Una nota di colore vigorosa che si espande anche al piano superiore, dal pavimento dello spazio connettivo, alle porte di accesso alle aule didattiche e a una delle pareti al loro interno. Nelle aule, oltre agli arredi necessari e alla strumentazione musicale, sono stati previsti specchi e pannelli in legno che gli studenti possono personalizzare, appendendo spartiti o composizioni musicali.

Le due aule in fondo di dimensioni maggiori, ospitano studi di registrazione e lezioni-concerti di musica elettronica. A differenza delle altre, sono di colore grigio scuro e presentano alle pareti particolari pannelli lignei microforati che ne migliorano le prestazioni acustiche. In tutte le sale del piano superiore, le finestre circolari posizionate a due differenti altezze, consentono alla luce che filtra dalle molteplici forature dei pannelli di entrare.

Aperta tutto l’anno e pronta ad ospitare convegni, manifestazioni, attività di studio e workshop a servizio della comunità, la nuova architettura si presenta come una fucina didattica e innovativa dedicata alla musica, capace di restituire a Camerino un ruolo di riferimento nel panorama culturale del territorio marchigiano e non solo.

Proprio il mix tra competenze, esperienze, amore per il territorio, passione per l’architettura, ha fatto si che la struttura prendesse forma e aprisse le sue porte ad una comunità entusiasta, e non solo perché già molto artisti di fama nazionale e internazionale hanno avuto modo di lavorare nell’Accademia, in pochi mesi grazie anche alla direzione lavori dell’Ing. Paolo Bianchi.

Tra i partner del progetto, Fondazione De Agostini, Poligrafici Editoriale, Celebrity Fight Night Foundation, Associazione Adesso Musica, PSC Group, Subissati, Senato della Repubblica, Fabbrini Pianoforti, Order Sons and Daughters of Italy in America, Mike Ferry Organization, Stewart Rahr Foundation, Stefano Ricci SpA, Columbus Citizens Foundation, insieme a Luxy, Blackfin, Fondazione Varaldo di Pietro, Rotary Club Montecarlo-Piana di Lucca, Club Zeta3mendi, Confartigianato Cremona – Gruppo Liutai E Scuola Internazionale di Liuteria, Italy For Christ, Siae, Shure, Lenovo, Amitie Sans Frontieres Firenze, Ermenegildo Gnutti, Targetti, Gruppo Giardini, Lions Club Busseto.

L’architettura contemporanea può convivere con le necessità di rispondere alle esigenze di ricostruzione nei tempi e nelle forme che restituiscono dignità e speranza ad un luogo. Questo premio ne è l’esempio.

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