Anche Contram corre ai ripari per l'emergenza Coronavirus. Per una maggiore sicurezza del proprio personale e dei passeggeri, già il 21 febbraio scorso l'azienda ha consegnato ai propri dipendenti un kit composto da mascherine facciali, sacchetto igienico, gel disinfettante e guanti monouso.
"In questi giorni - si legge in una nota di Contram - in cui questi presidi sono difficilmente reperibili dai fornitori italiani, l’azienda si è spinta fino in Olanda e in Belgio con due suoi dipendenti, per acquistare uno stock di mascherine e gel igienizzante che ha ritirato grazie alla disponibilità e collaborazione dei propri dipendenti.
Oltre alla consegna del kit al personale, la Contram si è da subito adeguata alle indicazioni date dal Ministero della salute in tema di sanificazione degli autobus ed ha provveduto ad una pulizia straordinaria approfondita con prodotti specifici e all’installazione a bordo degli autobus di ozonizatori che purificano e sanificano l’aria in modo automatico".

GS

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Ai lati Marco Moscatelli e Adriano Compagnucci della Contram, al centro il fornitore olandese

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Il Coronavirus non ha fermato solo l’industria e il commercio, specie nelle regioni del nord, ma anche il turismo. Gli operatori del settore sono praticamente in ginocchio, con cancellazioni dell’ordine quasi del 100 per cento. Però, può anche essere un’opportunità per far riscoprire l’Italia agli italiani e soprattutto le Marche. A fare il punto, ai microfoni di Radio C1 è Daniele Crognalletti, amministratore delegato di Esitur, che ha sede in provincia di Macerata, e di Autolinee Crognaletti. 

“E’ stato un boom che si è scatenato improvvisamente e che ci ha colti di sorpresa - afferma - anche se qualche allarme c’era. Nel settore dell’incoming, con Esitur, c’era già qualche sentore. Noi spostiamo persone da 26 Paesi e 5 Continenti verso le Marche e ci siamo accorti che non c’erano più richieste e che arrivavano anche delle cancellazioni. Quando poi all’improvviso la questione Coronavirus è scoppiata anche in Italia, la cosa è peggiorata e si è amplificata”.

Inutile, a questo punto, ragionare su cosa si poteva fare meglio o diversamente. Il problema c’è e va affrontato. E questo è ciò che gli imprenditori, di qualsiasi settore, sanno fare meglio. Bisogna trovare il sistema per uscire dalla situazione di stallo che attanaglia l’Italia e per cercare di riparare i danni: “I danni - torna a dire - sono stati incommensurabili. La stima è che siamo stati danneggiati per almeno 5 mesi sempre che non vi siano ripercussioni anche sull’estate. Sicuramente a livello di incoming la situazione si protrarrà ai prossimi 12 mesi quindi serviranno delle misure non circoscritte a determinate aree geografiche ma estese a tutta la Penisola perché il turismo è liquido, che interessa tutti e coinvolge tutti i settori. L’Italia deve essere considerata tutta zona rossa. Le cancellazioni sono state dell’ordine del 100 per cento, dalla mattina alla sera: e non solo dall’estero ma anche interne. Questo perché su gomma si spostano anche gli studenti delle scuole che sono state chiuse. Dunque sparite le entrate, permangono le uscite: mutui, costo del personale, costi di manutenzione dei mezzi e quant’altro.

Il suggerimento di un imprenditore che vive i disagi in prima persona è quindi quello di non limitare decreti, normative e misure di sostegno solo al nord d’Italia ma di estendere il trattamento a tutti. E poi “serve sinergia con la politica - aggiunge - perché dobbiamo costruire il futuro del turismo italiano che nei prossimi 12 mesi dovrà probabilmente concentrarsi su un turismo ‘Italia su Italia’. Questo punto non va assolutamente perso di vista, potrebbe essere una grande opportunità per la nostra Regione. Il compito di noi imprenditori dovrà essere quello di suggerire ai nostri politici quali possono essere le strategie migliori perché - spiega - solo noi che operiamo in questo settore sappiamo veramente come funziona la macchina del turismo che muove il 13 per cento del Pil nazionale”.

Il settore quindi si aspetta di essere ascoltato dal governo, sarebbe utopico, secondo Crognaletti, dettare dall’alto soluzioni che non sono condivise e che non arrivano da chi conosce il settore e il suo meccanismo. Un settore che, va ricordato, non muove solo il turismo in sé ma “una filiera lunghissima, dall’immobiliare (specie quello adibito a residenza turistica), al commercio, e così via. Se si blocca questa filiera si blocca l’intero Paese”.


Gaia Gennaretti
Comitato provinciale in riunione, per l’ordine e la sicurezza, con il prefetto Iolanda Rolli.

All’incontro hanno partecipato il presidente della Provincia di Macerata, il sindaco di Macerata, il sindaco di Camerino, i rappresentanti dei comuni di Civitanova Marche e di San Severino Marche, i vertici delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco delle autorità sanitarie nonché il presidente dell’ordine dei medici, il presidente dei farmacisti. Presente anche Nadia Storti, Direttore Generale ASUR Marche.


Durante l’incontro, voluto dal Prefetto per fare un punto della situazione, si è condivisa l’esigenza di raccomandare alla popolazione l’osservanza delle disposizioni in materia di prevenzione della diffusione del virus, emanate dal Governo e dalla Regione.

La situazione nelle Marche e più in particolare nella provincia di Macerata si conferma come nei giorni scorsi, senza casi accertati della malattia.

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E’ stato inoltre ribadito che è attivo dalle 8 alle 20 il numero verde 800936677 istituito dalla Regione per fornire informazioni e chiarire i dubbi dei cittadini.

Condivisa l’esigenza di raccomandare alla popolazione l’osservanza delle disposizioni in materia di prevenzione della diffusione del virus, emanate dal Ministero della Salute.  Nell’ambito delle attività  messe in campo per fronteggiare l'emergenza, la collaborazione dei cittadini è fondamentale. "I cittadini - si legge in una nota - sono fortemente invitati a rivolgersi ai medici di medicina generale che effettuano un primo triage telefonico e successivamente l’eventuale visita domiciliare, attivando se del caso le procedure previste".

Le competenze tecniche sono in capo al GORES, Gruppo operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie, tavolo tecnico che la Regione Marche ha costituito da tempo in modo strutturale per dare risposte tempestive alle emergenze sanitarie. E’ inoltre attivo il COR come struttura di emergenza con compiti di raccordo, coordinamento e consulenza che collaborerà in stretta sinergia con le varie sale operative integrate delle diverse province. 

Richiesta attenzione, da parte del prefetto, anche per i falsi operatori della Croce Rossa di cui si è parlato negli ultimi giorni: "In merito ai casi già accertati sul territorio nazionale relativi a falsi operatori di Asl e Croce Rossa - si legge nella nota - ed a proposte di effettuazione di tamponi “porta a porta”, il Prefetto ha evidenziato la necessità di far riferimento alle Forze dell’Ordine ove si presentassero tali situazioni ribadendo che le prestazioni sanitarie vengono effettuate esclusivamente nei presidi sanitari abituali e riconosciuti".

GS


Dramma nel pomeriggio a Macerata. Poco dopo le 17 una donna si sarebbe buttata dal quarto piano di un palazzo, in via Prezzolini.
Non si conoscono i motivi che avrebbero spinto la donna a compiere questo gesto. Subito sono stati chiamati i soccorsi e i sanitari del 118, viste le condizioni della paziente, hanno deciso per il trasporto in eliambulanza all'ospedale di Torrette ad Ancona.
Le sue condizioni sarebbero gravi.

GS
Il "no" di Valeria Mancinelli come candidata alle prossime elezioni regionali potrebbe, da un lato, aver cambiato le carte in tavola e, dall'altro aver aperto la strada a nuovi possibili scenari nel centro sinistra. Area che nelle ultime ore vedrebbe divisi l'attuale governatore Luca Ceriscioli e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Dopo l'annuncio della sindaca di Ancona, infatti, l'attuale governatore ha rilanciato la soluzione delle primarie, restando comunque disposto a fare un passo indietro a patto che ci sia un valido candidato unitario.
Un candidato che abbia la massima condivisione possibile dell'alleanza di centrosinistra, dialogando con i 5 stelle, è anche l'obiettivo di Matteo Ricci, così come di Luca Zingaretti, intervenuto dopo le dichiarazioni della Mancinelli per dirsi vicino al segretario del Pd regionale Giovanni Gostoli.
Un passo indietro, quello della Mancinelli, che fa gola al centro destra dove la candidatura di Francesco Acquaroli, che in un primo momento sembrava aver messo tutti d'accordo, ora attende la visita del leader del Carroccio Matteo Salvini. Qualora infatti la Lega non fosse d'accordo ad essere rappresentata dal deputato di Fratelli D'Italia, Acquaroli rappresenterebbe solo il partito di Giorgia Meloni.
Ma nell'entroterra, e soprattutto in provincia di Macerata, la preoccupazione è quella di conoscere i candidati che possano rappresentare una terra stremata, che ha ormai perso la fiducia nella ricostruzione e nell'attenzione alla montagna.
E' per questo che il primo ad essere conteso, come rappresentante del centro destra, è il patron di Med Store, Sandro Parcaroli. Se, inizialmente, alcune indiscrezioni lo vedevano in corsa per le elezioni regionali, nelle ultime ore c'è chi lo vedrebbe come il giusto rappresentante del centro destra alle amministrative di Macerata. Nessuna smentita e nessuna conferma, però, da parte dell'imprenditore orginario di Camerino e residente a Castelraimondo.

Giulia Sancricca



Incidente ieri sera, alle 21.40 circa, in via Cincinelli a Macerata.
Un'auto, per cause in corso di accertamento, ha sbandato ed è finita contro il guardrail.

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Sul posto sono subito interventi i vigili del fuoco per estrarre il conducente dalle lamiere, 
in collaborazione con il personale sanitario. Il ferito è stato trasportato all'ospedale di Macerata.

GS
Anche le Marche lasceranno il segno sulla settantesima edizione del Festival di Sanremo.

Cominciato ieri sera, dopo giorni di critiche e attacchi al direttore artistico, in pochi hanno saputo comunque resistere al fascino che questo evento porta con sé da tempo.

E nella macchina di questo Festival che, per diversi motivi, è destinato a rimanere nella storia della televisione italiana, ci sono a bordo tanti marchigiani che portano alto il valore di questa regione.

L’ascolano Dario “Dardust” Faini ha firmato tre brani in gara e la musicista fermana Sylvia Catasta, ieri sera, ha diretto l’orchestra durante l’esibizione di Elodie che ha cantato “Andromeda“, canzone scritta proprio da Faini insieme a Mahmood.

Tra gli autori dei testi c’è poi Piero Romitelli, nato a Civitanova, vive a Trodica di Morrovalle, ed è co-autore de “Il sole ad est” di Alberto Urso e “8 marzo” cantato da Tecla Insolia, in gara nella sezione Nuove Proposte, che ha già vinto Sanremo Young e che ieri sera ha ottenuto il posto in semifinale battendo il gruppo Eugenio in via di gioia.

A debuttare sul palco dell’Ariston, ieri sera, è stata anche la musicista maceratese Beatrice Antolini che ha diretto l’orchestra durante la canzone di Achille Lauro.

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Ultimo in scaletta il marchigiano Raphael Gualazzi, originario di Urbino, che ha fatto ballare l'Ariston con la sua "Carioca".
Domani, per la serata delle cover, sul palco anche la cantautrice pesarese Maria Antonietta, che canterà con Levante e Francesca Michielin la canzone “Si può dare di più”.

Marchigiani protagonisti non solo sul palco, ma anche dietro le quinte.

Rinnova, infatti, la sua presenza per occuparsi delle acconciature degli artisti di Casa Sanremo l’hair stylist di Belforte del Chienti, Andrea Rilli, presente al Festival insieme a sua moglie.

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Ad occuparsi dell’abito del Maestro Enzo Campagnoli, che stasera dirigerà l’orchestra durante l’esibizione di Elettra Lamborghini, la stilista di Matelica, Francesca Cottone.

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Maurizio Caridi, Francesca Cottone, Enzo Campagnoli

Ancora una volta, dunque, le Marche, terra di artisti non potevano mancare con la propria presenza ad uno dei più attesi appuntamenti televisivi dell’anno.

Giulia Sancricca
"Dopo il terremoto bisognava continuare a sognare". Quando parla di sogni Sandro Parcaroli si commuove ed è forse questo che dà la dimensione dell'uomo e dell'imprenditore che si ha davanti.
È grazie a questa tenacia, unita alla grinta, alla passione e all'amore per il proprio territorio e all'intuizione di guardare sempre avanti, che questa mattina è stata inaugurata la nuova sede della Med Store a Piediripa di Macerata, il cui progetto è nato proprio pochi giorni dopo il sisma del 2016.
Una struttura che la famiglia Parcaroli aveva già mostrato alla stampa nei giorni scorsi, ma che questa mattina, colmata da tutti i dipendenti, dalle istituzioni e dagli amici, si è illuminata di soddisfazione ed emozione.
A tagliare il nastro, il nipotino del patron, insieme a tutta la sua famiglia, al sindaco di Macerata, Romano Carancini con i colleghi di Camerino e Castelraimondo, così come i due vescovi di Macerata e Camerino.

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"La mia benedizione è senza libro, ma da uno smartphone - ha anticipato il vescovo Nazzareno Marconi - , in onore di questa azienda. Siamo in una terra dove la capacità di lavoro non è solo quella pratica, ma è anche capacità di innovare. C’è un petrolio, in questo posto, che si chiama intelligenza e inventiva, siamo a casa di chi ci crede in queste cose".
Subito dopo il taglio del nastro, Romano Carancini ha detto: "Non è, per noi, la semplice inaugurazione di una nuova struttura in città, c’è qualcosa di più profondo.
C'è la volontà di una famiglia, che ringrazio, che ha voluto investire con coerenza sulla bellezza, in una città che vuole crescere proprio sotto questo punto di vista.
Li ho sentiti spesso combattere per poter realizzare una bella struttura che rappresentasse la città e il risultato che abbiamo difronte non ha bisogno di commenti. Non a caso - ha aggiunto - , Sandro Parcaroli e la sua famiglia hanno scelto che fossero presenti i sindaci di Camerino e Castelraimondo. Una scelta che mi fa piacere, una idea coerente con lo spirito di questa famiglia: quello di unire i territori, far sì che la zona montana, con tutte le difficoltà che ha attraversato e continua ad attraversare, possa essere unita nel territorio dal valore del fare quotidiano. Questa inaugurazione non è una questione privata, ma pubblica ed è segnale di speranza per tutti".

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Sandro Parcaroli, da imprenditore, ha così dato l'esempio di quello che dovrebbe essere fatto per crescere e non arrendersi: non disperdere le energie, ma unirle tutte insieme. "Il progetto di questa azienda è nato dopo il sisma - ha detto Sandro Parcaroli - . Mi sono messo in gioco e ho voluto fare una azienda bella ma che rispecchiasse i nostri valori. Abbiamo trovato gli architetti di Camerino che ci hanno presentato un progetto splendido. Questa non è l’azienda della famiglia Parcaroli - ha concluso - ma l'azienda di tutte le persone che ci lavorano e di tutto il territorio. Se noi non comprendiamo che il territorio, per rinascere, ha bisogno di unirsi, abbiamo perso in partenza".
Questo pomeriggio, alle 16, l'apertura al pubblico della nuova sede con lo store.

Giulia Sancricca

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Docenti e genitori degli alunni del Convitto chiedono risposte e un impegno dell’amministrazione per la sede provvisoria della scuola. Ma il sindaco di Macerata, Romano Carancini, passa la palla al presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ente competente nella gestione dell'istituto.

“Il Convitto è stato reso inagibile dal terremoto - spiega ai microfoni di Radio C1- e alunni e docenti sono stati trasferiti, dall’amministrazione, al Pannaggi, di fianco al Tribunale. Poi hanno chiesto ulteriori spazi e la polemica nei miei confronti si è innestata perché secondo loro dovrei essere io a firmare queste autorizzazioni. Ma il primo cittadino non è competente su questo tema perché lo è la provincia da cui però riceviamo solo silenzio”. 

Carancini sostiene di aver specificato, già il 9 gennaio, la sua volontà politica affinché l’istituto rimanga all'ex Pannaggi fino al recupero della storica sede e afferma di essersi battuto fin dal 2016 per questo. 

Ricordo bene invece - scrive poi in una nota rivolta a docenti e genitori - a chi in questa vicenda sta pascolando per il proprio tornaconto personale e politico, ed anche alla Dirigente Marcantonelli, che dopo il terremoto il recupero del Convitto non era affatto prevista dal commissario alla ricostruzione. Solo su sollecitazione dell’Amministrazione il Commissario Vasco Errani venne quasi costretto a venire in città per rendersi conto del valore, non solo storico, di quel bene ma soprattutto dell'importanza istituzionale, sociale e scolastica della sede storica del Convitto. Fu così che l’allora commissario stanziò 7 milioni di euro per la ricostruzione dell’edificio. Questa è la prova della nostra volontà di ridare il Convitto a studenti, docenti e personale Ata. Potevamo scegliere di disinteressarci come ha fatto la Provincia”. Un disinteresse, secondo Carancini, che permane tutt’oggi tant’è che si attende dal presidente Pettinari la garanzia, nero su bianco, della medesima volontà di far rimanere ragazzi e insegnanti al Pannaggi.

Io non posso concedere l’ampliamento degli spazi - torna a precisare il sindaco alla radio - ma lo potrebbe fare la provincia che è competente sia per il Convitto che per l’immobile del Pannaggi di cui ha il diritto d’uso. Tutta questa polemica si sarebbe potuta evitare con il buon senso di tutti. Solo se il Comune ritornasse ad avere la responsabilità della gestione dell’edificio potremmo assumere un impegno scritto e formale.  In realtà non occorre costruire nulla, non occorrono tempi, come tenta di far credere Antonio Pettinari. Non occorrono i riti della vecchia politica e perdere altro tempo: basta scrivere quattro righe a sua firma alla Dirigente Marcantonelli - conclude - in cui rende disponibile al Convitto il piano terra del Pannaggi”.
g.g.


Grave incidente a mezzogiorno in via Urbino a Macerata. All'altezza del civico numero 9 si sono scontrate frontalmente un'auto e una minicar. Ad avere la peggio l'autista della minicar che sarebbe stato sbalzato in un giardino privato. Per lui, infatti, i sanitari del 118 hanno disposto il trasferimento in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona.
Dovrebbero essere meno gravi, invece, le condizioni dell'autista dell'auto.

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