È Paola Castricini il segretario del Pd provinciale. Unanime il voto che ha portato alla sua nomina e a quella del presidente Renzo Antonini.
Ed è proprio l'unanimità che getta le basi per il percorso che i dem intraprenderanno in vista delle prossime elezioni amministrative in diversi Comuni e anche per il nuovo consiglio provinciale.
"Ora guardiamo al futuro con lo stesso spirito con cui abbiamo iniziato questa nuova fase del partito provinciale - dice Paola Castricini ai microfoni di radio C1...inBlu - e cioè unitariamente. Non si tratta di una unità di parola o facciata, ma reale. Il percorso che ha portato a questa nomina è frutto del lavoro di tante persone, di tutta la classe dirigente, diversamente non avrei accettato". 

La Castricini prende in mano un partito che ha visto la sconfitta alle elezioni regionali e anche a quelle amministrative della città capoluogo, dagli errori che hanno portato a questo esito il gruppo dovrà ripartire per guardare al futuro: "L'analisi del voto e della sconfitta ha sfaccettature ampie che debbono essere elaborate e discusse nei nostri prossimi appuntamenti. Il fatto che il nostro partito negli ultimi anni abbia guardato al proprio interno, piuttosto che fuori, ci ha allontanato dalle persone e ci ha reso interlocutori poco attenti. Ci riproponiamo per il futuro di mettere i temi e le persone al centro dell'interesse e della vita del parito".

Di una unità reale parla anche l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti, soddisfatto della nuova guida che ritiene adatta e capace: "Paola è una donna impegnata da tanto tempo, che conosce bene i problemi della provincia e credo che saprà portare quelle qualità che le donne hanno in più rispetto agli uomini, anche nell'affrontare i problemi. Credo che abbiamo imboccato davvero una nuova strada".

angelo sciapichetti

La strada che porterà ai prossimi appuntamenti elettorali: "Ci sono passaggi importanti nei prossimi mesi - dice Sciapichetti - ma anche problemi importanti di cui farsi carico: la ricostruzione, le infrastrutture dell'entroterra, la Pedemontana, la sanità che va rivista soprattutto alla luce di quanto accaduto con la pandemia, una discarica di appoggio per la provincia. Problemi reali che impattano sulla vita dei cittadini e noi dobbiamo tornare a parlare di questo, più che delle scadenze amministrative".

C'è bisogno di concretezza, dunque, la stessa dimostrata con gli animi che si sono placati all'interno del partito, rispetto al periodo successivo alla sconfitta: "Il nostro è un segnale importante e di svolta. C'è la voglia di imboccare un percorso del tutto nuovo, lasciandoci alle spalle quello che è successo. Il passato è passato, dobbiamo guardare al futuro e tornare a stare in mezzo alle persone per affrontare i loro problemi. In questi giorni a Fabriano c'è la vertenza Elica - aggiunge sciapichetti - , il Pd deve stare lì, in mezzo a quei lavoratori, come stanno facendo i consiglieri regionali. Se ritorniamo a far questo torneremo a governare le comunità, altrimenti aumenterà il dissenso e sarà una sconfitta per tutti".

GS
Più di 1000 persone controllate e oltre 700 auto fermate: è la mole dei controlli effettuati nel fine settimana pasquale dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata. Grande attenzione al rispetto delle restrizioni anti contagio, come predisposto dal piano del Ministero dell’Interno e dalla Prefettura, soprattutto nelle aree soggette a potenziale assembramento come parchi, spiagge e giardini pubblici.

Nell’ambito dei controlli anti Coronavirus sono state 35 le violazioni, per un totale di sanzioni comminate di 14mila euro, ma non sono stati gli unici interventi che hanno impegnato i militari: diverse le persone sanzionate per motivi ulteriori. Un giovane italiano è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio, sorpreso con circa 20 grammi di hashish, un giovane albanese per omissione di soccorso dopo aver causato un incidente stradale, mentre altri quattro soggetti sono stati denunciati per aver violato il divieto a mendicare con insistenza in luoghi pubblici a Civitanova.

Nella zona montana, a Serravalle di Chienti, i Carabinieri di Camerino hanno invece ritirato una patente per guida in stato di ebbrezza, mentre sempre i militari della Compagnia camerte hanno sanzionato due persone per la violazione delle norme restrittive.
Contravvenzione a sette stranieri e due italiani e quattro denunce per detenzione ai fini di spaccio.
Questo il risultato dei servizi di controllo dei militari dell'Arma.

Ieri pomeriggio, in via San Francesco a Macerata, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno contravvenzionato tre stranieri provenienti da altri comuni della provincia mentre, poco prima di mezzanotte, altri quattro stranieri sono stati contravvenzionati perché trovati a bivaccare nel parco di Villa Cozza.

I militari della stazione di Cingoli hanno contravvenzionato due persone che svolgevano attività motoria in località diverse dal luogo di residenza.

I Carabinieri della Compagnia di Macerata hanno anche denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente quattro giovani tra i 19 e i 22 anni, residenti in provincia, sequestrando 40 grammi circa di hashish trovati in loro possesso.


“Una stagione di rinascita per le imprese, grazie alla rinnovata disponibilità di liquidità, necessita di prontezza e di collegamenti tra istituti di credito e imprese”. Con queste parole Gianluca Pesarini, presidente di Confidi Macerata ha introdotto e presentato, nel corso di una conferenza stampa, l’accordo nato tra l’associazione che presiede e la BCC di Recanati e Colmurano.

Pesarini ha parlato del tessuto economico maceratese, con le varie crisi che lo hanno colpito nello scorso decennio, da quella finanziaria del 2008, a quella del 2013, passando per il sisma fino alla pandemia, riconoscendo come il Recovery Plan possa favorire un rilancio deciso verso il futuro: “Il Recovery Plan e i conseguenti fondi europei sono strumenti che non erano a nostra disposizione in passato: questo rende la crisi pandemica diversa da quelle che l’hanno preceduta. In questo scenario di possibile rilancio, la nostra associazione avrà il compito di garante, di catalizzatore e di ponte tra le banche e i nostri 500 affiliati. La nostra credibilità ce lo permette”.

Sandro Bertini, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, ha sottolineato come le peculiarità del tessuto economico-aziendale delle Marche, e in particolare del maceratese, rendano necessari dei percorsi di rinnovamento orientati all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità: “Le Marche sono la terra della piccola impresa, si parlava addirittura di un’azienda ogni nove abitanti. Questo non è necessariamente un vantaggio: molte delle aziende sono a basso tasso tecnologico, e questo le pone in una condizione di sofferenza. Per questo si è reso necessario rinnovare questa collaborazione con Confidi, in modo da trovare strategie che possano incontrare le esigenze dei piccoli imprenditori locali. Le manovre di accorpamento bancario non dovranno ostacolare la vicinanza tra gli istituti di credito e le imprese. Speriamo che questa sia una collaborazione duratura e fruttuosa”.

Leonardo Ruffini, direttore di Confidi Macerata ha illustrato uno degli strumenti nati da questo accordo: “Il Finanziamento Fast permetterà di ricevere finanziamenti per le imprese in maniera rapida, senza lungaggini, in ragione dell’affiliazione. Fino a 600mila euro per le imprese, con deroga in occasione di progettualità particolarmente meritevoli, di cui l’associazione si farà garante”.

Davide Celai, vicedirettore di BCC Recanati e Colmurano ha sottolineato l’importanza del rapporto tra associazioni, nella fattispecie Confidi, e istituti bancari: “Questi stretti rapporti dovranno far sì che si possano trasformare le situazioni di difficoltà in occasioni di rilancio: per questo BCC ha cambiato il suo approccio alla consulenza e ai rapporti creditore-cliente. Un orientamento relazionale, in cui la banca offre la sua rete e i suoi prodotti all’impresa, impegnandosi per una crescita sostenibile. Le nostre dodici filiali maceratesi, oltre a quella anconetana di Loreto, con la prossima apertura a Civitanova, offrono una rete che copre tutto il maceratese, in grado di offrire vicinanza e immediatezza nei servizi da rivolgere al cliente”.

l.c.
Emergenza pandemica e campagna di vaccinazione al centro del dibattito nel comune di Macerata.
Il sindaco Sandro Parcaroli, intervenendo a RadioC1inBlu, ha ribatito l'importanza per la scelta e l'individuazione della nuova struttura per l’avvio della vaccinazione di massa.
Si tratta del capannone che si trova in zona Valleverde a Piediripa - afferma Parcaroli - concesso gratuitamente da UniCredit Leasing e sarà fruibile dopo Pasqua.
Una scelta condivisa anche con il consigliere delegato alla Sanità, il dottor Giordano Ripa e con l’Area Vasta 3. 
«Mentre la prima fase della campagna vaccinale proseguiva, non è stata mai interrotta la capillare ricerca di un edificio idoneo alla successiva fase che prevede numeri decisamente superiori di persone da vaccinare – ha spiegato Ripa - la sapiente capacità del sindaco ha permesso di individuare e ottenere un’ottima soluzione; qui si potranno prevedere, potenzialmente, 16 postazioni per la vaccinazione». Parcaroli parla anche di cifre: «Ad oggi, secondo i dati della Regione Marche, sono 280 le persone positive a Macerata mentre 575 sono in quarantena – dichiara il sindaco -. Rispetto agli ultimi 15 giorni il trend della curva è in aumento anche nella nostra città quindi raccomando a tutti il massimo rispetto delle norme ricordando che siamo in zona rossa».
Per quanto riguarda la campagna vaccinale ricordiamo che la Regione, di concerto con l’Asur, ha indicato tre punti vaccinali per l’Area Vasta 3: Macerata, Civitanova e Camerino-San Severino.
Secondo il piano vaccinale regionale al distretto di Macerata confluiscono 24 comuni per un totale di circa 160mila persone. La campagna vaccinale è iniziata il 4 gennaio presso la biblioteca dell’ospedale di Macerata ed è stata dedicata, secondo il protocollo nazionale, al personale sanitario; nella stessa sede sono stati vaccinati i medici di base e i pediatri di libera scelta. A seguire sono stati vaccinati gli ospiti delle Rsa e delle strutture residenziali.
Dai banchi della minoranza arrivano molte critiche. Come rispondete voi della maggioranza?
«Diversamente da alcuni componenti dell’opposizione, noi andiamo avanti con i fatti e non con le polemiche – rispondono Parcaroli e Ripa -. C’è chi, dopo un anno di pandemia, ancora ignora, o fa finta di ignorare, come è strutturata la campagna vaccinale e chi è deputato a prendere decisioni in merito. Il consigliere Ricotta risulta particolarmente confuso e non conosce la regolamentazione della campagna vaccinale – incalzano Parcaroli e Ripa -. Dichiara infatti che “non va bene accentrare il servizio per 24 comuni” come se fosse l’Amministrazione di Macerata a prendere decisioni per conto della Regione Marche e dell’Asur.
Al consigliere spieghiamo che, anche in riferimento alla richiesta di più punti vaccinali in città, è impensabile farli; primo perché tale scelta non rispetterebbe il protocollo regionale e in secondo luogo perché comporterebbe una forte dispersione del personale sanitario».
to e fuori luogo.
La minoranza continua ancora ad attaccare l’amministrazione in modo impreciso e sommario creando preoccupazione nella popolazione fortemente provata dalla pandemia – concludono Parcaroli e Ripa -.
Noi invece continuiamo a lavorare tenacemente, nel rispetto delle direttive regionali, per fronteggiare la pandemia facendo tutto ciò che è nelle proprie possibilità; la campagna elettorale a tempo scaduto la lasciamo agli altri».
Approfitto dell'intervista radiofonica - afferma Parcaroli - per ringraziare i medici dell'ospedale e di tutto il personale. E' un lavoro molto delicato e rischioso. Mi commuovono e li ringrazio per la loro grande umanità. 

M.S. 
 
Sequestrati 800 grammi tra marijuana e hashish e oltre 2000 euro in contanti: in manette un venticinquenne.

La Guardia di Finanza di Macerata ha arrestato un giovane italiano, residente in provincia, contestandogli il reato di detenzione e di spaccio di stupefacenti. Un’operazione che trova il suo quadro all’interno dell’attività di contrasto allo spaccio e di sorveglianza e quella di contenimento della diffusione del contagio da Coronavirus.

Nel dettaglio, i finanzieri hanno controllato il venticinquenne nei pressi di Montecassiano, cogliendolo in possesso di modiche quantità di stupefacenti. Le successive perquisizioni domiciliari, con l’aiuto dei cani antidroga, hanno fatto sì che a casa dell’arrestato fosse rinvenuta la marijuana, l’hashish e il contante successivamente sequestrati.

Il responsabile è ora agli arresti e a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Red.
"Una scelta necessaria". La direttrice di Area Vasta 3, Daniela Corsi, definisce così la decisione di convertire anche il secondo piano dell'ospedale di Camerino per i pazienti Covid.

"La terza ondata - spiega - si è rivelata peggiore delle precedenti e abbiamo bisogno di maggiori posti letto.
Nonostante il Covid hospital completo, ora abbiamo ampliato anche la medicina d'urgenza di Civitanova con ulteriori posti letto, ma l'ondata non si ferma e abbiamo seguito il programma del piano pandemico che, preciso, è lo stesso della prima ondata.
siamo stati costretti ad attivare il secondo piano della medicina covid di Camerino. Per quanto riguarda il personale - dice - abbiamo dovuto ricavarlo dalla chiusura dell'attività operatoria ordinaria".

Ad avvalorare la tesi della necessità di convertire l'ospedale di Camerino il numero dei pazienti in attesa nei pronti soccorso: "Ieri ci siamo trovati difronte a 30 pazienti al pronto soccorso di Macerata e 26 al pronto soccorso di Civitanova, con pazienti alloggiati all'interno delle ambulanze e non avevamo altra scelta".

La direttrice Corsi chiarisce poi la diversità di utilizzo dell'ultimo modulo non ancora utilizzato al centro di Civitanova e quello invece aperto all'ospedale di Camerino: "Noi abbiamo ancora chiuso il sesto modulo di terapia intensiva del Covid hospita - dice - e ci auguriamo di non doverlo aprire perchè significherebbe avere un maggior numero di pazienti gravi. Il secondo piano di Camerino, invece, è una Medicina Covid cioè per pazienti a bassa e lieve intensità di cura, ma che hanno comunque bisogno di maschere ed ossigeno".

GS
Guidava senza aver mai conseguito la patente ed era positiva all’esame del sangue per la presenza, sia di sostanze stupefacenti che di alcol, pari a 1,71 g/l.
E' stata denunciata per questi motivi la 31enne della provincia di Teramo che venerdì scorso era alla guida della FIAT Panda che ha causato l'incidente in via dei Velini a Macerata (http://appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/13564-scontro-tra-auto-due-feriti-al-pronto-soccorso)

La donna è stata inoltre contravvenzionata per la guida senza patente e per l’invasione della corsia opposta, e docvrà pagare 5.267 euro.

GS
Scontro questa mattina a Macerata, intorno alle 7, in via dei Velini.
Per cause in corso di accertamento si sono scontrate due auto.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118.
I pompieri sono stati impegnati nell'estrazione di uno dei due conducenti che era rimasto incastrato all'interno del proprio mezzo.
I due automobilisti sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.

GS

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I finanzieri della Compagnia di Macerata hanno denunciato tre persone che gestivano un'attività di vendita di capi contraffatti attraverso piattaforme virtuali di e-commerce. Sequestrati beni per circa 60.000 euro.

I tre soggetti, due italiani ed un extracomunitario, molto esperti nell’utilizzo dei social network, acquistavano in paesi extracomunitari, come Turchia, Marocco e Cina, ingenti quantitativi di prodotti recanti marchi d’alta moda contraffatti, che arrivavano nel nostro Paese attraverso corrieri internazionali.

Il pagamento dei prodotti ai propri fornitori veniva effettuato anticipatamente da parte dei tre, attraverso il servizio “money transfer”, oppure utilizzando la procedura “Paypal”.

Lo stesso modus operandi veniva utilizzato per ricevere il pagamento da parte dei propri clienti dei prodotti contraffatti ordinati: infatti, gli indagati richiedevano in anticipo il pagamento del capo acquistato, facendo accreditare i relativi importi su carte di credito ricaricabili, rendendo, così, difficoltosa la possibile individuazione.

Per verificare l'autenticità dei prodotti, le Fiamme Gialle maceratesi si sono, tra l’altro, avvalse di un consulente tecnico esperto informatico in materia di contraffazioni, appositamente nominato Pietro Dal Ben, il quale ha effettuato specifiche perizie su alcuni prodotti sequestrati nell’ambito di una perquisizione effettuata presso la residenza delle persone coinvolte.

Le indagini  hanno permesso di risalire alla vendita di circa 12.000 capi contraffatti, costituiti, nella maggior parte dei casi, da “set” composti da scarpe, borsa e portafoglio, griffati, con un giro d’affari di circa 120.000 euro ed un profitto netto conseguito per circa 60.000 euro.

Sono stati sequestrati i capi e oltre 6.000 euro, tra denaro detenuto su conti bancari e postali e gioielli, nonché di una porzione di due appartamenti siti nella provincia di Macerata, riconducibili ai soggetti implicati nell’attività illecita.


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