Bloccati dalla polizia mentre imbrattano la pensilina della stazione ferroviaria a Macerata. Due giovani di 16 e 17 anni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica, al Tribunale per i Minorenni di Ancona per il reato di Imbrattamento in concorso tra loro.
È accaduto nei giorni scorsi quando gli uomini della Volante li hanno scoperti mentre, con le bombolette spray, avevano già tracciato disegni di volti, parti anatomiche maschili e  scritte stilizzate. I due ragazzi, colti sul fatto, sono stati immediatamente identificati ed accompagnati in questura.

Una operazione che rientra nell'ambito dei controlli disposti a Macerata dal Questore Pignataro nei luoghi più sensibili della città come parchi pubblici, terminal bus e ferroviari con l'obiettivo di garantire il pacifico svolgimento di tutte le attività quotidiane e in modo particolare il rispetto della legalità.

GS
La risoluzione che blocca la realizzazione degli ospedali di primo livello in Regione non è passata inosservata a Macerata dove l'ex sindaco e attuale consigliere regionale di minoranza, Romano Carancini, definisce la scelta "penosa" nei confronti dei cittadini.

"Si va verso uno smantellamento - dice - una demolizione del lavoro che era stato fatto con tutti i sindaci nel 2017, compreso l'allora sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che ora si trova nella maggioranza regionale. Tutti insieme si decise di realizzare un ospedale di primo livello a Macerata, mantenendo anche l'ospedale della città ducale.
Un lavoro che viene cancellato con un tratto di penna dagli anconetani, con il benestare della maggioranza di centro destra.
Vorrei sottolineare - spiega Carancini - che non si sta facendo un dispetto al centro sinistra, ma ai cittadini.
Se noi avessimo avuto l'ospedale di primo livello, nella provincia di Macerata, durante la pandemia non ci sarebbero stati così tanti morti, nonci sarebbe stata la chiusura degli ospedali e delle unità operative complesse".

Il consigliere dem interviene anche in merito alle ultime decisioni regionali che hanno riguardato l'ospedale di Camerino: "Hanno dato il piccolo zuccherino - dice - confermando di non trasformare il nosocomio in Covid hospital, ma allo stesso tempo hanno tolto gran parte delle strutture delle unità operative complesse rendendolo inefficace. Non si dimostra così il rispetto. Avrebbero potuto lasciare aperte a Camerino tutte le unità operative complesse dal momento che la struttura di trova in una zona già. Ho il timore - conclude - che smantelleranno i progetti che erano stati condivisi da tutti i sindaci e che con fatica siamo riusciti a portare avanti con grande senso di responsabilità e rispetto della legge".

GS
Se crescendo si potesse mantenere la trasparenza e la sincerità dei bambini sarebbe sicuramente un mondo migliore.
Sono sempre i più piccoli, infatti, ad esprimere a modo loro quello che pensano, senza guardare a pregiudizi o a secondi fini e l'esempio arriva ancora una volta da loro in questo periodo di emergenza sanitaria.
Nella pagina Facebook 'Società italiana Sistema 118' è comparsa da qualche ora una foto che raffigura il cruscotto dell'ambulanza della centrale operativa del 118 di Macerata che espone un disegno firmato da Paola.
"Le stelle non brillano solo in cielo" la frase che ha scritto per ringraziare gli operatori del 118 di Macerata.
La piccola Paola ringrazia, con un disegno che li raffigura, i volontari, i dottori e gli infermieri che in questo periodo sono in prima linea per combattere il Covid.
E se l'errore degli adulti è stato quello di osannare gli operatori sanitari durante la prima ondata dell'emergenza per poi dimenticarsene nel fiorire dell'estate, la bellezza dell'animo dei più piccoli sta nel riconoscere sempre e comunque gli eroi reali, così forti da essere quasi simili a quelli a della fantasia.
Essere in prima linea con un disegno come quello di Paola nell'ambulanza darà sicuramente una forza in più agli operatori che continuano a lavorare incessamente nonostante le difficoltà.
Non è la prima volta che il pronto soccorso di Macerata riceve attestati di stima: per due volte sono stati gli ultras ad esporre uno striscione fuori dalla centrale, mentre a maggio fu un bambino di 11 anni di Tolentino che scrisse una lettera ai medici ammettendo "Avevo timore di voi, invece siete degli eroi".

Giulia Sancricca

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Non solo la minoranza, ma anche Amnesty International Marche condanna la scelta della giunta Parcaroli di rinunciare alla prosecuzione, per il triennio 2020-2022, del progetto di accoglienza SIPROIMI (ex SPRAR) denominato MaceratAccoglie.

Nell’esprimere la propria contrarietà alla decisione della amministrazione comunale, l’Associazione intende stigmatizzare le motivazioni sulle quali si basa e si giustifica la deliberazione.

"Secondo la Giunta maceratese - si legge in una nota dell'associazione -  tale decisione si sarebbe resa necessaria per la tutela della sicurezza pubblica e per evitare stress e lacerazioni del tessuto sociale, a fronte di un sistema di accoglienza SIPROIMI che avrebbe generato nella popolazione locale sentimenti di inquietudine, se non addirittura di allarme sociale, nonché problemi in termini di sicurezza. Noi sottolineamo come le motivazioni della Giunta comunale non trovino alcun fondamento e riscontro sotto vari profili. In primo luogo, si ricorda, ancora una volta, come non ci sia nessun reale collegamento tra immigrazione e pericolo per la sicurezza pubblica e che tale binomio rappresenti solo una narrativa politica errata, non veritiera e infondata. Qualora tale collegamento fosse reale, il sistematico smantellamento di quei pochi progetti d’integrazione rimasti non farebbe che peggiorarlo. 

In secondo luogo - aggiungono - , come evidenziato nella delibera stessa, si tratta di un progetto di accoglienza di sole 101 persone a fronte di una popolazione locale di oltre 40 mila unità e, comunque, a fronte di un minore numero di ingressi in Italia rispetto agli anni precedenti.

La decisione della Giunta comunale si pone in netto contrasto e in controtendenza rispetto, non solo alla reale situazione migratoria in Italia, ma anche alle recenti modifiche dei decreti sicurezza che hanno ripristinato ed esteso il sistema di accoglienza SIPROIMI degli enti locali.

Desta, infine, forte preoccupazione - concludono - la prossima e immediata conclusione del progetto MaceratAccoglie, prevista per il 31 dicembre prossimo, per la ricaduta che una simile decisione avrà sulla vita privata e sociale delle persone accolte. Con la chiusura di tale progetto, infatti, le persone con un progetto ancora in corso, verranno trasferite in altre città e in altri contesti con ciò andando a recidere completamente il loro percorso di integrazione, le loro relazioni sul territorio, sia sociali che affettive e amicali, le eventuali attività lavorative in corso, nonché, per i più vulnerabili, il percorso di supporto offerto dai servizi locali".

GS


Centri commerciali chiusi nel weekend. È questa una delle restrizioni previste anche nelle regioni definite di colore 'giallo' dall'ultimo Dpcm e che quindi coinvolge la regione Marche.
Una norma che non ha fatto piacere al settore che si era già adeguato alle normative imposte dopo il lockdown.
Lo spiega Gianluca Tittarelli, direttore del centro commerciale Val di Chienti di Piediripa: "Abbiamo un grande rispetto per questa situazione - dice - in cui tutti siamo chiamati a fare il nostro dovere e ognuno di noi deve dimostrare un comportamento virtuoso per il rispetto delle norme e delle disposizioni che garantiscono la lotta a questa emergenza.

Certamente - precisa - non siamo d'accordo con la decisione di chiudere i centri commerciali nel weekend, anche se ovviamente rispetteremo la norma imposta. Riteniamo, con ragione, che nei centri commerciali ci siano tutte le situazioni che garantiscono una grande sicurezza.

All'ingresso viene misurata la temperatura da un operatore dedicato; viene richiesto di indossare la mascherina in maniera regolare; viene mantenuto il distanziamento attraverso percorsi già segnati da tempo a terra; viene fatto entrare solo un certo numero di persone grazie alla vigilanza che controlla; vengono fatte le sanificazioni chiaramente dimostrate; l'impianto di aria condizionata viene da mesi messo in condizione di pescare sempre aria nuova. Mi chiedo - domanda provocatoriamente Tittarelli - se in un mercato rionale ci sarebbero tutte queste accortezze.
Si parla di rischio assembramenti - conclude - ma vorrei far notare che in questa situazione di emergenza manca da tempo lo spirito di fare acquisti in serenità, quindi le presenze sono le stesse che si possono registrare in altre situazioni per le quali, invece, non sono stati presi provvedimenti".

GS


La giunta comunale di Macerata ha approvato la delibera dell’assessore Paolo Renna per l’apertura della Zona Traffico Limitato in centro storico. Dalle ore 6 alle 24 il varco in Via Don Minzoni (Rampa Zara) segnerà verde, mentre anche gli orari del varco di Via Mozzi saranno riformulati. Un provvedimento in vigore fino al prossimo 31 gennaio, già motivo di schermaglie tra l’amministrazione appena insediatasi e le minoranze, che è realtà. Oltre all’apertura al transito, si lavora anche per creare nuovi posti auto: saranno circa 20 in Piazza della Libertà.

Fa parte di una politica di appoggio alle attività del centro storico, che in questo periodo affronteranno delle grandi difficoltà – questo il commento della vicesindaca Francesca D’Alessandro, presente proprio in Piazza della Libertà per seguire i lavori alla segnaletica orizzontale –. La sosta sarà gratuita e per un arco di tempo di un’ora, quindi con disco orario, mentre il traffico sarà aperto dalle 6 alle 24. Nessuno dice che questo sia un provvedimento definitivo, ma solo un modo per appoggiare gli esercenti del centro storico in un momento di transizione. Questo tentativo – conclude la vicesindaca – potrà essere un aiuto al rilancio economico del centro, sperimentiamo e speriamo possa essere un valido sostegno”.

Il Comune di Macerata ha intanto comunicato le variazioni di orario: l’accesso alla ZTL da via Don Minzoni sarà permesso tutti i giorni, feriali e festivi, dalle 6 del mattino alle 24 mentre il mercoledì, giorno di mercato, dalle 15 alle 24; per quanto riguarda l’accesso di Via Mozzi, lunedì, martedì, giovedì e venerdì, se feriali, apertura dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22, mentre il mercoledì libero accesso dalle 18 alle 22. Sabato e giorni festivi apertura dalle 10 alle 14. Previsto dall’ordinanza anche il ridimensionamento dell’area pedonale di piazza della Libertà.

Red.
La giunta Parcaroli ha deciso per la riapertura, quantomeno parziale, della ZTL a Macerata, altro tema spesso teatro di scontri negli anni dell’amministrazione Carancini. Durante la settimana sarà consentito il traffico dalle sei del mattino alla mezzanotte, nel tentativo di dare respiro alle attività del centro storico. Manovra futile secondo il capogruppo del Partito Democratico, Narciso Ricotta, che parla di decisione più propagandistica che programmatica: “Aprire il centro quando i locali chiudono alle 18? Onestamente non capisco a cosa serva. Il centro storico ha bisogno di politiche che incentivino il commercio, non di manovre che riguardano il traffico. L’accesso alle attività commerciali può esserci anche con la ZTL attiva, anzi il passeggio in questo modo viene disincentivato”.

Le motivazioni della scelta della giunta le ha invece spiegate, ai microfoni di Radio C1 inBlu, la vicesindaca Francesca D’Alessandro: “Una decisione presa in ragione del fatto che il momento difficile e delicato che stiamo vivendo sia particolarmente pesante per le attività commerciali. L’intenzione dell’amministrazione è quella di mettere in atto tutte le misure possibili per supportare le attività del tessuto socioeconomico della città. L’apertura del centro storico, nella nostra visione, è una manovra di supporto per tutti gli esercizi all’interno delle mura”.

red.
La Guardia di Finanza di Macerata, nel corso dell’attività di controllo economico del territorio, ha sequestrato circa 900mila articoli non conformi alla normativa in materia di sicurezza dei prodotti.

I finanzieri hanno appurato che presso un esercizio commerciale della provincia, gestito da un soggetto di etnia cinese, erano stoccati prodotti destinati alla vendita e privi delle indicazioni minimali imposte dalla normativa in materia di sicurezza dei prodotti da riportare in etichetta.

Sono state infatti rinvenute, esposte per la vendita, circa 4.000 confezioni tra batterie di vari formati, unghie finte, perline per collane/braccialetti e altri oggetti, per un totale complessivo di quasi 900 mila pezzi, non conformi all’attuale normativa e quindi ritenuti potenzialmente dannosi per la salute.

In particolare, i prodotti sono risultati privi delle indicazioni minime previste dal Codice del Consumo: in alcuni casi mancava l’esatta descrizione del materiale impiegato, mentre in altri è stata ravvisata l’assoluta illeggibilità delle istruzioni.

Anche in considerazione della potenziale scarsa qualità delle materie prime utilizzate e comunque non espressamente tracciabili, la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro amministrativo degli articoli irregolari. Il responsabile dell’azienda è stato segnalato alla locale Camera di Commercio per l’adozione dei provvedimenti di competenza.

Ulteriori accertamenti verranno effettuati sul materiale sequestrato per scongiurare la presenza di sostanze nocive per la salute e per accertare eventuali irregolarità dal punto di vista fiscale.

Red.
A Macerata la nuova amministrazione ha messo un punto ai programmi di accoglienza: il progetto “Macerata Accoglie”, uno dei capisaldi della politica portata avanti negli scorsi anni dall’amministrazione Carancini, è stato stoppato ieri con una delibera dalla giunta Parcaroli. Se Narciso Ricotta (Pd) ha parlato di “decisioni propagandistiche”, diversa è la posizione della maggioranza: la vicesindaca e assessora alle politiche sociali della città, Francesca D’Alessandro, ha parlato piuttosto di un cambio di direzione chiesto dall’elettorato: “Avevamo promesso un cambio di linea. ‘Macerata Accoglie’ era un progetto che andava avanti da diversi anni. Nel tempo, nel tessuto sociale della città, erano emerse delle criticità che testimoniavano come il progetto non stesse effettivamente portando i risultati per cui era stato concepito. Al punto attuale si è giunti a una situazione in cui non ci è più possibile accogliere persone con situazioni di fragilità, come per esempio gli immigrati. Il tessuto socio-economico di Macerata, che è sostanzialmente una città impiegatizia e non industriale, non ci permette più di accogliere in maniera dignitosa queste persone, che comunque necessitano di assistenza: il percorso che il progetto prevedeva, una volta terminato, si interrompeva senza permettere, nella maggior parte dei casi, un’integrazione lavorativa che noi auspicheremmo quando portiamo avanti lavori come questo. Gli episodi di spaccio, contro i quali le forze dell’ordine stanno facendo un ottimo lavoro, sono testimonianza di questo: l’impatto con il sociale maceratese spesso si è rivelato critico. Abbiamo pensato di prendere questa decisione, in questo periodo storico contraddistinto dall’emergenza sanitaria, sia per la salvaguardia dei cittadini maceratese, sia per quella dei migranti stessi, ai quali, oggi, non siamo in grado di offrire un’assistenza dignitosa”.

Red.
È scontro a Macerata tra amministrazione e minoranza sul tema immigrazione: ieri è stata approvata dalla giunta, con una delibera, la sospensione del progetto Siproimi, il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati, chiamato “Macerata Accoglie”. Negli anni dell’amministrazione Carancini il progetto era stato un tema al centro dei lavori.

Un cambio di rotta netto che, nella visione del capogruppo in consiglio del Partito Democratico Narciso Ricotta, ha il sapore di propaganda: “mi pare che l’ideologia abbia prevalso sulla buona amministrazione: questa è chiaramente una cambiale che l’amministrazione Parcaroli paga alla Lega e che non risolve alcun problema. La questione sulla gestione dell'immigrazione irregolare è semplice: o un progetto mirato, come quello che era stato approvato da noi, oppure che i migranti giungano comunque in città, ma senza alcun progetto di accoglienza. Il problema migranti non è in alcun modo risolto con questa delibera, che in nessuna maniera tutela i maceratesi. Il tema dell’immigrazione non è una questione semplice, sicuramente non si risolve con gli slogan, piuttosto con politiche di accoglienza mirate ed efficienti: noi abbiamo avuto in passato il coraggio di affrontarle, oggi si cerca invece di nascondere il problema sotto al tappeto con delibere che sono sostanzialmente di propaganda”.

Red.

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