Una sorpresa praticamente al fotofinish. Dopo anni in cui si è parlato del progetto dell'ingegnere Michele Cruciani e del consigliere regionale Luigi Zura-Puntaroni, che ha ottenuto anche un finanziamento dal Cipe di 90 milioni diversi mesi fa, spunta una nuova proposta targata Movimento 5 Stelle. A presentarla i gruppi di San Severino e Tolentino con il prezioso contributo del professore ordinario dell'Università Politecnica delle Marche, Maurizio Bocci, specializzato in infrastrutture, e dell'architetto Giuseppe Ballini. 

Quanto accaduto è così riassumibile: il Cipe ha stanziato 90 milioni per il progetto di Zura ma i grillini sono da poco subentrati con una alternativa che almeno a livello economico (ma non solo) sarebbe molto più vantaggiosa. 

"Il tracciato previsto dall’accordo di programma (cioè quello proposto dal consigliere regionale Zura-Puntaroni, ndr)  tra i comuni, la Provincia e la Regione inizia ad est di San Severino. Chi viene dalla SR 502 Cingoli o dalle zone ad ovest dell’Ospedale di San Severino - si legge in una nota di Mauro Coltorti, presidente della commissione Infrastrutture del Senato e dei consiglieri locali del M5S - dovrebbe percorrere la 361 Settempedana sino alla zona industriale Taccoli e una bretella sino all’inizio della variante. Dopo un lungo rettilineo ed un'ampia curva, una galleria permette di superare il crinale e raggiungere la periferia di Tolentino  su una rotatoria “urbana”, per poi proseguire con una seconda galleria verso la vecchia SP 127 ad ovest di Tolentino. Un viadotto ed uno svincolo consentono infine il raccordo con la SS77. Il costo di questa opera - si legge ancora - sarebbe di circa 100-120 milioni. All’imbocco nord della galleria è però presente una grande frana la cui bonifica comporterebbe un netto aumento dei costi e la seconda galleria si sviluppa al di sotto di abitazioni la cui stabilità potrebbe essere compromessa". I gruppi 5 Stelle di San Severino e Tolentino hanno inviato alla Commissione Infrastrutture del Senato un progetto ANAS degli anni ’90, rivisitato dall’Architetto Ballini. L’intervalliva inizierebbe all’incrocio della 361 con la 502, attraverserebbe la SP 127 per poi dirigersi verso sud sottopassando in galleria il valico di Cusiano, proseguendo sino allo svincolo di Tolentino ovest sulla SS77. Il costo sarebbe di circa 60 milioni, cioè almeno la metà rispetto all'altro progetto. Inoltre il tracciato sarebbe più corto e meno pendente, comporterebbe la realizzazione di una sola galleria e non rischierebbe di incappare in movimenti franosi. "Il raccordo sulla SS77 sarebbe diretto grazie allo svincolo già esistente - sostengono Coltorti e i consiglieri grillini - e il traffico sulla Settempedana sarebbe ridotto. Il costo complessivo sarebbe nettamente inferiore". Il nuovo tracciato è stato già inviato alla Quadrilatero ed all’ANAS. Con il Prof.Bocci, che sostiene il nuovo progetto, sono stati incontrati il presidente della Provincia e il sindaco di San Severino. "Purtroppo il Sindaco di Tolentino non ha voluto neppure visionare il nuovo progetto. Non si vuole rallentare l’opera - concludono - ma ai fini di una scelta è obbligatorio trovare le migliori soluzioni. E’ inoltre indispensabile che si informi la cittadinanza".

g.g.

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"Hanno estraniato i più capaci, sterilizzando il lavoro fatto, e a dettare la linea ora sono rimasti i leoni da tastiera e i pigia-bottoni".
A parlare è la consigliera regionale Romina Pergolesi, che nel giorno di scadenza delle autocandidature sulla piattaforna  Rousseau che dovrebbero essere votate dagli iscritti entro il mese, si tira fuori e sceglie di non ricandidarsi.  Il suo è un duro atto di accusa sulla deriva che sta prendendo il Movimento 5 Stelle, con particolare riferimento ad alcuni baronetti marchigiani che siedono in Parlamento. Il tono è severo: «Non ci metto più la faccia con questo partito che, dal 2018, ha preso una deriva che tradisce il programma e le aspettative dei tanti cittadini che vi avevano riposto fiducia, sperando in un cambiamento reale. Non siamo più quelli delle origini – prosegue la consigliera regionale -. Appena arrivati a Roma, alcuni nostri parlamentari hanno completamente abbandonato il territorio, dimenticandosi che erano lì per risolvere i problemi ai cittadini e non per rimanere ancorati alle poltrone. Uno scollamento ormai irrecuperabile. Non si sono più visti, né sentiti, preferendo i privilegi di quella casta che tanto contestavano. C'erano persone valide, competenti e capaci all'inizio di questo nostro viaggio, ma sono state denigrate, insultate, isolate. Si sono preferiti i pigiabottoni per consolidare il proprio potere, tradendo cittadini e compagni di viaggio».
Impressionante il quadro che tratteggia la consigliera, vice presidente del Gruppo Consiliare regionale M5S:
"Attivisti storici che se ne vanno, gruppi che non si ripresentano alle amministrative, macchina del fango sui social, scorrettezze meschine se non si è allineati. Noi consiglieri regionali - osserva - siamo stati lasciati soli a combattere le battaglie storiche locali. Abbiamo dovuto respingere attacchi personali ogni giorno, per cinque anni, ma mai una volta nel merito delle questioni, non ne erano capaci. Ho personalmente organizzato centinaia di riunioni e assemblee in tutta la regione, mentre i nostri rappresentanti a Roma erano impegnati a commentare sui social contro di noi. Incapaci di confrontarsi con i cittadini e poco inclini ad ascoltare le criticità per cercare di risolverle, si sono specializzati nei post, facendo scappare le più belle menti che avevano creduto in questo progetto. Noi, pur stando all'opposizione siamo stati in grado di incidere ed ottenere importanti risultati per i marchigiani. Loro al governo cosa hanno fatto per i terremotati? Per la chiusura degli ospedali? Sull'inquinamento ambientale? Finisco il mio mandato con la consapevolezza di aver svolto appieno il mio lavoro e messo sempre l'interesse dei cittadini al primo posto, a differenza di alcuni cosiddetti "puristi" che strumentalizzano il loro ruolo per potare vantaggi a parenti e amici. Ora, restano il dispiacere e la delusione di un bel sogno che, per l'arrivismo di alcuni, si è trasformato in qualcos'altro-conclude-.  Non ho mai ceduto ai ricatti e alle ingerenze calate dall'alto, né voglio rendermi complice dei clamorosi voltafaccia delle nostre battaglie identitarie. Io, come altri portavoce, non ci metteremo più la faccia. Resto comunque convinta che la bellissima rete di brave persone che si è creata negli anni, continuerà a lottare per il bene comune, con i tantissimi strumenti che ci sono a disposizione. A loro va il mio più grande ringraziamento e rispetto».
c.c.



A far rumore, a Tolentino, non è stato l'annuncio dell'apertura della nota catena di fast food americana, ma le modalità con cui questo è stato comunicato: all'interno della sede istituzionale del Comune.
Una foto scattata all'interno della sede municipale con il primo cittadino e i rappresentanti del dipartimento sviluppo di McDonald's ha messo la pulce nell'orecchio a chi si è chiesto come mai la necessità di pubblicizzare, a livello comunale, l'apertura di una realtà privata in un luogo privato come il Tolentino Retail Park.
Alcuni dubbi erano stati sollevati nei giorni scorsi dai cittadini che avevano espresso la propria preoccupazione per i locali del centro, quella zona di Tolentino che dopo il sisma ha accusato il colpo più grave. Questa mattina è stato il consigliere del Movimento 5 Stelle, Gianni Mercorelli, ad esprimere il proprio dissenso sulla pubblicità che il Comune ha fatto alla catena: "Nessun problema per la nuova apertura - commenta il consigliere pentastellato - , ma ritengo che non abbia senso, da parte del Comune, promuoverla. E' davvero assurdo che il Comune pubblicizzi una impresa privata e lo faccia con una sorta di patrocinio indiretto. Quando apre un negozio in centro, di un personaggio del posto o dei dintorni che investe in città e che si serve da produttori locali, il Comune, giustamente, non lo promuove in questa maniera. Nonostante i suoi sforzi siano ben diversi da quelli di una multinazionale che di certo non farà riferimento a produttori del posto per le materie prime".
Accanto al dissenso sul comportamento del sindaco, Mercorelli punta l'attenzione sui locali della città che potrebbero risentire di questa nuova apertura: "Penso al piccolo pub - dice - . Avrà un danno economico, ma nessuno lo sostiene".
Infine la questione dei prodotti locali: "Si parla di km zero, di produttori locali - conclude Gianni Mercorelli - ma alla fine il Comune promuove una multinazionale e non i piccoli imprenditori".
Un annuncio che ha fatto rumore, dunque, e che vede protagonista una zona della città che è da tempo al centro del dibattito: contrada Pace. La stessa zona dove sorgerà il nuovo Campus Scolastico, dove si investe in edilizia commerciale e abitativa. La zona dove si ha il timore possa nascere la Tolentino Due, quella per cui il centro storico potrebbe arrendersi definitivamente.

GS

La decisione di Luigi Di Maio di rassegnare le dimissioni da Capo politico dei Cinque stelle, segno di un dibattito interno al MoVimento del quale lo stesso Di Maio ha sottolineato la necessità di una rifondazione. Ci si chiede se e quanto questa sua scelta potrà ora incidere in vista delle prossime elezioni regionali delle Marche, dopo che da capo nazionale del M5s ,incontrando una settimana fa insieme a Danilo Toninelli i referenti regionali Gianni Maggi e Martina Parisse, decisione finale per le Marche era stata quella di correre da soli o con eventuali liste civiche, escludendo ogni possibilità di alleanza giallo –rossa.

“Mi auguro che le dimissioni di Di Maio siano comunque il primo passo verso una riorganizzazione del MoVimento 5 Stelle e soprattutto dei territori che sono stati trascurati – commenta il Capogruppo M5s in consiglio regionale Gianni Maggi- Questo atto e questo gesto coraggioso compiuto da Lugi Di Maio nel fare un passo indietro ,mi auguro  possa essere veramente un passo in avanti per riorganizzare il territorio e quindi arrivare alle regionali con un'organizzazione territoriale, con un dibattito più intenso e più costruttivo. Io ho una speranza segreta che tutto questo possa rimettere in discussione eventualmente un voto nella piattaforma Rousseau per quanto riguarda le Marche in merito all’andare da soli o invece, partecipare alla tornata elettorale cercando una coalizione- continua Maggi-.
Cercare l'alleanza è a mio avviso, l'unico modo per non lasciare al centrodestra il Governo della Regione. Mi auguro che questo possa essere comunque un passo verso un’operazione democratica che fino adesso non c'è stata e che, come conseguenza della decisione unilaterale di andare da soli, ci è stata negata.  L’auspicio è pertanto che questa decisione possa essere presa sulla piattaforma Rousseau col voto di tutti gli iscritti. Da parte mia – prosegue Gianni Maggi- ho sempre detto che per la scelta di andare da soli o eventualmente formare una coalizione intorno ad un programma condiviso, mi sarei adeguato comunque al voto degli iscritti e naturalmente,  che la maggioranza determini la linea di una forza politica è regola fondamentale della democrazia e spero che questo possa accadere. In effetti, la scelta di non far decidere gli iscritti delle Marche non mi è piaciuta affatto”. Prima che arrivasse il responso del capo politico nazionale e poteva ancora ventilarsi l’ipotesi di accordo giallorosso marchigiano, i consiglieri regionali Maggi, Giorgini e Pergolesi avevano espressamente manifestato il gradimento per la candidatura del prof. Sauro Longhi ex rettore della Politecnica delle Marche. “ Il nomedi Longhi- conclude Maggi- avrebbe potuto essere quello di un candidato civico in grado di raccogliere consensi tra le varie forze politiche. Vedremo adesso cosa succederà: con la divisione che è stata sancita, credo che ormai il PD propenda per decisioni diverse e magari ricorrerà alle primarie. Per quel che ci riguarda invece non lo sappiamo ancora, dovendo comunque avvicinarci alle elezioni regionali stabilendo una linea politica che ancora non è stata conclusa”.

Carla Campetella
E' il primo cittadino di Tolentino a rispondere in prima persona ai dubbi mossi dal Movimento 5 stelle su alcuni "rimborsi dubbi".

"Rispondo con grande serenità e fermezza  - dice Giuseppe Pezzanesi - . Queste iniziative sono fatte per buttare fango addosso ad una brillante amministrazione come quella di Tolentino che in questi anni ha valorizzato eventi di carattere nazionale ed internazionale.

Ridurre questi fenomeni di grande portata a questioni campate in aria come le spese per dieci pizze per l'ospitalità dell'artista di turno ritengo che dia la dimensione di un Movimento inadeguato a proporsi alla guida di una qualsiasi amministrazione, sia essa locale o nazionale.

Non abbiamo nulla di cui preoccupoarci, hanno fatto bene a denunciare la questione alle autorità competenti, perchè noi non abbiamo fatto nulla di sbagliato. Ricordo che dai nostri compensi già esigui, perchè io percepisco 1111 euro al mese, noi ci paghiamo il telefono, perchè nessuno di noi ha il telefono aziendale, viaggiamo con la nostra auto e paghiamo con la nostra carta di credito. Dedico 18 ore al giorno all'amministrazione pubblica.

Mi hanno contestato un biglietto del treno di 28 euro del 2016 per una missione che facevo per Tolentino, mi viene da sorridere - aggiunge - e bisogna domandarsi se questa gente sia adeguata anche al ruolo di minoranza.

Continueremo ad amministrare con serenità - annuncia il primo cittadino - poi a percorso chiuso faremo le nostre valutazioni per far stare al proprio posto chi ha buttato fango su questa amministrazione. Noi siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, ma quando c'è chi ti butta il fango addosso dovrà rispondere delle proprie responsabilità". 

La risposta anche alla questione dei 50 euro che il sindaco avrebbe anticipato ad un cittadino in difficoltà che si è rivolto a lui: "Il sindaco non deve annunciare quante cose fa durante il giorno - chiarisce - . Sono una persona sensibile e che quando i cittadini allo stremo si rivolgono a me nel periodo di chiusura delle casse comunali, posso anticipare un aiuto.
I servizi sociali erogano, in questi casi, buoni pasto o piccoli contributi. Se necessario lo farò altri miliardi di volte perchè poi il procedimento viene ricondotto all'interno dei servizi sociali. Evidentemente - conclude -  chi ha fatto queste osservazioni non ha la mia stessa sensibilità".

GS
Nessuna larga intesa con altri partiti. Il M5s corre da solo anche nelle Marche. E quanto si evince da una nota del Movimento nella quale si riferisce che " il capo Politico del M5S Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, responsabile delle campagne elettorali del Movimento, hanno incontrato questa mattina i due referenti per le elezioni regionali nelle Marche, Gianni Maggi e Martina Parisse, per definire la collocazione del M5S. E' stato rilevato che non ci sono le condizioni politiche per pensare ad un patto civico che comprenda anche i partiti. Il Movimento 5 Stelle dunque si presenterà alle prossime elezioni regionali nelle Marche, da solo o con eventuali liste civiche". Ora dunque con lo strumento delle primarie potrebbe aprirsi la strada alla candidatura del Governatore Cerisicioli. Lo stesso, nell'ipotesi di un accordo tra PD e pentastellati si era detto infatti disposto a farsi da parte, dichiarando comunque di rendersi disponibile per una candidatura in rappresentanza del centrosinistra.
c.c.
Prospettive di dialogo e spiragli di una possibile coalizione tra Partito Democratico e Movimento 5 stelle, sono emersi dalla riunione del centrosinistra che si è tenuta ieri sera ad Ancona. 
All'incontro, indetto dal segretario regionale del Partito Democratico Giovanni Gostoli, come momento di confronto e di ragionamento in vista delle regionali 2020, hanno preso parte le componenti del centrosinistra e i tre rappresentanti del Gruppo consiliare del M5S, Gianni Maggi, Romina Pergolesi e Peppino Giorgini. Presenti alla riunione oltre agli esponenti del PD anche i rappresentanti di Mdp Art.1, Italia Viva e Coordinamento di Uniti per le Marche (laico socialisti, verdi e liste civiche). 
"Noi siamo andati per ascoltare - riferisce il Capogruppo pentastellato Gianni Maggi- perché nell'ipotesi che noi auspichiamo che venga iscritto sulla piattaforma Rousseau il quesito se andare alle elezioni regionali da soli o, andare in alleanza con il centro-sinistra, agli iscritti che andranno a votare vorremmo dare delle indicazioni precise su cosa comporta l'una o l'altra soluzione.
Evidente che non si tratterà di rispondere a un secco quesito che dica solo se si voglia o meno andare col centrosinistra: tutti domanderanno infatti quali sono le condizioni ed è per questo motivo che siamo andati a sentire quali potrebbero essere le condizioni per un' eventuale alleanza di centrosinistra, sempe tenendo presente che comunque  la decisione su un'eventuale alleanza spetta sempre al capo politico Di Maio e alla piattaforma Rousseau, cioè a tutti gli iscritti delle Marche". 
Secondo quanto riferito dal Capogruppo M5S Maggi, la lunga assise ha comunque prodotto un atteggiamento favorevole di tutte le componenti del centrosinistra ad una coalizione col Movimento 5 Stelle.  " Oltre ai rappresentanti del Partito Democratico c'erano infatti tutte le componenti della maggioranza di centrosinistra che ci hanno ringraziato per la nostra partecipazione, sollecitandoci anche ad una decisione rapida che non spetta a noi, ma che stiamo aspettando da Roma. E' chiaro però che nel momento in cui si prospetti l'eventualità di questo quesito - spiega il capogruppo del M5S-  ai nostri iscritti che vanno a votarlo noi dobbiamo fornire delle indicazioni precise. 
Nel corso della riunione- continua Maggi- in sostanza si è detto che la priorità è quella di fare un'alleanza con il Movimento cinquestelle e che per questa possibilità di alleanza si può anche prendere in esame l'ipotesi di un candidato civico e cioè un candidato esterno che rappresenti tutto lo schieramento ma che non sia iscritto né al Movimento 5 Stelle, nè al Pd, nè ad altro movimento o partito che faccia parte della coalizione
In questo caso- prosegue Maggi- ci sarebbe appunto un candidato civico e ci sarebbe la disponibilità di un confronto sul programma. Nell'ipotesi che il Movimento 5 Stelle dovesse dire di no e decidere di partecipare alla competizione elettorale da solo, ovviamente il Partito Democratico e tutto il centro-sinistra andrebbero per la loro strada e farebbero un programma da contrapporre  al centrodestra e, in tal caso, il candidato governatore potrebbe essere Ceriscioli o in alternativa la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli. Ci siamo dunque lasciati dicendo, vediamo quali sono i punti qualificanti del programma del centro sinistra che naturalmente non riguardano la totalità  dello scibile della politica regionale ma sono centrati sugli aspetti più importanti, quali  la sanità, il lavoro, l'ambiente e ovviamente l'imprescindibile ricostruzione del post sisma. Lo confronteremo dunque con il  programma del MoVimento 5 Stelle che è già stato redatto da tutti gli attivisti in tutta la regione, per verificare se vi siano dei punti di incontro. Allorché avremo questi elementi - conclude Maggi- diremo agli attivisti  e agli iscritti al Movimento 5 Stelle tramite la piattaforma Rousseau, questi sono gli elementi che il centro-sinistra ci dà per poter valutare un'alleanza o meno. Certo che questa è un'occasione unica, oltre che per declinare il nostro programma come intenzioni, anche per applicarlo a vantaggio dei cittadini marchigiani". Una rapida decisione dei pentastellati sarà dunque determinante; nell'ipotesi che tardi ad arrivare, il centro sinistra potrebbe decidere di correre da solo e comporre diversamente la partita, costringendo i cinquestelle a subire quanto da loro già deciso.
C.C.  

Un video per denunciare la spesa, per un totale di circa mille euro, sostenuta dall'amministrazione comunale per i cartelloni promozionali che rappresentavano il futuro Campus scolastico di Tolentino e gli appartamenti da costruire in luogo delle Sae. E' la denuncia proposta dal consigliere del Movimento 5 Stelle Martina Cicconetti che critica il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la sua maggioranza per aver duplicato lo stanziamento. Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino tolentinate. "Consiglierei a questi ragazzi del Movimento 5 Stelle di calarsi maggiormente nella realtà che vivono, vale a dire quella dell'amministratore sia pure di minoranza - così il sindaco Pezzanesi - Un ruolo nel quale si dovrebbe sempre avere rispetto per le istituzioni anche quando non si è daccordo sui provvedimenti. Non capisco, infatti, tutta questa ironia per dileggiare l'operato dell'amministrazione. Al consigliere Cicconetti vorrei rispondere che la politica si fa con i fatti concreti e non mi sembra che abbiano fatto qualcosa di utile per la popolazione per la quale dicono di ergersi a baluardo. Anzichè pensare ai cartelloni, quindi, sarebbe opportuno che divenissero parte attiva, anche nei confronti del governo, per aiutare il sindaco e l'amministrazione della propria città a portare a casa quei risultati che servono a Tolentino e, perchè no, anche agli altri comuni danneggiati dal terremoto. E' ora di finirla con la politica degli spot".
Continua il dibattito che nei mesi scorsi aveva animato l'opinione pubblica sui cartelli prmozionali che rappresentavano il futuro campus scolastico di Tolentino e gli appartamenti che saranno costruiti al posto delle Sae.
A riaccendere i riflettori sulla questione è il consigliere grillino, Martina Cicconetti che in un video girato proprio in zona Pace dice: "La nostra amministrazione aveva messo alcuni cartelloni che rappresentavano quello che si dovrà realizzare in questo campo. Uno con il progetto preliminare del Campus scolastico e l'altro con gli appartamenti sostitutivi delle Sae. I cartelloni sono stati installati per ben due volte perchè si sono rovinati col maltempo, con una spesa complessiva di 350 euro.
Nei giorni scorsi è uscita una delibera di giunta dove il Comune stanzia 750 euro per ulteriori cartelloni, questa volta in pvc, affinchè la pioggia non li rovini.
Perchè non metterli subito in pvc - si chiede la Cicconetti - ? Avremmo fatto una unica spesa. Sono stati spesi 1000 euro dei cittadini di Tolentino per dei cartelli promozionali. Ritengo vergognoso - aggiunge - che i nostri cittadini debbano vedere gli appartamenti solo in cartelloni promozionali.
Così, infatti, li definiscono nella delibera.
Cosa dobbiamo promuovere? Sono trascorsi tre anni dal sisma, abbiamo consegnato 4 case su oltre 200 e l'amministrazione pensa al materiale promozionale".
Poi la stoccata sul campus: "Il sindaco annunciava che sarebbe stato pronto per l'anno scolastico 2018/2019, siamo a metà anno scolastico 2019/2020 e ad oggi non ce n'è traccia. Non c'è ancora un progetto definitivo, siamo in ritardo su tutt e loro pensano ai cartelli promozionali".

GS

Una mattinata movimentata quella appena trascorsa negli uffici della Pro Loco di Tolentino, in piazza della Libertà.
Circa una trentina di cittadini, infatti, si sono ritrovati per chiedere informazioni su come iscriversi all'associazione tolentinate, con l'intento di partecipare così in maniera attiva alla vita culturale e non solo della città.
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Non una richiesta politica, quella dei presenti tolentinati, ma solo di interesse per la città, così come la presenza del consigliere grillino, Martina Cicconetti, che ha confermato di voler fare l'iscrizione come semplice cittadina: "L'iniziativa - spiega - è nata da un gruppo di tolentinati con la volontà di partecipare attivamente all'attività dell'associazione. Purtroppo le modalità di iscrizione non sono chiare sul sito e quando questa mattina ci siamo presentati in Pro Loco non c'erano moduli di iscrizione come invece succede in altre città. Non si tratta di un movimento partito dalla politica - ci tiene a precisare - anche io ho deciso di iscrivermi come giovane tolentinate che vuole mettersi in gioco per il bene della città. Vorrei che anche da parte degli amministratori, del sindaco e degli assessori, questo gesto venga visto come una spinta positiva di interesse per Tolentino".
Poi la spiegazione di quanto accaduto stamattina: "Sono stati circa 20 i cittadini che hanno presentato la domanda di iscrizione, ora, secondo lo statuto, dopo la riunione del consiglio direttivo, queste domande potranno essere accettate o respinte. Sappiamo già che nei prossimi giorni ci saranno altri cittadini che presenteranno la loro richiesta. Il nostro - dice - non è un gesto contro qualcuno, vogliamo solo entrare a far parte di una realtà cittadina".

GS

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