Voci che si rincorrono insistenti quasi a cadenza ciclica e che soprattutto allarmano la popolazione delle aree interne circa la possibile privazione di servizi essenziali per il cittadino. Gli ultimi rumors riguardano il futuro del reparto di oncologia di San Severino Marche, che nella prossima primavera vedrà il pensionamento della dottoressa Benedetta Ferretti.

La politica sanitaria dell’attuale governo regionale è una politica che va a vantaggio dei presidi territoriali e per questo vorrei tranquillizzare la popolazione dell’entroterra – a parlare il vice presidente del consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui – Ci siamo battuti e continuiamo a farlo affinchè non ci sia una logica di ospedale unico, ma un potenziamento dei servizi periferici, che non sono assolutamente di valenza inferiore. Questi ospedali hanno al loro interno eccellenti professionalità e chiudono il cerchio della sanità regionale. Per questo non toglieremo nulla, ma operiamo perche anche gli ospedali della montagna non solo mantengano, ma aumentino le proprie eccellenze”.

f.u.
Sarà possibile continuare a vaccinarsi a Camerino, mentre per quanto riguarda gli altri comuni dell'entroterra sono stati allestiti mezzi mobili che saranno presenti durante fiere e mercati e in orari idonei per garantire la vaccinazione immediata a persone, anche non prenotate.

A darne notizia il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui. "Ero venuto a conoscenza del fatto che entro la prima metà del mese di luglio non sarebbero più stati operativi i centri vaccinali di Camerino e San Severino e non sarebbe stato attivato quello di Castelraimondo. A servizio dell’entroterra maceratese sarebbe rimasto, quindi, il solo polo vaccinale di Matelica. Così - spiega Pasqui - mi sono subito attivato presso l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini il quale a strettissimo giro di posta mi ha fornito le informazioni necessarie a rassicurare la popolazione dell'entroterra. Infatti, a Camerino sarà possibile ancora vaccinarsi nei locali del Distretto, mentre la presenza di mezzi mobili adeguatamente attrezzati garantirà la possibilità di vaccinarsi anche negli altri comuni dell'area del cratere sismico, evitando agli utenti un possibile disagio".

f.u.


Sarà presentata nelle prossime ore al Consiglio Regionale una proposta di legge per la riattivazione del tribunale di Camerino. A renderlo noto il vice presidente del Consiglio regionale, già sindaco della città ducale, Gianluca Pasqui, primo firmatario della proposta di legge insieme ai consiglieri Marcozzi, Latini, Rossi.

"Apprendo dalla stampa che l'amministrazione comunale di Camerino è intenzionata a presentare una proposta di legge al Consiglio regionale delle Marche per il ripristino del tribunale nella città ducale - dichiara Pasqui - Mi pare opportuno far presente che, in realtà, la proposta di legge è già pronta e sarà presentata nelle prossime ore. Fin  dallo scorso mese di novembre, infatti, insieme all'avvocato Corrado Zucconi abbiamo lavorato proprio per una proposta di legge da presentare al consiglio regionale delle Marche per riportare il tribunale a Camerino. L'avvocato Zucconi, oltre ad essere un grande esperto di diritto, ha seguito tutta la storia relativa al tribunale e la sua evoluzione fino alla soppressione. Il sottoscritto prima da vicesindaco, poi da sindaco e oggi da consigliere regionale ha sempre seguito con la massima attenzione le vicende relative al tribunale e ne conosce nel dettaglio ogni passaggio, essendo stato anche fra i promotori del comitato "Riapriamo i tribunali".
Lo ripeto ancora una volta, ormai come un appello tanto accorato quanto inascoltato: resto sempre e comunque a disposizione dell'amministrazione comunale della mia città e delle Marche per collaborare insieme per il bene comune, ma non sono disposto a fare gare mediatiche che i cittadini faticano a comprendere".
Il 30 ottobre 2016 la scossa di terremoto più distruttiva che sconvolse l'intero entroterra montano maceratese, da Camerino a Visso, da Valdarola a Muccia, da Pieve Torina a Castelsantangelo sul Nera. A 4 anni di distanza Gianluca Pasqui, all'epoca sindaco di Camerino e oggi vice presidente del Consiglio Regionale, ricorda quel giorno, tracciando il punto di quanto fatto e di quanto ancora bisogna fare.

Quattro anni. Quattro anni da quando la vita di una comunità, di una città e di un intero territorio è cambiata per sempre.

Il ricordo di quel 30 ottobre è indelebile in ognuno di noi. Già profondamente provati dalle scosse del mercoledì precedente, quella domenica mattina siamo ripiombati nell'incubo.

In questi 4 anni sono tante le ferite ancora aperte: non si è riusciti a dare certezze a una popolazione martoriata e la situazione è stata aggravata da continue polemiche, rimpalli di responsabilità e inefficienze.

Ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità e io per primo, quando ero sindaco di Camerino, me ne sono fatto carico. Di certo, possono essere stati commessi degli errori: il dono dell'infallibilità non è di questo mondo. Ma bisogna sempre fare attenzione quando si cerca di sfruttare una particolare situazione di difficoltà generale per farne un cavallo di battaglia per proprio tornaconto politico.

Proprio in queste ore, ad esempio, è tornata tristemente alla ribalta la questione dei furti nelle abitazioni inagibili del centro storico di Camerino. Ricordo come un cittadino che oggi siede fra i banchi della maggioranza consiliare, attaccò duramente l'amministrazione e il sindaco Pasqui per lo stesso identico motivo, attraverso un video che gli era stato inviato da un turista e che fece il giro dei social network.

Oggi, prendiamo amaramente atto del fatto che la situazione non solo non è cambiata ma è addirittura peggiorata, segno che le colpe non erano da addossare al sindaco Pasqui e alla sua amministrazione. Il sindaco Sborgia chiede un rafforzamento della presenza dell'esercito per arginare la recrudescenza dei fenomeni predatori: dopo un anno e mezzo di amministrazione, mi sembra il minimo e mi auguro che non si tratti soltanto di proclami tesi a tranquillizzare la popolazione.

La stessa, preoccupante situazione ho rilevato in merito all'ospedale di Camerino. Il giorno dopo il mio insediamento come vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche ho incontrato medici e personale sanitario. Quando ero sindaco, ero cosciente del fatto che ci fossero delle grosse problematiche ma anche del fatto che la struttura fosse ancora operativa e “viva”. Dopo l'incontro del 20 ottobre mi sono invece reso conto che oggi l'ospedale di Camerino è una struttura devastata, dove mancano medici e infermieri, dove la professionalità di chi lì opera non viene adeguatamente valorizzata. Sarebbe facile oggi sparare a zero sull'attuale amministrazione e chiedere cosa è stato fatto in un anno e mezzo per tutelare l'ospedale e chi ci lavora.

Nello spirito costruttivo che ha da sempre caratterizzato il mio modo di essere e la mia visione della politica, mi metto ancora una volta a disposizione dei cittadini e offro la mia più piena collaborazione al sindaco e all'amministrazione comunale di Camerino per cercare di risolvere insieme le tante problematiche che ancora affliggono la città e il territorio e non far perdere la speranza di un futuro migliore alle nuove generazioni dell'entroterra.

f.u.
Dopo l’ex ministro alle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, anche il candidato governatore Francesco Acquaroli ha visitato Camerino su invito del candidato consigliere nelle liste di Forza Italia Gianluca Pasqui.

Ad una settimana esatta dalle elezioni amministrative l’onorevole Lupi, nel corso del suo tour come Presidente di Noi con l'Italia – Usei per appoggiare “candidati di grande valore politico e morale”, ha prima visitato il Sottocorte Village, soffermandosi a parlare con diversi commercianti i quali gli hanno esposto tutte le enormi problematiche cui devono far fronte da quando il terremoto ha devastato Camerino e l'entroterra maceratese. A Pasqui, Lupi ha riconosciuto il grande merito di aver pensato a una nuova zona di aggregazione alternativa a un centro storico inaccessibile. E proprio nel visitare successivamente il cuore della città ducale,  l'ex ministro ha manifestato il suo disappunto per una ricostruzione mai partita e i cui ritardi rischiano di desertificare una delle zone più belle d'Italia.

lupi pasqui


Nel pomeriggio di domenica, ospite di Pasqui al Sottocorte Village, è stato il candidato presidente Francesco Acquaroli.

“Sono stato molto contento della visita di Francesco - ha detto Pasqui - che ha dimostrato la sua grande attenzione e vicinanza al nostro territorio e alle sue tante problematiche. Acquaroli ha appoggiato in pieno quelle che sono le priorità del mio programma elettorale, a partire dalla ricostruzione e dalla sanità per arrivare a lavoro, cultura, turismo, infrastrutture e tutto ciò che occorre in concreto per dare una svolta alle Marche.
Al candidato presidente ho ribadito la necessità che il nuovo governo regionale proceda all'istituzione di un Assessorato alla Ricostruzione che funga da vero e proprio punto di riferimento per addetti ai lavori e cittadini che dopo 4 anni meritano un deciso cambio di marcia su un tema che coinvolge ancora oggi decine di migliaia di marchigiani”.

Gran fermento, soprattutto nel sottobosco della politica, in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale delle Marche previste per il prossimo mese di settembre. Mentre nella coalizione di centro sinistra, sia pure con qualche “mal di pancia”, tutte le forze si stanno coalizzando intorno alla candidatura di Maurizio Mangialardi altrettanto non può dirsi per quanto riguarda il centro destra dove il nome di Francesco Acquaroli quale candidato governatore non trova ancora l’unanimità. L’unica certezza al momento, pur se ancora manca l’ufficialità, sembra essere la candidatura in consiglio dell’ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui nelle fila di Forza Italia. “Ho dato la piena disponibilità al mio partito – le parole di Pasqui – nelle persone del senatore Battistoni, del presidente Tajani e del coordinatore provinciale Riccardo Sacchi. Una decisione che è stata accolta benevolmente per cui ritengo che dovrei esserci a rappresentare in seno al consiglio regionale non solo il mio territorio, che è quello della zona montana cui sono particolarmente legato, ma l’intero territorio provinciale”. Appare fiducioso Gianluca Pasqui anche sulle possibilità di successo della coalizione di centro destra. “Penso che diversi siano i punti di vantaggio rispetto al centro sinistra e se questo dovesse essere sicuramente mi impegnerò all’interno della maggioranza di governo regionale per portare avanti tutte le istanze necessarie”.

f.u.
Occasioni perdute e contraddizioni soprattutto in materia di ospedale. Sono queste le questioni caratterizzanti della nota attraverso la quale capogruppo di “Radici al futuro”, Gianluca Pasqui, manifesta la propria preoccupazione circa i segnali provenienti dai primi giorni di governo dell’amministrazione Sborgia. Di seguito la nota integrale:

Mi sento di esprimere grande preoccupazione per le sorti della nostra Città.

L'inizio di mandato del sindaco Sborgia e della sua squadra è a dir poco sorprendente e fuori da ogni regola politica e di buon senso. A partire dall'essere stato uno degli ultimi o addirittura l'ultimo a nominare la giunta sino a lasciare fuori dalla stessa, in maniera assolutamente inspiegabile e priva di giustificazione, la dott.ssa Anna Ortenzi, non solo la più votata ma probabilmente l'unica con esperienza e competenza specifica.

Il Sindaco sembra non essersi ancora reso conto che la campagna elettorale è ormai terminata e che, mettendo da parte feste e festicciole, dalle promesse si deve passare velocemente ai fatti concreti.

Devo dire che i pochissimi giorni di mandato sono già stati un saggio di manifesta incapacità e contraddizione passando dalla sorprendente e unica chiusura degli uffici comunali (ricordo che sono stati chiusi; inspiegabilmente, per una settimana sia l'ufficio tecnico che di polizia municipale), alla irripetibile occasione avuta con il Santo Padre al quale il Sindaco non è stato capace di rappresentare la nostra drammatica situazione, di avanzare richieste e di portare all'attenzione del Pontefice le nostre essenziali necessità limitandosi ad un solo, cosi come da lui stesso definito “...sguardo d'intesa...”. Molto poco per un sindaco che deve ricostruire il più grande centro storico del cratere sismico ed il suo vasto territorio comunale fatto di quartieri e tante stupende frazioni.

A dir poco comici, se non fosse per la tematica così importante, gli interventi sulla sanità e sulla salute del nostro ospedale avanzati prima, in campagna elettorale dall'amico di sempre del sindaco (così ama definirsi il dott. Stefano Sfascia) e poi dallo stesso Sborgia.

Ripercorrendo velocemente tale teatrino si passa da dichiarazioni che vedrebbero, secondo Sfascia, il futuro ospedale unico di Macerata fare sempre riferimento a quello di Ancona, per poi dichiarare che l'ospedale di Camerino sarà sostanzialmente una R.S.A fino a dire, questa volta il sindaco in persona, di aver avuto, in data 6 giugno, le rassicurazioni a cui teneva dal Presidente della regione Marche ossia mantenere tutti i servizi così come sono oggi. Infine, dopo aver ottenuto le rassicurazioni a cui, dichiara, di tenere ecco che in data 18 giugno escono dichiarazioni del sindaco che parlano di problematiche gravissime del nostro ospedale. Si va dalla possibile interruzione delle prestazioni della cardiologia, in orario notturno e festivo, per i mesi di luglio e agosto alla chiusura del reparto Utic fino alla progressiva riduzione del numero dei cardiologi e alla precarietà degli infermieri.

Indovinate chi è per Sborgia il colpevole di tutto ciò? Naturalmente il sottoscritto Gianluca Pasqui ex sindaco di Camerino e cioè colui che sotto il suo mandato ha visto nominare ben tre primari, cardiologia, ortopedia e pronto soccorso e che attraverso un continuo e proficuo dialogo con regione, Area Vasta e colleghi sindaci, in particolare con il presidente dell'unione montana Dott. Alessandro Gentilucci, ha visto definire negli atti della Conferenza dei sindaci, vicino all'ospedale unico, un ruolo strategico per l'ospedale di Camerino, sostanzialmente garantendo il nostro ospedale per il futuro.

Molto importanti gli investimenti fatti dalla Azienda Sanitaria tra cui, così come dichiarato dallo stesso Direttore Maccioni, 1 milione e 150.000 euro per il potenziamento delle attrezzature, ad altri investimenti come n.4 sistemi di anestesia destinati al blocco operatorio per un importo di circa 147.000 euro più iva e ad aver attivato, sempre da parte dell'Area Vasta, un percorso per la fornitura in noleggio di sistemi di videoendoscopia digitale e di una nuova Tac entro il 2020.

Da parte della Direzione generale lo studio tecnico per eliminare i problemi di infiltrazioni d'acqua dal tetto della struttura.

Nel raccogliere poi, l'invito che mi è stato fatto dal Dott. Sborgia, di usare più prudenza e cautela nelle mie esternazioni anche riguardo all'onorabilità di persone come il dott. Sfascia, mi sento di rassicurare il Sindaco su questo fatto specifico garantendo sia la prudenza che la cautela nel parlare ma garantendo soprattutto l'esercizio della mia funzione istituzionale che deve sottolineare ai cittadini tutte quelle informazioni non vere oltre naturalmente ad un controllo costante e preciso su tutti gli atti che verranno prodotti dall'attuale amministrazione.

Ecco allora che mi sento di riportare testualmente alcuni passaggi della lettera firmata dal Dott. Alessandro Maccioni, Direttore dell'Area Vasta 3, e inviatami dal Presidente della Regione Marche, in risposta ad una mia nota avente ad oggetto l'ospedale unico e l'ospedale di Camerino, quando ancora ero sindaco.

Cosi inizia la risposta del Dott Maccioni:

Con riferimento alle affermazioni del dott. Sfascia si rappresenta come le stesse siano prive di fondamento...Con particolare riferimento al reparto di Ortopedia sottolineo ancora una volta...sia stato individuato il nuovo Direttore nella persona del Dott. Di Matteo, professionista riconosciuto come una eccellenza dell'ospedale di Camerino e di tutta L'Area Vasta 3.

Si ricorda che nel periodo di vacazio il reparto sia stato ben gestito dal dott. Sfascia, che non ricordo abbia mai lamentato le gravi carenze a cui fa riferimento...L'affermazione del dott. Sfascia rispetto al fatto che qualunque ospedale venga realizzato sul territorio dell'AV3 si dovrà comunque fare riferimento all'ospedale di secondo livello di Ancona, si rappresenta come la stessa sia assurda e inconcepibile che provenga da un professionista del settore...Contrariamente da quanto affermato dal dott. Sfascia il piano sanitario nulla dispone rispetto a eventuali modifiche delle funzioni e del ruolo dell'ospedale di Camerino che invece, risultando antisismico e a norma antincendio, è stato realizzato per il bacino di utenza dell'area montana a misura di paziente con anche un'ottima gestione alberghiera. Pertanto sarà per sempre un punto di riferimento dei cittadini Camerti e del territorio limitrofo. Sin dal 2015...l'ospedale di Camerino è sempre stato considerato nella massima attenzione riguardo ai primari, alla dotazione organica complessiva, nonché all'ammodernamento delle attrezzature.

Infine alle tante parole e alle affermazioni avanzate dal Sindaco Sborgia nei miei riguardi, di disinteresse e di indifferenza nei confronti del nostro ospedale, rispondo con un passaggio istituzionale e concreto di consegne dal sindaco uscente (Pasqui) a quello in carica (Sborgia) lasciando per quanto concerne la sanità una eredità sicuramente difficilissima cioè quella di gioiello ospedaliero e tutte le questioni sanitarie in esso contenute. Anche per le altre questioni (perimetrazioni, demolizioni, ricostruzione ecc), illustre Sig Sindaco Sborgia, sarà la quotidianità a parlare e a sostituire giorno dopo giorno le bellissime parole e promesse con i fatti concreti che Lei e i suoi collaboratori sarete in grado di attuare per il bene della nostra comunità.

Da parte mia e del gruppo che rappresento massima sarà la collaborazione nel rispetto dei ruoli e delle competenze che il popolo con la sua democrazia ci ha voluto assegnare.

Buon lavoro e auguri Camerino

                                                                                              Gianluca Pasqui

                                                                                  Capogruppo “Radici al Futuro”

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