Lavori in fase di completamento per il ponte della strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino” in località Sfercia. La Provincia di Macerata, da inizio agosto, ha avviato il cantiere per i primi lavori di ripristino e consolidamento sulla parte superiore e, da circa un mese, ha disposto la chiusura del tratto per effettuare gli interventi principali.

«Siamo perfettamente nei tempi che avevamo ipotizzato per la realizzazione dei lavori - afferma il Presidente Antonio Pettinari - entro la metà di ottobre saremo in grado di aprire il ponte dato che la ditta appaltatrice ha già realizzato la soletta e ora procederàcon la stesura del tappetino».

Il ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti: per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77 è un’opera importante e soggetta a un notevole flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino.

I lavori di consolidamento ammontano a 250 mila euro e rientrano nel programma di quelli individuati e pianificati dopo gli eventi sismici del 2016, per mettere in sicurezza e ripristinare la viabilitànei territori del cratere.


ponte provinciale 180

“Circa 1100 chilometri su 1200 di strade provinciali coinvolte dalla neve e dal ghiaccio”. Con queste parole il presidente della provincia Antonio Pettinari ha spiegato l’importante operato svolto dalla sua amministrazione in particolare durante lo scorso fine settimana.

“Fin dalla mattina del sabato la viabilità era garantita sulle strade provinciali - prosegue Pettinari - nonostante sia stato interessato tutto il territorio: questo perché c’è una grande organizzazione e un lavoro fatto con serietà, sia dai dipendenti, con la struttura tecnica, e sia dalle ditte che si occupano dello sgombero neve e delle operazioni altrettanto fondamentali di spargi sale. Questa annata non è impegnativa come quella del 2012 e del 2017 in cui ci furono fenomeni atmosferici pesanti, ma tra novembre 2020 e il fine settimana appena trascorso abbiamo già speso circa 700mila euro per queste operazione, somme ingenti riguardo alla situazione in cui versano gli Enti e soprattutto le Province”.

neve1

Complessivamente l’Amministrazione provinciale ha in dotazione 20 mezzi attrezzati per la neve, di cui 5 turbine. Inoltre, per situazioni come queste di spazzaneve e spargi sale,vengono effettuate delle procedure di appalto biennali.

“I 1200 km di strade provinciali sono divise in 57 lotti, che vengono individuati in base al rischio di innevamento: un lotto della costa è molto più esteso di quello della montagna. Cinquantasei sono le ditte impegnate; il lotto non assegnato è coperto direttamente dalla Provincia con i suoi mezzi. L’impresa che partecipa deve garantire l’intervento in 30 minuti, quindi stiamo parlando di aziende che sono sul territorio. Tuttavia, in situazioni complesse, non è sufficiente l’operato della singola ditta e c’è bisogno di rafforzare il lavoro per accelerare la percorribilità delle strade colpite da fenomeni nevosi, con un intervento delle nostre turbine e dei nostri mezzi. Trenta sono i nostri cantonieri e questo fa capire quanto l’Ente sia sottodimensionato. Da diversi anni sono bloccati i concorsi per le Province e alcuni dipendenti sono stati trasferiti in altri Enti, mentre altri ancora sono andati in pensione: tutto questo ha portato a una riduzione delle risorse umane e c’è la necessità di riassumere personale”.

neve2

In conclusione Pettinari ricorda che di fronte a fenomeni nevosi intensi serve la collaborazione di tutti, istituzioni e persone. “È chiaro che la nostra priorità è la sicurezza dei lavoratori, operare sulla neve non è una passeggiata e quando ci sono situazioni di pericolo blocchiamo l’intervento. È successo, ad esempio, tra la notte del 25 e il 26 gennaio scorso: in altitudine c’era una bufera di neve e per tutelare le persone abbiamo sospeso l’intervento notturno per riprenderlo nel giorno successivo. Questa decisione salvaguarda chi sta lavorando ma al tempo stesso anche chi si muove in auto, che potrebbe improvvisamente, trovarsi in situazioni molto difficili. In montagna non ci si può avventurare”.

La decisione del Ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini di assegnare ad Ascoli Piceno la nuova sede della Soprintendenza Archeologica Bella Arti e Paesaggio per le Marche su manda su tutte le furie il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari. "Un'autentica beffa per il nostro territorio - la definisce Pettinari - che ha tutte le caratteristiche per avere questa ulteriore possibilità di un collegamento diretto con l'ufficio periferico del Ministero dei Beni Culturali, quale appunto è la Soprintendenza. Un territorio che si trova alle prese con il problema della ricostruzione e che vede inseriti nel cratere ben 44 comuni su un totale di 83. Tutto questo sembra sia sfuggito al ministro". E' un fiume in piena il presidente Pettinari, che lancia i suoi strali anche contro i rappresenti politici maceratesi. "Non solo sono sconcertato - conclude - ma sento anche il disappunto e la rabbia per un territorio che ancora una volta è stato beffato. Cosa faranno ora i presunti rappresentanti del nostro territorio? Non è possibile che ancora una volta abbia avuto la meglio il fenomeno della raccomandazione politica".
Una questione che sicuramente terrà banco ancora a lungo e che sarà approfondita sulle pagine de L'Appennino camerte in edicola il prossimo 23 gennaio.

f.u.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo