"Carenza di vaccini e impossibilità di scegliere chi possiamo vaccinare".
Sono questi i due problemi principali con cui si sontrano i medici di medicina generale marchigiani che, attraverso una nota firmata dai coordinatori di equipe territoriale Accattoli Paolo (Macerata), Mosca Andrea (Tolentino) e Paparoni Fabrizio (San Ginesio/Sarnano), denunciano la situazione che riguarda i vaccini.

Esordiscono appunto con la mancanza di dosi: "Noi abbiamo avuto a disposizione finora solo un flacone di Moderna, che equivale a 11 dosi, ed abbiamo fatto a pazienti estremamente vulnerabili a domicilio; questa settimana ci daranno, forse, un flacone di Moderna e uno di AstraZeneca. Ci hanno fatto sapere che il Moderna non ci verrà più fornito e avremo la possibilità di avere solo AstraZeneca che però, secondo il piano vaccinale della Regione Marche, potremo somministrare solo ad ultraottantenni con patologie lievi o in buona salute e a pazienti tra 70 e 79 anni, ma non "estremamente vulnerabili".

È previsto che ci forniscano dei vaccini Pfizer - proseguono - , che come è noto non siamo in grado di gestire visto che devono essere conservati a temperature inferiori a -70° e che quindi necessitano di una preparazione abbastanza complessa. Tutto questo mentre si parla del coinvolgimento dei Medici di famiglia nella vaccinazione di massa.
Veniamo bombardati da una serie di richieste a cui non sappiamo cosa rispondere, quasi sempre informati in ritardo rispetto a qualsiasi cambio di programma. Continuiamo ad essere la figura di riferimento di tutti i pazienti che in noi ripongono fiducia e speranza. Invece non ci viene concesso di gestire i nostri pazienti, di cui conosciamo le patologie e le criticità, per andare dietro a un piano vaccinale che fa acqua da tutte le parti".

Ma i medici di medicina generale sottolineano anche di essere pronti a vaccinare: "Come dimostrato dai vaccini antinfluenzali da noi effettuati tra ottobre e novembre - periodo in cui da ciascuno di noi sono stati vaccinati in meno di 2 mesi 400-500 assistiti - i medici di medicina generale sono in grado di fare vaccini ai propri assistiti in sicurezza ed in breve tempo, ma tutto questo sembra che in Regione non sia elemento di sufficiente garanzia. Facciamo notare velocemente che le innumerevoli incombenze burocratiche cui bisogna far fronte sia prima che dopo la somministrazione del vaccino, vengono normalmente sbrigate da personale amministrativo dedicato, mentre per noi sembra non sia possibile organizzare alcun aiuto. Noi iniziamo a pensare che il nostro coinvolgimento in questa emergenza non sia gradito - denunciano - . Ci venga detto con chiarezza e ci faremo da parte senza spargimenti di lacrime.
Se invece c’è ancora la volontà di dar seguito all’accordo firmato tra lo Stato e tutte le sigle sindacali dei medici, chiediamo un cambio di passo sia a livello regionale sia a livello aziendale: non possiamo più sostenere il ruolo degli sprovveduti o peggio di quelli che creano problemi. Se la vaccinazione di massa dovrà essere gestita dai centri vaccinali - affondano - , noi facciamo un passo indietro, rendendo felice chi fin dall’inizio ha paventato che il nostro contributo sarebbe stato un aggravio di spesa enorme per la sanità regionale".

GS
Viene riaperta la provinciale 29 “Collamato”. La strada era stata chiusa una settimana fa a causa della caduta di alcuni massi sulla sede stradale, proprio all’altezza di Collamato, tra Esanatoglia e Fabriano.

I tecnici erano subito intervenuti sul posto, chiudendo la provinciale. Il giorno seguente, alla luce del giorno, erano stati effettuati i sopralluoghi per verificare l’intervento da eseguire.

In tempi rapidissimi la Provincia di Macerata ha operato per il ripristino della circolazione: è stato effettuato così il disgaggio della parete rocciosa e sono state installate le reti a protezione della sede stradale.

L’intervento ha avuto un costo di 68mila euro. Per una settimana il traffico da e per Collamato e Fabriano è stato dirottato in direzione Matelica, ma con la messa in sicurezza della parete rocciosa interessata dai distacchi, viene ripristinata la regolare circolazione viaria.
Approvato dal Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari il progetto esecutivo di 150mila euro per i lavori di risanamento del piano viabile in più tratti della provinciale 160 “Poggio-Fiegni”.

La strada collega la provinciale 98 “Polverina-Fiastra”, in località Poggio, con l’altra provinciale 58 “Lago di Fiastra”, zone caratterizzate anche da presenze turistiche, tra cui quelle a scopo escursionistico grazie all’attrazione degli itinerari, tra i più belli dei Sibillini.

Il rifacimento del manto stradale fa parte dei tredici progetti programmati e inseriti nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021; viene finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.

“Con l’approvazione di questo ulteriore progetto - dichiara Pettinari - concludiamo gli interventi previsti nel bilancio 2021, finanziati con risorse del MIT. Con tale intervento riusciremo ad asfaltare quasi tutto il tracciato. Su questo stesso comprensorio abbiamo operato la scorsa estate con due lavori da 200mila euro ciascuno, uno sulla provinciale 98 Polverina-Fiastra e uno sulla 58 Lago di Fiastra, dove abbiamo anche sostituito alcune barriere di sicurezza. Nuovi lavori su questo territorio li abbiamo previsti nel 2023, in particolare sulla Polverina-Fiastra e sulla San Maroto-Fiegni”.
c.c.
La Provincia di Macerata ha approvato, con decreto del Presidente Antonio Pettinari, il progetto esecutivo dell’importo di 100mila euro per l’asfaltatura della provinciale 30, “Collattoni”.

La strada, su cui la Provincia è intervenuta nel 2019 e nel 2020 rifacendo asfaltature in più tratti, si estende dal centro abitato di Monte Cavallo fino all’innesto con la provinciale 96, “Pieve Torina-Colfiorito”.

L’Amministrazione provinciale ha previsto di intervenire anche questa volta su più tratti per mettere in sicurezza le parti di strada più ammalorate. Il lavoro è inserito nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021 e viene finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.

“Stiamo concludendo con l’Ufficio Tecnico della Provincia tutta la progettazione degli interventi di risanamento viario previsti per l’anno 2021 – dichiara il presidente Pettinari – Nei mesi scorsi contemporaneamente all’approvazione dei progetti esecutivi abbiamo iniziato anche le procedure di appalto con l’obiettivo di avviare i lavori dalla prossima primavera
La presentazione dei lavori al Campus scolastico di Camerino ha riacceso a Tolentino il tema del villaggio dedicato alle scuole che dovrà sorgere in contrada Pace ma su cui resta, a distanza di quasi cinque anni dal sisma, un silenzio che preoccupa i cittadini.

Gli studenti che hanno cominciato il percorso di scuola superiore nel 2016 hanno visto i loro cinque anni segnati dal sisma prima e dal Covid poi, vissuti negli uffici della Quadrilatero adibiti a classi, nell'attesa di una scuola nuova.

Una scuola che non è arrivata nemmeno per la loro maturità, ma che si teme non possa essere pronta nemmeno per quelle a venire. Ed intanto l'istituto Filelfo stringe i denti ed accusa il colpo del calo degli iscritti.

È la rabbia per il tempo che passa: per il centro storico, per i giovani, per le scuole, per gli insegnanti, che spinge ai cittadini a chiedere risposte a questo silenzio.

"Ad oggi - commenta Barbara Salcocci, coordinatrice dell'associazione Città in Comune - la cittadinanza non conosce ancora la situazione del progetto del Campus. Ma questo non è l'unico punto poco chiaro: non solo vorremmo sapere quali sono i problemi che tengono ancora fermo l'avvio del cantiere, ma ci chiediamo cosa ne sarà delle strutture che prima ospitavano i licei. Come è possibile - si chiede - che l'amministrazione, in questi anni, non abbia informato la cittadinanza sull'indice di vulnerabilità sismica di quelle strutture e sulla gravità della situazione in cui versano. Poteva essere convocato un consiglio comunale aperto sulle scuole, aprendo un confronto con i cittadini per trovare la soluzione più facilmente percorribile".

I genitori degli studenti sono infatti i primi a rendersi conto di come la decisione di delocalizzare le scuole fuori dal centro storico possa essere una ulteriore mazzata nei confronti della zona della città che più ha risentito del sisma: "Da madre - commenta Barbara Salcocci - vedo che i giovani sono sempre più portati a trascorrere del tempo in periferia, nella zona del Retail Park, dove sorgerà il Campus. Una necessità che deriva dalla mancanza di rilancio per i luoghi di incontro nel centro: le scuole sono il fulcro della vita. Sono proprio i giovani che l'amministrazione avrebbe dovuto coinvolgere per comprendere i loro bisogni e capire quali luoghi creare in centro per permettere momenti di aggregazione. Ai giovani tolentinati che trascorrono i promeriggi fuori dal centro si aggiungono poi quelli dei paesi vicini che prima sceglievano Tolentino come città per i loro studi e ora preferiscono spostarsi. E se si spostano per studiare alle superiori - continua - chissà se poi decideranno di tornare nella loro città almeno per il tempo libero".

L'allarme dell'associazione Città in Comune nasce anche sul ricordo del ruolo che le scuole in centro hanno sempre avuto per ogni studente, di Tolentino e non, che ha studiato al Filelfo.

Per loro, il centro storico, prima del sisma, è sempre stato scrigno di momenti trascorsi tra la bellezza; su ogni piazza ed in ogni via sorgevano i punti di riferimento in cui i giovani trascorrevano il tempo libero.

"Questo - conclude Barbara Salcocci - è quello che dovrebbero continuare a vivere i ragazzi di oggi e di domani, per poter apprezzare davvero la bellezza della loro città".

Giulia Sancricca

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Il cartello con il rendering del nuovo Campus scolastico
Approvato dal Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari il progetto di fattibilità tecnica economica per i lavori di consolidamento, miglioramento sismico, restauro e riparazione del palazzo centrale, in corso della Repubblica a Macerata.

La sede principale era, infatti, stata danneggiata dal terremoto del 2016 che aveva reso inagibile una parte dell’edificio. Con i lavori effettuati nel 2020 è stato possibile mettere in sicurezza la porzione dello stabile e rendere tra l’altro di nuovo agibile la sala della presidenza in cui, oltre alle opere strutturali, si è intervenuto con il restauro e la ripresa degli stucchi e dei dipinti delle pareti e del soffitto dove sono ritratti gli stemmi di dodici Comuni del territorio (Macerata, Cingoli, Pausula (l’attuale Corridonia), San Ginesio, San Severino Marche, Tolentino, Civitanova Marche, Treia, Recanati, Potenza Picena, Matelica, Camerino).

Dopo questo primo stralcio di un importo di 260 mila euro, ora la Provincia di Macerata passa alla seconda fase, molto più corposa, con un progetto del valore complessivo di quasi, 3,5 milioni di euro. L’intervento ha ricevuto dall’Ufficio Speciale Ricostruzione l’esito positivo per quanto riguarda la verifica della congruità dell’importo richiesto e viene finanziato con i fondi del terremoto.

Il lavoro di consolidamento, miglioramento sismico, restauro e riparazione sarà complesso, in quanto l’edificio per la sua varietà tipologica e singolarità costruttiva, dovuta anche alle notevoli trasformazioni subite nel corso della storia, non consente di utilizzare un intervento standard, ma una serie di sistemazioni di opere locali su porzioni distinte del fabbricato, studiate caso per caso, al fine di garantire le esigenze di conservazione del bene, preservarlo dai danni sismici e assicurare i requisiti di sicurezza necessari in relazione alla fruizione e alla funzione svolta.

“Lo scorso agosto abbiamo concluso con un notevole anticipo rispetto al termine previsto dal contratto il primo stralcio - afferma il Presidente Antonio Pettinari - e di fatto tutto l’edificio è tornato agibile. Ora proseguiamo con questo nuovo intervento che rende necessario un attento e puntuale studio del fabbricato per definire un lavoro non invasivo data la complessità di questo Palazzo, la cui origine risale alla costruzione dei Padri Filippini tra il ‘600 e il ‘700”.
c.c.
Ripristinare subito le autonomie scolastiche. Il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha scritto al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Ugo Filisetti, al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e all’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e diritto allo studio Giorgia Latini per chiedere quanto prima di attuare le nuove norme previste dalla Finanziaria riguardo alla programmazione regionale della rete scolastica ed offerta formativa per l’anno scolastico 2021-22.

Infatti la legge di bilancio per il 2021 dà un aiuto alle scuole e modifica i limiti dimensionali delle autonomie scolastiche, comportando per la nostra provincia una riduzione da 400 a 300 studenti per le istituzioni situate nei Comuni montani e da 600 a 500 per quelle dei Comuni del restante territorio provinciale.

Quindi solo gli istituti al di sotto di tali nuovi limiti perderanno l’autonomia e saranno annessi ad un altro istituto scolastico, facendo scattare la reggenza per i ruoli direzionali.

“Questo significa - dichiara Pettinari - che le scuole rientranti nei nuovi parametri potranno riavere le figure stabili a tempo indeterminato di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi, figure fondamentali per ogni istituto, sia per l’organizzazione della didattica che per lo sviluppo di una scuola legata al suo territorio e alle sue esigenze. Abbiamo pertanto chiesto agli uffici competenti, interessando anche le varie istituzioni locali, di avere una risposta in tempi brevi, per esaminare così le delicate questioni della programmazione scolastica sulla base del quadro aggiornato delle autonomie. La nuova norma è importantissima per il nostro territorio, specie per le zone montane che in questi anni hanno vissuto il fenomeno dello spopolamento, aggravato anche a causa del terremoto, e che oggi si ritrovano pure a subire l’emergenza Covid”.

c.c.

La legge di bilancio per il 2021 inoltre prevede l’incremento degli organici di sostegno, degli assistenti tecnici e di personale per il potenziamento dell’offerta formativa della scuola dell’infanzia.



Ok alle modifiche dell’intervalliva di Macerata. La Provincia ha dato immediatamente il via libera all’ultima richiesta della Quadrilatero riguardo al progetto definitivo dell’intervalliva per quanto riguarda il tratto svincolo di Campogiano - La Pieve.

A seguito dell’approvazione del progetto definitivo sono state quindi avviate le procedure necessarie per l’acquisizione da parte degli enti competenti dei relativi pareri per l’esame della conferenza dei servizi, e la successiva approvazione del CIPE.

Il primo tratto dell’intervalliva era già stato oggetto di valutazione di impatto ambientale (VIA) da parte della Regione Marche, unitamente all’intero tracciato della superstrada Pontelatrave - Foligno. 

Essendo state apportate su tale tratto delle modifiche, la Quadrilatero ha chiesto alla Provincia di valutare se le variazioni apportate comportassero o meno la necessità di effettuare una nuova valutazione di impatto ambientale. La Provincia ha chiuso il procedimento, ritenendo che le variante proposta non richieda una nuova procedura di VIA.

La competenza sulla valutazione ambientale del secondo tratto La Pieve – via Mattei, invece, è del Ministero dell’Ambiente, al quale la Quadrilatero ha già inviato i necessari elaborati.

Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha commentato: “Si confida che anche il Ministero dell’Ambiente, per la valutazione di impatto ambientale del secondo tratto, proceda con la stessa celerità a svolgere quanto di propria spettanza, in relazione pure al fatto che la competenza ministeriale nella valutazione del tratto in esame è sopraggiunta rispetto le precedenti competenze, in capo alla Regione e alla Provincia. Ciò sicuramente stride con le più volte annunciate volontà e normative di semplificazione. È superfluo ricordare l’importanza della realizzazione di quest’opera pubblica, attesa da tempo dalle nostre comunità, specie dopo la realizzazione della superstrada Civitanova - Foligno e la necessità di collegare ad essa la città di Macerata e il suo vasto comprensorio”.
I dirigenti dell’ANAS Marche hanno comunicato la conclusione dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza della SP 135 Pian Perduto resa impercorribile dal sisma del 2016.

Questa mattina nel corso di un apposito sopralluogo da parte del personale tecnico della Provincia sono state accertate le condizioni di sicurezza della suddetta strada provinciale Castel Sant’Angelo- Castelluccio.

Al sopralluogo ha partecipato anche il Presidente Pettinari. La Provincia ha preso atto che l’ANAS ha comunicato che gli interventi di completamento relativi alla pavimentazione verranno eseguiti nella prossima primavera senza la necessita di chiudere nuovamente al transito l’arteria.

Pertanto la Provincia in data odierna, con apposita ordinanza, ha disposto la riapertura immediata nei due sensi di marcia del SP 135.

Con lo stesso provvedimento ha disposto il limite di velocita massima di 60 Km/orari nel tratto dal Km. 8+ 000 al Km 13+ 395 (confine con l’Umbria)

“Si tratta di una notizia - commenta il Presidente Pettinari - che avrei voluto dare molto prima considerati i disagi causati da tale chiusura trattandosi di una arteria fondamentale non solo per i cittadini residenti ma anche strategica per l’intero sistema socio economico del Parco dei Sibillini. Tuttavia non va dimenticato che si è trattato di un intervento senz’altro complesso e molto impegnativo che ha visto oltre l’impegno del’ANAS anche la la costante collaborazione del Comune di Castelsantangelo, della stessa Prefettura nonché degli altri Enti interessati.”

Un nuovo ospedale Covid che se la curva dei contagi non dovesse diminuire. E' quanto hanno chiesto i sindaci dell'Ambito Sociale Territoriale maceratese al direttore generale dell'Asur Marche, Nadia Storti, nell'incontro promosso dal prefetto di Macerata Flavio Ferdiani, su sollecitazione del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli in qualità di capofila dell'ambito territoriale, che ha visto anche la presenza dei vertici delle forze dell'ordine e dei primi cittadini.

"Abbiamo ritenuto necessario chiedere un intervento sulle principali criticità che l'andamento della curva epidemiologica ha messo in luce nel nostro territorio - a parlare il sindaco di treia Franco Capponi - Oggi il problema principale riguarda la carenza di posti nelle terapie intensive e semi intensive per cui, qualora la curva dei contagi non abbia un'inversione di tendenza, abbiamo chiesto ai vertici dell'Asur Marche di individuare un nuovo ospedale Covid per superare l'emergenza. Una questione che la dottoressa Storti ha preso a cuore e nei prossimi giorni arriverà anche una proposta in tal senso".

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