Passi in avanti nell’iter per il riconoscimento dei Monti Sibillini e di tutta la fascia appenninica marchigiana a Riserva di Biosfera. Avviata lo scorso anno nell’ambito del programma Mab (Man and the Biosphere) dell’Unesco, la strategia entra ora nel vivo.

“Stiamo andando avanti anche a tappe abbastanza ravvicinate l’una dall’altra- dichiara l’assessore regionale Angelo Sciapichetti - . Crediamo che questo possa essere infatti uno dei passaggi di fondamentale importanza per rilanciare tutto l’entroterra marchigiano e in particolare quello colpito dal terremoto. Il Ministero dell’Ambiente ha valutato positivamente la nostra idea progettuale che è in via di essere migliorata ma che ha trovato già pieno favore e collaborazione da parte del dicastero che ci ha esortato ad iniziare l’animazione sociale. In vista c’è dunque una serie di incontri - continua Sciapichetti- che faremo nelle scuole, con le categorie sociali, con i comuni con i Parchi e le Unioni Montante, per far comprendere a tutti l’importanza di un riconoscimento, come quello che abbiamo richiesto da parte dell’Unesco. Riuscirci vorrà dire aver messo una pietra fondamentale per la costruzione di un nuovo entroterra maceratese”.

Il Mab (Man and the Biosphere), l'uomo e la biosfera, è un programma avviato dall'Unesco a partire dal 1971 allo scopo di promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela e la valorizzazione della biodiversità presente e le buone pratiche di sviluppo sostenibile. In Italia ci sono 19 delle 701 Riserve di Biosfera attualmente ricomprese nella rete mondiale istituita con il programma.

Creare opportunità di rilancio mediante un’integrazione tra tutela delle risorse naturali e sviluppo socioeconomico del territorio, a vantaggio delle popolazioni locali e in ottemperanza ai principi di sostenibilità e salvaguardia della biodiversità, è l’obiettivo della strategia che nella sua progettualità definitiva, a settembre 2020 verrà presentata a Parigi per la valutazione finale.

“ Per capire della portata di questo riconoscimento- conclude l’assessore regionale- basta guardare alle aree già riconosciute Mab Unesco . Senza alcun vincolo, si apre una serie di grandi opportunità che possono portare a delineare un’immagine molto diversa che valorizzi le aree interne a livello internazionale nei settori del turismo, dell’economia, delle eccellenze enogastronomiche.
cc

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