Manca il pediatra di base a San Severino e la minoranza in consiglio comunale chiede un pronto intervento alla giunta Piermattei. Quello dei pensionamenti dei professionisti della sanità è un problema che riguarda tutta la regione Marche, ma l’impatto maggiore si vede nell’entroterra. San Severino Marche non fa eccezione. A preoccupare il gruppo consiliare San Severino Futura è la situazione di stallo per il servizio del pediatra di base. Un problema che si trascina da più di un anno dopo il pensionamento della dottoressa Pasquali Coluzzi.

La riorganizzazione dei piccoli pazienti è stata tamponata negli scorsi mesi con lo spostamento presso un pediatra con contratto temporaneo e quindi con la presa in carico da parte dell’unico altro pediatra di stanza in città, la dottoressa Rastelletti. Il sovraccarico di pazienti ha portato la minoranza in consiglio comunale targata San Severino Futura a chiedere una presa di posizione forte al governo cittadino e alla nuova Azienda sanitaria territoriale Macerata. La richiesta è quella del ripristino di un servizio «fondamentale per tutte le famiglie settempedane – sottolinea il capogruppo Francesco Borioni –. È evidente che la dottoressa Rastelletti abbia un sovraccarico di pazienti e sia in grave difficoltà nel compiere il suo lavoro. Nel corso dell’ultimo anno sono state trovate delle soluzioni “ponte”, come l’affidamento dei bambini a un pediatra con contratto a scadenza e poi con la presa in carico da parte di un dottore già in sovraccarico di pazienti. Non solo: alcuni genitori sono stati costretti ad affidare i propri figli, quelli un po’ più grandi, alle cure dei medici di base. Si tratta solamente dello “spostamento” di un problema, visto che anche i medici di famiglia sono pochi e sovraccarichi di lavoro. È fondamentale che si riconosca la situazione di grande difficoltà in cui versano i professionisti sanitari della nostra città, in numero sempre minore e con un carico di pazienti sempre più difficile da gestire. Non è pensabile che un medico di base, alle prese con il proprio lavoro, possa trovarsi a dover prendere in cura anche i bambini. I piccoli pazienti hanno infatti la necessità di essere seguiti con maggiore frequenza, con cure dedicate e con attenzioni che solo uno specialista è in grado di offrire. Oggi i genitori sono costretti ad affrontare viaggi fuori città anche per delle visite di routine e la situazione va assolutamente risolta. Per questo – conclude Borioni – chiediamo all'amministrazione comunale di farsi carico del problema e di sollecitare con urgenza la giunta regionale e i vertici della nuova Ast Macerata per ripristinare il servizio di pediatria di base alle famiglie settempedane».
A San Severino si torna a parlare della costruzione della nuova casa di riposo, dopo l'incontro avvenuto il mese scorso tra il sindaco Rosa Piermattei e il Commissario staordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Un argomento che sollecita l'intervento dei gruppi della minoranza consiliare "Insieme per San Severino" e "Sasn Severino Futura", più volte intervenuti per sollecitare l'amministrazione a cercare a soluzioni più condivise possibile.

"La struttura commissariale ha posto tempi molto stretti per prendere decisioni e l'amministrazione è al lavoro per arrivare in tempi brevi ad una conclusione - si legge in una nota a firma dei consiglieri di minoranza -  Rivolgiamo un appello accorato al sindaco perché il futuro della Casa di riposo si sviluppi seguendo due direttrici fondamentali: la preferenza per costruire un nuovo edificio anziché ristrutturare l'esistente e la collocazione della struttura nel centro urbano, anziché in aperta campagna. Una struttura nuova potrà essere antisismica e sostenibile, progettata perché ogni spazio sia a misura degli ospiti anziani e delle loro particolari esigenze. Una struttura posta in uno dei quartieri residenziali permetterà agli ospiti della Casa di Riposo e della RSA che godono di autonomia di movimento di uscire e raggiungere a piedi facilmente tutti i servizi offerti dalla città, come, ad esempio, il bar, la chiesa, i giardini pubblici, l'edicola, i negozi ecc. L'ipotesi ventilata, che vedrebbe la casa di riposo costruita in campagna, fuori dal centro cittadino, obbligherebbe gli ospiti ad un isolamento deleterio per il loro benessere psicologico. In questo particolare caso il vantaggio economico non può essere il primo criterio di scelta di un sito; occorre coraggio per prendere decisioni difficili e anche il tempo giusto per farlo con serenità oculatezza. Noi, consiglieri di minoranza, ci dichiariamo disponibili a sostenere l'amministrazione anche in decisioni difficili come quelle che riguardano la vendita di parte del patrimonio oppure un impegno finanziario a medio e lungo termine. Lo facciamo perché è il tempo della responsabilità e della lungimiranza. Ci auguriamo che la grande opportunità di costruire un'opera fondamentale per la città non sia sprecata per la fretta, per superficialità o per mancanza di visione.
“Lo stato di salute della democrazia è davvero preoccupante”. Questa la considerazione che chiude la nota dei gruppi consiliari di minoranza “Insieme per San Severino” e “San Severino Futura” con la quale lamentano il fatto che i consiglieri, a sole 24 ore dallo svolgimento del consiglio comunale, non hanno ancora ricevuto copia delle relazioni degli organi amministrativi delle società partecipate Assem Spa e Assem srl.

Lo Statuto comunale prevede che “Il consiglio comunale provvede a verificare annualmente l’andamento della società per azioni o a responsabilità limitata e a controllare che l’interesse della collettività sia adeguatamente tutelato nell’ambito dell’attività esercitata dalla società medesima” – si legge nella nota congiunta - Nonostante sia un punto all'ordine del giorno che non prevede votazione, come è possibile per i consiglieri svolgere il proprio ruolo senza che venga preventivamente fornita la documentazione? Certamente il solo ascolto in consiglio comunale non permette di elaborare richieste di chiarimenti e di approfondimenti”.

Nel constatare come la volontà dell'amministrazione comunale sembra essere quella di imbavagliare il consiglio comunale e limitare il ruolo di controllo che i consiglieri comunali sono chiamati a esercitare, i due gruppi di minoranza hanno anche inviato un sollecito al presidente del consiglio comunale, valutando la possibilità di rivolgerci al prefetto.
L’amministrazione Piermattei continua a mostrare l’inconsistenza della propria azione politica e manca di una vera visione futura.
Un’accusa pesante quella che i consiglieri di minoranza del gruppo “San Severino Futura” Francesco Borioni e Alessandra Aronne lanciano attraverso una nota con particolare riferimento all’attivazione del reparto Covid all’ospedale settempedano e ai problemi generali riguardanti la sanità.

Di seguito la nota integrale:

Che cosa ci si aspettava? Forse durante lo scorso mandato c'erano stati segnali di una attenzione sui reali bisogni della città in ambito sanitario e di una conseguente azione diplomatica presso le autorità competenti? Ma se da anni la palla è stata lasciata alla voce delle solite associazioni e comitati, quando non proni alla regione, con la quale talvolta si trovano in condizione di sussidiarietà...! 

E oggi l'attivazione del reparto Covid davvero la vogliamo fare passare come un vanto? È l'ennesimo specchietto per le allodole, che preannuncia il peggiore dello scenario invece, perché va a mettere a rischio i (pochi) percorsi attivi e fondamentali per la sanità del nostro territorio. 

Ancora una volta le esigenze di un territorio che l'amministrazione non è in grado di riconoscere e tutelare. Ancora questa retorica (per non dire manfrina) delle eccellenze... quando alle reali esigenze della comunità avevamo pensato solo noi che già ai primi di novembre avevamo sollevando il problema della sostituzione della dott.ssa Ferretti e in generale della conseguente precarietà del reparto oncologia e Hospice. Questione per la quale adesso guarda caso si muove una petizione. 

Dietro alle solite stucchevoli e roboanti promesse c'è ancora una volta l'inconsistenza dell'azione politica dell'attuale maggioranza. 

La conferma della mancanza di una vera visione futura su quelli che dovrebbero essere i tre cardini della sanità locale, gli acuti, i lungodegenti e la medicina del territorio. 

La conferma dell'incapacità di individuare le soluzioni che siano verosimilmente praticabili e soprattutto che affrontino le problematiche che maggiormente creano disagi alla popolazione.  

Più che prendersi i meriti di una scelta tecnica (quella appunto di aprire il punto covid a San Severino) bisogna ascoltare le preoccupazioni degli addetti al settore ed intentare percorsi che salvaguardino la medicina, la geriatria (che è a rischio anche se nessuno ne parla), il day hospital oncologico, l'hospice, la lungodegenza, e proteggere e potenziare tutti i servizi ambulatoriali. 

Qui la nostra maggioranza coi suoi massimi rappresentanti, invece che lusingarsi dovrebbe alzare la voce, far valere le nostre necessità e non farci fare da ruota di scorta per non intaccare qualche equilibrio fondato su pacchetti elettorali, a favore non certo nostro. La sanità non è merce di scambio! Chi non si rende conto di questo, che si dimetta! Non dimentichiamo che la nostra zona subisce ancora i disagi di un terremoto che ha già portato via troppo dall'entroterra, anche a causa di chi per farsi bello non si rende conto di quali siano le sue reali condizioni e le necessità.
Clima di apprensione tra i malati oncologici in cura a San Severino e Camerino. Il reparto di Oncologia che si sdoppia tra i due presidi dell’entroterra perderà la sua direttrice, la dottoressa Benedetta Ferretti, nel prossimo maggio. Sono stati proprio i pazienti, negli ultimi giorni, ad attivarsi per conoscere il proprio futuro. Lo hanno fatto muovendosi in prima persona, ma anche affidandosi all’associazione “La voce del cuore per la chirurgia”, sottolineando le criticità che sorgeranno non appena il reparto di Oncologia affronterà il pensionamento della Ferretti. Dall’Area Vasta 3 – nelle parole della direttrice Daniela Corsi – fanno sapere che “il percorso di sostituzione sarà attivato non appena la dottoressa sarà in pensione”, ma il clima di incertezza persiste.

A San Severino si è espresso il capogruppo della coalizione progressista San Severino Futura, Francesco Borioni, che ha parlato di “eccellenze la cui importanza emerge nel momento del rischio di perderle. C’è un sentimento di delusione e timore che accomuna i cittadini settempedani e più in generale quelli dell’entroterra – ha detto Borioni –. Il meritato pensionamento della dottoressa Ferretti, da sempre esempio di disponibilità, coraggio, passione, e infaticabile energia sarà una seria perdita per il nostro presidio. Abbiamo dovuto constatare – spiega il gruppo consiliare in una nota – poca concretezza nell'individuare e difendere le reali necessità della nostra comunità da parte dell’amministrazione. Abbiamo parlato a lungo dei livelli di assistenza necessari e di quali fosse la valenza di tutti i servizi di diagnostica, di ambulatori, di day hospital e ancora del reparto di medicina, geriatria che sono la base della sanità del territorio su cui occorre puntare sempre di più anziché portare avanti rivendicazioni oramai anacronistiche. Ne parlavamo a ragion veduta, grazie anche all'esperienza sul campo del nostro candidato consigliere Gianpiero Pelagalli. Ne parlavamo con realismo avvisando che era una questione urgente su cui metter mano e occorreva lavorare con il dovuto anticipo per prevedere gli scenari possibili e prevenire quelli peggiori. Il silenzio dell’attuale amministrazione – concludono – ci fa temere che non sia stata messa in campo nessuna azione per affrontare le varie questioni, non più rinviabili, del nostro ospedale”.

l.c.
“Ricostruzione post sismica, ma anche visione e prospettive future”. Sono gli obiettivi di San Severino Futura che, nel tardo pomeriggio di oggi, ha ospitato il vicepresidente del Parlamento Europeo, Fabio Massimo Castaldo, per parlare di fondi europei, PNNR e potenziali progettualità legate alla città settempedana. “Siamo a buon punto per il post sisma – dice Francesco Borioni, leader della neonata coalizione progressista – per questo è il momento di occuparsi anche della San Severino che verrà. Il futuro del nostro Paese e, di conseguenza, quello delle piccole realtà, è legato a doppio filo alle opportunità che bandi e fondi europei potranno offrire ai piccoli Comuni. Il nostro è un tessuto socio-economico gravemente vessato dal sisma – spiega Borioni –, ma che deve necessariamente guardare oltre la sola ricostruzione fisica. C’è bisogno di attività di rete, collegandoci con enti sovracomunali fino ad arrivare a Bruxelles. È assolutamente necessario”.

Sulla falsariga del modello nazionale, massicciamente rispettato nel caso del centrodestra, anche San Severino ha presentato un’intesa giallo-rossa, con riferimenti diretti al Governo Conte II. La presenza del vicepresidente del Parlamento Europeo, esponente pentastellato, ne è un esempio. La proposta, arrivata in maniera congiunta sia da Castaldo che dalla lista guidata da Borioni, è quella di aprire un “Ufficio Europa”: un nuovo dipartimento legato all’amministrazione comunale, la cui prerogativa è quella di seguire puntualmente bandi europei che l’Unione metterà a disposizione dei Comuni. Una proposta che Fabio Massimo Castaldo giudica “assolutamente necessaria: il PNNR è l’ultimo treno disponibile per riuscire a dimostrare la credibilità del Sistema Italia in seno all’Unione Europea. Con il secondo Governo Conte siamo riusciti a ottenere un nuovo strumento: il debito condiviso. Ora è il momento di agire, sconfiggendo le logiche attendiste e miopi che hanno spesso contraddistinto il nostro Paese. La proposta di un Ufficio Europa era stata fatta anche al sindaco Piermattei, con una mia disponibilità a formare professionalità pronte a quei ruoli – spiega Castaldo –: purtroppo non abbiamo avuto risposta. Ora è il momento di agire”.

“San Severino deve avere un ufficio di questo tipo – prosegue ancora Castaldo, a cui ha poi fatto eco Borioni –, ed è uno dei punti cardine di questa lista. Dovrà essere uno strumento operativo che monitori tutti i bandi lanciati dall'UE, programmando e anticipando le progettualità legate a questi fondi. Ma dovrà essere anche un'interfaccia per il territorio. I cittadini che vogliono investire in questi luoghi devono sapere quali opportunità possono cogliere per trasformare le loro idee in realtà, portando reddito in città. L’Università di Camerino – chiude Castaldo – ha attivato un Master in Europrogettazione con la possibilità, per gli studenti, di attivare contatti privilegiati a Bruxelles. Questo ufficio dovrà rappresentare una risorsa e un metodo di lavoro di riferimento per un'amministrazione che intende guardare al futuro”.

“Il PNNR è l’ultimo vagone dell'ultimo treno per rilanciare il Paese – ha affermato Borioni in chiusura –. Crediamo in questo ‘Ufficio Europa’, è un punto cardine del nostro programma. Siamo pronti a governare con una squadra capace e dai grandi appoggi. Se dovessimo essere eletti, saremo pronti a partire subito. Ci sono tante opportunità, bisogna solo coglierle. Bisogna accelerare in tutti gli ambiti, guardando oltre la sola ricostruzione, che resta comunque fondamentale”.

l.c.
“Non condivido assolutamente la gestione che l’amministrazione ha scelto per la vicenda Assem”. Lo confessa Francesco Borioni, candidato sindaco alle elezioni per la lista progressista “San Severino Futura”. L’occhio di chi è stato anche presidente dell’Assem (carica ricoperta da Borioni durante l’amministrazione Martini, ndr), avrebbe “potuto offrire una visione ulteriore, di aiuto per dirimere la questione – sostiene proprio Borioni –. Ritengo che la politica portata avanti dall’amministrazione, al netto degli esiti che si sono visti, sia stata inappropriata. Alcuni temi che riguardano il futuro della città trascendono la dimensione temporale di una legislatura. Credo che un attivo coinvolgimento di tutti i gruppi consiliari, quindi indirettamente di tutta la cittadinanza, sia la giusta chiave per trovare soluzioni di lungo periodo su tematiche come quella dell’Assem, appunto, ma anche per l’ospedale e la viabilità. Il confronto è la ricetta per ottenere i migliori risultati”.

Poi Borioni entra nello specifico: “Quello che si è visto nella seduta consiliare dello scorso luglio (il dissenso della Piermattei nei confronti della posizione di Antognozzi, culminata nelle indagini portate avanti sugli atti, ndr) è emblematico di come il contratto di rete sia stato gestito male. Personalmente ho una visione diversa da quella di Tarcisio Antognozzi: credo fermamente che la pubblicità della società vada preservata. Prima di coinvolgere i privati cercherei dei contatti con tutte le aziende pubbliche di servizi, anche fuori regione – spiega Borioni –. L’influenza del privato nei servizi di acqua, luce e gas la stiamo già vedendo: in questo momento una parte dell’illuminazione pubblica è in mano a società private. Questo significa che in caso di guasti ci si dovrebbe rivolgere a un numero verde, con tempi di intervento decisamente più lunghi. Noi crediamo in un servizio di prossimità, Assem lo può garantire e la vogliamo preservare. Sarà uno dei primi fascicoli che tratterò, qualora dovessimo essere scelti dai cittadini”.

l.c.

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