A Fabriano, ben venticinque i comuni rappresentati nella riunione d’esordio in preparazione degli Stati generali dell’entroterra delle Marche.
C’erano Arcevia, Cagli, Camerino, Cerreto d’Esi, Esanatoglia, Fabriano, Fiuminata, Frontone, Gagliole, Genga, Matelica, Mergo, Muccia, Pioraco, Rosora, Sassoferrato, Sefro, Serra San Quirico, Serra Sant’Abbondio, Poggio Sant’ Abbondio, Poggio San Vicino, Cupramontana, Pergola, San Severino Marche e Staffolo. Altri incontri sono previsti per arrivare alla stesura finale di un documento di sintesi unitario, da sottoporre all’attenzione dei candidati alle prossime elezioni regionali. Affollato da sindaci e rappresentanti dei vari comuni, il momento di confronto su tante tematiche trasversali a tutto l’entroterra delle Marche, in preparazione di un documento unitario e condiviso per chiedere attenzione e politiche adeguate verso una parte della Regione che si sente inascoltata.
Partita già nel mese di novembre, la proposta unitaria ha raccolto sempre più adesioni in tuttol’entroterra regionale.
“Dopo i precedenti momenti di confronto -afferma il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli- la riunione dello scorso lunedì possiamo considerarla come il primo passo significativo verso l’organizzazione di quella che sarà la giornata finale degli Stati Generali dell’entroterra, in previsione della quale abbiamo già fissato altri due appuntamenti. Tengo a precisare che sebbene la convocazione sia venuta da me- continua il primo cittadino- in realtà è a nome di tutti che mi sono assunto l'onere di farlo. In questo percorso infatti non c'è un qualcuno che tira le fila, ma viene rappresentata la volontà comune di tutti quelli che hanno già partecipato e di quanti ancora vorranno partecipare.
La riunione ha registrato la presenza di 25 comuni e, facendo un po' i conti, in questo incontro abbiamo rappresentato circa il 20% del territorio regionale, pertanto una buona fetta a livello territoriale. L'obiettivo – spiega Santarelli- è quello di arrivare ad allargare la platea ad altri comuni, raggiungere il 25 -30% del territorio, per avere voce in capitolo soprattutto sulla programmazione della prossima giunta ma anche sulla prossima programmazione Europea e relativa destinazione di fondi comunitari che chiederemo possano essere indirizzati con priorità ai territori dell'entroterra”.
Positivo il fermento che, in un’ottica unitaria, via via sta registrando un crescendo d’interesse da parte degli amministratori, determinati a cercare insieme un ventaglio di possibili soluzioni atte a garantire vitalità, servizi e sviluppo alle zone più disagiate dell’interno e a pesare di più sulle politiche regionali.
“A memoria d’uomo,sottolinea Santarelli- personalmente non ricordo di un’occasione così partecipata da parte dei sindaci dell'entroterra; in realtà si tratta di un lavoro che è partito da lontano, nel senso che di momenti d’ incontro in altre occasioni comunque ce ne sono stati e abbiamo sempre parlato e sempre condiviso tematiche e problemi trasversali. Il fatto di esserci riuniti in maniera specifica per questo, trovo che sia un segnale importante, perché vedere un territorio così unito, fa ben sperare. Propedeutici alla sintesi finale che approderà agli Stati Generali – conclude il sindaco-, saranno i prossimi due incontri già fissati per febbraio e marzo mentre come giornata finale abbiamo individuato la prima settimana di aprile.
Nella prossima riunione abbiamo pensato di coinvolgere anche i sindacati, il presidente dell’Uncem Marche(Unione dei Comuni, Comunità e enti montani) e le due università di riferimento di Camerino e Urbino, perché l’intenzione è quella di arrivare alla data degli Stati Generali con qualcosa di pronto in maniera tale da sviluppare la discussione e poter uscire con un documento condiviso che consegneremo a chi si propone di guidare la regione per i prossimi 5 anni”.
Carla Campetella


E' prevista domani 20 gennaio a Fabriano la prima riunione dei sindaci di Camerino, Fabriano, Fiuminata, Frontone, Genga, Matelica, Sassoferrato, Serra San Quirico, Serra Sant'Abbondio, in preparazione degli Stati generali dell'entroterra. Su convocazione del primo cittadino di Fabriano Gabriele Santarelli,l'appuntamento si propone di tornare ad approfondire numerosi dei temi trasversali ai territori del Pesarese, Anconetano e Maceratese, problematiche legate alla sanità alle infrastrutture, ai servizi, che travalicano i confini comunali, provinciali e di Area Vasta coinvolgendo alla stessa maniera tanti centri dell'entroterra con comuni esigenze di rilanciare lo sviluppo e contrastare lo spopolamento. Finalità della riunione, mettere insieme una serie di stimoli  propedeutici agli Stati Generali dell'entroterra con l'obiettivo di arrivare alla stesura di un documento programmatico unitario da sottoscrivere e da sottoporre ai prossimi candidati alle elezioni regionali del 2020.
Già dal primo incontro, i sindaci hanno trovato condivisione su tanti aspetti, pienamente convinti della necesità di unirsi per fare massa critica e far sentire con forza la voce di una parte di Regione che si sente inascoltata e che chiede attenzione. 
" A mio parere- osserva il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia- tutto questo è molto importante. Per la prima volta, i sindaci dell'entroterra cominciano a riunirsi, a parlare di questioni comuni e, oltre il post sisma che è sicuramente una delle problematiche di primissimo piano, iniziano a dialogare con visione unitaria su numerosie delle tematiche che  riguardano i cittadini. Io stesso- continua Sborgia- sono stato tra i promotori dei primi incontri ed è già stabilito che dopo Fabriano ci riuniremo anche a Camerino. E' un'occasione da non perdere, anzi, è un'occasione da curare in quanto, ogni qual volta da amministratori affrontiamo i problemi della gente, diamo motivazione al nostro mandato. E' importante che a questi incontri seguano i fatti: le questioni sono tante e interessano dallla ricostruzione al lavoro, dallo sviluppo alla sanità, dalle infrastrutture  al diritto alla salute. Temi grandi che non solo debbono essere approfonditi ma che vanno affrontati ora e subito: i cittadini non possono più aspettare e noi sindaci siamo investiti della responsabilità di far sì che le comunità dei nostri territori, continuino a sceglierli e a decidere di rimanerci". 
C.C.

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