“Accettiamo la sfida di Borioni, siamo pronti al confronto”. Non si è fatta attendere la replica di Tarcisio Antognozzi al guanto di sfida che il candidato sindaco della lista progressista San Severino Futura ha lanciato ai suoi avversari. Un invito a “uscire allo scoperto”, a dibattere pubblicamente davanti alla cittadinanza i temi di maggiore importanza per il futuro della città di San Severino. Immediata la risposta positiva della coalizione del centrodestra unito, pronta al confronto con i progressisti. Poi il rilancio, invitando implicitamente anche Rosa Piermattei, sindaco uscente, a partecipare al tavolo.

“Ho appreso da L’Appennino Camerte di questa proposta – commenta Antognozzi –. Noi di Insieme per San Severino accettiamo volentieri la sfida di Francesco Borioni: c’è necessità di chiarezza e lo vediamo mano a mano che la campagna elettorale procede. Corrono voci imprecise, a volte persino diffamatorie, ed è per questo necessario attivare un dibattito che faccia luce sulle varie questioni. Assem, viabilità, sanità, turismo, sport, ricostruzione, investimenti: non si parla mai di visione strategica in relazione alla città. Noi accogliamo con grande piacere questa proposta – conclude Antognozzi –, e speriamo che il resto dei candidati (Rosa Piermattei, sindaco uscente, ndr) facciano lo stesso. È giusto che i cittadini possano ascoltare le progettualità dalla loro voce, dal vivo, e i loro chiarimenti su tutti gli aspetti nodali della città”.

l.c.
“Dovessimo trionfare alle elezioni, sarò io stesso a riprendere in mano la questione Assem”. Sono parole di Tarcisio Antognozzi che, a pochi giorni dalle urne, parla della questione che a gennaio portò alla spaccatura dell’amministrazione Piermattei e alle sue dimissioni. Antognozzi ha spiegato come la trattativa con la Odoardo Zecca S.p.a., naufragata in dirittura di arrivo, sia stata “un grave errore. Il progetto, se dovessimo avere un esito felice alle elezioni, verrà ripreso esattamente da dove era stato interrotto, cercando di recuperare il tempo perduto – sottolinea il candidato –. Non abbiamo alcuna intenzione di perdere altre opportunità per garantire un futuro alla società. Il blocco delle progettualità legate al contratto di rete è una decisione inappropriata, le cui motivazioni sono inconsistenti. Penso alla questione delle elezioni imminenti, usata come scudo: lo ritengo addirittura offensivo per la città. I motivi tecnici sono invece semplici ripensamenti”.

Poi le precisazioni e le accuse respinte al mittente: “Non voglio svendere l’Assem – spiega il candidato – , ma darle una continuità e un futuro. Il progetto che si è interrotto all’inizio di quest’anno è stato condiviso da tutti i dirigenti dell’azienda, in maniera molto concorde dopo un lavoro e uno studio durato tre anni. Chi governa ha la responsabilità di dare alla società le possibilità di sopravvivere alle sfide del mercato. Ho avuto la sensazione di una vera e propria campagna di diffamazione: si è parlato di interessi privati all’interno della trattativa. Gli atti sono pubblici, la questione si è svolta nella massima trasparenza. Gli attacchi personali – conclude Antognozzi – denotano la scarsità di argomenti per giustificare l’incapacità di portare avanti una scelta coraggiosa”.

l.c.
Quella guidata da Tarcisio Antognozzi, nuovo volto del centrodestra di San Severino, è la più giovane delle liste che correrà al Municipio settempedano: lo è per età media, per il leader più giovane (Tarcisio Antognozzi, appunto, ndr), e per il primo candidato consigliere settempedano nato negli anni 2000, Leonardo Simoncini.Insieme per San Severino”, questo il nome scelto per la coalizione, è riuscita a concentrare le quattro colonne del centrodestra settempedano. Un percorso di sintesi iniziato nello scorso maggio e che si è protratto fino agli ultimi giorni utili per sciogliere le riserve. Trattative estenuanti, che alla fine hanno portato a una “sintesi”, parola ampiamente tra le più utilizzate nella conferenza stampa di presentazione in cui Antognozzi si è svelato agli elettori.

L’altra parola chiave è stata “futuro”. Antognozzi lo ha più volte sottolineato, sostenendo come la sua investitura a capo della coalizione sia una scelta arrivata “dal basso, con il supporto di tutti i partiti che animano il sodalizio. Ma non sarà un percorso di stretta attualità. Quello che proporremo è una visione della città orientata ai prossimi venti anni. I cardini – spiega Antognozzi – dovranno essere la politica sanitaria, la ricostruzione, il turismo, la viabilità. Tutte sfaccettature della città che crediamo debbano essere migliorate. La squadra che abbiamo formato è pronta ad accettare le sfide che ci siamo proposti e che la cittadinanza ci chiede di vincere. Crediamo fermamente nella politica del fare, ma anche in quella del pensare, confrontare, discutere, programmare. Questo sarà il nostro modo di amministrare”.

Antognozzi ha poi proseguito nello spiegare le motivazioni che hanno portato alla scelta della sua figura quale capofila della coalizione: “Il sodalizio mi ha indicato come uomo di responsabilità per questo nuovo centrodestra unito. È una scelta politica di lungo periodo, non autoreferenziale. Saremo pronti, se la cittadinanza lo riterrà opportuno, a governare con immediata efficienza: non ci saranno ‘lune di miele elettorali’. Puntiamo a parlare delle ‘prime cento ore di governo’, non dei famosi ‘primi cento giorni’. Lo faremo con il contatto e con l’ascolto. Non è campagna elettorale, ma la nostra firma”.

Ad affiancare Antognozzi nel suo discorso di presentazione, il Senatore Antonio Saccone e Luca Marconi, entrambi Udc. Il candidato sindaco ha sottolineato questo aspetto: “Le mie radici politiche affondano nella Democrazia Cristiana, poi divenuta Unione di Centro. Partendo da quelli che sono i miei valori politici, abbiamo avviato questa progettualità, capace di abbracciare il mondo civico e delle associazioni per riportare la politica tra le persone”.

La chiusura riservata ai temi più scottanti: la sanità, con l’ospedale Bartolomeo Eustachio, e la viabilità. In entrambi i casi Antognozzi parla di “sinergia tra Comuni e con le istituzioni sovracomunali: pensare a un ospedale competitivo, eccellente, capace di offrire una sanità radicata sul territorio soprattutto per le persone anziane e per la medicina non specialistica è fondamentale. La viabilità – chiude Antognozzi – è un nodo cruciale. Collegarci alla Pedemontana, oltre ai notevoli passi avanti fatti nella burocrazia che riguarda l’intervalliva, sarà un eccezionale volano per un Comune che deve rappresentare un riferimento per tutta l’alta valle del Potenza”.

l.c.
Saranno tre i candidati che concorreranno al voto per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio Comunale del Comune di San Severino.

Il primo a depositare la propria candidatura alla carica di Sindaco è stato Francesco Borioni, classe 1965, capolista di “San Severino Futura”.

Al suo fianco, Alessandra Aronne, Samuele Bonifazi, Michela Cambiucci, Oliviero Carducci, Cadia Carloni, Giovanni Chiarella, Americo Eugeni, Alessandro Giusepponi, Fabrizio Marinelli, Pietro Paparelli, Gianpiero Pelagalli, Gilberto Primucci, Mirta Ramaccini, Francesco Maria Setaro, Lucia Ticà e Martina Zucchi. 

La seconda lista presenatata è quella del sindaco uscente Rosa Piermattei, del 1960. Il suo gruppo, come cinque anni fa, si chiama “San Severino Cambia” ed è composto da alcuni attuali componenti della giunta come Sara Clorinda Bianchi, Vanna Bianconi, Jacopo Orlandani, Paolo Paoloni, Sandro Granata; tra i nuovi figurano Paolo Amici, Elisa Angeletti, Valter Bianchi, Luca Bonci, Alberto Capradossi, Maria Teresa Domizi, Andrea Fratini,  Edoardo Magnapane,  Michela Pezzanesi, Giulia Smerilli, Teresa Traversa.

Infine il primo che era uscito allo scoperto: il candidato del centrodestra unito, Tarcisio Antognozzi, che negli ultimi anni era stato assessore dell'amministrazione Piermattei. Oggi corre con la lista “Insieme per San Severino”, al fianco di Alessandra Albani, Sandra Alessandrelli, Cinzia Anibaldi, Debora Bravi, Gino Caciorgna, Gabriele Codoni, Tiziana Gazzellini, Benedetta Losavio, Elisa Marini, Simone Meschini, Andrea Migliozzi, Gabriele Pacini, Alberto Pilato, Ndricim Popa, Roberto Ranciaro, Leonardo Simoncini.

GS
Il centrodestra corre unito anche a San Severino. Scioglie la riserva anche il coordinamento locale di Forza Italia che, dopo l'ufficializzazione della candidatura di Tarcisio Antognozzi, aveva deciso di temporeggiare.
Negli ultimi giorni, infatti, non era ancora chiaro se il partito di Silvio Berlusconi avrebbe scelto di appoggiare l'ex assessore dell'amministrazione Piermattei e quindi correre con il cosiddetto "modello Marche" o se invece avrebbe preferito smarcarsi e sostenere il sindaco uscente.
Con una nota, invece, gli azzurri fugano ogni dubbio: "Il Circolo di Forza Italia di San Severino Marche - scrivono - in vista delle elezioni per il rinnovo della consiliatura che dovrà amministrare la città a partire dal 4 ottobre prossimo esprime il proprio sostegno alla coalizione di centrodestra che vede quale candidato alla carica di sindaco del nostro Comune Tarcisio Antognozzi. Questa adesione - specificano - è la conferma delle intenzioni già espresse lo scorso marzo ed aprile quando si auspicava vivamente l’unione del centrodestra. In quella occasione fu steso un attento e preciso programma elettorale ispirato ai nostri ideali che auspichiamo possano essere di sostegno e di aiuto, attraverso i candidati, alla coalizione che parteciperà alla tornata elettorale".

GS





Quando - sabato - Fratelli d'Italia e Tarcisio Antognozzi hanno ufficializzato la candidatura di quest'ultimo alle prossime elezioni comunali a San Severino, è sembrato strano che si parlasse di "sintesi raggiunta" ma mancasse la menzione a Forza Italia. Il quadro è stato spiegato nel tardo pomeriggio di oggi da Gianluca Pasqui, ex sindaco di Camerino e ora responsabile regionale per gli enti locali nel partito berlusconiano.

"Il centrodesta non ha ancora scelto il suo candidato" ha fatto sapere Pasqui. Una coalizione di centrodestra, quella settempedana, che ha dunque saputo trovare una sintesi solo tra tre dei quattro attori fondamentali a livello partititico (Fratelli d'Italia, Lega e Udc appoggiano Antognozzi, ndr). Nella nota diramata alla stampa, Pasqui spiega come l'appoggio ad Antognozzi non sia unitario all'interno dei ranghi del centrodestra: "Ad oggi - si legge nella nota diramata dal consigliere regionale - posso affermare che Forza Italia non ha ancora indicato alcun nome e che il partito sta decidendo il candidato da appoggiare alle Comunali di San Severino Marche. Siamo ormai agli sgoccioli per quanto riguarda la nostra scelta, ma riteniamo prematuro parlare di una decisione, quando in realtà questa ancora non si è concretizzata. Nelle prossime ore comunicheremo il nome del candidato che Forza Italia appoggerà a San Severino".

Nonostante il nome di Tarcisio Antognozzi sia certo, resta ancora incerto il panorama del centrodestra settempedano: una sintesi, quella raggiunta, che potrebbe rimanere parziale.

l.c.
“Non è una mia preoccupazione, ognuno sarà libero di procedere come meglio crede”. Così Rosa Piermattei, sindaco di San Severino, sulle manovre pre-elettorali che, settimana dopo settimana, animano la città in vista delle urne. Un sostanziale “no comment” sulle intenzioni di Antognozzi, già componente della sua giunta fino a gennaio, ma anche su quelle degli altri avversari.

Avversari potenziali, però. Perché l’attuale sindaco in carica non ha intenzione di sciogliere le eventuali riserve su una sua eventuale nuova candidatura. In molti vedono la Piermattei come favorita, ma il condizionale resta ancora obbligatorio. “Le elezioni saranno a ottobre, se non sbaglio – ha scherzato il sindaco – . Mi sembra prematuro parlarne, visto che abbiamo ancora tantissima carne al fuoco. Come dissi già a inizio giugno, devo continuare a concentrarmi sul lavoro per San Severino. La mia unica preoccupazione è che la città sia in buone mani, amministrata con la competenza e la lungimiranza che merita. Ricandidarmi o meno? Scioglierò i dubbi più avanti. In giunta se ne è parlato – conclude Rosa Piermattei – , ma io non mi sono espressa, nemmeno tra i nostri banchi”.

Il tema sarà approfondito nel prossimo numero di Appennino Camerte

l.c.
“Poco probabile vedermi come candidato sindaco”. Parole di Tarcisio Antognozzi, ex assessore della giunta Piermattei. Nonostante alcuni tra gli addetti ai lavori, ma anche tra i suoi colleghi, lo avessero indicato come figura interessante da proporre alla cittadinanza di San Severino, Antognozzi si sbilancia nel senso opposto: “I miei impegni non si conciliano molto bene con gli oneri di un primo cittadino, sarebbe difficile ricoprire quel ruolo. Questo non significa comunque il mio ritiro”.

Si lavora intanto per trovare le giuste chiavi di lettura di una scena ancora poco nitida. Secondo Antognozzi la chiave di volta per la vittoria elettorale sarà “nella capacità di allargare l’angolo della propria coalizione. Se immaginassimo la politica come un angolo piatto, il vincitore sarà colui che sarà capace di trovare accordi, allargando il proprio angolo retto fino magari ai cento gradi. Questo badando però – afferma l’ex assessore – a non perdere i propri estremi. Nei prossimi mesi saranno decisive le qualità negoziali e di mediazione. Di certo è tramontata l’ipotesi di una lista ‘totale’ – prosegue – , ma i confini sono ancora poco definiti. Al netto delle posizioni di partito, infatti, una personalità di centrosinistra potrebbe essere attratta da un progetto moderato, civico, intelligente e viceversa. Non va esclusa – conclude – una collaborazione tra persone piuttosto che tra partiti”.

l.c.
"Non è più tempo di personalismi o fughe in avanti, ma del dialogo, del coinvolgimento e della partecipazione". Tarcisio Antognozzi, tra i protagonisti della scena politica settempedana, traccia la strada da seguire in vista della prossima tornata elettorale. Non più, dunque, frammentazione, ma "capacità progettuale e autorevolezza politica: strumenti fondamentali - dice - per affrontare con coraggio le scelte che la città dovrà operare per garantirsi un futuro".

In un quadro di "approssimazione e autoreferenzialità - prosegue Antognozzi - , il mio auspicio è quello di un ritorno alla buona politica, fatta di confronto aperto tra culture e appartenenze politiche".

Nel farlo, secondo Antognozzi, sarà fondamentale il "ruolo dei partiti, quali corsie preferenziali per garantirsi un continuo dialogo con le istituzioni gerarchicamente superiori, Provincia e Regione. Lo sviluppo della città - sottolinea - passerà attraverso un'interlocuzione continua ed efficace con la Regione Marche: dovrà essere aperto un fluido canale di comunicazione, in particolare con il presidente Acquaroli. È fondamentale - conclude Antognozzi - che San Severino recuperi anche il suo ruolo di guida rispetto a tutta la comunità dell'alta valle del Potenza, in un'ottica di sinergia con tutto il territorio".

l.c.
L'individuazione del sito della discarica provinciale tra le questioni oggetto d'interrogazione da parte della minoranza in Consiglio comunale a San Severino Marche
"Il chiarimento che chiediamo - spiega il consigliere Tarcisio Antognozzi- è sul motivo che ha indotto il sindaco di San Severino a firmare un documento che di fatto blocca un procedimento pienamente in atto già da tre anni e, completamente condiviso con gli altri colleghi primi cittadini con i quali si era arrivati ad una delibera del giugno scorso. Di fatto quella delibera andava a concludere un iter che, in tempi relativamente brevi, avrebbe condotto all'individuazione di un nuovo sito di discarica, visto che quello di Cingoli è ormai saturo.
Bloccare questo procedimento- continua Tarcisio Antognozzi- implica invece una dilatazione dei tempi e un aumento di costi per i cittadini, in quanto saremo costretti ad abbancare i nostri rifiuti fuori della nostra provincia. Vorremmo chiarezza- ribadisce il consigliere-, anche perché il sindaco ha firmato questo documento senza informare preventivamente la cittadinjanza sui motivi. Chiediamo dunque uno sforzo di trasparenza che riteniamo doveroso nei confronti di tutti i cittadini e dell'intera comunità".
C.C.

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