Ad Ussita il progetto Cittadinanza Attiva, con l'approvazione da parte dell'amministrazione comunale del regolamento specificatamente dedicato alla Gestione dei beni comuni, ha trovato una forte e pronta da risposta da parte della cittadinanza.

Grande, dunque la soddisfazione del sindaco Silvia Bernardini. "E' stata davvero una piacevole sorpresa, anche se confidavamo che ci cittadini comprendessero l'importanza di questo provvedimento - il commento del primo cittadino - Nello specifico il regolmento approvato consiste nel permettere agli abitanti del comune di curare quelli che sono i beni comuni, come ad esempio sentieri e giardini, di cui normalmente si occupa il comune. Abbiamo costatato, quindi, la volontà dei cittadini di riappopriarsi di questo ruolo ed è davvero bello vedere le richieste che ci arrivano per far sì che questi beni tornino ad essere fruibili e tenuti in condizioni ottimali, con gli abitanti che sostengono in questo l'operato del comune".

f.u.
Ricostruzione a Ussita: passi avanti importanti con la burocrazia. Approvato il finanziamento per le “Opere di protezione rischio valanghe V4 versante Monte Rotondo su area Vallestretta”.
Dopo la richiesta, sollevata dall’amministrazione comunale di Ussita, la Regione Marche ha approvato la congruità dell’importo richiesto – quasi sei milioni di euro – per l’intervento di mitigazione del rischio valanghe e debris-flow che interessa l’abitato di Vallestretta. Il finanziamento consentirà di poter avviare la ricostruzione della frazione.

La sindaca, Silvia Bernardini, ha commentato: “La buona notizia è che il finanziamento è stato approvato: finalmente potremo mettere al sicuro la zona abitata di Vallestretta dal rischio valanghe e debris-flow. Questo si riflette anche sulla ricostruzione, con i privati che potranno ripartire. È una grande notizia, perché questo era uno degli ultimi punti interrogativi che gravavano sulla ricostruzione nel nostro Comune, con riferimento particolare alla delocalizzazione. Vallestretta rimarrà dov’è e possiamo ricostruirla. Delocalizzare una frazione è sempre un trauma: ognuna ha le sue tradizioni e i suoi ricordi ed è importante preservarli. Abbiamo dimostrato che riusciremo a salvare e migliorare i nostri abitati: anche la ricostruzione pubblica sarà fatta in quest’ottica”.

l.c.

c.c.
Sono stati in totale 1864 gli interventi riferiti al “Progetto Sisma” portato avanti da Emergency nei paesi maceratesi più colpiti dal terremoto tra visite infermieristiche e colloqui psicologici. Marilena Silvetti è una maceratese di 23 anni ed è una infermiera del progetto coordinato dalla dottoressa Giovanna Bianco, referente del “Progetto Sisma” per Emergency Macerata.

“La parte infermieristica rappresenta il ruolo dell'infermiere di comunità, un infermiere che, riallacciandosi al concetto di prossimità, è vicino alla popolazione. Per quanto riguarda i bisogni di cui si occupa, si tratta di una medicina di base, dal controllo dei parametri vitali, alla esecuzione di medicazioni, alla somministrazione di terapie, ovviamente sotto prescrizione medica. Ci occupiamo anche di interventi di educazione sanitaria relativi alla situazione attuale da covid-19, ed eventuali altre situazioni con cui il cittadino si trova a doversi fronteggiare. Il ruolo di prossimità va oltre l'aspetto meramente sanitario- tecnico, vuol dire essere vicini fisicamente alla popolazione con una parola, una vicinanza costante."

Un progetto che nasce per mettersi in ascolto dei bisogni del territorio, con cui Emergency lavora in sinergia, dopo la firma di un protocollo d'intesa con la direzione generale dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale e le istituzioni coinvolte. Un impegno costante, gratuito e rivolto a tutti i cittadini, grazie ad un camper che si sposta nei luoghi e a professionisti capaci. Il programma sta interessando dal 2018 diversi comuni maceratesi. Emergency subito dopo l'emergenza covid ha operato anche nell’ospedale di Camerino, con l’attivazione di un servizio di ascolto psicologico per gli operatori covid e per i familiari dei pazienti ricoverati o deceduti. Il camper di Emergency è settimanalmente nei comuni di Camerino, Caldarola, Pieve Torina, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.

“Far vedere che noi ci siamo, dimostrare alle persone che non sono sole, che non sono abbandonate.” Questo dice con la delicatezza che è parte integrante della cura, la giovane infermiera che ha collaborato anche nel fornire spiegazioni ad esempio quando ai residenti di Castelsantangelo sul Nera sono stati distribuiti dal Comune i saturimetri. “Una bellissima iniziativa. Emergency in questo caso ha istruito le persone sul suo utilizzo. E’ un dispositivo utilissimo, soprattutto in questo periodo, perché tante persone non sanno cosa sia la saturazione o a cosa serva questo dispositivo.”

Siamo un gruppo che va oltre le due persone che si vedono fisicamente.” Conferma la Bianco parlando di una vera e propria squadra. “Abbiamo un gruppo di coordinamento, referenti di funzione, il nostro coordinatore di Programma Italia, il coordinamento delle cliniche mobili. Tutte queste persone ci sostengono quotidianamente. E’ una organizzazione nel suo complesso che non lascia sola la popolazione verso cui ci rivolgiamo ma anche gli operatori stessi, soprattutto in questa fase storica che stiamo attraversando, in cui siamo distanti fisicamente, lo spirito di squadra e di appartenenza è importante anche per chi si prende cura degli altri.” Per informazioni sui servizi offerti dal Progetto Sisma, si può contattare il numero: 3423878443.

Barbara Olmai
Foto: Francesco Pistilli


“Ci siamo innamorati di questo territorio e delle persone che hanno un cuore grande, alle quali abbiamo portato un aiuto solidale con tutto quello che era necessario, abbigliamento, alimenti, anche suppellettili, oltre che materiale per la pulizia della casa e l'igiene personale.” Parole di Andrea Lampo, Presidente dell’associazione “Orsi nel mondo” di Biella e portabandiera del Piemonte, che subito dopo il sisma si è mobilitata per portare della solidarietà alle persone colpite dai terremoti.

“In 50 mesi, da gennaio del 2017 a febbraio 2021, abbiamo fatto in tutto 50 viaggi impiegato 245 persone, 202 i giorni, utilizzando due pullman, 43 furgoni, 25 auto e due moto, usate come staffetta nel primo periodo. Eravamo giù in cratere, io come volontario di Protezione Civile, la vice Presidente Sandra Ciscato. Abbiamo conosciuto tante realtà a Pieve Torina, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera.”

L’organizzazione di volontariato ha anche voluto testimoniare questa esperienza in un libro “Orsi nel mondo. L'impegno biellese dopo il terremoto” scritto da Lorenzo Lucon con la prefazione di Massimo Giletti e i saluti iniziali del Presidente della Regione Piemonte Cirio. “Le scorse settimane a Striscia la Notizia, il nostro concittadino Ezio Greggio, ha presentato il libro, il cui intento è una raccolta fondi. I proventi del libro saranno completamente utilizzati nel cratere proprio per mantenere solida la vicinanza con le popolazioni.”

L’associazione, nonostante le restrizioni covid, non si ferma e ha già preso accordi con l’amministrazione comunale di Ussita per sistemare il campo di bocce che si trova nel parco giochi del paese. In tutto questo tempo sono nate anche delle grandi amicizie. “Grazie alla vice presidente che ha conosciuto Samuele Cristallini che lavorava nel comune di Pieve Torina, si è consolidata l’amicizia, tanto da essere chiamati a fare da testimoni di nozze al matrimonio tra Chiara Marucci e Samuele. I ragazzi hanno voluto passare la loro luna di miele in Piemonte. Ora gli sposi vivono a Vari, frazione di Pieve Torina.”

L’impegno biellese ha visto anche alcuni volontari coinvolti in progetti scolastici di educazione civica, ai più giovani hanno raccontato il terremoto del centro Italia. Altro progetto riguarda la donazione di cibo per gli animali. “Lo portiamo tramite dei contatti con una veterinaria di Ussita, che si occupa delle colonie feline e altri punti di riferimento nella zona di Arquata del Tronto e un'altra persona che si occupa di Norcia e Cascia”.

Per testimoniare almeno in parte la grande riconoscenza che si deve a realtà come questa, il comitato della Croce Rossa Italiana di Visso, ha menzionato la giovane volontaria biellese Beatrice Ruggeri all’attenzione del regionale in una proposta di conferimento di onorificenza al merito per l’attività svolta nelle zone terremotate. Andrea Lampo dice di aver trovato una famiglia nelle Marche. “Non arrivo come un volontario, bensì come un amico di casa.” Il terremoto ha tolto molto ma ha saputo donare tanta umanità e vicinanza. Non dobbiamo dimenticarci mai di chi ci ha teso più di una mano.

Barbara Olmai
In molti si stanno interessando del futuro delle aree interne, considerate marginali, quelle carenti di servizi. Anche il nostro Appennino rientra in queste “categorie”, anche i borghi dei Monti Sibillini, interessati da decenni di spopolamento rappresentano un caso studio, oggi ancor più singolare visti i terremoti che hanno accelerato i processi di desertificazione e costretto amministratori e cittadini a ripensare a un nuovo modo di viverli questi luoghi. Qualcuno teorizza da qualche tempo (e la pandemia ha aiutato), un ritorno alla vita in queste realtà, luoghi in cui accogliere cittadini stressati dal rumore di metropoli troppo veloci. Altri che qui ci sono nati, non li fanno tutti questi ragionamenti. Qui ci vivono bene nonostante tutto e ci vogliono restare e non hanno dubbi su questo. Conoscono i posti e amano quei paesaggi che riescono ad entrarti dentro.

Si chiama “L'Incanto degli Appennini” la nuova azienda agricola costituita da Milena Bruni ad Ussita grazie alla sua grande passione per gli animali, specie le capre. Milena non ha trent’anni e ha deciso di restare nel suo paese terremotato. Vive a Sorbo, dove un anno fa ha acquistato una casa con il suo compagno. A Sorbo non c’è nessun atro. “E’ come vivere in totale isolamento. Uno esce e vede solo macerie. Però anche il fatto di avere questo hobby degli animali, di stare sempre con loro, anche adesso col covid, ha aiutato tantissimo, perché anche se non puoi vedere tante altre persone, con loro ci puoi sempre stare”.

Tra gatti, cani, capre, cavalli, papere e piccoli roditori, la vita di Milena scorre nell’impegno quotidiano della cura dei suoi animali, un mondo che per lei era una passione e non riusciva a vederlo come lavoro. “Ho deciso di intraprendere questo cammino, poter realizzare dei prodotti con il latte di capra e attivare anche una fattoria didattica per far conoscere gli animali ai bambini. Mi sono detta che lo fanno in tanti altri posti e potrebbe essere una bellissima idea farlo ad Ussita, sia per avere dei prodotti tipici di qui, sia per continuare a stare sempre più tempo con loro ma per realizzare anche qualcosa insieme a loro.”

Aiutata da sua mamma veterinaria, Milena alleva attualmente una ventina di capre. Vorrebbe realizzare un laboratorio e realizzare anche prodotti cosmetici grazie al latte di capra. Poi l’idea è anche quella di trovare dei terreni per coltivare la Mela Rosa dei Sibillini e produrre marmellate. Insomma tanti sogni in cui Milena crede, spinta anche dal fatto che i turisti, o abitanti di seconde case, vogliono tornare ad Ussita.

Quando chiedo a Milena cosa le manca di più della vita di prima del terremoto mi dice il palazzetto del ghiaccio, perché lì ci passava molto tempo, poi la parte turistica. “I turisti danno sia una grande mano all'economia che alla parte sociale, alcuni sono anche amici. Manca il fatto di non vederli tutta l'estate, parlarci e avere questo rapporto con loro.” Milena ha la concretezza di una ragazza che conosce il valore delle stagioni, il valore del tempo e degli spazi che non vanno sfruttati come a qualcuno piacerebbe ma vissuti nella loro autenticità. “L’importante è che ogni persona abbia la possibilità di realizzare ciò che più desidera e rimanere nel luogo in cui vuole vivere.”

Barbara Olmai

Altri approfondimenti nel prossimo numero del settimanale e nella rubrica radio "Prima le persone" http://www.appenninocamerte.info/podcast/itemlist/category/121-primalepersone
Lettera di risposta alle affermazioni dell'assessore Valentina Bravi, da parte della minoranza in Consiglio comunale ad Ussita resasi di recente promotrice di una mozione per chiedere la diminuzione della tassa Tari per le seconde case. 
A scrivere è il capogruppo della minoranza Guido Rossi: " Caro assessore, nella mozione faccio riferimento a un Trattato Europeo ripreso dal Consiglio di Stato, da TAR Regionali e leggi dello Stato che riconoscono i diritti dei proprietari delle seconde case.  

"Gentile Assessore Valentina Bravi,- recita la missiva di risposta firmata da Guido Rossi- ho letto con attenzione e anche con un po' di sorpresa la sua risposta alla mozione da me presentata relativa alla diminuzione della tassa TARI per le seconde case. Le normative richiamate a giustificazione della proposta, sono riferite al Trattatto sul Funzionamemnto dell'Unione Europea (art. 191, par,2 TFUE), sancito dall'art. 14 della direttiva 2008/98CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19.11.2008 che ha trovato immediata applicazione nell'ordinamento nazionale. Mi riferisco al principio “chi inquina paga” e quando un comune applica la tassa “piena” la stessa è da ritenersi iniqua perchè calcolata sulla superficie occupata piuttosto alla quantità ed alla qualità di rifiuti prodotti. Questo principio è stato ribadito dal Consiglio di Stato con sentenza n.4223 del Settembre 2017 e da altre sentenze di TAR Regionali che non sto qui a ricordarle. Anche l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con delibera n. 443/17 e 444/19 riprende il principio del “chi inquina paga”e introduce nuove disposizioni per determinare il metodo tariffario per la copertura dei costi. Lo stato Italiano, ha dato possibilità ai Comuni di uniformarsi già dal 2013 con la legge n.147. Queste norme sono già state recepite da allora - continua Rossi- dalla quasi totalità dei comuni Italiani che hanno aggiornato il proprio Regolamento per l'applicazione della tassa sui rifiuti (TARI), applicando mediamente,una riduzione del 30% sulla tassa stessa a quelle abitazioni a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo, non superiore a 183 giorni l'anno. Se questi richiami normativi e i sui ambiti di applicazione , come da Lei dichiarato,” contengono degli errori a richiami normativi ed ai relativi ambiti di applicazione” sono in attesa di conoscere quali errori commessi, i relativi ambiti di applicazione e che tutto questo non conta,sicuramente serviranno ad arricchire il confronto nel Consiglio Comunale al momento della discussione della Mozione. Mi fa piacere sentire che state lavorando a questo problema per cercare una soluzione più equa per tutti senza discriminare una fascia di utenza piuttosto che un'altra. Colgo l'occasione per ribadire il concetto che questo principio è legge, che le leggi vanno applicate e rispettate così come i diritti di che paga le tasse.  In questo momento, anzi da anni, si sta discriminando solo la fascia dei proprietari delle seconde case che hanno sempre “contribuito” per pagare la copertura integrale dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Servizio del quale non riusciamo ad avere copia del contratto che regola questo impegno. Spero - conclude la lettera- che lo studio che state facendo e che dovrà necessariamente essere portato in Consiglio Comunale sia orientato al rispetto delle leggi, al miglioramento del servizio e dei diritti dei cittadini.

c.c.

"Chi inquina paga" è questa la richiesta del consigliere di minoranza di Ussita, Guido Rossi, contenuta in una mozione sulle tariffe della TARI.

A rispondere è l'assessore al Bilancio, Valentina Bravi: "La mozione è meritevole di interesse e approfondimenti - dice - . Vanno sicuramente riviste alcune formule della mozione presentata in quanto contengono degli errori a richiami normativi ed ai relativi ambiti di applicazione, ma è sicuramente un lavoro che abbiamo avviato anche con il progetto di raccolta differenziata.
Da novembre scorso, con la prima redazione dei piani del Cosmari, stiamo lavorando proprio a questo e stiamo cercando di trovare la soluzione più equa per tutti, che non vada a discriminare una fascia di utenza, piuttosto che un'altra".


GS


Giovedì prossimo 11 marzo è previsto un incontro a Roma con la struttura commissariale e l’amministrazione comunale di Ussita per dare seguito agli incontri avuti con il Commissario alla ricostruzione Legnini in merito ai poteri speciali da mettere in campo per risolvere importanti questioni riferite alla ricostruzione del paese.

Commissario e sub-commissari nei giorni scorsi sono stati ad Ussita per rendersi conto nuovamente delle problematiche più importanti che sono da risolvere. “E’ stato un incontro veramente fruttuoso perché finalmente abbiamo messo i pilastri di questa nuova ordinanza che andrà a definire quelli che saranno i poteri speciali per affrontare delle situazioni che veramente ci stanno dando una grossa preoccupazione perché grandi e complesse che non si possono affrontare con quelle che sono le procedure normali.” Dichiara il sindaco Silvia Bernardini.

“La prima è il cimitero di Ussita che dovrà essere affrontata sotto molteplici aspetti. Poi il comprensorio turistico di Frontignano e il sistema delle centrali idroelettriche.” Si ragiona sui poteri speciali e sui Programmi Straordinari di Ricostruzione (PSR) che potranno includere anche una rivisitazione della nuova piazza di Ussita. “Abbiamo pensato di prendere in considerazione anche tante problematiche che ci sono e che possono vedere nei Programmi Straordinari finalmente la loro realizzazione, come dare una piazza al paese che sia anche identica al paese stesso e non che sia semplicemente una strada ad alto scorrimento. 

Questi programmi andranno a rivalutare anche tutto il complesso delle attrezzature sportive del fondovalle. Per quanto riguarda le infrastrutture, si pensa alla viabilità esistente ma anche a una viabilità alternativa. La struttura commissariale ancora una volta ci ha attestato la sua vicinanza e ci ha dato gli strumenti, tramite le ordinanze che sono state emanate fino adesso, per correre e lavorare bene.”

Barbara Olmai

Altri approfondimenti su "L'Appennino Camerte" in uscita giovedì prossimo
Nei giorni scorsi il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini si è incontrato con alcuni sindaci del territorio per fare il punto sulle opere pubbliche da ricostruire. “E’ stato un incontro veramente importante per quanto riguarda il futuro di Ussita” ha riferito il sindaco Silvia Bernardini.

“In passato avevamo chiesto la possibilità che venissero applicati i poteri straordinari sulla situazione relativa al nostro cimitero. Questa è una richiesta che parte da lontano prima ancora che io arrivassi, in base a delle normative che c'erano. Poi nel frattempo il commissario Legnini ha emanato l'ordinanza 110 che prevede proprio questa fattispecie e in virtù di questo siamo stati convocati.

La situazione nel nostro cimitero è molto complicata e complessa. Si tratta di un cimitero monumentale. Non si tratta “solo” della rimozione delle salme, cosa notevole perché comunque stiamo parlando di circa 800 salme ma si tratta di restaurare, di ricostruire delle opere d'arte come la torre, la cappella del Cardinal Gasparri che è anche essa un'opera d'arte. Con l'emanazione della nuova ordinanza abbiamo visto che questa possibilità, oltre al cimitero, poteva essere estesa anche ad altre situazioni che per noi sono altrettanto importanti, come le centrali idroelettriche, danneggiate dal terremoto, che sono la linfa vitale per quello che è il bilancio comunale”.

I poteri straordinari possono essere conferiti non solo ai sindaci ma ai soggetti reputati più idonei a risolvere problematiche altrettanto straordinarie. Quindi Ussita sta lavorando in sinergia con la struttura commissariale per sbloccare queste opere di ricostruzione. “L'altro settore importante e strategico per Ussita e per il comprensorio, è Fontignano con i suoi impianti di risalita e gli impianti sportivi del fondovalle”. 

Poi ci sono le problematiche relative al rischio idrogeologico di cui Ussita da sempre soffre.
Quindi cimitero monumentale, centrali idroelettriche, impianti di risalita, impianti sportivi e rischio idrogeologico. Sulla capacità di fare rete e di dare risposte concrete in tempi “rapidi” si gioca il futuro di un paese che rappresenta anche il futuro di una parte della montagna maceratese e dell’entroterra. Ricordiamo infatti che gli impianti di risalita e quelli sportivi, su tutti il palaghiaccio, generano un indotto a tutto il fondovalle e giù fino anche a zone come Muccia e Pieve Torina, anche se volendo si potrebbero inserire anche altri comuni visti i numeri prodotti in passato dagli sportivi frequentatori della montagna.

Sicuramente si tratta di ripensare ad un sistema che possa includere più realtà che possano dialogare tra loro, abbandonando campanilismi e idee individualistiche. Un sistema proiettato al futuro che sappia far tesoro anche degli errori passati. Le sfide sono troppo importanti e non più rinviabili per non affrontarle insieme.

Barbara Olmai

Maggiori approfondimenti sul prossimo numero di Appennino Camerte
Sono terminati a Frontignano di Ussita i tre giorni di sopralluoghi dell'Ustif per il collaudo delle seggiovie Lo Schiancio-Le Saliere e Pian dell’Arco-Belvedere.

"Come era prevedibile - dice il sindaco Silvia Bernardini - , dopo cinque anni di fermo, i sopralluoghi sono andati abbastanza bene, ma ci sono state diverse prescrizioni, dovute a componenti che non potevano essere verificati prima.
Sia per questo che per tutto il sistema, abbiamo concordato con il funzionario dell'Ustif che faremo il necessario per sistemare ogni cosa affinchè tutto svolto fatto ad arte.
Ce lo aspettavamo - ammette il sindaco - , sarebbe stato un miracolo se non ci fosse stata alcuna prescrizione".

Anche se fino al 5 marzo prossimo non si potrà sciare, la verifica degli impianti permetterà di riattivare le seggiovie dalla prossima primavera per poter rendere fuiribile la montagna ai turisti anche d'estate: "Dovremmo verificarlo con la successiva visita - dice il primo cittadino - perchè se a quel punto si potesse aprire, sempre tenendo conto che alcuni dei nostri impianti sono utilizzabili solo da sicatori, lo faremo. L'obiettivo - conclude - è di poter rendere utilizzabili gli impianti per la prossima stagione estiva, per rimettere in fuznione anche il sistema del bike park".

GS

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