In epoca di crisi da coronavirus un’integrazione al reddito dell’attività agricola arriva dalla decisione del sindaco di Recanati, Antonio Bravi che ha istituito un bando per stipulare convenzioni dirette con i singoli agricoltori per la sistemazione e la manutenzione del verde pubblico nelle strade extraurbane.
Avere cura e proteggere il proprio territorio è, infatti, un’arte antica e gli agricoltori, per vocazione, sono i primi custodi del paesaggio agrario, chi meglio di loro può prendersi cura delle aree verdi pubbliche extraurbane limitrofe alle rispettive aziende agricole?
Nei gravi tempi di crisi è anche un modo per supportare l’attività agricola nell’ottica del perseguimento delle finalità di promozione e sostegno dell’agricoltura, può essere un piccolo reddito integrativo per gli agricoltori, un lavoro parallelo d’interesse collettivo.

Antonio Bravi Sindaco Recanati 2
Antonio Bravi


“E’ una norma di facile applicazione e di immediata esecutività – dice Antonio Bravi -  che permette alla nostra amministrazione di stipulare convenzioni dirette con i singoli agricoltori grazie ai quali possiamo proteggere insieme il grande patrimonio di bellezza delle nostre campagne”

Il bando promosso dal consigliere con delega all’Agricoltura, Stefano Miccini, in collaborazione con gli assessorati competenti e l’ufficio tecnico,  prevede la stipula di “convenzioni per lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e manutenzione del territorio con singoli imprenditori agricoli” e promuove forme di cooperazione con i cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di pubblica utilità, dando seguito, nell’interesse dell’intera collettività e in modo concreto, al principio di sussidiarietà orizzontale.

“Per partecipare al bando basta essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto, avere la sede legale nel Comune di Recanati o i nei Comuni vicini. - spiega Stefano Miccini -  L’attività consiste nella manutenzione delle strade prese in custodia con l’esecuzione di due tagli e sfalci della vegetazione per un quadrimestre l’anno nelle aree di competenza”.

GS
Anci, Regione e Comuni della costa a confronto sulla riapertura di parchi e aree verdi, i cimiteri e le spiagge.

Un dibattito da cui è scaturita la decisione di riaprire il 4 maggio: "Pur ribadendo che la pandemia non è vinta e che restare a casa resta per i tutti i cittadini la scelta auspicabile – ha detto Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche – si apre la possibilità di fruire di alcuni spazi pubblici come emerso dall’orientamento unanime e dalla grande condivisione espressa nel corso del confronto.  
Partendo dalle linee guida su cui ci siamo trovati d’accordo – ha aggiunto – poi ogni sindaco indicherà i dettagli della fruizione ai propri cittadini tenendo conto delle specifiche esigenze e della effettiva capacità di far rispettare le regole".
Una riapertura che richiede comunque "forte senso di responsabilità dei cittadini dei comuni marchigiani - ha concluso - ricordando che il controllo demandato agli organi di vigilanza sarà rigoroso così da evitare un nuovo aumento dei contagi che porterebbe a nuove chiusure".

GS

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