Caro prezzi delle utenze: stangate per i cittadini, ma soffrono anche i piccoli comuni. L’aumento fino al 40% delle bollette di luce e gas rischia di mettere sotto forte pressione i bilanci comunali, già alle prese con l’ombra dei pagamenti dei mutui. Le rate dei finanziamenti non sono state ancora inserite nel decreto “Milleproroghe” e, qualora non accadesse, anche i piccoli comuni dell’entroterra maceratese dovrebbero sobbarcarsi una mole di spese nell’ordine delle decine di migliaia di euro, che si sommerebbero appunto ai pesanti rincari delle bollette.

A sottolineare il problema è il presidente dell’Unione montana Potenza Esino Musone e sindaco di Pioraco, Matteo Cicconi. Già alle prese con la ricostruzione post-sisma, Comuni come il suo faticherebbero a far quadrare il bilancio. «Parliamo di spese enormi, decine di migliaia di euro che pesano moltissimo sulle casse di un piccolo comune come Pioraco – commenta Cicconi –. C’è grande preoccupazione per i cittadini, ma anche per le piccole realtà: questi aumenti sono davvero molto incisivi e a oggi non sono previsti incentivi per il ristoro di questi aumenti. Ci saranno indubbiamente problemi per la chiusura dei bilanci: l’appello alle istituzioni è di porre riparo e di aiutare i piccoli comuni. Questo vale per le bollette ma anche per le rate dei mutui: il rischio è di dover tagliare servizi essenziali per far quadrare i conti a fine anno e di rallentare anche le pratiche della ricostruzione. Le nostre zone non possono permetterselo».

l.c.
Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha scritto al Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini: ridurre le bollette elettriche. Sono molti infatti quelli che hanno dovuto utilizzare la corrente per il riscaldamento nelle soluzioni abitative emergenziali.
Gentilucci chiede al Commissario "maggiore attenzione": "Mi sembra assurdo - afferma il primo cittadino di Pieve Torina - non derogare i pagamenti per coloro che non erano nella possibilità di andarsene e che sono stati costretti a scaldarsi con l'energia elettrica perché non potevano utilizzare all'interno dei container o degli alloggi di fortuna altre soluzioni. Questi cittadini sono resilienti e meritano un riconoscimento per la loro dignità. Questa è la ragione per cui ho deciso di scrivere un appello al Commissario straordinario, affinchè si prodighi verso il Governo e questo percorso sia ripensato, in funzione proprio della permanenza in questo territorio della popolazione. Un territorio che, ricordiamo, ha anche subito un grandissimo nevone quando, nel 2018, c'erano più di due metri di neve proprio nella zona più colpita del cratere. Ecco allora la necessità di una presa di coscienza di quelle che sono le ricadute delle iniziative politiche su questo territorio: voglio analizzarle e parteciparle a chi poi domani mattina sarà il soggetto interloquito e che dovrà presentare queste istanze a livello statale".

Red.
Ingiustificabili lungaggini e un teatrino assurdo”. Così l’Onorevole leghista Tullio Patassini sulle bollette del sisma. L’emendamento per la risoluzione del problema porta la sua firma: bollette sospese sugli immobili inagibili e fattura di conguaglio in 120 mesi, questa la proposta di Patassini, che spera in una rapida accoglienza. Ai microfoni di Radio C1 inBlu, l’Onorevole ha dichiarato: “Assurdo il teatrino sulle bollette dei terremotati: non c’è traccia del problema nei loro webinar e nei loro emendamenti, ma sollecitano l’azione congiunta dei parlamentari marchigiani. Vogliono davvero dare una mano ai terremotati? Si diano una mossa visto che il loro PD e i Cinquestelle sono al governo: li convincano ad accogliere l’emendamento della Lega e lo facciano in fretta. La Lega lavora perché restino sospese le bollette sugli immobili inagibili, e si possa pagare la fattura di conguaglio in 120 mesi anziché in 36 per non gravare sui bilanci delle famiglie che dovranno aprire il portafoglio per vecchi e nuovi consumi”.

Un emendamento necessario – sostiene Patassini – perché il Governo continua a fare orecchie da mercante e a pasticciare con la normativa. Anci e gli indignati della domenica ci spieghino perché il loro governo incapace ha previsto che le domanda di agevolazione per le bollette fosse indirizzata all’Agenzia delle Entrate e all’ Inps anziché ai gestori. È come se ci avessero mandato dal salumiere per comprare le scarpe. Invece di rimediare alla svelta, PD e Cinquestelle scaricano le responsabilità. Come Lega abbiamo sollecitato la risposta del governo già con una mia interrogazione a marzo, visto che alle conseguenze economiche del terremoto cominciava ad essere chiaro si sarebbero sommate anche quelle del Covid. Il ministro Patuanelli ha risposto solo il 24 luglio manifestando la propria intenzione di ‘adottare ogni utile iniziativa’ di cui ancora non abbiamo traccia. Le rassicurazioni, come al solito, sono rimaste parole buone solo per note alla stampa. Non è un caso che, negli ultimi giorni, abbiamo persino dovuto occupare l’aula di Montecitorio per costringere il governo ad affrontare i problemi degli italiani anziché aprire corridoi umanitari percorsi dagli scafisti”.

Red.

“Ricostruire le Comunità” è il titolo di una campagna di ascolto e informazione organizzata dalla CISL Marche rivolta ai residenti nei comuni del cratere che ieri pomeriggio ha fatto tappa a San Ginesio.

Erano presenti Rocco Gravina, Responsabile territoriale locale, Silvia Spinaci, Responsabile CISL Macerata e Alessandra Fioravanti di Adiconsum. L’obiettivo dell’assemblea, rivolta in particolar modo ai pensionati e lavoratori dell’area cratere è stato quello di dare informazioni sulle principali proroghe, dallo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2019 fino alla scadenza per la presentazione delle domande di contributo per la ricostruzione di danni gravi sempre fissata al 31/12.

Particolare attenzione è stata rivolta alla sospensione dell’IRPEF mediante la c.d “busta paga pesante”a favore dei lavoratori e dipendenti, la cui restituzione è prevista a partire da giugno 2019 in 120 rate senza sanzioni e interessi. Si è poi parlato della sospensione dei contributi, che saranno rimborsati a decorrere dal 1 giugno 2019, e dei mutui sulle prime case di abitazione inagibili la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2020.

Un altro argomento di cui si è discusso è stato quello inerente la fatturazione delle utenze domestiche (acqua, luce, gas e telefono): le uniche rate annullate sono quelle del servizio idrico, poiché gestito in gran parte da aziende locali, che hanno applicato l’azzeramento dei corrispettivi tariffari, mentre per quanto riguarda le utenze di gas e luce il 31 marzo del 2020 è la data ultima entro il quale potrà essere inviata la fattura di conguaglio, con gli importi non fatturati. Nell’importo saranno previste le agevolazioni concesse per trentasei mesi dopo il terremoto, cioè l’azzeramento di alcuni costi fissi (trasporto, contatore ed oneri generali di sistema) della bolletta, che nel caso della corrente elettrica comporteranno un risparmio del 40 per cento sui costi annui, mentre per il gas il risparmio stimato è del 20 per cento.

Presente per l’Amministrazione comunale il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco.

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