Con l'arrivo della bella stagione erano in fermento per l'organizzazione di eventi e sfilate in tutto il territorio.
Passione ed energia che non possono essere fermate quelle di Chiara Nadenich e Marco Moscatelli che, nonostante il periodo di fermo dovuto al virus, hanno comunque deciso di pensare ad un evento in smart working grazie all'aiuto dei ragazzi e delle ragazze che durante l'anno collaborano con Fabbricaeventi.com
Da questa volontà è natà la 'Sfilata evento smart' che andrà in scena sabato 25 aprile alle 21.30 sui canali social e sul sito internet dell'agenzia di produzione.
“In tempi di lockdown, quello dello spettacolo live è sicuramente uno dei settori più colpiti - spiegano Chiara Nadenich e Marco Moscatelli - così abbiamo voluto produrre questo evento smart con alcuni degli artisti con i quali collaboriamo solitamente per dire al pubblico, alle piccole e medie imprese e alle istituzioni: noi ci siamo, non molliamo e non vediamo l'ora di ritornare ad animare piazze, teatri, aziende e locali. Per farlo abbiamo scelto l'hashtag #piùforti”.
I modelli e le modelle sfleranno fra le mura domestiche esprimendo loro stessi sia nel look che nel mood, così come i conduttori e tutti gli artisti che andranno in scena sabato.
Una passerella insolita quella adottata da Fabbricaeventi.com,  nel rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza.
“Artisti e operatori del settore eventi live sono un patrimonio per la comunità - concludono - , tutti noi non ci dobbiamo dimenticare di loro, anche se ora il nostro pensiero va prima di tutto al personale sanitario che ci sta curando e aiutando”.
Ospiti dell'evento anche Jo Squillo e Le Iene Andrea Agresti e Filippo Roma.

GS

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È stata sempre la musica il fil rouge che, dalle difficoltà del sisma a quelle del Coronavirus, ha tenuto unito il Paese senza permettergli di cedere il passo allo sconforto.
La musica che unisce, la musica che guarisce, quella musica di cui si ha bisogno nei momenti felici e in quelli più tristi. Questo lo sanno bene gli artisti della FORM, Orchestra Filarmonica Marchigiana, che in questo periodo di lontananza dai propri spettatori hanno sentito comunque il bisogno di esser loro vicini con l'arte e la bellezza.
Da questa necessità, dalla volontà di tenere vivo il legame con il proprio pubblico e con quanti amano la musica, è nato FORM-Cafè, una rubrica di incontri e racconti di musica e musicisti.
Primo appuntamento questo pomeriggio alle 18.30 sulla pagina facebook della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana con la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi.
"L'obiettivo è quello di riallacciare il contatto con il pubblico - spiega il direttore dell FORM, Fabio Tiberi - . 'La grande musica non conosce distanze' è infatti il sottotitolo di questi incontri. Abbiamo ritenuto opportuno, dopo un periodo di silenzio anche in rispetto di chi ha avuto e sta avendo problemi, di fermarci per un po', ma allo stesso tempo ci sembrava corretto e onesto poter tornare a dialogare con il pubblico. Lo facciamo con questa formula. Il primo ospite è la direttrice Venezi che ha aperto la nostra stagione sinfonica a gennaio, quindi ripartiamo esattamente come avevamo cominciato quest'anno".
Un modo in più per tenere viva l'attenzione su un settore, quello dello spettacolo, in grave difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria. "Devo essere sincero - dice Tiberi - , questo primo periodo, tutto il mese di marzo e metà del mese di aprile, lo abbiamo dedicato allo studio delle forme di sostengo al reddito di chi fà della musica la sua professione. C'è anche la preoccupazione e la volontà di capire come tornare alla dimensione reale della musica dal vivo".

GS

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Lo spettacolo non si ferma ma va online, sono tante le performance e gli streaming trasmessi dai più importanti teatri del mondo e anche il Politeama di Tolentino lancia il progetto Politeama #iorestoacasa per essere sempre vicino alla propria community.
"Un piccolo aiuto - scrivono in una nota - per dare a chi resta a casa alcune occasioni di intrattenimento. Nelle prossime settimane saranno on line altri eventi, di cabaret ma anche di attività diverse legate ai libri, alla cultura e alle performing art, con il contributo delle associazioni che operano al Politeama".

In ogni appuntamento sarà trasmesso uno spettacolo di cabaret andato in scena al Politeama che sarà visibile online sul canale Youtube per 48 ore.

"È stato scelto il cabaret - spiegano - perché si tratta di un genere di spettacolo che per la sua specificità può essere apprezzato anche dal computer, tanti altri spettacoli dal vivo di altro genere invece non risultano in pieno sul web perché necessitano della visione diretta e dell’interazione con il pubblico".

A dare il via al progetto Fattodicoppia di e con Piero Massimo Macchini e Michele Gallucci, una produzione Lagrù per la regia di Paolo Figri. L’appuntamento è per venerdì 24 aprile alle ore 21,00.

Al seguente link https://youtu.be/LjHpUILeW9k sarà possibile vedere lo spettacolo online all'ora stabilita di venerdì e già da ora impostare il promemoria che avviserà gli spettatori 30 minuti prima dell'inizio dello spettacolo.

GS
Dietro ai sipari chiusi da più di un mese c'è un mondo che pochi conoscono e, forse, proprio per questo, non viene ritenuta una attività lavorativa al pari delle altre. Una attività che mantiene uomini, donne e famiglie, oggi senza un lavoro e con la preoccupazione per quello che verrà.
È per questo motivo che Mauro Mazziero, presidente dell’Associazione Culturale  “Centro Culturale”, piccola realtà di Potenza Picena, ha scritto una lettera, sottoscritta anche da amministratori e rappresentanti del settore, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

"Da anni, assieme ai miei soci e collaboratori - spiega Mazziero - , cerchiamo di risollevare e promuovere la nostra terra, già martoriata dal terremoto, attraverso la materia più preziosa che abbiamo: la bellezza delle tradizioni musicali e artistiche che, da sempre, hanno innalzato la reputazione e la nostra immagine nel mondo, trainando tutto il resto. Abbiamo realizzato un Festival di musica e arte, dedicato al nostro illustre concittadino Bruno Mugellini e un incubatore culturale, MayDay, che sta producendo importanti progetti. Per un piccolo centro il valore del lavoro legato alla cultura, nelle dovute proporzioni, è paragonabile a quello di un ente culturale di una grande città, forse anche di più, perché in provincia tutto è più laborioso.

Vi scriviamo - si legge nella lettera al presidente - in questo momento cruciale non per chiedere un aiuto, ma per condividere una riflessione sull’opportunità di mettere finalmente mano, in modo organico, in un settore così importante e propulsivo per l’identità e l’economia delle nostre comunità. Nella tradizione contadina da cui provengo, profondamente legata alla terra e al cielo, la bellezza nella vita di tutti i giorni era un elemento essenziale e non superfluo. Anche la famiglia più povera non rinunciava a far dipingere il suo carro, a ricamare le lenzuola per il corredo e, infine, a una stanza speciale dove accogliere gli ospiti di riguardo. Gli strumenti musicali e quindi la musica hanno sempre accompagnato la vita dei nostri nonni e genitori anche nei momenti più duri della guerra. Pensiamo che oggi come allora il “lavoro della bellezza” possa essere determinante per fare di questa notte un giorno radioso. La bellezza da sola non salverà il mondo; è la volontà di bellezza, il suo concretizzarsi in lavoro e in nuove occasioni di sviluppo autenticamente civile che potrà ridarci una società migliore e più consapevole.

Questo è il momento per costruire - conclude - , come è avvenuto agli inizi del Novecento, una nuova avanguardia delle arti che sia guida e concreto impegno per tutti coloro che amano la propria terra e il proprio cielo. Convinzione condivisa con tutti i firmatari di questo scritto".

GS
E' stato il programma di Canale 5 "Striscia la Notizia" a riaccendere, ieri sera, i riflettori sui territori del sisma e sui terremotati in attesa della ricostruzione.
Un servizio che è nato dall'hashtag #iorestoacasa, tanto che l'inviata si chiede, appunto, come possano vivere i terremotati, "decine di migliaia di persone sfollate - ha detto - che oggi dopo quattro anni continuano a vivere in alloggi di emergenza. Alloggi che dovevano essere per un breve periodo ma che a distanza di quasi quattro anni non sono ancora cambiati. Si va da Tolentino a Castelluccio, da Arquata a Muccia. Tutti in attesa di una casa vera".
Oltre alle soluzioni abitative di emergenza, infatti, il servizio ha portato all'attenzione dei telespettatori i tanto contestati container di Tolentino: "250 persone - ha detto l'inviata - tra cui molti anziani e famiglie numerose, vivono in stanze di 12 mq con bagni, docce e mense in comune.
Una città in container, dove si condivide tutto. Come potete immaginare, qui, mantenere la fondamentale distanza di sicurezza è praticamente impossibile".
Un problema che aveva ribadito anche il Comitato 30 ottobre e per il quale il primo cittadino, Giuseppe Pezzanesi, aveva ribadito l'assoluta attenzione.
Anche nel videomessaggio che il sindaco ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, il 18 aprile scorso, illustrando la situazione del Covid 19 in città ha detto: "Abbiamo la situazione sotto controllo ai conteiner, che non sono un lager - ha ribadito - ma un luogo di comunità dove una grossa parte delle famiglie hanno già espresso la volontà di restare in quella struttura. Ho tutte le firme di chi ha rifiutato il contributo di autonoma sistemazione per restare lì. Decisioni dovute a motivi di lavoro, ma anche alla comodità economica, in attesa dei famosi appartamenti che dobbiamo finire di costruire o iniziare a costruire".
E proprio sulla costruzione degli appartamenti per i terremotati, Pezzanesi ha lanciato un appello al Governo: "Il Presidente Conte ha riaperto qualche attività - ha detto - ma, nonostante le richieste inviate attraverso le strutture deputate, a noi vicine, come la Protezione civile nazionale, il Commissario Giovanni Legnini e il governatore Luca Ceriscioli, l'edilizia emergenziale non è stata fatta ripartire.
Crediamo che, essendo i cantieri all'aperto, ci siano le condizioni per poter tornare a lavorare con la distanza di sicurezza ed i prsidi anitari. La ricostruzione era appena iniziata e sono trascorsi tre anni e mezzo, bisogna riaprire i cantieri per far portare un po' di serenità almeno nelle zone terremotate".


GS
Una task force sanitaria di 58 infermieri albanesi è arrivata ieri pomeriggio nelle Marche. Servirà a rinforzare la capacità assistenziale sul territorio, in particolare nelle strutture residenziali e nelle case di riposo.

“Un altro aiuto concreto, dopo l’invio dei medici, da parte dei nostri vicini al di là dell’Adriatico nella battaglia contro il Coronavirus – commenta il presidente della Regione Luca Ceriscioli –. Un segno di vera amicizia che accogliamo con profonda gratitudine. A nome di tutta la comunità marchigiana, ringrazio il primo ministro albanese Edi Rama ed il suo popolo per la vicinanza e la solidarietà che stanno dimostrando all’Italia in questi drammatici mesi. Lo sforzo dell’Albania, in proporzione a quello di tanti altri Paesi più grandi e più ricchi, è immenso e ritengo sia di esempio per tutti”.

La squadra di infermieri albanesi che per la maggior parte parlano la lingua italiana, è stata suddivisa tra le 5 Aree vaste.  Ogni gruppo è stato assegnato ai direttori di distretto che in base alle necessità, disporranno le destinazioni nelle strutture sanitarie ed assistenziali del territorio.

c.c.
Artigiano con 4 dosi di eroina e droga in casa. Deunciato e multato per il mancato rispetto del decreto sull'emergenza saitaria.
È l'esito dell'operazione dei Carabinieri di Cingoli che ieri, durante i controlli svolti in località Tremoline per contrastare il diffondersi dell’epidemia in atto, hanno fermato un artigiano del posto in transito alla guida del proprio autocarro, in possesso di 4 dosi di eroina, acquistate, a suo dire, poco prima a Macerata.

Successivamente è stata perquisita anche l'abitazione e, nel garage, all’interno di un armadietto, sono stati trovati altri 4 involucri di cellophane del peso di 0.6 grammi ciascuno, uno dei quali aperto e parzialmente consumato, per un totale di altri 2,2 grammi di eroina, oltre ad un bilancino elettronico di precisione.

L'artigiano è stato denunciato all’autorità giudiziaria per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché multato per l’inosservanza del divieto di movimento senza giustificato motivo.

GS
L'importanza dell'ascolto, ma anche di custodire ricordi e sensazioni di un periodo storico che sarà ricordato da chi verrà dopo di noi.
È questo ciò che ha pensato il sindaco di Macerata, Romano Carancini, nel lanciare l'iniziativa dal nome "Scrivi a Romano".
Si tratta di un nuovo canale dedicato esclusivamente alle parole dei maceratesi che abbiano voglia di raccontare al sindaco come stanno affrontando la difficile situazione legata all’ emergenza da Covid 19 che ha modificato le loro abitudini, i loro sentimenti, la loro vita: un pensiero, una riflessione, una piccola storia, una speranza su quello che si sta vivendo o su come si pensa al nuovo inizio.

"Credo che questo tipo di proposta - dice il sindaco Carancini - sia una occasione per continuare a rapportarci nel modo in cui abbiamo provato a farlo in questi anni: con un dialogo, un confronto, talvolta anche aspro. Ora l'intenzione è qulla di creare un patrimonio. Credo che questo tempo abbia prodotto in noi riflessioni, forse anche insolite, e credo che poterle raccogliere e farne un patrimono di memoria sia una cosa importante. Oltre al fatto che, non lo nego, sia un modo per motivare i cittadini ad impgnarsi nel portare avanti questo sacrifcio nel restare a casa".

Nei suoi due mandati, il primo cittadino di Macerata si è trovato ad affrontare diverse situazioni di emergenza, dalla nevicata del 2012 dal sisma, dall'incendio della Orim ai tragici fatti di Pamela e ora l'emergenza sanitaria, a pochi mesi dalla data in cui avrebbe lasciato le redini ad un suo predecessore con le elezioni amministrative.
Tutti episodi che hanno segnato la storia della città e del territorio e in cui l'ascolto ed il dialogo hanno cercato di essere presenti: "Le prove su emergenze importati sono state tante - ammette - .  Probabilmente, nel momento di grande difficoltà, l'amministrazione riesce ad essere ancor più se stessa dal punto di vista dell'animo. Abbiamo cercato di farci sentire vicini alle persone, soprattutto ai più fragili. Credo che, da questo punto di vista, senza volerci dare un giudizio su noi stessi, fin qui il dialogo sia stato sempre profondo ed aperto".

I messaggi su questa emergenza potranno essere inviati tramite posta elettronica all' indirizzo  scriviaromano@comune.macerata.it o, in forma cartacea, al Comune di Macerata, Segreteria del Sindaco, piaggia della Torre 8 e dovranno concludersi con l’hashtag #insiemeavanticonfiducia.

Giulia Sancricca





Ognuno aiuta come può e, molto spesso, al di là della vicinanza economica, anche una parola di conforto, un pensiero, un messaggio, possono essere balsamo per chi combatte in prima linea un mostro senza volto.
Questo lo hanno imparato bene anche i bambini che, ormai da più di un mese, non possono incontrarsi per via di questo essere cattivo a cui si prova a dare un nome, un volto, anche se sostanza non ha.
E per essere vicini a chi, come hanno spiegato loro le maestre, lavora al fianco dei malati per farli guarire, hanno pensato di fare disegni e scrivere messaggi.
Se alle raccolte fondi ci pensano gli adulti, i bambini delle scuole di Camerino e di Serravalle non sono comunque rimasti fermi a guardare: hanno messo insieme i colori più belli per descrivere questa pandemia e confermare che per loro, i veri eroi, sono gli operatori sanitari.
"Ci sono arrivati questi disegni - spiegano dal Covid Hospital di Camerino - e li abbiamo affissi nella vetrata davanti alla direzione sanitaria affinchè tutti gli operatori li possano vedere e trarne coraggio".
Coraggio, sì, perchè ce ne vuole tanto e chi meglio dei cittadini di domani può darlo a chi lavora per un futuro senza malattie.

GS

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La scomparsa di Maria Sampaolesi, deceduta ieri al Covid Hospital di Camerino, è un lutto che colpisce la Lega SPI-CGIL di Recanati e il Sindacato Pensionati Provinciale della CGIL di Macerata per la perdita della sua ex segretaria.
"E’ stata la Segretaria della Lega di Recanati fino al 2018 - scrivono ricordandola - , anno della scadenza del suo mandato, ed ha rappresentato per la Camera del Lavoro di Recanati un punto di riferimento importante caratterizzando la sua presenza quotidiana insieme a suo marito Angelo, ed ai suoi collaboratori.
Componente del Comitato Direttivo dello SPI e della CGIL Provinciali, così come del Comitato Direttivo SPI e CGIL Regionali Marche, il suo impegno, la sua storia politica e la sua conoscenza ne hanno sempre caratterizzato i suoi interventi, il suo contributo, le sue proposte ed il suo impegno politico.
Amava leggere i suoi scritti nelle sue relazioni con un’eleganza che l’ha sempre contraddistinta - aggiungono - ; determinata di contenuti nelle sue riflessioni ha saputo vivere la quotidianità nel suo vasto territorio, quale Recanati rappresenta, con una presenza costante che difficilmente la vedeva assente negli impegni, capace di relazioni negli svariati contesti che le si presentavano.
Componente del coordinamento donne regionale della CGIL fin dalle prime formulazioni, interpretando al meglio la figura di donna, è stata anche Presidente del circolo AUSER di Recanati dedicandosi all’impegno ancor più sociale verso il volontariato".

GS

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