Gli Stati Generali della montagna marchigiana si sono riuniti a Fabriano presso l’Oratorio della Carità.

La giornata promossa dall’UNCEM – Unione nazionale comuni, comunità, enti montani in collaborazione con Anci Marche, ha avuto un unico filo conduttore : le nuove sfide dei territori montani marchigiani.

L’incontro si è aperto con il saluto del Vescovo della Diocesi di Fabriano – Matelica Giancarlo Vecerrica per poi passare all’intervento del coordinatore del dibattito Michele Maiani - Presidente delegazione UNCEM delle Marche che ha tracciato un bilancio del primo anno di nascita delle Unioni Montane marchigiane.

Il Sindaco di Fabriano e Presidente dell’Unione Montana dell’Esino Frasassi Giancarlo Sagramola ha poi con il suo intervento centrato appieno l’obiettivo della giornata lanciando nuove sfide e strategie per il cambiamento del territorio montano.

Sagramola ha ripercorso le difficoltà e le problematiche che la nostra area montana si è trovata ad affrontare nel corso di questi anni.

I tagli lineari della politica, sempre più consistenti, hanno reso difficile garantire i servizi alla popolazione montana che negli anni inevitabilmente è diminuita in quasi tutte le zone montane marchigiane tranne nella zona dell’Esino Frasassi in cui si è mantenuta pressoché costante.

Le problematiche che l’area montana marchigiana deve fronteggiare sono innumerevoli:

- LA RETE SANITARIA con la presenza di solo 4 ospedali che coprono il 55% del territorio, contro i 9 ospedali presenti nella costa

- I TRASPORTI dove si assiste ad una scarsa integrazione del trasporto su gomma a causa dell’organizzazione ancora ferma ai vecchi confini con linee insufficienti e articolate su vecchie modalità. La difficoltà inoltre del trasporto ferroviario sempre più minato e reso difficoltoso da continui tagli alla spesa.

- I SERVIZI SOCIALI con la difficoltà di garantire i servizi essenziali ad una popolazione che invecchia sempre di più e logisticamente distribuita in territori difficili da raggiungere, difficoltà che potrebbe essere superata facendo coincidere i territori dell’Unione Montana con quelli degli Ambiti territoriali sociali

- L’ISTRUZIONE con la necessità di pianificare indirizzi scolastici e localizzazioni degli istituti tenendo conto non del singolo territorio comunale ma dell’intera zona montana

- LE IMPRESE da sostenere anche attraverso il recupero dell’Accordo di programma, nato della crisi della Antonio Merloni, come strumento di sviluppo delle Aree Interne. Promuovere inoltre interventi di sostegno all’artigianato artistico e rilanciando i centri Servizi alle Imprese , simili al modello “Meccano”

- L’AGRICOLTURA promuovendo la ricerca e l’uso delle nuove tecnologie anche attraverso la ricerca di nuove fonti di finanziamento

- LA FORESTAZIONE rilanciando l’attività forestale come strategia essenziale di sviluppo del territorio.

Tutte queste problematiche possono essere superate conclude il sindaco Sagramola se adottiamo tutti insieme delle STRATEGIE DI CAMBIAMENTO: prima di tutto bisogna superare i vecchi confini amministrativi provinciali pensando ad un’unica ARTEA VASTA MONTANA DELLE MARCHE.

Il lavoro delle Unioni Montane delle Marche deve essere focalizzato inoltre a proporre linee per una nuova legge nazionale/regionale sulle Aree Montane valorizzando la possibilità di acquisire risorse interne per garantire la continuità dello sviluppo del territorio montano.

Inoltre, il vero cambiamento – ha concluso il Sagramola - non potrà mai dirsi completo ed efficace se non viene condiviso da tutte le Unioni Montane attraverso una comunicazione continua e strategica da realizzare anche attraverso strumenti comunicativi nuovi e sempre più efficienti .

La giornata è poi continuata con gli interventi del Sindaco di Frontone e Presidente dell’Unione Montana del Catria e del Nerone Francesco Passetti che si è soffermato sulla strategia delle aree interne nella Regione Marche per poi lasciare la parola a Fabrizio Giuliani – Presidente della società SAF che ha tracciato i vantaggi di una politica efficace della forestazione nella Regione Marche.

Il Presidente del Consorzio di Bonifica della Regione Marche – Claudio Netti ha descritto le politiche del consorzio per le aree interne lasciando quindi le conclusioni della giornata all’Assessore alle politiche della montagna della Regione Angelo Schiapichetti e all’Onorevole Enrico Borghi Presidente nazionale dell’UNCEM.

Processato per direttissima presso il Tribunale di Ancona il pastore di origine macedone arrestato dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Fabriano per aver minacciato di morte e tentato di aggredire un dirigente veterinario ASUR di Fabriano.

Lo scatto d’ira a seguito di un accertamento di routine disposto dallo stesso Veterinario presso l’allevamento. Il pastore subito avrebbe detto di voler uccidere il Dirigente che al momento non era presente, poi ha raggiunto lo studio dello stesso, cercando di scavalcare cancello per poterlo aggredire. L'uomo è stato però bloccato dagli agenti ed è finito in manette.

I militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Fabriano, al termine di una rapida attività investigativa, hanno denunciato un 25enne del luogo, ritenuto responsabile di aver ceduto una dose di eroina a due quindicenni.

In seguito a segnalazioni i militari, nel corso di un appostamento nei pressi dei Giardini Regina Margherita hanno notatosi due ragazze che si defilavano dietro un furgone parcheggiato a ridosso di un marciapiede e poi si incamminavano a passo spedito verso il centro storico.

Dpo un breve pedinamento le due sono state fermate e controllate, quindi condotte in caserma e perquisite. Una di loro aveva indosso una dose di eroina.

Vistesi scoperte le ragazze hanno riferito di aver acquistato lo stupefacente poco prima da un ragazzo di Fabriano.

Le indicazioni fornite hanno poi permesso di rintracciare il presunto spacciatore il quale è stato trovato in possesso di alcuni grammi di marijuana, materiale atto al confezionamento dello stupefacente e circa 200,00 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato, il ragazzo denunciato per spaccio e le due ragazze segnalate quali assuntrici.

I carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Fabriano, a conclusione delle indagini relative al furto di un telefono cellulare avvenuto nel marzo del 2015 all’interno di un istituto scolastico cittadino, hanno denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione due stranieri, di cui uno minorenne, residenti in un comune limitrofo, individuatiquali utilizzatori del telefono iphone6, poi restituito all’avente diritto.

Una grande manifestazione in Ancona insieme agli altri comuni marchigiani e la raccolta firme per indire un referendum: sono questi i prossimi step del Coordinamento cittadino per il punto nascita di Fabriano che ha tenuto un incontro aperto al pubblico presso la Sala Avis.

Un centinaio di persone hanno partecipato all’assemblea, durante la quale i membri del coordinamento hanno ricordato il percorso fatto finora con le manifestazioni a Fabriano e in Ancona, azioni che hanno attirato l’attenzione della cittadinanza ma che hanno ottenuto come risposta una totale indifferenza da parte del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

Durante l’incontro sono intervenuti il dottor Vinicio Arteconi, che ha riportato l’indignazione del personale medico ospedaliero coinvolto nella chiusura del reparto che, attualmente, ancora non ha ricevuto disposizioni chiare circa ciò che avverrà dopo la fine del mese, quando il reparto dovrebbe smettere di operare. Arteconi ha inoltre espresso perplessità sulla capacità dell’ospedale di affrontare le emergenze attraverso personale reperibile e non presente h24, come lo è attualmente.

L’assessore Barbara Pallucca ha poi annunciato che si sta andando avanti sulla strada del ricordo al TAR: la giunta comunale ha affidato l’incarico ad un avvocato specializzato in diritto amministrativo e il ricorso sarà pronto per i primi giorni della prossima settimana.

Presenti alcuni esponenti politici d’opposizione, che hanno dato il loro appoggio alle azioni del coordinamento e i rappresentanti sindacali, oltre che ad altri esponenti di movimenti locali.

E’ intervenuta la deputata del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni, suggerendo anche per Fabriano la possibilità di un’ AFOI (Area Funzionale Omogenea Integrata) tra i presidi marchigiani come è avvenuto in Umbria e parlando della fattibilità di un referendum.

Prosegue dunque la battaglia per salvaguardare il punto nascita.

“Non è possibile che questa Amministrazione Comunale per recuperare qualche spicciolo in più da mettere a bilancio – dice Pariano – vuole che anche i diversamente abili, qualora risultino indisponibili gli stalli loro riservati gratuitamente, paghino per poter parcheggiare in aree contrassegnate da strisce blu.

Un becero modo per “fare cassa” a tutti i costi che, dinanzi ad una legislazione in materia così poco chiara, dovrebbe essere immediatamente soppresso attraverso il buon senso di una classe politico-amministrativa oramai sempre più allo sbaraglio.

Di una giunta ed una maggioranza – conclude Pariano – che preferisce mettere le mani nelle tasche delle fasce sociali più deboli anziché ingegnarsi per trovare soluzioni ai tanti problemi, Fabriano e i cittadini fabrianesi non sanno che farsene”.

 
Pino Pariano
Gruppo Consiliare “FABRIANO PRIMA DI TUTTO”

“In politica non è cosa rara assistere al gioco delle tre carte quando viene strombazzata qualche novità. Nella giunta regionale delle Marche però, si mente spudoratamente sapendo di mentire. Per bocca dell’assessore regionale con delega ai Trasporti e all’Ambiente Angelo Schiapichetti, Palazzo Raffaello ha annunciato l’arrivo di otto nuovi treni nuovi treni Swing a metano sulla tratta Fabriano-Civitanova. I giornali hanno riportato pomposamente la notizia: dei convogli a impatto zero sono una novità che ha dell’incredibile in un paese dove il trasporto ferroviario non rappresenta propriamente un fiore all’occhiello del sistema del trasporto pubblico. Talmente incredibile che infatti non è vera: è bastato veramente poco per scoprire che l’assessore si è lasciato andare a una dichiarazione infondata in quanto  quegli otto treni sono diesel. Fanno rabbia  le castronerie dette da un assessore che dovrebbe conoscere la materia di cui è chiamato a decidere le sorti a livello regionale. Non solo. Il 31 dicembre segnerà la fine del 2015 e la chiusura definitiva delle officine Trenitalia di Fabriano, sulle quali nel recente passato si è investito molto e dove il personale in servizio è altamente specializzato. Dunque, oltre al danno la beffa: quei treni per fare manutenzione dovranno essere portati ad Ancona e verranno fatti viaggiare vuoti lungo la tratta Fabriano-Ancona o Civitanova–Ancona con tutto quello che comporta a livello di maggiori costi e ulteriori emissioni inquinanti. Scelte strategiche masochistiche, volte di nuovo a una penalizzazione sempre più palese dell’entroterra marchigiano”.

E’ quanto afferma in una nota la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni.

“Ci saremmo aspettati – prosegue - una rettifica da parte dell’assessore ma chiaramente non è mai arrivata: molto meglio lasciare ai cittadini l’illusione che le cose stiano migliorando e regalare loro questa immagine bucolica e un po’ romantica di un treno a metano che attraversa le verdi campagne e le dolci colline marchigiane. D'altronde se non si è in grado di farle le cose tanto vale regalare dei sogni di plastica. Tra tante bugie, la giunta regionale almeno un aspetto dell’operazione non lo ha nascosto: i prezzi dei biglietti aumenteranno. La novità, tutt’altro che ecologica, la pagheranno dunque i cittadini”.

 
 
 
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