“Probabilmente è la prima volta nella storia della politica in cui arrivano dimissioni perché un partito si rafforza”. Così Luca Scorcella e Carmelo Ceselli, i due consiglieri comunali di Tolentino che nell’assise cittadina hanno ricostituito il gruppo di Forza Italia, commentano l’uscita dal partito del commissario cittadino Daniele Pinciaroli, del responsabile Dipartimento Sanità Marche Stefano Gobbi e del vice coordinatore provinciale di Macerata Alessia Pupo.

Scoppiata, dunque, la polemica in seno al partito forzista tolentinate, con i due consiglieri che forniscono alcune precisazioni.

La prima – si legge in una nota - riguarda l'affermazione dell'ex commissario comunale Pinciaroli il quale dichiara di non essere stato portato preventivamente a conoscenza della volontà di ricostituire il gruppo consiliare. Ciò non risponde affatto alla realtà dei fatti. Il commissario è stato più volte informato di questa volontà, di cui ha parlato, fra l'altro, in privato anche con il consigliere Scorcella. Ciò che, invece, è assolutamente vero è che dallo scorso 22 febbraio, data del suo insediamento, l'ex commissario comunale Pinciaroli non ha mai convocato una riunione o un incontro dove eventualmente affrontare la questione e cercare di risolverla”.

In ordine poi alle esternazioni di Stefano Gobbi, secondo cui "gli avvenimenti di Tolentino sono stati una inclusione forzata, senza alcuna condivisione, anzi calata dall'alto" Scorcella e Ceselli rincarano la dose: “Forse il dottor Gobbi si riferisce a quando anche iscritti e dirigenti locali di Forza Italia hanno letto solo sul giornale della sua nomina a responsabile Sanità Marche del partito e poi alla nomina a commissario comunale di Daniele Pinciaroli. Entrambi, fra l'altro, fino a quel momento neanche iscritti al partito.. Quale condivisione c'è stata in queste nomine? C'è, però, una differenza. Per noi, ogni ingresso nel partito ha rappresentato un valore aggiunto, un tassello ulteriore nel percorso di crescita che ci siamo posti come obiettivo. Ma, soprattutto, noi abbiamo la consapevolezza che in un partito, come in una azienda o in una squadra di calcio, esistono delle gerarchie che vanno rispettate. E, quando non ci si trova di fronte a situazioni clamorose e disdicevoli, le decisioni di chi ha certamente più esperienza e capacità manageriali vanno rispettate. Eventualmente si discutono all'interno, per cercare soluzioni quanto più condivise. Solo in questo caso specifico si è voluti andare per forza allo scontro, per motivi che non conosciamo e che francamente neanche ci interessano”.

Crediamo che chi prende le decisioni, al contrario di ciò che affermano i dimissionari, conosce molto bene questo territorio – concludono i due consiglieri azzurri - Dopo l'insediamento come commissario regionale del sottosegretario Francesco Battistoni, il nostro partito ha letteralmente cambiato marcia. Era un partito allo sbando, quasi scomparso elettoralmente. Oggi abbiamo un partito vivo, dinamico, giovane, capace di esprimere la terza carica istituzionale della Regione Marche, capace di esprimere in provincia di Macerata il più alto quoziente di voti delle Marche. Oggi abbiamo delle guide capaci e competenti, grazie alle quali possiamo programmare adeguatamente e con fiducia il futuro. Chi dice che non vuole scontri e attacchi personali e poi convoca conferenze stampa per scontri e attacchi personali, evidentemente non voleva il bene del partito. Ma su una cosa i dimissionari hanno ragione: gli elettori sanno perfettamente ciò che è accaduto. E fra qualche mese si capirà chi ha lavorato per tenere il centrodestra unito e chi invece ne voleva la frammentazione (e il conseguente tracollo a Tolentino)”.
Attacco, parata, risposta e contrattacco. Sta davvero suscitando un autentico “vespaio” la vicenda della delibera della giunta comunale di Tolentino che rispediva al mittente, nella fattispecie i tecnici della provincia di Macerata, il progetto relativo al nuovo Campus Scolastico cittadino.

Dopo che il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Anna Quercetti aveva sollevato la questione non sono tardate le risposte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della vice Silvia Luconi, cui aveva replicato la segretaria del circolo dem tolentinate Luigina Loreti, che nella sua replica chiama in causa anche il consigliere di maggioranza Luca Scorcella.

Pronta dunque la replica del consigliere di Forza Italia di Tolentino, che si sente “tirato per i capelli nel dibattito fra la segretaria Loreti e la vice sindaca Luconi”.

“Resto piuttosto perplesso dal fatto di essere stato chiamato in causa dalla segretaria locale del Partito Democratico in merito al dibattito sorto fra il capogruppo dello stesso partito e il vice sindaco Silvia Luconi – dichiara il consigliere Scorcella - La segretaria dem parla di gravissime allusioni del vice sindaco Luconi fatte “strizzando l’occhio al suo amico Scorcella”. Ora, ammesso e non concesso che la signora Loreti (cui faccio innanzitutto i migliori auguri di buon lavoro, non avendone mai conosciuto il ruolo fino ad oggi) facesse riferimento al sottoscritto, mi chiedo sinceramente perché abbia voluto in maniera estemporanea e senza alcun motivo, tirarmi per i capelli in questo dibattito. Sempre ammesso e non concesso che “l’amico Scorcella” sia io, evidentemente fa riferimento a uno scambio di opinioni espresse con il vice sindaco sul suo profilo facebook. Secondo il concetto di democrazia del Pd (che quando sente odore di campagna elettorale improvvisamente si risveglia da lunghi letarghi), evidentemente commentare senza insultare nessuno o scambiarsi opinioni sotto un post è reato di lesa maestà tanto da meritare la citazione nella nota stampa”.

Da qui l’affondo del capogruppo Scorcella sulla nota emanata dal locale circolo del Partito Democratico che definiscecensurabile nel contenuto e nelle espressioni. Termini come “regolamento di conti”, “esecutore”, “articolo insulso”, questi sì evocano quelle che vengono definite le “peggiori assimilazioni” – incalza Scorcella - Questo modo di fare politica non mi appartiene. L’attacco personale non fa parte del mio, pur piccolo e dilettantistico bagaglio culturale. Per questo, invito serenamente la segretaria del Pd ad evitare in futuro accostamenti asincroni al contesto di cui si parla, specialmente quando vengono usati toni tanto violenti e inadeguati alla politica. Cerchi di capire anche lei, come invita a fare alla Luconi, la “differenza tra singolare e plurale”.

Conclude il suo intervento Luca Scorcella con una considerazione relativa all’affermazione della segretaria Loreti circa il fatto che il sindaco Pezzanesi non possa ergersi “dall’alto delle sue competenze a giudice del bello”.

“Però, può farlo lei, evidentemente cresciuta alla scuola di Estetismo di Oscar Wilde, bollando senza possibilità di replica fontane, allestimenti urbani o palazzine – incalza il capogruppo - Loro, qui il plurale è d’obbligo, possono ergersi a giudici di qualsiasi cosa. Se non la pensi politicamente come loro, sei certamente dalla parte sbagliata. Io credo che chi ha ricevuto dai cittadini il mandato popolare democratico per prendere delle decisioni, faccia le sue scelte. Che possono essere giuste o sbagliate e che vengono giudicate dai cittadini in occasione del voto. Ma se le premesse per la campagna elettorale che ci aspetta da qui alle Comunali per l'anno prossimo sono queste, se i toni ad un anno di distanza sono questi, spero vivamente in un generale ripensamento sulle modalità di fare politica e che si possa davvero ragionare pacatamente e serenamente sul futuro della nostra città”.

f.u.
Il vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui ha visitato l'hub vaccinale delle Terme Santa Lucia di Tolentino. Pasqui, che è anche membro della IV Commissione permanente Sanità e Servizi Sociali, era accompagnato dal presidente del Consiglio comunale di Tolentino, Carmelo Ceselli, e dal consigliere comunale Luca Scorcella.

La delegazione è stata accolta dall’amministratore delegato di Assm spa, dott. Graziano Natali, e dal direttore sanitario delle Terme, dott. Danilo Compagnucci, che ha illustrato agli ospiti l'attività dell'hub vaccinale che somministra quotidianamente circa 90 dosi di vaccino Pfizer e Astrazeneca.

All’incontro era presente anche il dottor Fabrizio Scoccia, presidente dell’associazione Terme delle Marche che per prima ha chiesto e ottenuto che le strutture termali potessero essere utilizzate per le vaccinazioni.

TERME 1

Pasqui si è complimentato con tutto il personale delle Terme e lo ha ringraziato per la professionalità e l'impegno che quotidianamente mettono in campo, sottolineando la valenza strategica di questo polo che serve un'area vasta e popolosa come quella di Tolentino e del suo circondario, evitando agli utenti di doversi spostare per raggiungere gli altri hub che si trovano a diversi chilometri di distanza. Un plauso è stato rivolto anche al sindaco Pezzanesi, che ha fortemente voluto un punto vaccinale in città, e ai vertici di Assm spa che hanno messo struttura e personale delle Terme a disposizione di questa postazione fondamentale per il territorio.














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