La classe 1C della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “P.Tacchi Venturi” di San Severino Marche è stata premiata presso la caserma “Pasquale Paola” di Macerata, in occasione del 171esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, dal Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, e dal Questore, Vincenzo Trombadore, quale vincitrice della sesta edizione del concorso “PretenDiamo Legalità” che ha coinvolto gli studenti delle scuole primarie e secondarie di diverse province italiane.

Gli studenti settempedani hanno realizzato un breve filmato, una sorta di spot adatto ai più moderni social come TikTok, su bullismo, cyberbullismo e sui pericoli della rete.

Alla cerimonia hanno preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il dirigente scolastico, Sandro Luciani, e le insegnanti Valeria Colafrancesco e Laura de Sanctis.

Il concorso “PretenDiamo Legalità” è realizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il ministero dell'Istruzione e del Merito e si pone l’obiettivo di stimolare una riflessione circa l’importanza della legalità e del rispetto delle regole di convivenza per favorirne la promozione e la diffusione e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia.

Il progetto prevede la partecipazione degli alunni a incontri con il personale specializzato delle rispettive Questure, volti a stimolare la riflessione sull’importanza della legalità e del rispetto delle regole nella vita di tutti i giorni che passa, necessariamente, attraverso la partecipazione attiva e consapevole di tutti i cittadini, ai quali si chiede di essere protagonisti nella realtà sociale.

In questa ottica il prossimo 27 aprile l’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” ospiterà anche un incontro con agli agenti della Polizia Postale destinato alle famiglie oltre che ai ragazzi in cui si parlerà dei pericoli della rete.

L’Agenzia del Demanio, con il coordinamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in stretta sinergia con il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli ed il Sottosegretario Lucia Albano, delegata al MEF per la ricostruzione post sisma, ha presentato in Prefettura di Macerata il piano degli interventi edilizi di ricostruzione e adeguamento sismico ed energetico degli edifici in uso al Ministero dell’Interno nella provincia di Macerata.

Sotto la supervisione del Prefetto Flavio Ferdani, sono stati avviati dall’Agenzia 15 interventi, di cui 2 a favore dei Vigili del Fuoco e 13 dell’Arma dei Carabinieri. Le opere sono finanziate in parte con fondi del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, circa 47 milioni di euro, e circa 5 milioni di euro dall’Agenzia del Demanio. Obiettivo comune è quello di garantire il completamento della maggior parte delle opere entro 3 anni. Nel corso del 2023 verranno aperti il 60% dei cantieri ed il restante nei primi mesi del 2024.

I primi interventi sono previsti ad aprile a Castelsantangelo sul Nera, a maggio a Pieve Torina, nel mese successivo Fiastra e a seguire gli altri a Camerino, Castelraimondo, Serravalle del Chienti, Tolentino, San Severino, Visso, Ussita.
Firmato a Camerino l’atto di passaggio di palazzo Sant’Angelo all’Arma dei carabinieri. A sottoscrivere l’atto formale di immissione in possesso, di stato d’uso e di consistenza della struttura come sede provvisoria del Comando Compagnia e Stazione Carabinieri il prefetto Flavio Ferdani, il presidente della provincia Sandro Parcaroli, il colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dei carabinieri, e il geometra Francesco mariotti in rappresentanza del comune di Camerino.

Il prefetto Ferdani ha sottolineato che questo trasferimento «ha consentito al personale dell’Arma dei Carabinieri di lasciare definitivamente la collocazione provvisoria all’interno dei moduli abitativi, per svolgere le funzioni di presidio e di sicurezza all’interno di una struttura che non solo costituisce un miglioramento tangibile delle condizioni di benessere del personale dell’Arma, ma restituisce al centro storico della città di Camerino un presidio di sicurezza fondamentale, nonché un segnale concreto di un inizio di rinascita nel cuore della città».

«Il seguente atto costituisce il momento conclusivo di un percorso amministrativo - ha dichiarato il colonnello Candido - per il passaggio temporaneo dell’immobile dalla Provincia di Macerata all’Arma dei Carabinieri».

Anche il presidente della provincia Parcaroli ha espresso il proprio assoluto apprezzamento: «Condivido la soluzione individuata che testimonia l’attenzione dell’Istituzione alle esigenze dell’Arma dei Carabinieri, come pure del territorio e dei suoi cittadini».
Un incontro tra il prefetto Flavio Ferdani, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Nicola Candido e il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti per fare il punto sul progetto e sui tempi di realizzazione della nuova caserma dei carabinieri, dal momento che la storica sede, in via Clodio, è stata completamente compromessa dal sisma del 2016, tanto che sarà necessario l’abbattimento e la ricostruzione.

Attualmente i militari della stazione caldarolese sono alloggiati nei container adibiti a caserma, alle porte del paese, ma dopo 5 anni è più che mai pressante l’esigenza di una struttura più idonea.

La nuova caserma sorgerà alle spalle dell’attuale sede del Comune e sarà realizzata in acciaio e legno proprio per accelerare il più possibile i tempi di realizzazione.

Nel corso dell’incontro il sindaco ha indicato i tempi di costruzione che, fatti salvi imprevisti legati al reperimento delle materie prime, dovrebbe prendere il via nei primi mesi del 2022 per concludersi entro l’estate.

Il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune ha spiegato i dettagli del progetto: si tratta di 560 mq di struttura su due piani, il primo dedicato alla Caserma dei Carabinieri, il secondo all’archivio comunale; scheletro in acciaio, tetto in legno, isolamento da 45 cm e pareti perimetrali a secco. Ovviamente saranno rispettate tutte le norme ambientali, termiche e antisismiche. È prevista un’area mensa e servizi igienici privati e pubblici. Videosorveglianza e infissi anti-intrusione.

stanza paradiso

Il Sindaco Giuseppetti ha poi accompagnato il Prefetto e il Colonnello nella piazza principale del paese per far conoscere una delle tante bellezze custodite all’interno dell’area comunale: il Palazzo Pallotta, sede del Comune prima del terremoto, con al suo interno affreschi di grande pregio e la bellissima Stanza del Paradiso. Nonostante le ferite inferte dal sisma la struttura cinquecentesca conserva ancora tutto il suo fascino, raccogliendo l’approvazione anche dei graditi ospiti di oggi.  

L’incontro a Caldarola si è concluso con la visita ad una azienda del territorio nell’ottica di valorizzare le attività economiche che contribuiscono allo sviluppo del territorio.

L’attenzione si è focalizzata sulla Rhutten, azienda made in Italy dove il titolare, Mario Marinelli, ha presentato tutte le linee della grande fabbrica insediata alcuni anni fa a Caldarola sottolineando l’importanza di ogni singolo dipendente, dai chimici ai responsabili marketing fino all’ufficio commerciale e i magazzinieri. Tutti elementi indispensabili per una gestione aziendale sana, etica e rispettosa.


sindaco prefetto colonnello


incontro rutthen




Domani, in occasione della Festa della Repubblica, la consegna dei 71 riconoscimenti ad altrettanti cittadini della provincia.
La cerimonia si terrà allo Sferisterio, alla presenza del prefetto Flavio Ferdani e delle autorità civili e militari.

I 64 che saranno insigniti del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica, sono soprattutto operatori sanitari impegnati nell’emergenza legata alla pandemia.

Di questi, sei sono dell’ospedale di Camerino: sono i primari Angelo Leo, dell’Unità Operativa complessa Anestesia e Rianimazione e Domenico Sicolo del Pronto Soccorso, la pneumologa Gabriella Mazzoli del reparto Medicina, le coordinatrici del servizio delle professioni sanitarie e caposale, della Chirurgia Rosa Piccirilli, della Rianimazione-Anestesia Samantha Bartolucci e, del Pronto Soccorso Giuliana Fratini.

“Ho provato emozione ed orgoglio – dice Angelo Leo -. È un’onorificenza che condivido con tutti i miei collaboratori, medici, infermieri, oss, direzioni amministrative. Lavorare in emergenza significa avere sicuramente  un profilo intellettuale molto solido; nel marzo 2020 l'ospedale di Camerino nel giro di poche ore si è trovato travolto dalla pandemia. È stata dura, ma con spirito di abnegazione tutti quanti abbiamo portato avanti il nostro lavoro. Non ci siamo tirati indietro su niente e, anche se le nostre risorse non sono sempre bastate a salvare delle vite, abbiamo ottenuto dei buoni risultati”.

Colta di sorpresa anche Giuliana Fratini che estende il riconoscimento a tutte le figure professionali che nell’essere in prima linea, hanno compiuto un eccellente lavoro di squadra, mancando il quale nulla sarebbe stato possibile. “Un vero onore per me esserne la portavoce e rappresentarli in questa particolare circostanza. Non mi aspettavo un attestato per una professione che da 35 anni, ho sempre svolto allo stesso modo. Certo, il lungo periodo ha messo a dura prova tutti noi, tanto più agli inizi quando le informazioni si rincorrevano, non c’erano presidi adeguati, nessuno sapeva bene ciò che fare. Nella seconda fase eravamo più preparati; si pensava che tutto avrebbe potuto risolversi nel 2020, ma così non è stato”. Sulla stessa linea è Rosa Piccirilli che parla di una prova che ha risvegliato il senso etico e morale della professione infermieristica. La sua onorificenza la dedica a tutta l'equipe della chirurgia con la quale ha condiviso ogni momento. “Da un lavoro solitamente più tecnico siamo tornati a prenderci cura e ad assistere la persona ritrovando la vera essenza dell’essere infermieri”.

Sorpresa dalla comunicazione anche Samantha Bartolucci che si dice molto onorata sia per il  premio in se stesso “sia perché rappresento in questo tutti i miei oss, tutti gli infermieri e tutto il personale che da marzo fino a novembre ha lavorato con me a Camerino e in seguito è stato trasferito con me  al covid Center di Civitanova; una grandissima squadra fatta di tanti ragazze e ragazzi, che  non si sono mai tirati indietro e che hanno fatto onore al nostro ospedale e alla nostra professione. Dunque, sebbene il riconoscimento porti il mio nome è dedicato a tutta la squadra”.

Per Domenico Sicolo l’attestato d’onore è una di quelle cose che uno nella vita non si aspetta ma che quando arrivano sono sempre molto gradite: “Senza retorica non può che far piacere un riconoscimento per un lavoro che si è svolto con impegno. Sembra una frase fatta ma nel ritirare questa onorificenza, andrò a rappresentare le  persone che hanno vissuto con me di tutto questo”. In prima linea dal primo giorno col suo lavoro di medico è la pneuomologa Gabriella Mazzoli che, per evitare che Camerino chiudesse, ha voluto dividersi  anche come  volontaria a Civitanova. È durato fino a novembre 2020, a quel punto i malati erano talmente tanti che due piani dell’ospedale di Camerino sono stati riaperti ai pazienti covid. Così la dott.ssa Mazzoli ha continuato a lavorare in entrambe le strutture. Il 20 dicembre, proprio mentre si stava recando al lavoro sulla costa, è rimasta coinvolta in un brutto incidente senza conseguenze gravi ma che probabilmente le costerà la patente. ”Quando ho visto arrivare una lettera dalla prefettura ho pensato al ritiro della patente. Poi ho scoperto che era cosa ben diversa ma credo che arriverà presto anche l’altra lettera e allora - si schernisce - sarò un cavaliere senza cavallo. Essere cavaliere al merito della Repubblica non può essere che un grande onore ma se andrò lo farò nel nome di tanti miei colleghi e giovani infermieri”.

collage cavalieri repubblica
Dall'alto Maurizio Fontenova, Angelo Montaruli, Edoardo Mattioli, Marco Sabbatini e Massimo Nerpiti, Domenico Sicolo, Angelo Leo, Gabriella Mazzoli, Rosa Piccirilli, Giuliana Fratini


Camerino conta anche un Commendatore ed un Cavaliere al Merito della Repubblica.

Il primo è l’attuale segretario dell’Unione Montana Marca di Camerino Angelo Montaruli, già segretario comunale nella città ducale negli anni difficili della gestione dell’emergenza post-sisma 2016.
“È sicuramente motivo di orgoglio per tutto il lavoro che è stato svolto in questi anni a servizio dello Stato - Montaruli -. Io sono infatti un Dirigente dello Stato e in tale qualità ho agito sempre a livello di enti locali,  in particolare nei comuni e nelle Unioni Montane. È dunque un riconoscimento che va un po’ a premiare specialmente l’attività che io ho svolto al Comune di Camerino subito dopo gli eventi terrificanti del terremoto. Abbiamo vissuto momenti difficili, situazioni che hanno visto la popolazione in ginocchio, bisognosa di aiuto e in quel frangente l’amministrazione Pasqui ha sicuramente fatto fronte ad un evento che tutti hanno paragonato ad una guerra mondiale”.

nazzareno micucci

Il secondo è l’imprenditore Nazzareno Micucci distintosi nel settore del commercio e in altri settori a servizio della comunità: “Sono sorpreso – commenta - e mi chiedo quanto possa essere meritato o no, forse al mio pari ci possono essere altre persone che hanno fatto molto. Ho cominciato a lavorare a 18 anni, ho avuto la fortuna di fare qualcosa che mi è sempre piaciuto. La passione fa sicuramente la differenza. Spaziocasa commercialmente parlando è la mia creatura più importante, quasi una figlia alla quale ho dato tutto e che mi ha restituito tutto a piene mani”.

Samantha Bartolucci insieme ad una parte del personale di Rianimazione
Samantha Bartolucci insieme ad una parte del personale di Rianimazione dell'ospedale di Camerino

Anche Maurizio Fontenova, collaboratore di RadioC1…inBlu, sarà insignito del titolo di Cavaliere per il suo impegno nel settore contabile dei Vigili del Fuoco da oltre 30 anni: “Una grande emozione – commenta - . Una onorificenza importante dal punto di vista morale e lavorativo. Ho visto nascere e crescere la parte contabile dei Vigili del fuoco. Ho avuto una grande esperienza con i terremoti del 1997 e del 2016. Sono stato al campo operativo di Arquata ed è stata una esperienza fondamentale”.

Nomina di Cavaliere anche per Massimo Nerpiti, tecnico Asur: “Un onore immenso – dice  -. Non mi rendo neanche conto di cosa significhi. Una immensa gioia, a livello professionale. Abbiamo vissuto momenti molto difficili: prima il terremoto (ricordo quando abbiamo montato le tende d’urgenza all’ospedale di Tolentino) poi la pandemia (quando in dieci giorni abbiamo attrezzato una palazzina per i pazienti Covid). È stato un momento dove non c’erano i materiali, le ditte non volevano venire in ospedale per paura dei contagi. Questa onorificenza è il giusto premio per un lavoro fatto da tutti. Un premio condiviso con tutto l’ufficio”.

Riconoscimento di Cavaliere anche per l’imprenditore e presidente della Pro Loco di Tolentino Edoardo Mattioli: “Sono soddisfatto – dice - di aver ricevuto questa. La soddisfazione c’è e l’ho ricevuta non sapendo nemmeno come sia arrivata. Probabilmente c’è chi, fino ad oggi, ha apprezzato il mio modo di operare volontariamente in questa città ed in favore della città. Ho iniziato da 17enne con la radio di Jimmy Fontana, come inviato da Tolentino, poi si sono aperte tante altre possibilità e ancora sono impegnato con l’obiettivo di lasciare questa passione ai giovani”.

Il titolo di Grand'Ufficiale sarà conferito al rettore Unimc, Francesco Adornato, mentre quello di Commendatore, oltre che a Montaruli, andrà a Carlo Iacomucci. Titolo di Ufficiale per Nicola Pagano. 

Redazione
Vicinanza agli anziani e tutela delle fasce più deboli, spesso vittime di veri e propri reati che, oltre al danno materiale, provocano negli stessi anziani un senso di insicurezza, paura, umiliazione con ripercussioni su stile e qualità della vita.

Il tema è stato affrontato anche in un’apposita riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, con il prefetto Flavio Ferdani che ha avviato un’interlocuzione con l’arcivescovo Francesco Massara allo scopo di inserire nel progetto di prevenzione le parrocchie partendo dalla diocesi di Camerino.

Piena condivisione e adesione all’iniziativa da parte di monsignor Massara, che ha assicurato anche la collaborazione dei parroci dell’arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche per la realizzazione di incontri periodici delle forze dell'ordine con la popolazione anziana e vulnerabile al termine delle celebrazioni eucaristiche per creare una rete di supporto, sostegno e comunicazione a favore delle fasce più deboli della popolazione.

f.u.

Nell'ambito della ricostruzione post-sisma continua la sperimentazione del badge elettronico nei cantieri. Nuove adesioni si aggiungono a quelle già manifestate dal Presidente della Provincia, da S.E il Vescovo di Camerino  dal Dirigente della Cedam Casse Edile delle Marche e dal rappresentante legale di MIC Srl. In questi giorni hanno infatti comunicato la partecipazione al progetto anche l'Università degli Studi di Camerino e il Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera con tre cantieri.

Segnali positivi che fanno sì che il modello Macerata registri un ulteriore passo in avanti per la legalità, la sicurezza e la salute nei cantieri che saranno interessati dalla ricostruzione.

Un progetto, quello del badge elettronico, che si pone l'obiettivo ambizioso non solo della prevenzione nei cantieri da possibili infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, non solo di assicurare il rispetto delle regole contrattuali, retributive e contributive ma, in questo particolare momento interessato dalla pandemia, anche di garantire l'osservanza della normativa anticovid, riguardo il rispetto del divieto di assembramento all'interno dei cantieri mediante il controllo elettronico.
c.c.

Nella foto il Prefetto Flavio Ferdani
Ferdani
Si estende la sperimentazione del badge elettronico per il monitoraggio dei flussi di manodopera impiegata nei lavori di ricostruzione delle aree dei comuni colpiti dal sisma.

In particolare oltre alla disponibilità del Presidente della Provincia hanno aderito alla procedura Arcidiocesi di Camerino, Cedam Cassa Edile delle Marche, M.I.C. srl.

La procedura coglie appieno le opportunità assicurate dalle nuove tecnologie consentendo di implementare un sistema informativo e di tracciabilità delle imprese e delle risorse impiegate; tutto questo attraverso l’inserimento dei dati forniti a seguito delle nuove adesioni che permetteranno di proseguire nella sperimentazione della procedura e nel superamento di eventuali problemi e criticità nel caricamento dei dati nel software gestito da Casse edili Edilcassa, dati che confluiranno nella piattaforma realizzata dal Commissario Straordinario.

"La procedura - ha affermato il Prefetto Ferdani - è espressione di un coordinamento tra tutte le varie istituzioni e rappresenta una grande opportunità e consentirà un sempre maggiore consolidamento del principio di legalità: un principio che assume una sua espressione di concretezza con comportamenti quotidiani coerenti e conseguenti attraverso una piena trasparenza sulle presenze nei cantieri".

Una buona pratica per arginare situazioni di opacità e forme di lavoro “in nero”, garantendo sia la tutela delle condizioni di lavoro delle maestranze che possibili infiltrazioni criminali nonché favorire l’espansione di una economia legale e concorrenziale a favore delle aziende virtuose.


Nel giorno in cui ha preso ufficialmente servizio a Macerata il questore Vincenzo Trobadore si è recato in visita al prefetto Flavio Ferdani.

Durante l’incontro, nell’ambito del quale il prefetto ha voluto rivolgere un caloroso saluto di benvenuto al questore, è stata da subito condivisa l’importanza di una fattiva collaborazione e di una stretta sinergia tra la Prefettura e la Questura.

L’incontro si è rivelato utile non soltanto per fare un primo punto di situazione sulle problematiche della provincia e sul difficile momento legato all’emergenza sanitaria, ma anche per ragionare su temi di rilievo fondamentale per la comunità maceratese, come il valore della legalità e la lotta alla criminalità con particolare attenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Dopo uno scambio di riflessioni sulla situazione locale dell'ordine e della sicurezza pubblica sono state programmate nuove occasioni di incontro peresaminare le più delicate problematiche del territorio, nel quadro dell'attività di prevenzione in cui si sostanzia il rispettivo ruolo di coordinamento generale del prefetto e di coordinamento tecnico operativo delle forze di polizia in capo al questore.

Il prefetto ha infine augurato al nuovo questore un proficuo lavoro, assicurando massima collaborazione e sinergia nel perseguimentodell’obiettivo di garantire lasicurezza dei cittadini maceratesi e la lotta ad ogni forma di illegalità.
Le criticità riscontrate dai sindaci della provincia nella diffusione dei dati riguardanti l'epidemia da parte dell'Asur, ma anche la sensibilizzazione dei cittadini al rispetto delle regole, sono state al centro della riunione telematica che si è svolta ieri pomeriggio tra il Prefetto Flavio Ferdani, i vertici delle Forze dell’Ordine, il direttore dell’Azienda sanitaria regionale e i sindaci.

L'obiettivo è stato quello di monitorare l’andamento delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica anche alla luce del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 novembre scorso che ha fissato ulteriori limitazioni volte a contenere la diffusione del virus.

Esaminate, quindi, le criticità evidenziate da alcuni sindaci sulle comunicazioni trasmesse quotidianamente dall’azienda sanitaria regionale relative alla presenza dei soggetti positivi e in quarantena nei vari territori comunali.

Al riguardo il dirigente dell’Asur Marche, dopo aver fatto un quadro generale della situazione epidemiologica della Regione, ha riferito che in Area Vasta 3 sono ricoverati più di 80 pazienti covid e ci sono al momento 24  pazienti nelle aree grigie del pronto soccorso in attesa di essere ricoverati.  Ha poi evidenziato come resti costante il monitoraggio all’interno delle residenze per anziani  e che, a seguito del bando emanato dalla regione Marche, sono due le strutture alberghiere nella provincia di Macerata ad aver dato la loro disponibilità ad accoglierei positivi che non possono restare isolati nelle loro abitazioni.

Sul fronte della prevenzione è stata avviata una scrupolosa attività di monitoraggio e controllo in tutte le zone che potrebbero essere interessate da assembramenti ed è stato chiesto inoltre di rafforzare i dispositivi di controllo del territorio, specie nei fine settimana, controllando anche le autocertificazioni di chi si sposta dalle 22 alle 5.

Da parte dei presenti è stato unanime l’invito a tutti i cittadini al rispetto delle regole finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19 nella consapevolezza che solo lo sforzo unitario fondato sul senso di responsabilità di tutti può rivelarsi strumento efficace nella lotta alla diffusione del virus.

GS
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