«Con rammarico ma non certo con sorpresa, apprendiamo della mancata assunzione di medici da destinare all’ospedale di Camerino dove i reparti di medicina e cardiologia (ma stessa sorte tocca gli altri reparti del nosocomio) sono da tempo, troppo tempo, carenti di dirigenti medici».

A parlare è il comitato Salviamo l'Ospedale di Camerino che interviene criticamente sull'esito negativo dei concorsi banditi dalla Regione per la copertura dei posti vacanti  del personale medico, un «nulla di fatto» che «certifica l’estrema difficoltà di gestione di un sistema sanitario regionale ormai incapace di rispondere alle esigenze di tutta la popolazione marchigiana - sottolinea la nota del gruppo presieduto da Angiolo Napolioni -.
Gli abbandoni e le fughe di professionisti verso il sistema sanitario privato; le esternalizzazioni dei servizi affidati alle cooperative che avvengono con una frequenza che sembra non destare più alcuno stupore o preoccupazione; il ricorso all’utilizzo di professionalità sempre più anziane per coprire i vuoti di organico; l’arroganza dimostrata con la nomina di dirigenti generali risultati persino sprovvisti dei requisiti di legge necessari a ricoprire ruoli apicali, descrivono in modo impietoso, al di là della propaganda governista, il grave stato di salute in cui versa la nostra sanità.
Ciò nonostante continuano a non mancare le occasioni per le autocelebrazioni, i proclami, le passerelle e il taglio di nastri pomposamente celebrati ogni qual volta, persone di buona volontà, donano macchinari e strumentazioni in sostituzione di apparecchiature molto spesso vetuste o non funzionanti che il sistema pubblico non è in grado di sostituire. La cronaca locale, a volte non senza una punta di malcelata soddisfazione, non manca di informarci delle inefficienze, dei disservizi, dei tempi di attesa che sono diventati intollerabili, dei buchi nell’acqua per le mancate assunzioni, soprattutto quando a farne le spese sono i piccoli ospedali di provincia come quello di Camerino, un tempo gioielli di efficienza oggi considerati quasi un peso di cui liberarsi.
Un resoconto che sembra essersi trasformato in una litanìa, tanta ormai la velocità e la ripetitività del susseguirsi di situazioni analoghe:
e dire che l’attuale maggioranza di governo regionale aveva vinto le elezioni puntando proprio sul malcontento generale dovuto alle scelte infauste compiute in campo sanitario dal governo di centro sinistra. Oggi, a parte qualche polemica di scarso contenuto quando le inefficienze riguardano l’ospedale del capoluogo, non ci pare si levino voci di disappunto quando a farne le spese sono i piccoli ospedali di provincia. Evidentemente, al di là delle dichiarazioni dell’assessore alla salute, in questo momento, la situazione del sistema sanitario in generale e dell’ospedale di Camerino in particolare, non sono argomenti ritenuti d’interesse da parte dei nostri rappresentanti locali e regionali atteso che nessuno di essi si è mai espresso sulla situazione che pure meriterebbe qualche riflessione. L’imbarazzante silenzio dei Sindaci dell’intero entroterra e dei rappresentanti politici regionali, di maggioranza e di opposizione, offre la misura di quanto possa essere “scomodo”, o poco conveniente, denunciare il fatto che, da mesi, il nuovo primario di cardiologia (dopo il caso più unico che raro della mancata conferma del precedente primario per motivi ancora tutti da chiarire), risulta l’unico medico in servizio, così come si registrano carenze di personale negli altri reparti del nosocomio camerte:"all'ospedale di Macerata, inoltre, vengono spesso portati anche i malati che ufficialmente dovrebbero essere presi in carico dalla struttura di Camerino: qui, però, mancano diversi reparti specialistici, per cui le persone non riceverebbero comunque le cure necessarie” (dichiarazioni  del dott. Rossi primario del pronto soccorso dell’Ospedale di Macerata).
Meglio rimanere silenti piuttosto che correre il rischio di irritare i manovratori, non si sa mai! La prudenza consiglia di stare alla finestra e attendere che il quadro politico si faccia un pò più chiaro per capire da quale parte buttarsi.
Nell’attesa , - conclude la nota del comitato camerte-, consoliamoci con lo spettacolo delle luminarie che, grazie alle laute elargizioni regionali, abbelliscono le nostre Città e regalano momenti di spensieratezza augurandoci di passare le feste in buona salute.
Voci che si rincorrono insistenti quasi a cadenza ciclica e che soprattutto allarmano la popolazione delle aree interne circa la possibile privazione di servizi essenziali per il cittadino. Gli ultimi rumors riguardano il futuro del reparto di oncologia di San Severino Marche, che nella prossima primavera vedrà il pensionamento della dottoressa Benedetta Ferretti.

La politica sanitaria dell’attuale governo regionale è una politica che va a vantaggio dei presidi territoriali e per questo vorrei tranquillizzare la popolazione dell’entroterra – a parlare il vice presidente del consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui – Ci siamo battuti e continuiamo a farlo affinchè non ci sia una logica di ospedale unico, ma un potenziamento dei servizi periferici, che non sono assolutamente di valenza inferiore. Questi ospedali hanno al loro interno eccellenti professionalità e chiudono il cerchio della sanità regionale. Per questo non toglieremo nulla, ma operiamo perche anche gli ospedali della montagna non solo mantengano, ma aumentino le proprie eccellenze”.

f.u.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo