Gli incontri in presenza organizzati quest’anno si sono tenuti a Sarnano, San Severino Marche, Loro Piceno, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Montelupone, Camerino, Ussita, Pieve Torina, Fiuminata, Sefro, Pioraco, Castelraimondo, Matelica, Esanatoglia, Visso, Valfornace, Fiastra e Serravalle del Chienti. A partecipare sono state circa 1200 persone. I carabinieri fanno sapere che in calendario sono previsti ulteriori 61 incontri, di cui 43 nelle parrocchie e 18 nei circoli e nei centri per anziani nei prossimi mesi, grazie alla collaborazione con le tre diocesi del territorio provinciale.
l.c.
"Viabilità e rilancio economico. Porte aperte alla minoranza" Le priorità del presidente Parcaroli
20 Dic 2021Aveva detto di voler diventare il sindaco della provincia e c’è riuscito Sandro Parcaroli che, dopo la sua elezione commenta: “Credo fermamente nel potere del dialogo, le porte saranno sempre aperte a Calamita (Mariano, candidato sconfitto per il centrosinistra, ndr). Non solo, tutti i 55 sindaci della provincia dovranno essere uniti per portare avanti progetti di ampie vedute, intercettando quanti più fondi possibili dall’Europa. Il nostro territorio è bellissimo e merita un’amministrazione che sappia portarlo tra i primi in Italia. Calamita è una brava persona – Parcaroli torna sul rivale –, lo conosco da molto. Sicuramente avremo dei contrasti, ma insieme potremo fare molto. Lo stesso vale per Ricotta (Narciso, già candidato sindaco per il Pd a Macerata e ora consigliere provinciale, ndr), ma le discussioni dovranno essere costruttive e non ideologiche”.
La chiusura di Parcaroli è per il passaggio di consegne e per il testimone raccolto dalle mani di Antonio Pettinari, le cui competenze “non dovranno essere sprecate – conclude il neoeletto presidente –: Pettinari è una persona di grande esperienza che potrà continuare a dare molto al territorio. I suoi consigli, seppur dall’esterno, potranno essere molto utili a questa amministrazione provinciale”.
l.c.
Per l’Organo di Controllo: Luciano Cartechini (Pro Loco Macerata) Maria Paola Miliani (Pro Loco San Severino) Maila Proietti Checchi (Pro Loco Pievebovigliana).
“Questo Comitato - fanno sapere i membri del consiglio - comincia il proprio mandato all’insegna della trasparenza, della voglia di far squadra e con la ferma volontà di voler essere un punto di riferimento per le pro loco del maceratese: di tutte le pro loco del maceratese. Il periodo che stiamo vivendo ci impone sinergie e network tra gli associati: creare una rete fruibile, per chi vive nella nostra regione ma anche per quanti la visitano, con itinerari chiari, che riescano a valorizzare le tante eccellenze - artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche - che albergano nel Maceratese e nelle Marche. E questo possiamo farlo con l’aiuto di tutti i nostri associati, preziosi volontari e conoscitori dei nostri tanti splendidi borghi che riescono a far innamorare chi li visita grazie alla loro passione ed amore per la loro terra. Non appena saremo pienamente operativi - aggiungono - sarà nostra cura contattare i nostri associati per illustrare quale sia il nostro programma, ascoltare le loro proposte per poi partire, tutti insieme, verso una nuova, grande avventura”.
Gaia Gennaretti
Soddisfatto il direttivo dell’azienda, in particolare l’amministratore delegato Federico Maccari, che ha parlato di un “riconoscimento importante che testimonia la bontà delle scelte di La Pasta di Camerino. Un’azienda che opera nel territorio, che conta 72 dipendenti, il 70% donne e che è riuscita a ritagliarsi nuovi spazi di mercato nonostante la forte crisi del settore della ristorazione durante la pandemia. Per noi – prosegue Maccari – è motivo di orgoglio ricevere questo premio, perché è il riconoscimento agli sforzi che compiamo per produrre un qualcosa di qualità: da sempre lavoriamo con ingredienti 100% italiani, a filiera corta, rispettando la tradizione. Siamo per altro gli unici al mondo ad aver posto sulle confezioni un QR Code che permette al consumatore di essere informato sulla nostra pasta”.
“È stato un successo importante anche per la nostra comunità – conclude Federico Maccari –, che ha sofferto sia per il sisma sia per la pandemia. Questi premi non fanno altro che stimolarci e spingerci a crescere sempre di più”.
l.c.
Tour operator marchigiani in visita a Treia. Buschittari: "Promuovere le nostre eccellenze"
19 Mag 2021Un summit che ha raccolto le esperienze e le opinioni degli operatori del settore treiesi, ma anche delle aziende agricole, pronte a spingere i loro prodotti di eccellenza: country houses, B&B, imprenditori e istituzioni si sono confrontati e presentati ai tour operator, che avranno il compito di promuoverli e attrarre così turisti dall’Italia ma non solo.
"I tour operator marchigiani hanno visitato la Città del Bracciale, in particolare il Teatro Comunale, il Museo del Bracciale, il Museo civico archeologico e la bellissima Villa Spada – ha raccontato il vice sindaco, David Buschittari –. Quindi è seguita la conferenza con le strutture ricettive del territorio, con le aziende agricole, con tutti gli imprenditori del bike e quindi anche le nostre associazioni sportive. Un incontro molto interessante, soprattutto per i titolari di B&B, agriturismi e Country House, che hanno avuto l’occasione di presentarsi e di farsi conoscere: poi i tour operator dovranno essere bravi a promuovere le nostre eccellenze in Italia, in Europa e nel mondo".
"Visto che in questo 2021 la direzione che il turismo sta prendendo è quella della prossimità – ha proseguito Buschittari –, della mobilità sostenibile, del bike e del cammino lento, abbiamo voluto ragionare insieme alla Regione, alle imprese, alla Camera di Commercio e ai tour operator su come bisogna preparare l’accoglienza turistica per la stagione estiva ormai alle porte. La Regione Marche sta investendo in maniera massiccia su questo tipo di turismo, con grande ambizione – conclude – : dovremo essere bravi nel cogliere le opportunità che avremo a disposizione".
l.c.
Il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili, ne ha parlato a Radio C1 inBlu: “La vendemmia nel nostro territorio è quasi una festa, ma quest’anno non è stato semplice mandare avanti i lavori. Le difficoltà sono state su due piani: anzitutto il blocco che abbiamo vissuto in primavera ha fiaccato di molto il mercato, con molti produttori che hanno faticato non poco a collocare i loro vini di qualità. In seconda battuta, la vendemmia appena conclusa ha visto i lavori procedere molto più lentamente del solito: molta manodopera stagionale proviene dall’est Europa e quest’anno la situazione sanitaria ha portato via molte risorse umane alle operazioni. C’è stato in compenso maggiore impiego di manodopera nostrana. Come Coldiretti abbiamo insistito e stiamo insistendo sulla reintroduzione, in questo campo, dei voucher: uno strumento flessibile, perfetto per un lavoro temporaneo come la vendemmia, purtroppo non ci siamo ancora riusciti. Per quello che riguarda la qualità e la quantità siamo su ottimi livelli e almeno questa è un’ottima notizia per noi e per i nostri produttori. Siamo ormai alla fine della fermentazione, continuiamo a lavorare per portare i nostri prodotti prima in bottiglia e poi sulle nostre tavole”.
Red.
Un’idea, quella del Maceropoli, che arriva proprio da Ussita, Visso e Castello, in particolare da “Peppe lu Mattu”, quel personaggio nato per caso sul web di cui non si conosce la vera identità.
Uno pseudonimo nato per gioco che, creando un account Facebook, ha deciso di diventare una sorta di Pasquino maceratese che fa il dispettoso e rompe le uova nel paniere a tutti.
“L’obiettivo - ci confida - quello di tenere accesi i riflettori su un territorio devastato e abbandonato. Maceropoli è nato come un gioco - spiega Peppe lu Mattu nel dialetto che lo contraddistingue - ho iniziato a giocarci, poi pensandoci, avendo ripreso le stesse logiche del Monopoli, vorrei capire se è possibile stamparlo e commercializzarlo per recuperare fondi e fare donazioni per questi luoghi”.

Gli imprevisti, le probabilità, fanno riferimento a situazioni specifiche del luogo e della regione e se da un lato, di primo acchitto, possono far sorridere, dall’altro fanno riflettere su quanto lunghe e mai rispettate siano state le promesse degli ultimi tre anni.


Ma la gente di montagna, come Peppe lu Mattu, dimostra ancora una volta che basta rimboccarsi le maniche per andare avanti. Così, se durante l’anno lo si fa con il lavoro, in vista delle feste il personaggio misterioso delle zone di Ussita, Visso o Castello propone di farlo in maniera divertente, con un gioco che potrebbe dar vita ad Ussita ad un torneo di Maceropoli per la raccolta fondi.
Ora che lo abbiamo trovato, sicuramente continueremo a tenervi informati sull’iniziativa a scopo benefico di Peppe lu mattu.
Giulia Sancricca


L’assessore all’Urbanistica Anna Casini ha chiamato a raccolta tutti i sindaci delle Marche per costruire insieme una nuova legge urbanistica per il territorio regionale. Si è svolta infatti oggi nella Sala Verde di palazzo Leopardi la prima delle tre Giornate del territorio. Le prossime sono fissate per il 1° e il 29 aprile. L’iniziativa fa seguito al convegno sull’Urbanistica del novembre scorso al quale prese parte Fabrizio Barca dirigente generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
“La revisione della normativa regionale per il governo del territorio, avviata da questa amministrazione – spiega la vicepresidente e assessore all’urbanistica Anna Casini – si caratterizza per un ampio coinvolgimento di tutti gli operatori, valorizzando attraverso il confronto pubblico, le specifiche conoscenze e competenze. Così come già fatto per tanti altri provvedimenti a partire, per quanto mi riguarda, dal Piano di sviluppo rurale, in queste tre giornate raccoglieremo le indicazioni e le esigenze della comunità per poi redigere una legge condivisa dal territorio”.
Tre anche i temi che verranno trattati: la situazione normativa profondamente mutata rispetto al 1992, anno di approvazione della legge regionale 34; come coordinare la partecipazione in termini di cittadinanza attiva con la responsabilità istituzionale; le nuove pratiche e procedure di governo del territorio rispetto al modello tradizionale di pianificazione.
Presentato a Palermo, presso la sede della Regione Sicilia, il progetto Madonie 2.0, frutto della collaborazione tra e-Lios srl e Terre.it srl, spin-off dell’Università di Camerino.
Nell’era del web 2.0, il turista ha smesso di acquistare soggiorni in hotel o visite guidate a località, ora pretende acquistare esperienze di vacanza e di informarsi prima e durante il viaggio stesso sulle caratteristiche del territorio. Di qui l’esigenza, per il Distretto Turistico di Cefalù e dei Parchi delle Madonie e di Himera, di dotarsi di servizi di informazione e orientamento digitali che mettessero al centro il coinvolgimento del turista.
Per svilupparlo sono stati scelti due spin-off di UNICAM,e-Lios e Terre.it, eccellenze marchigiane per i settori ICT e progettazione ambientale, che hanno dimostrato la propria competenza per lo sviluppo di progetti innovativi e strategici in altre realtà territoriali.
Con il coordinamento scientifico dei professori Alberto Polzonetti e Massimo Sargolini, l’equipe formata da giovani professionisti dei due spin-off ha effettuato uno studio analitico e interpretativo accurato dei caratteri ambientali e paesaggistici dell’area delle Madonie per poi ideare e sviluppare il portale www.cefalumadoniehimera.it ed un’APP per smartphone e tablet riferita alla destinazione turistica e sviluppo locale distrettuale, basati su una infrastruttura di geodati per la localizzazione dei POI e itinerari.
Entrambi gli strumenti sono stati pensati e realizzati nell’ottica di conoscere il territorio e fornire all’utente una guida virtuale del distretto.
Il portale web www.cefalumadoniehimera.it
Redatto in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco), il portale web è uno strumento che consente di raggiungere in maniera diretta ed immediata le informazioni che caratterizzano il territorio distrettuale.
Grazie ad una chiara struttura delle informazioni, divise in categorie e collegate tramite metatag, e a più di 200 foto HDR scattate appositamente per il progetto, l’utente riesce ad orientarsi in maniera facile ed intuitiva tra la moltitudine di Punti di Interesse inseriti nel sistema (più di 300) e a scoprire gli itinerari che il Distretto mette a disposizione.
Sempre all’interno del portale sono stati integrati e messi a disposizione 50 tour virtuali, curati dal fotografo marchigiano Stefano Ciocchetti, che potenziano la visibilità e il prestigio del territorio distrettuale, offrendo all'utente la possibilità di vivere un'esperienza coinvolgente e di forte impatto direttamente dal sito internet.
L’APP Cefalù Madonie Himera
Si chiama Cefalù Madonie Himera l’APP proprietaria totalmente gratuita che completa il progetto, dedicata a chi vuole vivere il territorio del Distretto Turistico tramite dispositivi mobile. Ricca di immagini, permette di trovare con facilità i punti di interesse del territorio e fa da guida durante la visita.
Sviluppata per dispositivi iOS ed Android nelle lingue italiano, inglese, francese e tedesco, l’APP è un elemento fondamentale per il visitatore che, con uno smartphone in tasca oppure un tablet, inizia a navigare e a conoscere il Distretto Turistico, che sia un turista dell’ultim’ora o un visitatore abituale che vuole scoprire qualcosa di nuovo sul territorio.
L'applicazione si pone l'obiettivo di diventare un prezioso compagno per il turista che visita il territorio, ma anche per l'escursionista professionista, fornendogli dati utili per un'esperienza più ricca alla scoperta dei sentieri e punti più belli del Distretto.
"Mentre a Roma (ed anche ad Ancona) si dicute, Sagunto viene conquistata". Ancora una volta prendiamo in prestito la massima delle storie di Tito Livio per riflettere su quanto accade nei territori dell'entroterra maceratese. Lo spunto da un fatto di cronaca accaduto a Pieve Torina (ma sarebbe potuto capitare in qualunque altro paese) dove una giovane donna colta da infarto acuto al miocardio non ha trovato posto negli ospedali di Macerata e Ancona, ma neppure in quelli di Ascoli e Pesaro (unici presidi in cui è presente il reparto di emodinamica, necessario per curare la patologia) ed è stata salvata grazie alla disponibilità dell'ospedale di Foligno. Tutto è bene quel che finisce bene si dirà, ma l'episodio impone alcune necessarie considerazioni. Anzitutto la costatazione, ormai arcinota, che i continui tagli alla sanità, in nome di un non sempre correttamente identificato risparmio, causano enormi disagi alla popolazione che vive nelle zone montane fino a mettere seriamente a rischio i beni più preziosi della vita e della salute, diritti tra l'altro costituzionalmente tutelati. In secondo luogo il fatto che ormai da tali zone diventa sempre più semplice usufruire dei servizi e delle strutture presenti nella vicina Umbria, pur continuando a pagare tasse alla regione Marche. Ma qui si apre un altro problema. L'Umbria sarebbe davvero vicina se fossero stati completati i lavori della superstrada 77 Valdichienti, opera che vide la luce (chi percorre di notte la vecchia statale 77 può, infatti, notare come tutte le gallerie siano illuminate) circa 35 anni fa e il cui termine viene continuamente rinviato per motivi che risultano ai più sconosciuti. allora, nella speranza che non abbia mai a "scapparci il morto", non ci resta che tornare alla frase iniziale. Quando termineranno le discussioni e si opererà realmente nell'interesse dei cittadini di questi luoghi, "scontenti" e abbandonati, anche coloro che vivono in zone apparentemente svantaggiate, povere di voti, ma in realtà ricche di risorse, che evidentemente non interessano?