Notizie sportive nelle Marche
Martedì, 19 Novembre 2019 15:03

C1 Notizie - 19 novembre

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Martedì, 19 Novembre 2019 15:02

C1 Notizie - 18 novembre

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Attimi di paura poco dopo le 14 in via D'Accorso a Camerino. All'interno di un autobus della Contram che viaggiava verso Castelraimondo con diversi studenti, una passeggera avrebbe perso l'equilibrio.
Cadendo sul corridoio tra i sedili, pare che la donna abbia battuto la testa e la schiena.
Sul posto sono inervenuti i vigili del fuoco, per far passare la barella necessaria ad immobilizzare la donna, e i sanitari del 118 che hanno soccorso la passeggera trasportandola al pronto soccorso.
Gli altri passeggeri, la maggior parte studenti, sono scesi durante i momenti di soccorso. L'autobus ha poi ripreso la sua corsa verso Matelica dove i genitori attendevano i figli al rientro da scuola.

GS


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Pubblicato in Cronaca
Martedì, 19 Novembre 2019 14:24

Capitan Ventosa a Civitanova

Ha suscitato curiosità la presenza nel centro di Civitanova Marche di capitan Ventosa, l'inviato del Tg satirico "Striscia la notizia". Motivo un servizio riguardante la situazione dell'autostrada A 14 lungo la quale si formano code interminabili a causa dei lavori lungo la corsia sud che andrà in onda prossimamente nel corso dello stesso Tg di Canale 5. File di curiosi sono stati attratti dalla presenza del simpatico inviato che ha sostato a lungo nella piazza della cittadina rivierasca.
Pubblicato in Cronaca
E' fissato per sabato 23 novembre alle ore 16.00 a Palazzo Sabbieti, il ritorno di Giulia Varano in terra natìa. A 39 anni dal suo furto avvenuto il 13 luglio nell'allora pinacoteca di San Francesco, il dipinto attribuito al grande pittore Dosso Dossi, farà ritorno a Camerino.
Alla conferenza stampa di presentazione dell'evento sono intervenuti questo pomeriggio il sindaco Sandro Sborgia, l'assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori, il Capogabinetto della Presidenza del Consiglio regionale Daniele Salvi, il rettore Claudio Pettinari, la direttirice dei Musei Civici e diocesani Barbara Mastrocola.
Il dipinto che ritrae Giulia da Varano bambina, figlia del duca Giovanni Maria Varano e Caterina Cybo, proveniente dalla galleria Varano di Ferrara, fu acquistato dal comune di Camerino nel 1988 e faceva parte di una quadreria di 44 opere  ritraente la dinastia dei da Varano. Quella notte tra il 12 e il 13 luglio, insieme all'olio su tela di Giulia bambina ne furono trafugati altri 12. Il ritrovamento si deve ai Carabinieri del Nucleo Tutela e Patrimonio di Genova che sabato prossimo illustreranno i dettagli di tutto l'intricato ritrovamento che ha i connotati del giallo. 
Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore Sartori per i contorni di una felice storia che  sembra quasi un segno del destino. Un ritorno a casa in un momento così difficile e delicato, appare quasi un segno di protezione da parte di una figlia della città che torna a difenderla.
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"Giulia da Varano che torna a Casa - ha detto Giovanna Sartori- si inserisce in un progetto più ampio che è " La bellezza ritrovata e i luoghi per la città" progetto finanziato dalla Regione Marche al quale l'amministrazione comunale, ente capofila, ha partecipato in partenariato con Unicam e l'arcidiocesi, con la  direzione scientifica di Barbara Mastrocola.
Il progetto ha ottenuto il finanziamento regionale - ha spiegato- proprio perchè serve a mettere in collegamento i luoghi della città ancora fruibili e visitabili nonostante il terremoto e che ci auguriamo possano essere sempre di più andando avanti nei mesi e negli anni della ricostruzione". Il collegamento sia fisico che artistico del progetto sarà tra la basilica di San Venanzio, il deposito attrezzato Venanzina Pennesi dove avverrà il posizionamento del dipinto e che prorogherà per l'occasione la mostra "Dalla Polvere alla luce" fino  al 6 gennaio 2020. Altro collegamento avverrà con il Planetario dell'Università di Camerino da poco inaugurato e, grazie alla collaborazione con Contram SPA nei week end del mese di dicembre, i turisti e i visitatori che raggiungeranno la città avranno a disposizione l'innovativa navetta elettrica con guida turistica a bordo che metterà in collegamento con le varie attrattive culturali e d'arte della città. " Siamo molto sodisfatti - ha concluso l'assessore - perchè il progetto contribuirà ad arricchire l'offerta del nostro cartellone delle festività natalizie". 
Felice Sandro Sborgia del ritrovamento dell'opera da parte dell'Arma e in particolare di essere il sindaco a riceverne consegna da parte dei Carabinieri del Patrimonio e Tutela Beni culturali.
"Solo un tassello di un mosaico più grande - ha detto il primo cittadino- che riguarda la ripresa e la ricostruzione della città da un punto di vista storico, culturale ed artistico ".
Sborgia ha anche anticipato che a breve e in altra sede rispetto all'attuale, riaprirà la Biblioteca Valentiniana. La Sovrintendenza ha infatti espresso parere favorevole in merito all'adeguatezza dei locali che, grazie all'università, potranno ospitare gran parte dei volumi. L'edificio del Rotary verrà quindi liberato e potrà essere sottoposto ai lavori di recupero.  " Per la città dunque un ulteriore passo in avanti  nel riappropriarsi del suo patrimonio".
Simbolico il titolo dato alla riconsegna del dipinto secondo il rettore Claudio Pettinari:" Fin da subito dopo le scosse- ha affermato- abbiamo immaginato di ripartire da subito dai beni culturali , come punto di forza universalmente riconosciuto di questo territorio e che può essere motivo per muovere uno dei motori fondamentali dell'economia italiana come il turismo. Particolare significato riveste quest'opera- ha aggiunto- in quanto la dinastia dei da Varano è molto legata all'università sin dalle sue origini. E i due destini della città e della stessa università sono sempre stati collegati tra loro". Nel rivolgere un sentito ringraziamento ai Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali, Daniele Salvi  ha detto che il ritorno del quadro si inserisce in una triste tradizione che riguarda le Marche e che ha visto la regione privata, depredata ed espogliata di un ingente quantitativo di opere d'arte dalla portata devastante. " Segnale importante di controtendenza il ritorno della duchessa bambina che per la città di Camerino quasi evoca della necessità che tanti bambini nascano da queste parti. Altro elemento significativo- ha sottolineato- il fatto che la cultura accompagna la ricostruzione e il riguadagnare progressivamente spazi. Importante che appena si riapre uno spazio se ne rivitalizzi il valore". Di quanto sia raro riappropriarsi di opere oggetto di furto ha parlato la direttrice dei Musei Barbara Mastrocola, la quale ha in particolare evidenziato che è proprio in seguito all'acquisto del nucleo di 44 quadri della dinastia dei da Varano del quale faceva parte anche il dipinto di Giulia bambina, che nacque e si formò la pinacoteca civica. Fu Milziade Santoni che sapeva dei dipinti messi all'asta a Ferrara ad acquistare per conto del Comune di Camerino tutto il fondo da Varano della Corte estense, pagandolo 44 lire. Dei tredici quadri rubati nel 1980, tutti di piccola taglia e facilmente celabili, quello di Giulia è il più importante anche per la mano che lo ha dipinto. L'opera è infatti attribuita al pittore ferrarese Dosso Dossi e per Camerino ha il valore di un Raffaello.
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Lunedì, 18 Novembre 2019 14:36

Il vescovo Massara incontra il Premier Conte

Doppio incontro quello dell’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, Francesco Massara,che oggi a Roma ha partecipato alla riunione dei vescovi del cratere alla Cei per le problematiche del terremoto e in particolare per l’ordinanza 84 del 2019, secondo piano dei beni culturali.
Nel pomeriggio, a Palazzo Chigi, l'incontro riservato con il Premier Conte, in cui Massara si farà portavoce dei problemi della gente e delle attività produttive. 

G.S.

- servizio in aggiornamento -
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Domenica, 17 Novembre 2019 14:59

Spaccio di cocaina, tre persone denunciate

Fine settimana all’insegna dei controlli da parte dei Carabinieri di Civitanova Marche che hanno consentito individuare altre tre persone dedite allo spaccio.
I controlli effettuati hanno consentito ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di denunciare per detenzione ai fini di spaccio una coppia di venticinquenni residenti nel fermano che, dopo i controlli del veicolo sul quale viaggiavano nel centro di Civitanova Marche, sono stati trovati in possesso di diverse dosi di cocaina già predisposte per lo spaccio che sono state sequestrate.
Analoga sorte ha avuto un quarantenne civitanovese che, controllato anche lui alla guida della sua autovettura nella zona industriale, si è dimostrato subito particolarmente nervoso e gli approfondimenti dei militari hanno consentito trovare nella sua disponibilità una ulteriore dose di cocaina.

Pubblicato in Cronaca
Le novità introdotte dal Decreto sisma 2019 e le eventuali modifiche da inserire nell’iter legislativo della conversione in legge, centrali nell’incontro voluto dal Circolo del Partito Democratico di Camerino che si è svolto nella sala convegni del Contram. Partecipato dalla cittadinanza, vi hanno portato il loro contributo l’on. Mario Morgoni, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il Consigliere regionale Francesco Micucci. Presenti i segretari del PD di Camerino Andrea Caprodossi e di Macerata Francesco Vitali, ai saluti del sindaco Sandro Sborgia, è seguito l’intervento di Francesco Micucci che, rispetto ad un lungo periodo di immobilismo, ha evidenziato il segno del cambio di passo del decreto che apre una fase nuova e per la prima volta caratterizzata da una discussione allargata al dibattito col Consiglio regionale. Cambio di rotta evidente secondo Micucci, anche nella serie di emendamenti e spunti che vanno nella direzione auspicata di una semplificazione e accelerazione degli aspetti burocratici. Diverse le modifiche proposte dalla Regione volte a depurare alcune criticità: chiesta la possibilità di strutturare un tavolo permanente tra Regione e Governo per ragionare sulle tematiche di sviluppo delle aree del cratere del sisma. Altro tema delicato, quello del personale dislocato negli USR e negli uffici di regione e comuni, di cui a garanzia di una certa stabilità e del mantenimento delle conoscenze acquisite, è stata chiesta la proroga almeno per due o tre anni.
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Di Camerino come punto di riferimento naturale di un territorio e come centro che deve avere l’ambizione di una nuova visione di futuro, ha parlato il deputato Mario Morgoni. Nel lungo intervento illustrativo del decreto varato dal governo, espressione della volontà di affrontare il problema in modo serio e organico, ha evidenziato che “a tre anni dall’inizio della sequenza sismica, nessuno ha la soluzione a portata di mano” ma cuore dello strumento è il sisma del Centro Italia e concentra gli interventi necessari a dare concretezza, con risultati auspicabilmente migliori di quelli finora conseguiti”. Il decreto emanato dal Governo, ha visto aprirsi più fasi caratterizzate dal confronto e dalle audizioni, dall’ elaborazione in Commissione e dalla presentazione di oltre 800 emendamenti.“ Segnale di un lavoro serio anche le interlocuzioni intervenute da tutti i soggetti ascoltati, per cui il decreto uscirà sicuramente diverso e, speriamo migliore di come è entrato. Lunedì’ 18, l’inizio dell’esame e il voto sugli emendamenti e, a metà settimana, l’approdo in aula”. Contiene la proroga dello stato di emergenza e quella dei mutui dei comuni la cui imperfetta formulazione verrà modificata nel testo definitivo.
Il Governo ha poi garantita la messa in atto di tutte le proroghe riguardanti le 700 unità di personale attualmente al lavoro negli USR e nei comuni; ancora non attuata la previsione delle 200 unità di personale che comunque dovranno essere assunte, quota che si punta ad incrementare almeno di altre 100 unità. Sulle procedure di ricostruzione privata, il decreto interviene con un punto di svolta, portando a monte elementi per assicurare maggiore snellezza con la responsabilizzazione dei tecnici che dovrà vedere anche elementi di certezza, affinché l’assunzione di responsabilità avvenga all’interno di un perimetro nel quale il professionista possa sentirsi sufficientemente tranquillo. “Tutto questo non può mettere in discussione un punto dirimente rispetto alla ricostruzione privata - ha detto il deputato- e cioè che la responsabilizzazione del tecnico è ineludibile. Il problema riguarda anche la ricostruzione pubblica piuttosto ferma: su questo è ancora aperta una interlocuzione: i pareri del governo sugli emendamenti, li avremo domani e poi se ne tratterà in Commissione. Saranno da correggere anche le procedure propedeutiche all’affidamento dei lavori per la ricostruzione pubblica, ma su questo tema l’interlocuzione è difficile; fuori strada chi ha vagheggiato l’idea di una deregulation totale attraverso la quale fosse possibile dare risposte adeguate; il parametro non può essere nemmeno Genova, perché la condizione è del tutto diversa. Noi abbiamo un territorio che è anche peculiarità e caratteristiche che vanno salvaguardate ma, per fare una valutazione seria, dobbiamo anche pensare a un arco di 20-50 anni. Il discrimine impegnativo e difficile è quello tra una deregulation totale, che non è consentita e, dall’altro alto, una situazione che va valutata per come oggettivamente si presenta e che è diversa da quella che vivono realtà che dal sisma non sono state toccate. Un vincolo ha un’evidenza e una valutazione di un certo tipo a Civitanova Marche e deve avere una valutazione d’ altro tipo a Castelsantangelo o Camerino. E' pertanto evidente che dobbiamo trovare una misura che consenta di operare e non mettere a rischio le caratteristiche di pregio e di valore che un territorio deve mantenere, specialmente se vuole avere una possibilità di riscatto e di nuovo futuro”. Altra questione primaria, lo sviluppo economico e la capacità di una comunità di produrre reddito. “Le piccole e micro imprese del nostro territorio- ha continuato Morgoni- sono quelle che già hanno sofferto e che in questa situazione rischiano di più ma, se si riesce a far nascere una situazione nuova, potrebbero avere più opportunità delle altre”. Su questo fronte nel decreto sono state introdotte due misure: si tratta dell’estensione al cratere della misura “Resto al sud “che finanzia il 100 per cento di progetti per soggetti fino a 46 anni con il 35 per cento del finanziamento a fondo perduto e il 65 per cento a tasso zero a carico dello Stato e la proposta è di ampliare la misura anche alle attività commerciali. E in un territorio dove l’agricoltura rappresenta un settore importante si cerca ora anche una risposta attraverso una misura già presente per alcune regioni del sud con l’impulso ad un’assunzione di responsabilità e di titolarità di aziende da parte dei giovani e con un intervento molto corposo capace di attuare un ricambio generazionale. “Tre in particolare i temi che abbiamo posto all’ordine del giorno: l’ uno riguarda una quota delle risorse stanziate per la ricostruzione pari al 4 per cento per progetti di sviluppo economico nella regione Marche che speriamo di portare a casa per la progettualità dei Nuovi sentieri. Poi c’è la Zona Franca Urbana che ancora non è partita e deve produrre qualche effetto ma, per attrarre investimenti da parte di chi ha voglia di farli, deve prevedere un percorso temporale più ampio d’intervento ( non limitato a 4-5 anni). Inserito in modo serio anche il tema della Zona Economica Speciale ul quale c’è la resistenza da parte del Governo che speriamo di superare. E’ chiaro che in queste valutazioni e specialmente nelle misure di incentivazione economica, deve entrare sempre più il tema di un intervento mirato alle situazioni oggettive che, nell’ambito del cratere, non sono uguali. E’ da tempo che porto avanti questa proposta; non credo che da qui in poi, si possa pensare a misure indistinte di sviluppo economico e-ha spiegato- in un territorio che presenta situazioni totalmente diverse e, soprattutto nell’entroterra più colpito, non possiamo pensare ad interventi dello stesso tipo di quelli applicabili in situazioni dove il ripristino dei soli immobili, di per sé significa il ritorno ad una normalità. A Camerino non si può parlare solo di recupero immobili, ma è necessario dare una spinta e un impulso molto più forte con misure differenziate”.
A contrasto dello spopolamento delle zone interne più colpite, il deputato ha detto di aver proposto un emendamento, convinto che oltre alle misure di carattere economico, bisognerà prevedere delle incentivazioni perché le persone possano essere invogliate a venirci a vivere. La proposta è stata quella di estendere alle zone più ferite una misura della legge di Bilancio dello scorso anno prevista per le regioni del sud : i pensionati italiani o stranieri che abbiano maturato una pensione all’estero e decidano di venire a risiedere in questi territori, possano godere dello stesso trattamento fiscale del 7 per cento che c’è nelle regioni del sud. Altra proposta di Morgoni, demandare alle regioni un piano per agevolare la residenzialità nei centri più colpiti con incentivi alle giovani coppie per locazioni o tasse comunali. “Su tali questioni – ha continuato- noi dobbiamo far scaturire da parte del territorio una progettualità più forte e la capacità che i vari soggetti istituzionali ed economici, maturino punti di vista comuni, altrimenti la nostra voce sarà flebile e se in più sarà anche divisa e frammentata, non conterà nulla. Per essere forti dobbiamo sopperire a questa debolezza della politica, con la capacità di produrre progetti forti e andare con una voce sola dagli interlocutori,  per dare a questi territori una possibilità di riscatto. Se non facciamo questo, non sarà la disponibilità delle risorse a darci delle risposte”.
Citando uno studio fatto nel 2014 dalla Banca d’Italia e riferito all’analisi di come hanno risposto dopo 20 anni le realtà del Friuli e dell’Irpinia colpite dal sisma, è stato evidenziato che rispetto ai territori circostanti che non erano stati toccati dal sisma, il Friuli ha registrato una crescita del 23 per cento di prodotto interno lordo. Al contrario in Irpinia, dopo 20 anni il Pil è sceso del 12 per cento “Ciò vuol dire – ha concluso Morgoni- che pur in presenza di risorse più o meno paragonabili, i risultati non sono paragonabili. Da un lato abbiamo una crescita e nuovo sviluppo, dall’altro il consolidarsi di una situazione di declino. Credo che anche noi siamo di fronte a questo bivio. Occorre utilizzare dunque bene le risorse, chiedere risorse ma su una progettualità che nasce dal territorio, fuori da tanti punti di vista troppo particolaristici e spiriti di campanile oggi ancora più accentuati ma che non sono giustificabili e non ci possiamo consentire, specialmente se vogliamo affermare una nuova idea di sviluppo”.
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Dall’assessore regionale Sciapichetti, una decisa puntualizzazione sui livelli istituzionali, fatta anche in risposta ai ripetuti attacchi rivolti alla Regione e in cui erroneamente sono state addossate all’Ente delle responsabilità: il Parlamento fa i decreti, il Commissario fa le ordinanze, la Regione al massimo dà l’intesa sul risultato e delle indicazioni. “I decreti li fa il Parlamento e, al di là di Morgoni e di due o tre deputati della Commissione, in Parlamento non c’è la percezione della gravità del fenomeno. Non sanno di cosa parlano e non vogliono capire cosa è successo e dopo la responsabilità viene addossata alla Regione”. L’assessore ha anche precisato che l'attenzione della Regione è stata sempre alta e propositiva e che un decreto pur valido sotto diversi aspetti come il 180 dovesse essere modificato e sburocratizzato era noto da tempo, tant'è che già all’ex premier Gentiloni, la Regione aveva inviato un corposo insieme di emendamenti migliorativi.
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Ennesimo incidente stradale causato dalla fauna selvatica. E' avvenuto intorno alle 13  a Pieve Torina, all'altezza della frazione Casavecchia, coinvolgendo una giovane alla guida della sua auto. La ragazza di 28 anni, stava percorrendo la provinciale in direzione Visso quando non è riuscita ad evitare lo scontro con un grosso cinghiale spuntato improvvisamente dalla boscaglia  Rimasta sempre cosciente nonostante lo spavento, la giovane è riuscita a chiamare i soccorsi, sopraggiunti sul posto insieme alle forze dell'ordine.  La ragazza per precauzione è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale. Il proliferare incontrollato della fauna selvatica e gli incontri quasi quotidiani in quel tratto di strada, confermano purtroppo uno stato di emergenza sulla problematica. 
“Oltre ai danni alle colture che denunciamo da anni, oltre al fatto di non poter scegliere quali colture mettere a dimora – segnala Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata - per chi vive nell’entroterra c’è anche questo rischio: nel migliore dei casi, quando non si tratta di incolumità personale, bisogna mettere in conto dei soldi per riparare o acquistare, a seconda dell’entità dei danni, i mezzi. L’equilibrio è saltato da tempo e per tornare ad avere il controllo della situazione occorre mettere in atto tutti gli strumenti ordinari e straordinari per abbassare il numero di capi, anche tramite abbattimenti”. 
E' di pochi giorni fa la notizia di un altro incidente causato da cinghiali a San Severino nei pressi dell’ospedale. Proprio per chiedere un intervento delle Istituzioni, Coldiretti ha manifestato lo scorso 7 novembre davanti a Montecitorio a Roma. Nella Capitale anche tanti esasperati agricoltori della provincia maceratese. 

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