Notizie sportive nelle Marche
Prosegue l’attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata a sostegno della popolazione ai tempi del coronavirus.

L’accordo nazionale sul ritiro delle pensioni agli over 75, come noto, è parte del più ampio sforzo messo in campo dall’Arma dei Carabinieri e da Poste Italiane per contrastare la diffusione del virus e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, e, in particolare, dei soggetti a maggior rischio, garantendo sempre il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.
Una collaborazione che è stata possibile grazie alla capillarità delle stazioni dei Carabinieri e degli Uffici Postali, entrambi  presenti anche nei più piccoli paesi dell’entroterra. 

Questa mattina a Civitanova, il Comandante della locale Stazione si è recato all’ufficio postale di via Duca degli Abruzzi per poi consegnare la pensione ad una 90enne, vedova, e un 78enne.

Particolarmente felice di aver ricevuto aiuto da parte dei Carabinieri è stata la signora di 90 anni che aveva telefonato alla caserma della locale Stazione.

GS
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Lunedì, 27 Aprile 2020 11:43

Fuori strada con l'auto. Donna in ospedale

Incidente questa mattina a Macerata, in contrada Morica. Erano circa le 8.30 quando, per cause in fase di accertamento, una Smart condotta da una donna ha perso il controllo finendo sul ciglio della carreggiata.
La donna è stata trasportata in ospedale in ambulanza.
I vigili del fuoco si sono occupati della messa in sicurezza del mezzo e della zona.

GS

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte illustra il nuovo decreto relativo alle riaperture e cita tante attività, ma le misure ristrettive riguardano ancora le messe, vietate alla partecipazione dei fedeli. Interviene la nota critica della CEI: "Non possiamo accettare di vedere comnpromessa la libertà di culto". Segue  una nota di Palazzo Chigi che prende atto della comunicazione dei vescovi  e conferma quanto già anticipato in conferenza stampa. Già nei prossimi giorni - si legge in una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri - si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

Nella nota della Conferenza Episcopale italiana dopo la conferenza con il premier relativa al nuovo decreto sulla fase 2, i Vescovi italiani hanno dunque  chiaramente espressa la propria contrarietà alla compromissione dell'esercizio della libertà di culto:" Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza- afferma la nota della CEI-  nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale. 
Dopo “settimane di negoziato - prosegue la nota - che hanno visto la CEI presentare Orientamenti e Protocolli con cui affrontare una fase transitoria nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie, il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo. Alla Presidenza del Consiglio e al Comitato tecnico-scientifico si richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità – dare indicazioni precise di carattere sanitario – e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia”.

Nel documento dei vescovi si ricorda  che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese aveva affermato ad Avvenire che erano “allo studio del Governo nuove misure per consentire il più ampio esercizio della libertà di culto”: parole intercorse  il 23 aprile scorso “dopo un’interlocuzione continua e disponibile tra la Segreteria Generale della Cei, il Ministero dell’interno e la stessa Presidenza del Consiglio. Un’interlocuzione, nella quale la Chiesa ha accettato, con sofferenza e senso di responsabilità, le limitazioni governative assunte per far fronte all’emergenza sanitaria”. In questo dialogo – precisa la nota – la Cei aveva sottolineato  più volte “in maniera esplicita che – nel momento in cui vengano ridotte le limitazioni assunte per far fronte alla pandemia – la Chiesa esige di poter riprendere la sua azione pastorale”.
Secondo quanto riportato nella nota di Palazzo Chigi, si prende atto della comunicazione della CEI e viene confermato che già nei prossimi giorni sarà allo studio un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedelli alle messe in condizioni di massima sicurezza.
c.c.

 

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Dalla Basilica di San Venanzio alle Parrocchie della diocesi di Camerino - San Severino Marche. Continua l'esperienza della Messa di Comunità, trasmessa in diretta sulle frequenze di Radio C1..inblu e sulla pagina facebook de L'Appennino camerte.
Questa domenica 26 aprile, III di Pasqua, la messa verrà trasmessa alle ore 11 dalla chiesa di Santa Maria Assunta in Pian di Pieca e sarà presieduta da mons. Luigi Verolini, vicario per la Pastorale e direttore della Caritas diocesana. "Sono davvero felice - le parole di mons. Luigi Verolini - di inaugurare questa esperienza itinerante nelle diverse parrocchie della diocesi. Così tutte le comunità della nostra diocesi ricevono attenzione e riescono, sia pure attraverso i mezzi di comunicazione, a sentirsi unite tra loro e con le altre comunità parrocchiali".

pian di pieca RIDIMENS

Così dopo Pian di Pieca sarà la volta, domenica 3 maggio, della comunità di San Severino Marche con la messa trasmessa dal Santuario della Madonna dei Lumi e presieduta dal rettore don Luca Ferro. Nelle domeniche successive la diretta sarà effettuata nelle parrocchie che già ne hanno fatto richiesta e in altre che lo faranno. 

f.u.

 
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Cinque giorni di chiusura dell’esercizio commerciale oltre alla sanzione amministrativa prevista per il mancato rispetto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 22 marzo e dell’Ordinanza della regione Marche n. 99 del 16 aprile, che ha disposto la chiusura di negozi e supermercati nella giornata del 25 aprile. Questo quanto comminato all’esercente di un esercizio commerciale situato nella zona del centro commerciale “La Rancia” dai carabinieri di Tolentino impegnati in servizi di controllo del territorio cittadino. All’interno dell’esercizio, come detto aperto in piena violazione delle norme di legge, i militari hanno individuato, oltre al figlio del titolare e ad un dipendente, anche due clienti che avevano appena concluso l’acquisto di merci. Così è scattata la sanzione.

f.u.





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Due giovani, rispettivamente di 25 e 30 anni entrambi residenti in città e già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati dai carabinieri di San Severino Marche nell’ambito di specifici controlli sul territorio. I militari della locale stazione hanno fermato i due nel cuore della notte mentre si muovevano per la città. Sottoposti a controlli e successiva perquisizione i due sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di hashish, già suddivisi in dosi, di due bilancini di precisione e di materiale utile al confezionamento dello stupefacente, che è stato sottoposto a sequestro. Inoltre uno dei due uomini era anche in possesso di un bastone di ferro della lunghezza di circa 38 centimetri. Così, come detto, i due sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica per possesso ai fini di spaccio di stupefacente.

f.u.
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Con la sentenza n. 337/2020 del 23 aprile, il Tribunale di Macerata ha rigettate tutte le domande proposte dalla ditta appaltatrice I Platani SRL in due giudizi, successivamente riuniti, promossi contro la Provincia di Macerata relativamente ai lavori per la realizzazione del campus scolastico di Camerino. Oltre al rigetto delle domande la ditta è stata condannata al pagamento delle spese legali e della consulenza tecnica d'ufficio svolta in corso di causa.

Nel corso della costruzione, l’impresa appaltatrice ha interrotto i lavori nel dicembre 2008 e ha abbandonato il cantiere nonostante il richiamo della Provincia. Di conseguenza l’Ente ha deciso la risoluzione contrattuale per grave inadempimento.

Nello stesso periodo il cantiere venne sottoposto a sequestro penale per quasi due anni in esito a un esposto da parte della stessa ditta appaltatrice, rivelatosi poi infondato, e che però portò addirittura all'apertura di un procedimento penale per frana colposa contro, tra gli altri, alcuni funzionari della Provincia che vennero in seguito completamente scagionati.

Oltre alla vicenda penale, la ditta avviò, negli anni 2009 e 2010, due cause civili avanti al Tribunale di Macerata, poi successivamente riunite, chiedendo un risarcimento danni per un importo complessivo di oltre 7 milioni di euro.

“Una vicenda assurda legata alla costruzione di una importante opera pubblica - afferma il Presidente Antonio Pettinari - e che vedeva una ditta responsabile di ritardi e di lavori in parte eseguiti male, con un cantiere abbandonato senza motivo. Questa azienda addirittura avrebbe preteso un risarcimento e per giunta milionario”.

La Provincia si costituì in giudizio per resistere a questa iniziativa giudiziaria, contestando totalmente le richieste e chiedendo a sua volta, in via riconvenzionale, il risarcimento dei danni subiti a causa del blocco del cantiere
e delle notevoli spese necessarie per riparare i lavori non eseguiti a regola d’arte e quelli non effettuati affatto. L’Amministrazione provinciale, infatti, dopo il provvedimento di risoluzione contrattuale, si è trovata con un cantiere incompleto, abbandonato e chiuso a seguito del sequestro.

“Quando sono stato eletto nel 2011 trovai un cantiere in completo degrado, a seguito anche del lungo periodo di sequestro penale, sepolto dalle erbacce e dai rovi, una vera e propria incompiuta che rischiava di rimanere tale - prosegue Pettinari -. Al primo sopralluogo provai un colpo al cuore, ma poi ci siamo rimboccati le maniche; creai un gruppo di lavoro ad hoc insieme alla Provincia e grazie al lavoro e all’impegno dei nostri tecnici e delle imprese incaricate e di tutti noi siamo riusciti nel miracolo. All’inizio dell’anno scolastico nel settembre 2013, il nuovo campus fu inaugurato, nonostante non fosse completato in alcune parti.  Ieri il Tribunale di Macerata con la sentenza ha quindi riconosciuto la correttezza dell’operato della Provincia e, al contrario, ha respinto in toto le richieste dell’azienda, ritenendola responsabile di quanto accaduto. Esprimo la soddisfazione dell’Amministrazione provinciale per una conclusione di una vicenda surreale che ha visto l’Ente fortemente danneggiato dal comportamento dell’impresa anche a livello economico e costretta a eseguire lavori aggiuntivi e molto costosi. Analoghi danni e gravi disagi sono stati subiti dalla comunità scolastica e dall’intero comprensorio montano che hanno dovuto attendere molti anni per avere finalmente a disposizione una nuova scuola confortevole e sicura. Attualmente nel campus sono ospitate tutte le scuole superiori di Camerino. La Provincia ha progettato, approvato e in parte già eseguito nuovi interventi per il completamento del campus”.
C.C.








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In una intervista all'Osservatore Romano, Mons. Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino San Severino Marche ha inteso sottolineare con gioia la notizia del conferimento dell'attestato d'onore di Alfiere della Repubblica a Maria Gabriella Lucarini. Parole ricolme di emozione quelle dell''arcivescovo nel ripercorrere tutti i piccoli grandi gesti di rara sensibilità, altruismo e solidarietà, partiti  dalla bambina oggi undicenne e che l'hanno condotta a distinguersi come modello di buon cittadino tanto da essere insignita del premio dal Presidente della Repubblica. 
Riportiamo integralmente l'articolo dell'Osservatore Romano nel quale Mons. Massara esprime i suoi sentimenti di letizia e di elogio nei confronti di Maria Gabriella.

“La voce di questa bambina è tra le più belle di quel desiderio dei più piccoli di voler ricostruire ciò che è stato tolto dal terremoto - case, giochi, strade e chiese, soprattutto queste ultime a loro mancano tanto - , e che parla a tutti di generosità e apertura evangelica”. Con queste parole colme di gratitudine e speranza l'arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, Francesco Massara, commenta a “L'Osservatore Romano” il conferimento a Maria Gabriella Lucarini, 11 anni, dell'attestato di onore “alfiere della Repubblica italiana” da parte del presidente Sergio Mattarella, insieme ad altri 25 giovani distintisi per azioni coraggiose e solidali. “Per l’attaccamento dimostrato a Camerino, città nella quale è cresciuta e di cui è diventata, dopo il terremoto, testimone della volontà di ricostruzione”, recita la motivazione. La lieta notizia è stata comunicata proprio dal presule alla mamma della piccola, Liliana, che ha subito reso partecipe la figlia, impegnata con le lezioni on line a causa della chiusura scolastica imposta dal coronavirus. “Una gioia enorme che ci ha emozionato enormemente – ci spiega la signora Liliana – in quanto assolutamente inaspettata e che riconosce la grande e contagiosa forza d'animo di Maria Gabriella”. Che di fronte alle macerie, non solo quelle lasciate dal sisma del 2016 ma anche quelle presenti nello spirito di molti suoi concittadini, non è mai arretrata di un passo non volendo mai abbandonare la città, i suoi compagni, la sua maestra anche dopo il trasferimento sulla costa in seguito all'inagibilità della sua casa. E così il forte legame con la sua Camerino si è tradotto in una lettera, scritta all'età di sette anni, in cui esprimeva la ferma volontà di ricostruire la città “con le mie mani e ci saranno anche quelle dei miei amici che non ti lasceranno sola. Per me sei importantissima e non lascerò che il terremoto ti distrugga un'altra volta. Ti ringrazio per le belle risate che abbiamo fatto insieme, ti ringrazio per avermi fatto camminare sulle tue strade e continuerò a camminarci fino alla fine dei miei giorni”. Un atto d'amore, di giovane ma edificante sensibilità, che è diventato un simbolo e ha avuto un'eco anche fuori dal territorio italiano. Ma soprattutto ha avuto un lettore speciale, Papa Francesco, al quale è stata consegnata in occasione della sua visita al comune nel giugno del 2019. “Maria Gabriella – rivela mamma Liliana – sapendo del suo arrivo mi ha chiesto di partire alle tre di notte da Castelraimondo, il paese nel quale ora viviamo, per giungere a Camerino, ospiti di amici e indisturbati visti i divieti di inagibilità, in modo da consegnare personalmente e senza problemi la missiva al Pontefice”. Questa la caparbietà spirituale, la tenacia e grandezza d'animo di un'undicenne capace di “un'apertura evangelica che manifesta una profonda testimonianza di fede”sottolinea monsignor Massara. “Maria Gabriella ha una forza interiore che non la fa fermare davanti a niente. Ha mille interessi e attività, è chierichetto insieme al fratello gemello Pietro Paolo, impegnata con gli scout e nello sport, ama la danza. Il suo – prosegue Massara – è un continuo esprimere positività portando sempre avanti le cose in cui crede. Ciò pero non le impedisce di vivere appieno al sua fanciullezza, arricchita da un'attenzione e una cura per ogni tipo di bisogno espresso dagli altri: è questa la sua missione più pura”. Ad esempio, rivela la signora Liliana, “partecipa ad ogni manifestazione nazionale in cui si chiede un maggiore intervento delle autorità per accelerare la ricostruzione che a Camerino è ancora sostanzialmente ferma; si fa in quattro per aiutare i compagni in difficoltà con lo studio delle materie o quando il collegamento internet presenta qualche problema. Da grande Maria Gabriella vuole diventare magistrato per combattere le tante ingiustizie e realizzare un mondo migliore”. Con il suo entusiasmo, con il suo rispetto per tutte le persone Maria Gabriella ci invita implicitamente anche a riflettere sul nostro percorso attuale di umanità, sulle nostre carenze” e a “indagare” su come un cuore di fanciullo possa far suscitare sentimenti così forti e insegnamenti così grandi. Operare per colmare piccole o grandi difficoltà, piccoli o grandi dolori è un comandamento che lei ha posto davanti alla sua sofferenza più grande, rappresentata dalla morte del papà pochi mesi prima del terremoto. Anzi è lui, è sicura, a guidarla “da lassù” incoraggiandola nella sua dedizione al prossimo. “Quando osserva il cielo stellato – spiega la mamma – indica sempre una stella precisando che quella è il suo papà che, insieme a me, le ha insegnato i valori cristiani fin da piccola. Ma lo fa senza tristezza, con occhi che brillano di amore puro verso il Signore”. Un papà che svolgeva la professione di medico e che rivive nella figlia in quella scelta di avere cura degli altri osserva l'arcivescovo di Camerino - San Severino Marche. “La bambina mi ha confidato che se lui fosse ancora vivo starebbe accanto ai malati di coronavirus per farli guarire tutti. Tutte le sere lei rivolge una preghiera all'immagine della Madonna della fiducia che le ho regalato io e che si venera da quasi due secoli nel Pontificio seminario romano maggiore. La famiglia ha contribuito molto alla formazione cattolica di Maria Gabriella creando le basi di un'energia spirituale straordinaria che trascina i più grandi affascinati dal suo esempio. Il tutto – prosegue il presule – permeato di gioia e di speranza per il futuro anche se i giovani come lei sono il presente”.
C.C.
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Tragico incidente stradale quello verificatosi nel pomeriggio lungo la strada che collega Visso a Pieve Torina all'altezza del bivio per Monte Cavallo. Per cause in corso di accertamento una ragazza di 24 anni che percorreva l'arteria ha perso il controllo dell'auto su cui viaggiava, una Fiat Panda, che si è schiantata contro il guard rail. Purtroppo la giovane è deceduta sul colpo e a nulla è valso l'intervento dei soccorritori del 118, giunti sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri, che non hanno potuto fare altro che costatarne la morte. Allertata anche l'eliambulanza, che è stata poi fatta rientrare visto l'esito del sinistro.
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