Dal generale al particolare, dallo statuto dell'ente alle singole scelte nella politica dell'Unione. Prosegue a colpi di lettere la "discussione" tra i sindaci Falcucci, Citracca, Cecoli e la governance dell'Unione Montana di Camerino. I 3 primi cittadini replicano ancora a quanto risposto dal presidente Alessandro Gentilucci facendo chiarezza sui motivi per i quali non condividono la politica dell'ente.

Eravamo certi che saremmo stati costretti ad una replica. In primis, registriamo un forte nervosismo del Presidente Gentilucci, potevamo dire anche “di quel signore” ma l’etica e l’educazione istituzionale, che conosciamo per lunga esperienza e per rispetto dei colleghi, ci obbliga ad evitarlo.


Il Presidente Gentilucci non sapendo come rispondere davanti all’evidenza dei fatti, tenta ancora una volta ad arrampicarsi sugli specchi con argomentazioni infondate. Si scivola sugli specchi!

Nervosismo che si fonda su chi pur sapendo di aver sbagliato tutto e di aver portato l’Unione Montana al suo totale fallimento, che peraltro è sotto gli occhi di tutti, continua a richiamare episodi come la mancata adesione ecc., quando le ragioni le abbiamo ricordate nel dettaglio suffragate dai fatti verificatisi e non da chiacchiere.

Poi, sempre il Presidente, ci porta per esempio quello strategico delle risorse idriche dimenticando che la Società Valli Varanensi non ha mai gestito il servizio idrico tanto che non ha struttura operativa.

Ricorda, correttamente, che i Comuni di Castelsantangelo sul Nera e Valfornace hanno affidato ad una società di Tolentino. La società di Tolentino è la ASSM Spa, Società a intero capitale pubblico detenuto dai Comuni soci. Dire una Società di Tolentino senza specificarne il nome, significa, caro Presiedente, mistificare la verità.

Dimentica volutamente che anche il Comune di Camerino, che è nell’Unione Montana ed è il più importante, ha affidato il SII (servizio idrico integrato) all’ASSM Spa di Tolentino già dalla precedente amministrazione e non si è avvalso di Valli Varanensi. Chissà perché? Per saperne di più, bisognerebbe chiedere le motivazioni alla precedente Amministrazione.

Comprendiamo che tale precisazione non gli conveniva farla, ma questi sono i fatti e non chiacchiere!

Si ricorda che i Comuni che non hanno affidato il SII ad una società “vera” sono in difetto di Legge tanto che l’AATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) ha segnalato alla Regione Marche almeno una decina di volte (due all’anno – verificare presso Uffici AATO) la richiesta di nomina di un Commissario ad Acta per tutti quei Comuni che si sono affidati a Valli Varanensi in quanto, come detto, non essendo mai stata operativa, non rispetta le norme vigenti in materia.

Il Presidente Gentilucci sempre più come un uomo solo al comando, tanto da prendere le difese anche del Comune di Fiastra che per nascondere l’oggettivo fallimento della Unione Montana di Camerino da lui guidata, arriva a dire che “…non ci appartiene una visione miope del territorio…” e quindi per non sovrapporre i servizi, si appoggia alla vicina Unione Montana.

Certo che la fantasia amministrativa è notevole ma, purtroppo, anche in questa circostanza oltre a mistificare i fatti dimostra un notevole digiuno delle procedure amministrative.

Se così fosse stato, occorreva stipulare una convenzione con quella Unione Montana specificando i servizi che gli venivano affidati, circostanza che non risulta essere mai stata fatta.

Il Presidente parlando di disponibilità e di essere pronto ad accogliere il figliol prodigo, si erige addirittura a Padre.

E’ bene però chiarire ancora una volta che l’adesione all’Unione Montana è un diritto dei Comuni che abbiano dei requisiti di carattere prettamente territoriale, fra i quali non rientra la condivisione della politica in atto e meno ancora l’indiscutibilità di uno statuto come se fosse il Corano (tanto per restare nell’ambito dei libri sacri).

Presidente Gentilucci, e non quel signore (vede la differenza), non si scomodi a fare nessuna convocazione si preoccupi invece di riportare il “Suo Circolo privato”, che rischia di perdere a breve altri soci, al ruolo proprio di Ente pubblico e modifichi subito lo statuto perché si ricordi che sta mal gestendo da troppo tempo un Ente con risorse pubbliche di cui deve rendere conto alla collettività. Prima o poi a qualcuno dovrà fornire giustificazioni del suo operato. Buon lavoro Presidente Gentilucci.

f.u.



Le campionesse olimpiche Cate e Bronte Campbell, sorelle australiane di 27 e 25 anni specializzate nelle gare veloci, si sono allenate nella piscina Comunale “G. Caporicci” di Tolentino dopo aver visitato l’head quarter di Arena, partner tecnico delle atlete. L’occasione ha permesso alle due campionesse di testare i nuovi prodotti altamente tecnici creati dall’azienda tolentinate, leader nella produzione di costumi e accessori nuoto high tech.
L’Arena si avvale da sempre del contributo dei suoi atleti che spesso partecipano attivamente anche alla manifestazione natatoria “24 ore Arena” organizzata ogni anno dalla società tolentinate, dall’Amministrazione Comunale e dall’ASSM Spa, ente gestore della piscina.

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in fila per l'autografo

Al termine dell’allenamento si sono intrattenute con il pubblico presente, soprattutto bambini e bambine, per una sessione di fotografie e autografi.
Le Campbell sono in Europa per prendere parte ad una serie di gare internazionali, tra cui l’imminente match di Londra della ISL (International Swimming League), in programma il 23 e il 24 novembre.

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le campionesse a bordo vasca

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