Più forti del terremoto, del maltempo e del Covid. E' di nuovo in funzione a Sarnano il laboratorio de Il Tesoro dei Sibillini. Il lavoro del caseificio si era interrotto dalla metà dello scorso mese di febbraio quando forti raffiche di vento avevano ribaltato il prefabbricato. Poi l'emergenza sanitaria con le misure per contenere il contagio da Coronavirus che ha rallentato i lavori per ripristinare la struttura. Lavori che sono ripresi. E a costo zero grazie alla disponibilità di un’altra azienda maceratese, la Self Globe, che aveva installato il container e ora lo ha ripristinato.

marica tidei nel laboratorio con la nonna 2

“Questa è una storia di giovani che non si scoraggiano di fronte alla avversità e che possono essere un esempio di imprenditoria agricola – ha commentato il presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili – Come Coldiretti siamo stati e continueremo a star loro vicini e a fare il possibile per la ripresa economica dei nostri territori che, dopo il terremoto, stanno subendo anche le ripercussioni dovute all’emergenza sanitaria. Oggi più che mai - ha concluso il presidente Fucili - dobbiamo lavorare sulla qualità e sulle unicità rappresentate dal nostro cibo e dalle nostre tradizioni”.
Tradizioni che i giovani titolari Mauro e Marica Tidei continuano a far vivere, più forti anche delle avversità.

f.u.
Maggio è il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna e alla preghiera del rosario. Un mese che l'emergenza Covid 19 ha reso ancora più particolare. Così dalla comunità di Sarnano e dal parroco don Marcello Squarcia è nata l'idea del rosario itinerante, un appuntamento settimanale inaugurato dalla recita del rosario nel meraviglioso sfondo delle pendici dei Sibillini.
"Un'idea innovativa - così don Marcello - perchè non vogliamo perdere le nostre radici non solo umane, storiche e culturali, ma anche religiose.

Così preghiamo il rosario in una forma breve, soltanto meditando due misteri, ma itinerante. Come prima tappa abbiamo scelto i Sibillini, i nostri monti: monte Ragnolo, i Piani di Montioli, Pizzo Meta fino ad aprire la visuale sul Monte Vettore. Preghiamo camminando in mezzo alla natura che in questo mese vede esplodere la primavera. La preghiera in questo ambiente, in questa libertà, in questa altezza ci avvicina maggiormente a Dio".
La preghiera del rosario itinerante potrà essere seguita ogni giovedì alle ore 22:00 sulle frequenze di RadioC1...inBlu.

f.u.



don marc

Cattura

don m
Una Sarnano deserta in questo primo maggio particolare.
A ricordare che, se il virus non avesse preso il sopravvento, le strade di Sarnano e Sassotetto oggi sarebbero state gremite è il sindaco Luca Piergentili che ha pubblicato su Facebook il suo giro in auto per le vie della città.
Questo primo week end del mese, infatti, avrebbe segnato l'avvio del fitto calendario della Sarnano-Sassotetto. Una delle tante storiche manifestazioni che dovranno attendere tempi migliori come per molti altri Comuni del Paese.
"Un primo maggio lunare - commenta il primo cittadino - oggi su questa strada avremmo dovuto cominciare ad ospitare le auto da corsa. Sarebbe stata l'ennesima festa di quella che è una manifestazione nota ed amata fin dagli anni '60 e che ci manca particolarmente".
E se tanti sindaci hanno dovuto alzare i toni per far rispettare e regole della quarantena nei propri paesi, Piergenitli elogia invece i sarnanesi dimostrando, nel video pubblicato questa mattina, come i suoi concittadini siano rimasti a casa.
"Ringrazio i sarnanesi che stanno seguendo in maniera restrittiva le regole - ha concluso - e quindi non posso che congratularmi con loro".

GS

Una nuova campagna per raccogliere fondi per la didattica tramite sms quella lanciata dalla Andrea Bocelli Foundation ancora una volta in favore delle scuole e dei giovani del cratere sismico maceratese. Tra questi sicuramente il comune di Sarnano che per primo ha visto la Fondazione di Andrea Bocelli impegnata in prima linea nella realizzazione della nuova scuola.
“Desidero ringraziare la Fondazione per avere ancora una volta pensato a noi – le parole del primo cittadino sarnanese Luca Piergentili – Siamo onorati di essere partner in questa nuova avventura per un progetto ambizioso che riguarda la didattica a distanza dei ragazzi nella cosiddetta fase 2 della pandemia Covid”. Materiali multimediali e una biblioteca virtuale, sempre multimediale, saranno predisposti dalla Andrea Bocelli Foundation che metterà a disposizione esperti pedagogisti al fine di creare supporti per le famiglia, per la scuola e per i ragazzi.
Un progetto ambizioso a carattere nazionale che coinvolge, oltre Sarnano, anche i comuni di Muccia, Lajatico, paese natale di Andrea Bocelli, nonché gli ospedali “Gaslini” di Genova e l’ospedale di Napoli. “Siamo sicuri – conclude il sindaco Piergentili – che questo progetto avrà indubbi risvolti positivi per i nostri ragazzi e per la nostra scuola”.

f.u.
Non ha visto l'accordo di tutti il bilancio dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, votato ieri durante una seduta consiliare in videoconferenza.
Dal sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, è, infatti, arrivato il voto contrario: "Secondo me - spiega - non è stata definita in maniera chiara la spesa di alcuni servizi. Ho controllato il bilancio con i miei tecnici e ho deciso di votare in maniera contraria".
L'attenzione del primo cittadino di Sarnano si è concentrata sui servizi della Polizia Locale associata: "Il servizio di polizia - secondo Piergentili - basa gran parte delle sue entrate sulle sanzioni fatte in superstrada con il telelaser e, in questo momento, sono mancate quelle entrate perchè il servizio è stato sospeso. La mancanza di sostentamento - aggiunge - porta a dei problemi che ho ritenuto opportuno sollevare. I miei colleghi hanno pensato che possono essere risolti, io ho avuto questo dubbio e ho votato in maniera contraria".

A chiarire la situazione, che potrebbe sembrare tesa, anche alla luce delle dimissioni dell'assessore sarnanese dell'Unione Montana, Stefania Innamorati, è il presidente Giampiero Feliciotti che sui dubbi sollevati risponde così: "Il nuovo consiglio è formato da nuovi sindaci che probabilmente non conoscono bene l'organizzazione della struttura dell'Unione.
La Polizia Locale associata è stata richiesta da quattro Comuni dell'Unione (Belforte del Chienti, Caldarola, Monte San Martino e Penna San Giovanni ndr) che hanno delegato la funzione e sono i titlari del servizio. Piergentili non si è convinto che il costo del servizio non ricade sui Comuni diversi da quei quattro. È giusto che voglia vederci chiaro, ma la situazione è più che trasparente".

L'opinione del presidente arriva anche sui presunti straordinari degli agenti di Polizia Locale e sulla richiesta di alcuni Comuni estranei all'Unione che vorrebbero richiedere il servzio di Polizia associata: "Ci sono alcuni Comuni che non fanno parte dell'Unione e che hanno chiesto il servizio associato - spiega Feliciotti - perchè già Bolognola, Smerillo e Belmonte Piceno ne hanno apprezzato le qualità. La conferenza dei sindaci ha già deciso di ammetterli ma gli atti dovranno essere approvati dal Consiglio dell'unione. È chiaro che il Comune esterno paga il costo del servizio, perchè nessun costo deve rimanere a carico dell'unione Montana. 
È infatti necessario chiarire che il servizio di Polizia è a carico dei Comuni che lo richiedono, quei fondi non li mette l'Unione Montana.
Per gli straordinari sono  i sindaci che decidono se sono necessari e, qualora venissero richiesti, sono i Comuni che pagano i costi aggiuntivi.
Il telelaser in superstrada non è un servizio che serve a pagare i compensi dei vigli urbani, ma è un servizio di controllo alla velocità. Il servizio del personale è pagato dai Comuni e si regge autonomamente.
Si tratta - chiarisce Feliciotti - di un contratto che i Comuni stipulano con l'Unione Montana. Un servizio sospeso durante il periodo di emergenza e che eviterò di richiedere passato il periodo Covid poichè viene interpretato male e non serve per autosostenere i vigili". 

Giulia Sancricca 




Tra le principali novità introdotte dal presidente del Consiglio Conte, in concomitanza con la partenza della fase 2 dell’emergenza coronavirus e una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza, dal 4 maggio c’è la possibilità per ristoranti e bar di attivare il take away o servizio da asporto.
I locali potranno effettuare consegne a domicilio ,come già in parte fanno, ma i clienti, sempre nel rispetto delle regole potranno anche recarsi loro stessi a ritirare i prodotti ordinati. Così recita il decreto: “Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”.
Un timido segnale di ripresa per coloro che, nella generalità dei casi, in tutto questo tempo hanno accusato ill fermo delle loro attività.

" In realtà queste nuove disposizioni non danno grandi speranze a settori come il nostro- afferma Elisa, titolare dell’agriturismo Le Querce di Sarnano- Il cibo da asporto che infatti producono gli agriturismi, è molto complicato da farsi. Noi utilizziamo sempre prodotti freschi a chilometro zero, il che significa poter garantire tutti i giorni ai nostri clienti un' offerta che oggi è molto difficile da reperire o comunque poter immagazzinare in  breve tempo, per averne ampia diponibilità. Proprio per questo motivo – aggiunge Elisa- non penso che tante attività come la nostra o tanti ristoranti potranno aderire a questa iniziativa, a differenza invece delle pizzerie o dei pub che magari utilizzano dei prodotti a lunga conservazione.

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Come agriturismo, in realtà tutto questo periodo noi lo abbiamo vissuto in un modo molto produttivo, perché la campagna e la natura non si sono fermate e di lavoro da fare nei campi, nell’orto e nel frutteto ne abbiamo avuto. Di certo il blocco della clientela in un periodo come questo ricco di festività ha pesato molto e la predita per tutto il settore dell’agriturismo è stata consistente. Date quelle del lunedì di pasquetta, 25 aprile o 1 maggio in cui le temperature sono ancora basse e le persone prediligono la natura e le passeggiate in campagna e questo ha comportato per noi una grossa perdita economica. Per il futuro siamo certamente come tutti molto preoccupati- conclude Elisa- Difficile capire come potremo organizzarci nel momento in cui ci diranno che potremo muoverci. Il mantenimento delle distanze di sicurezza sia per i clienti che per noi stessi e per i dipendenti. Ci preoccupa molto; nell’attività ristorativa è infatti impossibile non potersi avvicinare ad un cliente e dunque bisognerà lavorarci molto”.

Più positivo il commento di Deborah dell’Agri –Gourmet “Spizzicus” di Camerino che già dal 31 marzo scorso, per quel che si è potuto, ha ripreso ad effettuare consegne a domicilio di pizza bio nelle zone limitrofe,. “Per questo mese ce la siamo cavata abbastanza bene; anche se le difficoltà e i disagi sono parecchi, siamo riusciti ad accontentare la clientela e ne siamo contenti perché abbiamo passione per il nostro lavoro e ci fa piacere contribuire ad alleviare per quel che si può la problematica che tutti stanno vivendo.
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Seppure partiti un po’ sfiduciati- continua Deborah-giorno per giorno ci siamo resi conto di quanto siano legati gli italiani ad un prodotto come la pizza, per cui il nostro lavoro ha potuto continuare bene e in tranquillità. Certo, per il futuro la vediamo abbastanza dura. Prima che l’economia riprenda ce ne vorrà, specie per i piccoli imprenditori come noi o comunque per i privati. Che dire, ce la metteremo tutta, la volontà c’è. A farci ben sperare è anche la particolarità del biologico  e della stagionalità delle materie prime da noi utilizzate, che stanno riscuotendo il favore delle persone. Abbiamo adottato questa scelta, ma è un sacrificio che alla fine ci sta ripagando con un bell'apprezzamento della clientela”.

Meno rosea la visione di chi si trova sulla costa e, al primo raggio di sole primaverile, avrebbe visto locale e ampi spazi antistanti riempirsi.
” Già la possibilità di poter fare l’asporto è qualcosa – dice Andrea Savoretti, titolare dello chalet “ Ai due re” del lungomare Piermanni a Civitanova Marche-.
"La ripresa del lavoro in un settore finora completamento fermo per tutto il periodo dell'mergenza, significa già qualcosa, tuttavia, essendo la nostra un’attività che comprende sia ristorazione e pizzeria che il balneare, la preoccupazione maggiore è per l’incognita e la scarsa chiarezza su come poter affrontare il passo successivo. Ci auguriamo che il governo riesca a dare delle linee guida che tutelino chi ha delle attività che hanno problemi di ristrettezza di spazi, altrimenti c'è chi non potrà riaprie. 
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Siamo tutti in balia di una situazione molto confusa- continua Andrea- Meglio non dire quanto abbiamo perso fino ad oggi ma per averne l'amara sorpresa basta un semplice confronto col fatturato dello stesso periodo di prima della pandemia. Il tema della salute è primario e fondamentale - sottolinea il titolare dello chalet-pizzeria discoteca-  diversa è però una situazione sanitaria nella quale con tutta probabilità dovremo convivere, nel qual caso, sarà necessario intraprendere delle azioni più forti e bisognerà anche assumere un atto di responsabilità nel delineare le linee guida. A dirla con chiare parole, siamo arrivati a maggio e il settore che deve essere trainante per l’Italia è il turismo e un decreto che non ci fa aprire fino al primo giugno, sapendo che poi nel momento in cui si potrà partire dovremo mettere in atto una serie di misure ristrettive, ci crea preoccupazione. Per assorbirle, la verità è che se ne andrà anche tutto il mese di giugno”.

Tengono duro ma temono il futuro lanche i titolari dell’Osteria "Spartacus" di Camerino. Solo da pochissimi giorni, l'attività ha iniziato il servizio di consegne a domicilio ma esclusivamente per cibi preparati a base di carni, grigliate miste e dolci.  Piccoli passi di riconquista nel lavoro, ma non tutto appare così scontato e semplice; poca cosa lo stesso contributo arrivato dallo Stato che non è bastato nemmeno per pagare le quote fisse di luce e metano .
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“Abbiamo pubblicato sui social che saremmo ripartiti in modalità diversa e qualche richiesta l'abbiamo già ricevuta- dice la titolare Fiorella-. Speriamo di poter continuare, altrimenti vedremo dopo il 4 maggio come poter proseguire. La scelta dei prodotti da asporto è limitata a poche preparazioni per garantire il fresco, per cui si potranno ordinare solo cibi più semplici a base di carne e qualche dolce ma non facciamo i primi piatti ”. Durissimo il periodo di chiusura per un’attività sulla quale la famiglia, rimasta senza lavoro dopo il sisma del 2016, aveva investito. “Ritrovarsi chiusi dopo nemmeno due anni dall’apertura, per un locale che comunque stava andando bene, vuol dire subire un danno gravissimo. Andare avanti è molto dura; l’unica cosa che possiamo augurarci è che da giugno tutto possa riprendere normalmente, altrimenti il nostro futuro sarà a pezzi. Io sono sempre positiva, ma questa volta la vedo davvero difficile. E’ un’idea stroncata sul nascere quella che mi coinvolge in prima persona insieme a mio figlio e due dipendenti e, anche se l’indole è quella di vedere sempre  il bicchiere mezzo pieno, qui c’è da aggrapparsi alla sola speranza che tutti riescano a superare questa situazione nel migliore dei modi possibile”.
C.C.

Anche il Comune di Sarnano ha partecipato, insieme agli altri comuni del Consorzio Noi Marche, all’incontro telematico con l’assessore regionale Moreno Pieroni per affrontare il tema della ripartenza del turismo dopo l’emergenza Covid.
Tra le priorità: valorizzazione delle aree interne già colpite dal sisma, cicloturismo supporto al settore termale e nuove progettualità per la montagna. 
Temi già affrontati con il sindaco di Sarnano, Luca Piergenitli, nell'intervista pubblicata nell'edizione del settimanale la scorsa settimana.
Moreno Pieroni ha confermato che a breve "verrà definito un piano per la ripartenza del settore turistico nella nostra Regione. I punti chiave saranno: protocolli di sicurezza, sussidi per gli operatori e un piano di promozione integrato".

"Il Comune di Sarnano - dice il primo cittadino - ha iniziato il 2020 partecipando a diverse fiere del turismo di rilevanza internazionale, in Italia e all’estero. Avevamo già dato il via a diversi progetti ed eravamo pronti per una grande stagione, ma purtroppo l’emergenza coronavirus ci obbliga a ripensare una nuova strategia. Quest’estate avremo un turismo soprattutto interno, le persone probabilmente si sposteranno nelle regioni limitrofe e preferiranno gli spazi aperti: il cicloturismo sarà un asset fondamentale, così come tutte le attività sportive che si possono svolgere sulle nostre montagne, dal trekking al volo in parapendio".

Sebbene non ci sia ancora certezza in merito alle tempistiche, l’ipotesi, condivisa anche dall’assessore Pieroni, è quella di riuscire a ripartire entro il mese di giugno. Durante l’incontro, i Comuni hanno chiesto delucidazioni riguardo le strategie promozionali e le linee guida affinché siano univoche per tutte le strutture.

"Ancora una volta, il Consorzio Noi Marche è riuscito ad attivare una preziosa sinergia tra i Comuni dell’entroterra e quelli della costa e il confronto è stato molto costruttivo - aggiunge il sindaco Luca Piergentili - purtroppo, nelle zone montane, il covid ha aggiunto ulteriori problemi a quelli già presenti, perché i nostri territori faticano ancora a rimettersi in piedi dopo il sisma. Noi non abbiamo mai smesso di investire in promozione e l’anno scorso avevamo visto i primi segnali di ripresa con un trend crescente di presenze, ma la nuova situazione cambia tutto. Proprio per questo, abbiamo chiesto alla Regione una specifica strategia promozionale dedicata alla valorizzazione delle aree interne e delle sue peculiarità in modo che siano facilmente riconoscibili dai potenziali turisti, ed una attenzione particolare nei confronti del settore termale che sicuramente dovrà far fronte ad enormi problematiche anche nel periodo successivo alla riapertura".

GS
In Unione Montana arrivano le dimissioni dell'assessore Stefania Innamorati. La sarnanese ha inviato ieri mattina le sue dimissioni al presidente Giampiero Feliciotti che ora si occuperà della nomina del successore.
"Le motivazioni - spiega - sono legate ai miei impegni di lavoro. Attualmente sono molto impegnata nell'ambito della mia attività di contabile e consulente fiscale, per cui non posso e non potrò dare il meglio per il mandato di assessore all'Unione Montana e, per onestà, credo che questo ruolo debba essere ricoperto da qualcuno che ha più tempo da dedicargli".
Una decisione che arriva anche dall'impegno che l'unione dovrà mettere in campo finita l'emergenza sanitaria e che richiederà quindi tempo ed impegno: "Io credo che il territorio compreso nell'Unione Montana - dice - abbia le stesse difficoltà dell'intero territorio nazionale, quindi bisognerà lavorare molto affinchè le imprese possano riprendere la normale attività. Per questo sono necessari tempo e risorse da destinare ad un settore molto sacrificato e che avrà bisogno di qualcuno che possa aiutarli".

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Un kit di dispositivi di protezione per i medici di base e le guardie mediche.
È l'iniziativa dell'unione Montana dei Monti Azzurri, insieme ai Comuni che ne fanno parte.
Capofila del progetto è stato il Comune di Sarnano che, con la protezione civile cittadina, ha cominicato oggi a distribuire il materiale: "È stata presa la decisione di dare supporto ai nostri medici di base - dice il sindaco, Luca Piergenitli - , fondamentali per il nostro territorio. Abbiamo creato dei kit con 10 mascherine monouso, 10 paia di guanti monouso, tre camici completi e delle salviettine disinfettanti.
Saranno consegnati ad ogni medico di base del territorio e alle quattro guardie mediche di Penna San Giovanni, Sarnano, Passo San Ginesio e Caldarola. Il mio Comune è capofila del progetto e la protezione civile sta già effettuando le consegne.
Ci tengo a precisare - spiega il sindaco - che le mascherine sono state donate dall'azienda sarnanese, Vallesi, mentre la ferramenta Perogio ha donato guanti e salviettine. I camici sono stati acquistati dal presidente dell'unione Montana, Giampiero Feliciotti.
L'obiettivo - conclude - è quello di dare aiuto ai nostri medici di base fondamentali per il territorio in questa emergenza".

GS

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Primo contagio a Sarnano. Ad annunciarlo è il primo cittadino, Luca Piergentili, che tranquillizza comunque i sarnanesi dal momento che "si tratta di una persona ricoverata in una struttura sanitaria dal mese di gennaio. Da tempo, quindi - dice il sindaco - non viene in città e non ha avuto contatti con i sarnanesi. Essendo però residente a Sarnano si tratta del primo contagio risultato da noi".
Nonostante questo, però, Piergentili raccomanda di rispettare le regole per evitare che il virus si diffonda: "Con enorme dispiacere - dice - ho riscontrato in questi ultimi giorni, da parte di troppi compaesani, un allentamento nel rispetto delle regole pertanto, sentiti i gruppi in consiglio comunale ed in accordo con le forze dell'ordine e la polizia locale, provvederemo a fare controlli in modo ancor più rigoroso e puntuale.
Lo sforzo che abbiamo fatto fino ad ora - conclude - non deve essere vanificato e richiede da oggi in avanti maggiore impegno".


GS

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