Ad oltre un mese dalle forti scosse di terremoto che hanno di fatto stravolto la vita di migliaia di cittadini, da parte del Governo siregistrano due decreti sul sisma, ma anche gravi ritardi.

Sul tema interviene, con un comunicato, la Confartigianato Macerata e il suo presidente Leonori:

" Se il Governo è stato rapido e tempestivo nel promulgare i decreti 189/2016 e 205/2015 relativi al sisma che ha colpito Marche, Umbria e Lazio – afferma Renzo Leonori, Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata - si deve allo stesso tempo far rilevare che molti sono i provvedimenti che debbono ancora essere varati (e per alcuni i tempi previsti sono già trascorsi), per dare completa attuazione alle norme previste dai due decreti legge succitati.

Su tutti spicca soprattutto il ritardo con cui la regione Marche (al pari di Umbria e Lazio) non ha ancora costituito il previsto “Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016”, gancio vitale della ricostruzione visto che in capo ad esso ci sono importanti mansioni tra le quali la pianificazione urbanistica connessa alla ricostruzione, l’istruttoria per il rilascio delle concessioni di contributi e di tutti gli adempimenti relativi alla ricostruzione privata, supporto e gestione operativa a servizio dei Comuni anche per i procedimenti relativi ai titoli abilitativi edilizi, sede di uno Sportello per le Attività Produttive (SUAP) unitario per tutti i Comuni coinvolti. Se proprio ieri è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il provvedimento del Commissario che detta le linee guida per dare il via ai lavori di sistemazione delle strutture, abitazioni o sedi di aziende, dichiarate a suo tempo inagibili ma con danni non particolarmente gravi, mancano però tutte le decisioni del Commissario relative alla ricostruzione degli edifici privati, come pure i decreti e gli atti ministeriali relativi alla concessione dei contributi ai lavoratori, dipendenti ed autonomi, che risiedono nei Comuni del cratere, alla erogazione di finanziamenti agevolati alle imprese danneggiate, alla concessione sia di sostegni a favore delle imprese più piccole per favorire il ripristino ed il riavvio delle loro attività sia di prestiti a tasso zero per sostenere la nascita di nuove imprese e la realizzazione di investimenti da parte di esse. Non ci sono, inoltre, le norme per individuare gli alloggi sfitti da mettere a disposizione degli sfollati (grave ritardo, questo, visto che è in relazione all’emergenza e non alla ricostruzione!), per concedere i rimborsi dei danni ai beni mobili, per la definizione degli elenchi speciali dei professionisti che saranno incaricati della ricostruzione.

Vero è – continua il Presidente Leonori – che l’emergenza non è ancora terminata, visto che purtroppo le scosse continuano ed i problemi più impellenti, in prossimità dell’inverno, sono rappresentati da ritardi nell’arrivo di container e moduli abitativi come promesso, e visto che non passa giorno in cui non si allunga l’elenco di edifici classificati “non agibili”, per cui forse è ancora un po’ presto per cominciare a pensare di ricostruire, ma visto che si continua ad affermare che “i soldi previsti dai due decreti ci sono”, sarebbe opportuno cominciare ad utilizzali visto che il provvedimento, seppur ancora nel suo iter parlamentare, è già in vigore da quasi due settimane: sarebbe opportuno soprattutto per ridare forza alle speranze di tanti cittadini ed imprenditori che ancora credono in questa terra. L’auspicio è quindi quello – conclude Leonori – di vedere nel breve la macchina burocratica e legislativa completare il suo lavoro per dotare le strutture operative preposte di norme e finanziamenti adeguati atti a poter dare le risposte dovute ed attese "

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