Si rinnova anche quest'anno la tradizione del pranzo di Natale organizzato dalla Croce Verde di Macerata.

Dalle 9 alle 11 presso il ristorante Il Ghiottone  sito in via Gramsci 30 a Macerata, le persone segnalate dalla Caritas, dalle Parrocchie e dall'assessorato ai servizi sociali del Comune di Macerata, potranno ritirare il pranzo da asporto.
Nel ringraziare tutti coloro che anche questa volta hanno voluto condividere con Croce verde l'iniziativa, il presidente Angelo Sciapichetti torna a sottolineare lo spiriito solidale che caratterizza il pranzo la cui finalità è quella di far sentire, almeno nel giorno di Natale, meno sole le persone fragili, quelle che per i più svariati motivi sono rimaste indietro, che non ce la fanno : 
«Il Natale è la festa della serenità e della speranza. Offrire un pasto pronto da consumare in questa occasione così significativa, vuol dire alleviare le difficoltà di chi vive questa festa nella precarietà economica o nella solitudine e aiuta a trascorrere il Natale col calore e la gioia che dovrebbero sempre caratterizzarlo. La crisi morde e c'è bisogno di gesti concreti. 

La Croce Verde di Macerata intende essere sempre più a fianco di chi ha bisogno. Per questo, nei primi giorni di gennaio -  aggiunge il presidente Sciapichetti-   terremo a battesimo a Macerata "il pronto soccorso della solidarietà",  che verrà aperto nello spazio di Laura" in Via Arcangeli,per distribuire generi di prima necessità agli aventi bisogno della città e dei comuni limitrifi
Le candidature per le prossime elezioni politiche sono state la questione centrale dell' assemblea provinciale del Partito Democratico maceratese guidata dal segretario Angelo Sciapichetti.
Assemblea che, ascoltate le sue motivazioni umane e politiche e, preso atto della non disponibilità dell'on. Mario Morgoni a ripresentarisi per il terzo mandato cosi come il regolamento del partito prevede, ha unanimente rivolto i suoi ringraziamenti al parlamentare «per il servizio svolto per il territorio in questi anni e per aver servito come pochi, con disciplina e onore il proprio mandato di Senatore prima e di Deputato poi così come l'art.54 della Costituzione prevede. Mario Morgoni - si legge nella nota - ha anche accettato l'invito rivoltogli da tutti a continuare la sua opera svolta con passione e competenza al servizio del Pd nell' attività di radicamento, rinnovamento e rigenerazione dei democratici che la segreteria provinciale sta portando avanti».

L'Assemblea è entrata poi nel merito della situazione politica che si è venuta a creare e ha sottolineato il fatto che «il governo Draghi è stato assassinato; mandanti ed esecutori sono ormai a tutti chiari: Lega e Forza Italia. hanno premuto il grilletto della pistola fornita da Conte per fare lo "sparo di Sarajevo". Un Parlamento - ha concluso il segretario Sciapichetti - che aveva iniziato male ha finito peggio, implodendo a causa della incompetenza e dell'inconsistenza politica e morale di molti dei suoi componenti. Per il PD é ora il tempo di dire basta e di mettere un punto. Nella legislatura appena passata con senso di responsabilità abbiamo accettato di sostenere scelte drammatiche quanto difficili: basti pensare alla conferma di Conte alla Presidenza del Consiglio che è passato con indifferenza dall’alleanza con Salvini a quella con il PD. Oggi, non è piu' tempo di equivoci e compromessi. Non si tratta di tirare per la giacca Draghi, ma di far sapere agli Italiani con chiarezza che se vincerà la destra saranno Meloni e Salvini a rappresentare l'Italia in Europa e nel mondo, se invece a vincere dovesse essere il centro sinistra, Draghi potrà continuare a svolgere un ruolo importante al servizio del Paese. I sondaggi possono essere rovesciati, le divisioni e le contraddizioni della destra a cominciare dalla scelta del leader sono già sotto gli occhi di tutti».
c.c.
Sciapichetti ha proseguito tracciando la via che il partito dovrà seguire per conquistare la fiducia degli elettori. «Il Pd deve battersi per portare avanti i suoi temi riprendendo un percorso riformista - ha sottolineato -: salario minimo, correzione per evitare abusi e storture (ma non abolizione) del reddito di cittadinanza perché chi non ce la fa deve essere aiutato, sanità pubblica, ambiente inteso come bene comune, sostegno alle piccole e medie imprese, aumento dei redditi più bassi abbattendo il cuneo fiscale ma non solo, aumentando ad esempio con una mensilità annuale in più per i redditi sotto a 25 mila euro annui; (proposta che il Pd aveva fatto al governo Draghi e che sarebbe stata approvata se non ci fosse stata la crisi di governo). Sul versante dei diritti civili - ha concluso - priorità allo ius scholae per poi riprendere il DDL Zan».

Carla Campetella




Occorre però mettere in campo competenza, passione, coerenza uscendo dai social per andare a parlare con i cittadini che pensano che la caduta del governo Draghi sia stata una mazzata  e un'offesa  per i sacrifici  fatti in tempo di pandemia, di guerra e di inflazione. Bisogna ridare una speranza e rispondere non a Salvini, Meloni o Berlusconi (già prossimo Presidente del Senato..)che hanno già iniziato la loro campagna elettorale con sparate populiste  e insostenibili economicamente, ma con serietà e concretezza, dobbiamo parlare alle famiglie che alla fine del mese non ce la fanno a pagare le bollette per il caro energia o alle imprese che sono in crisi perché causa guerra si sono viste chiudere dall'oggi al domani molti dei loro tradizionali mercati di esportazione dei loro prodotti.
Piena solidarietà e condivisione «per il paziente e prezioso lavoro di ricucitura e ricostruzione del quadro politico che il Segretario Enrico Letta a nome di tutto il partito sta portando avanti con lucidità e determinazione» è stata espressa all'unanimità dall'assemblea provinciale del Partito Democratico di Macerata, riunitasi in data 18 Luglio 2022.

Nel comunicato viene sottolineata la forte preoccupazione «per la drammatica situazione venutasi a creare nel Paese a seguito delle dimissioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi e per le gravi ricadute che le stesse, potrebbero avere su famiglie e imprese - si legge -, rischiando di mettere in discussione la stessa tenuta sociale delle nostre comunità già fortemente provate per il terremoto e i ritardi nella ricostruzione, per la pandemia, la guerra in Ucraina e la conseguente chiusura del mercato russo che ha rappresentato per anni, uno dei più importanti sbocchi commerciali per l'export delle piccole e medie imprese manufatturiere del nostro distretto della calzatura, per la crisi energetica con ricadute insostenibili per il sistema produttivo e l'economia di tante famiglie già fortemente in difficoltà, per il riaccendersi di una spinta inflazionistica le cui dimensioni, non conoscevamo da almeno quaranta anni».

È per questi motivi che nell'ordine del giorno approvato all'unanimità, l'assemblea provinciale del Partito Democratico di Macerata chiede «con forza che il Partito Democratico continui in queste ore a percorrere fino in fondo tutte le vie praticabili, per non lasciare nulla di intentato, al fine di evitare una rovinosa crisi di governo per il sistema Paese, in uno dei momenti più difficili della storia repubblicana».

Infine, «si unisce ai Sindaci, ai Presidenti delle regioni, alle forze sociali, al mondo dell'associazionismo laico e cattolico, ai cittadini che chiedono al Presidente Draghi di rimanere alla guida del governo fino almeno al termine naturale della legislatura per dare una risposta immediata anche attraverso la stipula di un nuovo patto sociale, ai problemi che investono ogni giorno giovani e anziani e più in generale per le fasce più deboli della nostra società».

c.c.

“Fondi della sanità marchigiana nel caos. Si convochino i sindaci e un consiglio regionale per rimediare agli errori dell’assessore Saltamartini”.

Questa la richiesta avanzata dal coordinamento dei segretari provinciali del Partito democratico delle Marche Francesco Ameli (AP), Jacopo Falà (AN), Rosetta Fulvi (PS), Luca Piermartiri (FM), Angelo Sciapichetti (MC).

“Grazie al PNRR il governo ha assegnato alle Marche ben 182 milioni di euro, utili a rivoluzionare la sanità a partire da quella territoriale con case ed ospedali di comunità. Stupefacente pensare che la Regione Marche si sia accorta solo ora che gran parte degli interventi che avevano pensato di fare, a partire da quelli antincendio, non possono rientrare tra quelli previsti dal PNRR! Segno che o si è politicamente incapaci o si è in malafede”, commentano i cinque segretari Pd.

“Sbalorditivo che dopo quasi due anni di governo la giunta Acquaroli non sia in grado di elaborare un piano strategico per la riforma dell’offerta di salute territoriale nelle aree vaste né sia in grado di programmare investimenti con i giusti canali di finanziamento. Ci sentiamo di dare quindi un consiglio al governo regionale - propongono i segretari - si convochino subito le conferenze di Area vasta e si dia seguito alle richieste del gruppo assembleare del Pd delle Marche con la convoca di un consiglio regionale dedicato. Acquaroli e Saltamartini facciano fare i sindaci, i sindacati e le associazioni di categoria di riferimento per far realizzare in tempi brevi una proposta condivisa e credibile. Solo così sarà possibile programmare in maniera adeguata e condivisa la riorganizzazione di offerta della salute. A questo punto non è più un problema di destra o sinistra, ma è l’unica soluzione di buonsenso”.

Pongono l’accento i segretari dem sulle carenze “croniche” della sanità regionale (visite programmate che saltano, gjuardie mediche a rischio, ospedali che scoppiano) e sulle cause per le quali le Marche sono in zona arancione per poi richiamare presidente e giunta alle proprie responsabilità: "È ora che la giunta Acquaroli si assuma le proprie responsabilità – concludono - si occupi meno di poltrone e nomine politiche,e risolva i problemi del paese reale: quelli di noi cittadini marchigiani”.
Si è riunito, ospitato nei locali dell’Acli, il nuovo direttivo del Partito democratico di Matelica. All’incontro era presente anche il Segretario provinciale del partito Angelo Sciapichetti, che ha contribuito all’approfondita discussione sui temi principali della politica locale e nazionale: sanità e gestione della pandemia, ricostruzione post-sisma 2016, fondi europei PNRR, rilancio dell’azione politica del PD a livello cittadino, provinciale e regionale, con particolare attenzione alle esigenze del comprensorio dei comuni del “cratere” sismico.

Ha partecipato all’incontro il Capogruppo consiliare Alessandro Delpriori, illustrando le iniziative della coalizione “Per Matelica” attualmente all’opposizione della Giunta comunale di centro-destra.

Il nuovo Segretario del PD matelicese Vincenzo Gaoni ha confermato il pieno sostegno alla coalizione di centro-sinistra e definito le linee di azione politica del partito, che intende ricercare a livello cittadino, come a livello nazionale, un “campo largo” che metta insieme tutte le forze riformiste e che sappia ascoltare e risolvere i problemi della comunità locale.

Al termine dell’incontro il Segretario provinciale ha molto apprezzato il clima costruttivo della discussione. Sono stati attribuiti incarichi organizzativi e compiti specifici a ciascuno dei componenti del Direttivo PD per consentire una direzione collegiale che sappia rispondere alle aspirazioni ed esigenze di tutti i cittadini.
L’esclusione dalla legge di bilancio dello Stato della proroga alla sospensione dei mutui per i cittadini e le imprese del cratere desta grande preoccupazione per la tenuta del tessuto economico e sociale del territorio secondo i segretari provinciali del Partito democratico Francesco Ameli (Ascoli) Luca Piermartiri (Fermo) e Angelo Sciapichetti (Macerata), che hanno scritto una lettera al segretario nazionale del partito Enrico Letta e ai parlamentari eletti nella circoscrizione delle Marche.

“Nel decreto mille proroghe - sostengono i segretari - ad oggi mancano il mantenimento delle altre misure legate allo stato di emergenza a cominciare dalla sospensione dei mutui per i cittadini, le imprese e i comuni, così come una modifica normativa che preveda il riconoscimento dell’Iva, per i contributi alle imprese connessi alla ricostruzione, come costo nel caso di rinuncia alla detrazione della stessa. Modifica condivisa anche dall’assemblea legislativa delle Marche grazie ad una iniziativa del Partito Democratico. La mancata sospensione dei mutui, soprattutto in un tempo difficile come questo, rischia di far saltare il sistema socio economico delle nostre aree interne e far diventare vane tutte le azioni che verranno realizzate con il PNRR ed il fondo complementare sisma. È grave in particolare l’assenza della Regione Marche su un tema così delicato: da un lato Acquaroli sembra essersi dimenticato delle problematiche dei territori colpiti dal terremoto, dall’altro Castelli è impegnato a curare i rapporti sul collegio elettorale piuttosto che dare aiuti concreti a chi non ne ha”.

Inoltre, altra questione importante e particolarmente sentita, sulla quale i tre segretari hanno posto l’accento, quella della cosiddetta busta paga pesante, “che ad oggi non ha avuto una risposta adeguata da parte delle istituzioni nonostante pensionati e lavoratori dipendenti residenti nei comuni abbiano fatto domanda già appena dopo il sisma e la tematica sia stata oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale delle Marche nella passata consiliatura”.

f.u.
Un gesto di grande solidarietà quello della Croce Verde di Macerata che ha preparato e offerto il pranzo del giorno di Natale a quasi 150 persone. L’esercito dei cosiddetti “invisibili”, le persone sole e in difficoltà del capoluogo e dei paesi limitrofi hanno così sentito la solidarietà e la vicinanza dell’associazione di volontariato.

“Si è trattato di un piccolo gesto che ha contribuito a far sentire meno sole tante persone, italiane e non – dichiara il presidente della Croce Verde Angelo Sciapichetti – Per questo desidero ringraziare il Centro di ascolto e di prima accoglienza della Caritas di Macerata, il personale del ristorante "Il ghiottone" e i nostri volontari. Nel nome di Don Tonino Bello che diceva:«Vorrei stringere la mano di tutti, dei bambini e dei grandi, dei ricchi e dei poveri, e fissare gli occhi della gente, e ripetere a ognuno che, se la tregua santa del Natale si allargasse a tutti i trecentosessantacinque giorni dell’anno, la vita sulla terra sarebbe più bella: senza sfrattati, senza famiglie divise, senza cuori delusi, senza disoccupati, senza infelici, senza tragiche solitudini».

distribuzione

pandori
Fare una buona azione a Natale con la banca del giocattolo è uno scherzo da ragazzi. Così la Croce Verde di Macerata, da sabato 18 dicembre a domenica 9 gennaio, raccoglierà i giocattoli usati, non più utilizzati dai bambini, per organizzare nel corso del 2022 mercatini nei quali gli stessi giocattoli saranno messi in vendita.

“Un’iniziativa che serve ad educare i bambini alla solidarietà e anche al mondo dell’economia circolare – dichiara il presidente della Croce Verde Angelo Sciapichetti – I giocattoli raccolti, infatti saranno venduti nel corso del prossimo anno per destinare le somme ricavate all'acquisto di materiale per il reparto di pediatria dell'ospedale di Macerata e per il finanziamento delle numerose attività socio sanitarie della Croce Verde”.
Dopo l'interruzione dovuta alla pandemia il Circolo Aldo Moro riapre le porte con gli incontri in presenza questo venerdì 22 ottobre. Nella sala riunioni dei Salesiani di Macerata si parlerà del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e delle occasioni che si presentano per il nostro territorio.

Interverranno Pietro Marcolini (presidente ISTAO) che farà il quadro generale e locale delle risorse disponibili; Franco Capponi (Sindaco di Treia) che approfondirà il tema del ruolo fondamentale dei Comuni e delle opportunità per il territorio; Sauro Rossi (Segretario Generale CISL Marche) che farà il quadro delle ricadute per il mondo del lavoro. Modererà il dibattito Angelo Sciapichetti Segretario del Circolo Aldo Moro.

"Di fronte ad un Piano che rappresenta una unica e storica occasione di sviluppo per il nostro territorio grazie alle ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa è necessario avviare una programmazione che veda protagonista il territorio - dichiara il segretario del circolo Angelo Sciapichetti - Indispensabile è mettere a punto una visione strategica ed unitaria che coinvolga le istituzioni locali, il mondo del lavoro e dell’impresa, le università, il terzo settore ecc; una grande cabina di regia che riesca ad intercettare tutte   le opportunità e le risorse che il PNRR offre. Alle amministrazioni comunali è chiesto una importante collaborazione nella redazione del piano superando la logica del la frammentazione e privilegiando l’approccio integrato in una visione complessiva e non parcellizzata del territorio. Consapevoli che il PNRR,(a cui vanno aggiunte le risorse ordinarie dei fondi strutturali europei) rappresenta forse l’ultima occasione per la nostra generazione per avviare una profonda trasformazione territoriale basata su sei assi strategici: 1)Digitalizzazione,innovazione,compettitività, cultura; 2)rivoluzione verde e transizione ecologica;3) infrastrutture per una mobilità sostenibile;4) Istruzione e ricerca;5)inclusione sociale;6)salute, diventa necessario ed indispensabile promuoverei idee e progetti all’altezza della sfida, tali da poter beneficiare per intero delle risorse programmate; una occasione quindi di sviluppo dal punto di vista infrastrutturale, ambientale, turistico e culturale, sociale e sanitario che il maceratese, inteso come vasto territorio che spazia dai monti al mare che si sviluppa nelle due grandi vallate del Chienti e del Potenza, non può fallire".
"Una inopportuna fuga in avanti che stupisce e non poco". Giudica così Angelo Sciapichetti, ex assessore regionale ed esponente del Partito democratico, il sostegno espresso dal gruppo regionale dem in merito alla raccolta di firme, promossa dall'Associazione "Luca Coscioni", per un referendum che introduca nella legislazione italiana il diritto a decidere sul fine vita.

"Su un tema tanto delicato come l'eutanasia occorre rispetto e attenzione per la sensibilità di tutti - si esprime così in una nota Sciapichetti - Sarebbe opportuno conoscere dove, come e quando è stata discussa nel Partito democratico una scelta di questo genere che tratta un tema tanto importante che non può essere deciso con un si o di un no attraverso un referendum in quanto gli argomenti in questione sono tanto complessi e delicati che chiamano in causa le convinzioni di ognuno, interrogano le sensibilità e le coscienze di molti all'interno di una complessiva riflessione sul fine vita. Personalmente esprimo la mia piu' netta contrarietà ad ogni ipotesi che possa introdurre nella legislazione italiana l'eutanasia ed esprimo un forte dubbio sul fatto che spetti in via prioritaria al legislatore (o al giudice o allo scienziato) intervenire in una sfera che appartiene a mio parere, alla dimensione intima e delicata della vita delle persone; è giusto che ciascuno, davanti alla propria coscienza, accompagnato dalla competenza del proprio medico e auspicabilmente dagli affetti famigliari, e perché no, dalla propria fede (per chi ne ha il dono), affronti vicende drammatiche e dolorose che devono essere tenute lontane da ogni clamore pubblico e da ogni strumentalizzazione ideologica".

L'ex assessore auspica, quindi, che su temi delicati come l'eutanasia il Partito democratico lasci a ciascuno piena libertà di decidere secondo coscienza.

"Non spetta e me e non voglio criticare chi a titolo personale vuole partecipare alla raccolta delle firme sul referendum promosso dall'Associazione Coscioni, l'importante è chiarire che si tratta di scelte individuali che non coinvolgono minimamente il partito ne a livello locale ne a livello nazionale- conclude - Se proprio la politica deve cimentarsi sui temi del fine vita (non sull'eutanasia) come auspicava tempo fa l'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, riprenda il dibattito sulle politiche a sostegno delle famiglie per le gravi forme di non autosufficenza o sul testamento biologico ma senza sfociare mai in provvedimenti più o meno velate che contemplino l' eutanasia. Nella passata,legislatura ad esempio fu fatta una buona legge sulle cure palliative che oggi offre risorse strordinarie di umanità e di competenza per il contrasto al dolore. Dobbiamo dire No all'accanimento teraputico ma con altrettanta forza dobbiamo dire no anche a una cultura che cerca di rimuovere il male e la malattia".
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