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A San Severino Marche, la centralissima via Salimbeni è rimasta chiusa al traffico veicolare per circa un’ora, questa mattina, a causa del cedimento di un cornicione finito sulla pubblica via fortunatamente in un momento in cui non passavano né pedoni né auto.

Sul posto la Polizia Locale, che ha immediatamente provveduto a transennare la zona, insieme ai tecnici e agli operai dell’ufficio Manutenzioni del Comune. Per la messa in sicurezza sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno lavorato con l’ausilio di un’autoscala. La via è stata riaperta regolarmente alle 9,30 circa.
La Corsa alla Spada si presenta 

È prevista venerdì 19 aprile alle ore 17:30 nella sala consiliare del Comune di Camerino la presentazione ufficiale della 43ma edizione della rievocazione storica che si preannuncia ricca di eventi e novità.

A marzo, la Corsa alla Spada e Palio di Camerino si era affacciata al pubblico attraverso lo spazio espositivo “Nei cassoni delle dame: tessuti, abiti e gioielli a casa Varani”. In quell'occasione è stato preannunciato il ritorno dell’atteso libretto della rmanifestazione che verrà consegnato proprio il giorno della presentazione, alla quale parteciperanno il sindaco di Camerino e il rettore Unicam, oltre ai capi terziere e don Marco Gentilucci, parroco di San Venanzio.

La presidente Donatella Pazzelli renderà nota anche la coppia che vestirà i panni di Giulio Cesare Da Varano e della sua consorte Giovanna Malatesta.

Il Palio a Di Mezzo
La rievocazione storica, che vanta fondatezza e longevità, ha resistito alla distruzione del terremoto e alla pandemia e si presenta nell'edizione 2024 più forte che mai; lo scorso anno la manifestazione si è riappropriata dell’antico tracciato nel cuore  di Camerino.

Dopo sei anni di percorsi alternativi, il ritorno nel cuore della città e il passaggio di corteo e atleti sul tracciato vero della Corsa alla Spada, hanno provocato un’emozione fortissima, sia in coloro che hanno vissuto il momento in abiti del passato, sia da  semplici spettatori di un evento eccezionale per bellezza, esempio di resilienza e partecipazione corale di una popolazione che crede nelle tradizioni.
Marco Ricci vincitore della Spada

Nella mattinata di domenica 14 aprile, si è svolta al cimitero di Fiuminata la commemorazione della Medaglia d'oro al Valor Militare, vicebrigadiere dei Carabinieri Alfredo Costantini.

Il 14 aprile del 1983, nel tentativo di sventare una rapina in corso in una gioielleria di Montegrotto Terme (PD), Costantini era stato fatto segno del fuoco incrociato da parte di tre malviventi che tenevano sotto la minaccia delle armi la proprietaria dell’oreficeria ed un cliente. Benché ripetutamente ferito, nel tentativo di liberare gli ostaggi, Costantini aveva reagito con decisione, ferendo uno dei rapinatori. Il vicebrigadiere aveva desistito dall’azione soltanto a seguito di un’ulteriore ferita al capo. Dopo 106 giorni, era intervenuto il decesso. “Fulgido esempio di cosciente e lucido sprezzo del pericolo e di altissimo senso del dovere” - recita la motivazione - , Alfredo Costantini è stato quindi insignito della Medaglia d’Oroal Valor Militare alla memoria, la più alta ricompensa che lo Stato riconosce ai servitori caduti nell’adempimento del dovere.

Alla cerimonia, accanto alla sorella e al fratello dello sfortunato carabiniere caduto in servizio appena ventitreenne, erano presenti il sindaco di Fiuminata Vincenzo Felicioli, il Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Macerata tenente colonnello Massimiliano Mengasini, i sindaci dei comuni vicini, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri, oltre a numerosi cittadini.

Tanta la commozione, con i discorsi ufficiali interrotti più volte dagli applausi, per una tragedia ancora viva nel ricordo dell'intera comunità.

C.C.
Commemorazione Fiuminata Costantini
In casa aveva 20 grammi di cocaina, denunciato un 43enne residente a Gagliole. 
È l'esito dei controlli operati dai carabinieri della stazione di Matelica. Nel corso di controlli svolti alla circolazione stradale nella notte di sabato, i militari dell'Arma hanno fermato ad Esanatoglia il quarantatreenne. Al primo controllo su strada, nel corso del quale l’uomo è stato trovato in possesso di due dosi di cocaina pronte ad essere spacciate, è seguita la perquisizione all’abitazione dell’operaio, all'interno della quale  sono stati recuperati ulteriori venti grammi di stupefacente, due bilancini di precisione e 1400 euro in contanti.
L’uomo è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono 8,4 i chilometri del nuovo tracciato della Pedemontana aperto con un taglio del nastro presso lo svincolo di Matelica Nord situato nella zona industriale.
Alla presenza di autorità civili, militari e religiose, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha tagliato il nastro di questa importante opera insieme al vicesindaco Denis Cingolani e all’ex viceministro e senatore Mario Baldassarri, uno dei principali sostenitori del progetto Pedemontana.
Il tratto aperto al traffico, per un investimento di 95,7 milioni di euro, è lungo complessivamente 8,4 km e si aggiunge al primo stralcio aperto nel 2021 rendendo percorribili complessivamente 17 km tra Fabriano e Castelraimondo.Il tracciato comprende 2 gallerie: la galleria “Croce di Calle, lunga 1,5 km, e la galleria “Mistrianello”, lunga circa 1 km. Sono inoltre presenti 5 ponti e viadotti e 4 svincoli a livelli sfalsati che assicurano la connessione alla viabilità locale: Matelica Nord, Matelica Ovest, Matelica Sud e Castelraimondo Nord.
Nel frattempo, proseguono i lavori per il completamento dei restanti due stralci funzionali che completeranno l’intera direttrice Fabriano-Muccia, lunga complessivamente 35 km, per un investimento totale di 344 milioni di euro.
Alla cerimonia era presente anche l’amministrazione comunale matelicese, con il vicesindaco Denis Cingolani che ha fatto un breve discorso di ringraziamento sottolineando l’importanza dell’opera: «Nei prossimi anni la Pedemontana sarà un volano di sviluppo per tutto l’entroterra e collegherà in pochi minuti paesi al momento molto distanti – ha spiegato Cingolani -. Il nostro sindaco Massimo Baldini sarebbe stato molto orgoglioso oggi di essere qui tra noi, quotidianamente lui visitava i cantieri per controllare i lavori e si confrontava con il consigliere della Quadrilatero Pettinari per discutere dell’avanzamento delle operee per cercare di accelerare quanto più possibile le attività. Speriamo di riaverlo presto tra noi e nel frattempo lavoriamo nel solco da lui tracciato. Ora tocca a noi rendere la città di Matelica sempre più attrattiva sfruttando quelle che sono le nostre eccellenze e attirando un sempre maggiore flusso di turisti».
Spunta il nome di Andrea Innocenzi tra i possibili candidati a sindaco alle prossime amministrative di Visso.
Originario della zona, l’ex funzionario di polizia che per molti anni ha lavorato alla questura di Macerata ricoprendo anche l’incarico di dirigente della divisione anticrimine, ha deciso di mettersi a disposizione per il bene del territorio e della collettività.
Contatti sono già in corso per la formazione di una lista civica che si pone come alternativa alla maggioranza uscente e il cui obiettivo è quello di rappresentare e contribuire a rinsaldare l’intera comunità di Visso, partendo dalle molteplici esperienze e sensibilità che ciascun candidato, espressione del territorio, sarà in grado di portare.

«Ringrazio nuovamente i cittadini di Visso per avermi richiesto un impegno di cui mi sento onorato e gratificato – esordisce Andrea Innocenzi- . In verità, in tal senso ero stato sollecitato anche cinque anni fa. A quel tempo lavoravo ancora in polizia e avevo dovuto declinare. Oggi che la proposta mi è stata rinnovata, ho in animo di valutarla e di mettere a disposizione il mio impegno e la mia esperienza a favore dell’entroterra montano, in particolare quello di Visso, al quale sono molto legato. Qui sono le mie origini paterne e dei miei nonni, qui è anche la mia casa danneggiata dal sisma che sto ristrutturando. Ho dunque aderito con forte motivazione a questa proposta e mi sto adoperando per mettere insieme un gruppo eterogeneo di persone, giovani e meno giovani, ciascuna delle quali con una specificità lavorativa nei vari settori: si va dal commercio al turismo, dal mondo dell’imprenditoria a quello degli allevatori.
Innocenzi due

Questo è un territorio che sconta tante sofferenze - continua Andrea Innocenzi- . Tante delle difficoltà, il terremoto del 2016 ha contribuito ad acuire e aggravare, quindi, il progetto che personalmente mi vede al lavoro con altre persone è orientato in primo luogo a far ripartire la comunità. È questo il punto essenziale e prioritario sul quale c’è volontà di intervenire – spiega l’ex funzionario di polizia-: ripartire dall’unione di una comunità che le difficoltà di anni hanno profondamente diviso. Una comunità che, alle problematiche endemiche di un territorio montano, si è ritrovata ad aggiungere l’esperienza traumatica di un terremoto. In molti, dalla sera alla mattina, si sono ritrovati sradicati dalla loro realtà, lontani dai propri affetti  dalle loro case e dalle proprie attività. Un trauma che ha colpito tutti in maniera pesante; in particolare, il settore delle aziende agricole e d’allevamento che hanno perso stalle, fienili e, con le sorgenti che hanno modificato il loro corso, senza possibilità di abbeverare il bestiame per via di fontanili a secco d’estate e d’inverno. Le problematiche sono davvero tantissime, di fronte alle quali nessuno di noi è dotato di bacchetta magica per garantire l’immediata risoluzione. Ma vogliamo affrontarle con persone del territorio, persone che meglio di ogni altra, conoscono la realtà di queste zone. Ecco perché partire dalla comunità stessa, confrontarci con essa, per allargare il discorso all’intero territorio montano che, secondo noi, è fondamentale per poter ripartire sotto ogni punto di vista. Non cerchiamo etichette - conclude Innocenzi spiegando i caratteri della lista civica -. Sin dai primi incontri di confronto con le varie compagini e associazioni, abbiamo chiarito che la nostra è una lista che non ha connotazioni politiche. Il gruppo che insieme a me si sta formando è composto di cittadini di queste zone e, obiettivo comune, è unicamente operare per il bene e per la ripartenza di un territorio martoriato».

C.C.
 La conferenza dei servizi permanente ha approvato il progetto per la riparazione con interventi locali della Chiesa di Santa Maria della Porta di Cerreto D'Esi, per un valore di circa 234mila euro.

"La Chiesa di Santa Maria della Porta è un luogo di culto che vogliamo restituire alla comunità di Cerreto D’Esi - dichiara Guido Castelli, commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 -.
Ringrazio il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’Ufficio speciale ricostruzione e l’arcivescovo Francesco Massara per la grande collaborazione che ci sta consentendo di accelerare la ricostruzione delle chiese del territorio".

La chiesa, risalente originariamente al XIII secolo e ricostruita nei primi anni del XVIII secolo, ha subito danni in seguito agli eventi sismici, con lesioni sulla muratura portante, danni sulle stuccature della trabeazione e sull’intradosso della volta, oltre a fenomeni di distacco degli intonaci. Il progetto prevede interventi mirati a ripristinare l’integrità e a ridurre la vulnerabilità strutturale dell'edificio
Sono in fase di avvio i lavori di messa in sicurezza sul costone a monte di via Ussita, nel comune di Visso.
L’intervento, che ha un importo di 1,2 milioni (di cui l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato un primo acconto di 169.847 euro proprio per l’esecuzione dei lavori), si è reso necessario dopo che le scosse sismiche del 2016/2017 hanno causato crolli di blocchi rocciosi che hanno interessato sia la strada sia le zone pertinenziali di un’abitazione, in un’area collocata nella vallata del torrente Ussita.

«Alla ricostruzione post terremoto si affianca una importante opera di messa in sicurezza delle zone più fragili dell’Appennino centrale - spiega il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Dobbiamo poter garantire un futuro di vivibilità ai nostri territori, andando oltre la ricostruzione dei luoghi fisici ed agendo sulle principali criticità. A tal proposito, ringrazio la collaborazione costante dell’Usr e della Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».

L’obiettivo, dunque, è quello di contrastare gli effetti gravitativi legati alle calamità e di salvaguardare la pubblica incolumità, senza produrre perdite o deturpazioni di risorse naturali e di carattere culturale, storico, visivo, morfologico e testimoniale, dato che al termine lavori l’area conserverà le sue caratteristiche originarie.

Nello specifico, sono in programma azioni preliminari di perlustrazione e disgaggio di alcune porzioni di ammasso e di pulizia vegetazionale, per circa 2.750 metri quadrati.
In seguito, sono previsti un rafforzamento corticale con rete e barre di acciaio (per circa 2.900 mq) e un raffittimento delle chiodature esistenti, che permetterà un aumento globale delle caratteristiche di resistenza, e l’inserimento di 130 metri di barriere paramassi atte a garantire la protezione delle aree pianeggianti a ridosso della sede stradale e quindi della carreggiata. In progetto c’è anche l’installazione di una barriera protettiva per il sentiero escursionistico che si sviluppa nella parte mediana del versante sovrastante.
Un arresto per violenza sessuale e una denuncia per rapina è il bilancio dell’attività compiuta sul territorio dai carabinieri della Compagnia di Macerata.

A finire in manette un 75enne residente a Treia gravato da una condanna a 6 anni di reclusione a seguito di sentenza emessa dal tribunale di Macerata e confermata in appello per violenza sessuale continuata ai danni di un minore commessa tra il 2011 e il 2018.

La denuncia in stato di libertà è invece scaturita dall’attività di indagine svolta dai Carabinieri della Stazione di Corridonia a seguito della denuncia di una donna di 42anni, commessa di una sala giochi.

I militari dell’Arma hanno accertato che la vittima è stata avvicinata da un cliente che le ha chiesto di cambiargli in monete la somma di 200 euro. Quando la donna ha aperto il marsupio per prelevare le monete, l’uomo ha avuto la certezza che all’interno vi era una cospicua somma in banconote. Da lì alla progettazione della rapina il passo è stato breve: il malvivente prima ha attirato, con una banale scusa, la vittima nello stanzino del bagno della sala giochi e poi, aggredendola fisicamente con spintoni, si è impossessato del marsupio, strappandolo dalla cintura, dandosi poi alla fuga, a piedi, dall’uscita secondaria del locale.

Attraverso l’analisi delle telecamere di sorveglianza i militari sono riusciti a risalire all’identità del rapinatore, un 34enne di origini italiane, residente in un paese dell’entroterra maceratese.
Ha sciolto le proprie riserve e si candida per un secondo mandato da sindaco di Pioraco il primo cittadino uscente Matteo Cicconi.

Una candidatura nel segno della continuità sia nel nome, Prolaqueum, sia nella composizione della compagine amministrativa che si sottopone al giudizio degli elettori nella ormai imminente competizione amministrativa del prossimo mese di giugno. 

Sullo sfondo i cinque anni appena trascorsi alla guida del paese contrassegnati da eventi drammatici, pandemia e ripercussioni dei conflitti internazionali, che hanno inciso profondamente sulla vita di una comunità già alle prese con i problemi della ricostruzione post sisma.

"E' stata una decisione a lungo ponderata - spiega Matteo Cicconi - perchè non mi piace lasciare le cose a metà e desidero lavorare per il completamento dei progetti già avviati, a partire dalla ricostruzione del quartiere Madonnetta".

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