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Bambini alla scoperta delle api con Umberto Turchetti di Matelica

Giovedì, 10 Giugno 2021 17:18 | Letto 1245 volte   Clicca per ascolare il testo Bambini alla scoperta delle api con Umberto Turchetti di Matelica Con l’inizio della bella stagione, temporali estivi a parte, è boom di iscrizioni per le fattorie didattiche e per i centri estivi ospitati nelle aziende agricole marchigiane. Visti gli ampi spazi naturali all’aperto, distanze e sicurezza sono garantite e le realtà dei nostri territori vedono le Marche tra le prime regioni d’Italia per numero (214) di fattorie didattiche e nell’offerta si vanno a sommare anche una dozzina di Agri-asilo e Agri-nido. Ma se il periodo estivo è appena iniziato, Coldiretti Marche pensa fin da ora al mese di settembre quando l’educazione alimentare entrerà tra le materie di insegnamento grazie al progetto voluto fortemente dai vertici regionali dell’associazione degli agricoltori marchigiani al quale hanno già aderito diversi istituti scolastici. Una stagione, quella dei campi scuola di campagna, che sarà avviata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con una festa a tema prevista per questo venerdì 11 giugno nella tenuta presidenziale di Castelporziano, in provincia di Roma, con i bambini provenienti dalle scuole di tutta Italia. Ad accoglierli, tra gli altri, anche Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, e Umberto Turchetti, apicoltore di Matelica e titolare di Apicoltura “Il Girasole” che porterà i bambini alla scoperta del mondo delle api. Una maxi fattoria didattica simbolo di tutte quelle piccole grandi realtà regionali dove i bambini possono scoprire la natura, le piante dell’orto e gli animali, dove “giocare” a impastare o a preparare una frittata con uova prese direttamente dal pollaio. Luoghi che rappresentano un’occasione per far rivivere la socialità ai più piccoli dopo tanti mesi di ristrettezze nei movimenti e nelle possibilità di gioco ma anche per gli stessi agricoltori che, grazie alla multifunzionalità agricola, possono aumentare la redditività delle loro imprese, contribuire a ricostituire un welfare delle comunità (anche quelle minori) e offrire opportunità di lavoro anche a personale non prettamente agricolo come insegnanti ed educatori. M.S.
Con l’inizio della bella stagione, temporali estivi a parte, è boom di iscrizioni per le fattorie didattiche e per i centri estivi ospitati nelle aziende agricole marchigiane.

Visti gli ampi spazi naturali all’aperto, distanze e sicurezza sono garantite e le realtà dei nostri territori vedono le Marche tra le prime regioni d’Italia per numero (214) di fattorie didattiche e nell’offerta si vanno a sommare anche una dozzina di Agri-asilo e Agri-nido.

Ma se il periodo estivo è appena iniziato, Coldiretti Marche pensa fin da ora al mese di settembre quando l’educazione alimentare entrerà tra le materie di insegnamento grazie al progetto voluto fortemente dai vertici regionali dell’associazione degli agricoltori marchigiani al quale hanno già aderito diversi istituti scolastici.

centri estivi campagna


Una stagione, quella dei campi scuola di campagna, che sarà avviata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con una festa a tema prevista per questo venerdì 11 giugno nella tenuta presidenziale di Castelporziano, in provincia di Roma, con i bambini provenienti dalle scuole di tutta Italia.

Ad accoglierli, tra gli altri, anche Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, e Umberto Turchetti, apicoltore di Matelica e titolare di Apicoltura “Il Girasole” che porterà i bambini alla scoperta del mondo delle api.

Una maxi fattoria didattica simbolo di tutte quelle piccole grandi realtà regionali dove i bambini possono scoprire la natura, le piante dell’orto e gli animali, dove “giocare” a impastare o a preparare una frittata con uova prese direttamente dal pollaio.

centri estivi campagna 2


Luoghi che rappresentano un’occasione per far rivivere la socialità ai più piccoli dopo tanti mesi di ristrettezze nei movimenti e nelle possibilità di gioco ma anche per gli stessi agricoltori che, grazie alla multifunzionalità agricola, possono aumentare la redditività delle loro imprese, contribuire a ricostituire un welfare delle comunità (anche quelle minori) e offrire opportunità di lavoro anche a personale non prettamente agricolo come insegnanti ed educatori.


M.S.

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