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Centri vaccinali, in arrivo otto medici per l'Area Vasta 3

Giovedì, 09 Dicembre 2021 12:00 | Letto 813 volte   Clicca per ascolare il testo Centri vaccinali, in arrivo otto medici per l'Area Vasta 3 Tamponi e vaccinazioni intasano gli hub maceratesi. Negli ultimi giorni, con la mole sempre maggiore di richieste di test antigenici e inoculazioni, l’Area Vasta 3 ha dovuto chiedere l’intervento del Governo. Al Generale Figliuolo sono stati chiesti rinforzi: 15 medici in più per evitare l’imbottigliamento nei centri vaccinali. È arrivato un assenso di massima da parte del Commissario che “metterà a disposizione della nostra Area Vasta sette o otto professionalità in più – annuncia la direttrice di AV3 Daniela Corsi –. È un contributo fondamentale: dobbiamo trovare una soluzione alle file che ogni giorno intasano i centri vaccinali di Macerata e Civitanova. Non possiamo permetterci di depotenziare le attività ospedaliere di routine per risolvere il problema. Non sono i numeri che abbiamo richiesto – ammette Corsi –, visto che anche altre Aree Vaste hanno denunciato le stesse problematiche, ma potrebbe già essere una spinta positiva”. L’altro nodo da sciogliere per l’Area Vasta maceratese è quello delle classi in quarantena. Al momento scattano l’isolamento e la didattica a distanza con un solo caso di positività tra gli studenti. Un provvedimento che si vorrebbe evitare ma che è l’unica strada percorribile, in quanto le quarantene “dipendono strettamente dalla possibilità di effettuare i tamponi – spiega ancora la direttrice di AV3 –. Processare l’immensa mole di tamponi è diventato molto difficile. Per velocizzare le analisi, nel frattempo abbiamo inviato i tamponi anche alle Aree Vaste di Pesaro e Ascoli Piceno, ma il numero di test da analizzare è talmente alto che con la strumentazione a disposizione oggi è impossibile procedere più velocemente. Anche in questo caso attendiamo un nuovo macchinario per Civitanova, visto che stiamo processando tra i 600 e gli 800 tamponi al giorno. Non posso dare certezze sulle quarantene per gli studenti – chiude la Corsi –, ma stiamo lavorando per evitare che le classi finiscano in isolamento con un solo positivo”. l.c.
Tamponi e vaccinazioni intasano gli hub maceratesi. Negli ultimi giorni, con la mole sempre maggiore di richieste di test antigenici e inoculazioni, l’Area Vasta 3 ha dovuto chiedere l’intervento del Governo. Al Generale Figliuolo sono stati chiesti rinforzi: 15 medici in più per evitare l’imbottigliamento nei centri vaccinali. È arrivato un assenso di massima da parte del Commissario che “metterà a disposizione della nostra Area Vasta sette o otto professionalità in più – annuncia la direttrice di AV3 Daniela Corsi –. È un contributo fondamentale: dobbiamo trovare una soluzione alle file che ogni giorno intasano i centri vaccinali di Macerata e Civitanova. Non possiamo permetterci di depotenziare le attività ospedaliere di routine per risolvere il problema. Non sono i numeri che abbiamo richiesto – ammette Corsi –, visto che anche altre Aree Vaste hanno denunciato le stesse problematiche, ma potrebbe già essere una spinta positiva”.

L’altro nodo da sciogliere per l’Area Vasta maceratese è quello delle classi in quarantena. Al momento scattano l’isolamento e la didattica a distanza con un solo caso di positività tra gli studenti. Un provvedimento che si vorrebbe evitare ma che è l’unica strada percorribile, in quanto le quarantene “dipendono strettamente dalla possibilità di effettuare i tamponi – spiega ancora la direttrice di AV3 –. Processare l’immensa mole di tamponi è diventato molto difficile. Per velocizzare le analisi, nel frattempo abbiamo inviato i tamponi anche alle Aree Vaste di Pesaro e Ascoli Piceno, ma il numero di test da analizzare è talmente alto che con la strumentazione a disposizione oggi è impossibile procedere più velocemente. Anche in questo caso attendiamo un nuovo macchinario per Civitanova, visto che stiamo processando tra i 600 e gli 800 tamponi al giorno. Non posso dare certezze sulle quarantene per gli studenti – chiude la Corsi –, ma stiamo lavorando per evitare che le classi finiscano in isolamento con un solo positivo”.

l.c.

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