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Autovelox a San Severino: giudice di pace annulla la multa, il tribunale riforma la sentenza

Giovedì, 22 Novembre 2018 10:58 | Letto 3071 volte   Clicca per ascolare il testo Autovelox a San Severino: giudice di pace annulla la multa, il tribunale riforma la sentenza Il Giudice di Pace di Camerino dà ragione ad un automobilista sanzionato dall’autovelox in località Berta. In appello, il Tribunale di Macerata riforma la sentenza. Sarebbe stata la prima volta che il Comune di San Severino perdeva un ricorso da parte di un automobilista poiché, fin dall’installazione degli autovelox fissi ha predisposto anche la segnaletica di grandi dimensioni per garantire massima visibilità ai controlli e ha posizionato cartelli di avviso, posti a notevole distanza tra loro, ripetendoli in successione. Per evitare contenziosi, ma soprattutto per evitare agli automobilisti ulteriori spese per la costituzione in giudizio, la Polizia Locale ha sempre invitato, prima di procedere a contestazioni, a segnalare ogni situazione al fine di chiarire eventuali dubbi. A raccontare della prima sentenza, quella del Giudice di Pace, è Alberto Bonfigli: “Per l’autovelox in località Berta, è stato accolto il ricorso di un automobilista perché il cartello di fine centro abitato vale come fine del limite di velocità in assenza di altra segnaletica. A seguito del ricorso il comune ha affisso un cartello di limite sotto a quello di fine centro abitato. Dopo l’intersezione è stato anche ripristinato il cartello di continuazione limite che era stato divelto”. (Lautovelox e la segnaletica in località Berta prima della sentenza del Giudice di Pace) (Lautovelox e la segnaletica in località Berta dopo la sentenza del Giudice di Pace) Il Giudice però non si è espresso sulla visibilità (anche con apposita segnaletica) della postazione e sulla collocazione. A farlo è stato Luigi Reale in appello, che ha dato ragione alla Polizia Locale sulle modalità di utilizzo degli autovelox fissi, specificando che l’apparecchiatura è ben segnalata e ben visibile nella sua posizione e, quindi, con nessun ostacolo alla visibilità. Nell’ultima sentenza pubblicata il 13 novembre scorso, il Tribunale di Macerata ha confermato dunque la sanzione elevata e condannato l’automobilista sanzionato a sostenere le spese dei due giudizi e quelle generali. G.g.

Il Giudice di Pace di Camerino dà ragione ad un automobilista sanzionato dall’autovelox in località Berta. In appello, il Tribunale di Macerata riforma la sentenza.

Sarebbe stata la prima volta che il Comune di San Severino perdeva un ricorso da parte di un automobilista poiché, fin dall’installazione degli autovelox fissi ha predisposto anche la segnaletica di grandi dimensioni per garantire massima visibilità ai controlli e ha posizionato cartelli di avviso, posti a notevole distanza tra loro, ripetendoli in successione. Per evitare contenziosi, ma soprattutto per evitare agli automobilisti ulteriori spese per la costituzione in giudizio, la Polizia Locale ha sempre invitato, prima di procedere a contestazioni, a segnalare ogni situazione al fine di chiarire eventuali dubbi.

A raccontare della prima sentenza, quella del Giudice di Pace, è Alberto Bonfigli: “Per l’autovelox in località Berta, è stato accolto il ricorso di un automobilista perché il cartello di fine centro abitato vale come fine del limite di velocità in assenza di altra segnaletica. A seguito del ricorso il comune ha affisso un cartello di limite sotto a quello di fine centro abitato. Dopo l’intersezione è stato anche ripristinato il cartello di continuazione limite che era stato divelto”.

(L'autovelox e la segnaletica in località Berta prima della sentenza del Giudice di Pace)

località Berta prima

(L'autovelox e la segnaletica in località Berta dopo la sentenza del Giudice di Pace)

località Berta dopo

Il Giudice però non si è espresso sulla visibilità (anche con apposita segnaletica) della postazione e sulla collocazione. A farlo è stato Luigi Reale in appello, che ha dato ragione alla Polizia Locale sulle modalità di utilizzo degli autovelox fissi, specificando che l’apparecchiatura è ben segnalata e ben visibile nella sua posizione e, quindi, con nessun ostacolo alla visibilità.

Nell’ultima sentenza pubblicata il 13 novembre scorso, il Tribunale di Macerata ha confermato dunque la sanzione elevata e condannato l’automobilista sanzionato a sostenere le spese dei due giudizi e quelle generali.

G.g.

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