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Farabollini a Camerino: "Accelerare per una ricostruzione adeguata, efficiente ed efficace"

Martedì, 30 Ottobre 2018 21:09 | Letto 1850 volte   Clicca per ascolare il testo Farabollini a Camerino: "Accelerare per una ricostruzione adeguata, efficiente ed efficace" Non sono un politico ma un tecnico, sono stato nominato per accelerare la ricostruzione.Così il Commissario Straordinario Piero Farabollini che ha incontrato a Camerino i sindaci del cratere. Un incontro- ha detto- doveroso, per far capire che da parte della struttura del Commissario cè la più alta disponibilità. Mi sono rivolto ai sindaci perchè interlocutori fondamentali, insieme ai presidenti di Regione e delle province, insieme ai cittadini, in un rapporto di massima collaborazione, per trovare delle modalità che permettano una ricostruzione adeguata, efficiente ed efficace. E un percorso già avviato quello che Farabollini prende in mano, utilizzando delle procedure che sono state impostate    Mi trovo a riorganizzare il tutto, tenendo a mente quello che cè stato di buono ma con unaccelerazione per una ricostruzione che, come ha dichiarato il presidente Ceriscioli, è ancora ai blocchi di partenza.  E risultato della cabina di coordinamento del 29 ottobre, lordinanza n.69 che proroga fino al 31 dicembre 2018  il termine per la presentazione delle richieste di contributo per i danni pesanti, altrimenti in scadenza il 31-10-2018. La legge è già esecutiva dal 31 ottobre. Cè anche la garanzia per la proroga della struttura commissariale fino al 2020, nonchè la ferma volontà del governo di prorogare il personale assunto nei comuni e negli USR. Quanto agli emendamenti approvati che in qualche modo modificano i rapporti tra Commissario e Governatori delle Regioni, il geologo ha spiegato che modificando la parola previa intesa con i Governatori con sentiti i Governatori il governo ha ritenuto introdurre una modalità diversa per dare accelerazione. Lincontro di coordinamento di ieri con i Presidenti delle regioni è servito secondo Farabollini a togliere di torno ogni dubbio sulla volontà del Commissario di lavorare sinergicamente con le istituzioni. Il Commissario ha anche detto di aver già avviato incontri con il Comitato Tecnico Scientifico che sta lavorando per i regolamenti e le linee guida per la ricostruzione, chiedendo specificamente che in qualche modo si confronti con gli Uffici Speciali della Ricostruzione. Il CTS sta lavorando sul  regolamento per la ricostruzione pesante e Farabollini ha detto che farà in modo che vi sia una convocazione congiunta con gli uffici della ricostruzione,  perchè è doveroso sentire i tecnici che dovranno lavorare su quei regolamenti . Altri incontri vi sono stati tra il Commissario e le componenti della Rete delle Professioni tecniche nazionale, alle quali ha evidenziato la necessità di fare un tavolo di coordinamento misto con i tecnici che lavorano sul territorio, utile per verificare, a livello procedurale e di applicazione di una norma, se quella norma, è utile per quel territorio. I riferimenti della struttura del Commissario, sono gli USR; i riferimenti degli USR sono i tecnici del territorio; questi ultimi sentono anche i sindaci per quel che concerne gli aspetti normativi e le esigenze reali dei cittadini che un amministratore conosce meglio di chiunque altro; la mia volontà - ha sottolineato- è di evitare che si perda questa filiera, anzi di incentivarla. Non cè la volontà di scavalcare, nè di esautorare nessuno.  Da soli non si va da nessuna parte ed è necessario lavorare tutti insieme coordinatamente .  Volontà del Commissario è quella di andare nei territori per valutare le specificità e cercare di risolvere i problemi insieme agli USR, ragionando e valutando in termini di congruità del personale presente negli stessi USR, come nelle strutture periferiche e nel personale dei comuni, per cercare di offrire il più possibile un supporto. Cominciare a sviscerare le problematiche insieme è lintento: per il prossimo 8 novembre è stata già fissata una Cabina di coordinamento con gli USR in modo da dare risposte alle problematiche. Una maggiore presenza dello Stato su un territorio sottovalutato in termini di dimensioni e danneggiamento, tra le richieste del rettore Claudio Pettinari, alla guida di un ateneo che è da valutare come limpresa  più grande del territorio del cratere e la più fortemente danneggiata nel cratere.  Se le dimensioni del territorio sono quelle che sono, il personale deve essere maggiore- ha affermato aprendo lincontro- Lordinarietà non può essere lo strumento per far rinascere queste zone: chiediamo la possibilità di strumenti straordinari. Necessario per il rettore anche un coordinamento tra le parti. A due anni dalla seconda scossa- ha dichiarato il sindaco Gianluca Pasqui- non riusciamo ancora a vedere la luce. La ricostruzione è lontana e siamo ancora alle messe in sicurezza sulla pubblica via, con procedure che non hanno una logica per il personale che abbiamo a disposizione. Dateci la possibilità di adempiere con una macchina idonea. Abbiamo opere pubbliche finanziate, ma ci manca il personale. Il cratere va differenziato, senza togliere a nessuno, ma non si può curare tutti con la stessa medicina.  Del ruolo delle regioni nella predisposizione delle ordinanze  ha parlato lassessore Angelo Sciapichetti: quando si dice che le regioni chiedono che venga mantenuta lintesa che era stata data, è per cercare di essere daiuto. A due anni dalle scosse oggi possiamo trarre un bilancio di quello che ha funzionato e insieme discutere e cercare di trovare soluzioni ai munerosi problemi e ai meccanismi che non hanno funzionato. Occorre semplificare il percorso e riuscire a far capire che con procedure ordinarie questa ricostruzione non la si affronta. I tempi si dilatano; occorre intervenire sul versante del personale; va accelerata la partita della ricostruzione leggera perchè permetterà ad una serie infinita di persone di tornare a casa. Dobbiamo lavorare insieme a stretto giro. Lerrore di una gestione centralizzata è stato posto in risalto dal sindaco di Montefortino Ciaffaroni, mentre il primo cittadino di Montalto Marche ha richiamato ad unattenzione certamente maggiore per i comuni con vittime e più disastrati ma che non venga tolta a tutti gli altri che comunque rientrano nel cratere. Ha sottolineato la mancata presenza allincontro di un rappresentante del governo, il sindaco di Macerata Carancini La politica e il governo debbono garantire con la loro presenza lo stato dellarte ed è un errore che nessun rappresentante dellesecutivo abbia preso parte a questo primo incontro. Un errore anche quello di non coinvolgere i presidenti delle Regioni nella predisposizione delle ordinanze. Contrario ad un ridimensionamento del cratere, per dare una priorità di risposte ai centri più colpiti,  il sindaco di Macerata ha proposto la creazione di una struttura parallela che agisca sulle zone rosse.  Vogliamo sapere se cè un futuro, altrimenti non ha senso - è tornato a ripetere il sindaco di Castelsantangelo Falcucci- Serve scrivere una legge sulla montagna. La gente non va più offesa e iillusa. La politica deve dirci la verità. Abbiamo diritto di sapere se dobbiamo sopravvivere o no. Altrimenti, se volete fare una Pompei dellAppennino, basta dirlo. Critico sulla disparità di trattamento introdotta dal Decreto Genova e dalle norme che favoriscono la sanatora degli abusi di Ischia, il sindaco di Belforte del Chienti Paoloni, fiducioso nella funzione di raccordo del Commissario tra sindaci e Regione. Dal sindaco di Cingoli Saltamartini, linvito al Commissario a dotarsi di  consulenti tecnico -giuridici amministrativi, per una normativa più rispondente alle esigenze dei territori, auspicando anche un aumento del personale dellUSR.  Quando si parla di divisione di cratere, si parla di territori che non hanno più nulla- ha detto il sindaco di Pieve Torina Gentilucci- Bisogna individuare i temi, i servizi da ridare alle popolazioni. Il terremoto del Centro Italia non può essere unappendice del Decreto Genova, perchè qui si perde un pezzo dItalia vera. La ricostruzione non cè:770 persone per il livello di distruzione della Regione Marche non bastano. Non siamo tutti uguali. Si parta da chi è più danneggiato, da chi rischia di scomparire e poi ricostruiamo gli altri comuni. Anche dai successivi interventi dei sindaci delle regioni Lazio, Umbria e Abruzzo,  il Commissario ha tratto la convinzione dellutilità di questo tipo di cofronti che vorrà ripetere: La serata- ha concluso- è stata ricca di spunti. Le priorità sono uno snellimento di tutta la macchina e una velocizzazione. Sulle problematiche di natura tecnica ragioniamo insieme: questo approccio mi permette di offrire elementi al governo per poter trovare delle soluzioni. Partiamo dagli aspetti tecnici, analizziamo gli ostacoli che fin qui hanno rallentato e troviamo la maniera di tradurre in norme. Cè tutta la mia ferma volontà di farmi portavoce delle vostre esigenze. Faccio conto sulla vostra esperienza,sulle vostre capacità e i vostri consigli.  Carla Campetella   

"Non sono un politico ma un tecnico, sono stato nominato per accelerare la ricostruzione".Così il Commissario Straordinario Piero Farabollini che ha incontrato a Camerino i sindaci del cratere. " Un incontro- ha detto- doveroso, per far capire che da parte della struttura del Commissario c'è la più alta disponibilità. Mi sono rivolto ai sindaci perchè interlocutori fondamentali, insieme ai presidenti di Regione e delle province, insieme ai cittadini, in un rapporto di massima collaborazione, per trovare delle modalità che permettano una ricostruzione adeguata, efficiente ed efficace". E' un percorso già avviato quello che Farabollini prende in mano, utilizzando delle procedure che sono state impostate   " Mi trovo a riorganizzare il tutto, tenendo a mente quello che c'è stato di buono ma con un'accelerazione per una ricostruzione che, come ha dichiarato il presidente Ceriscioli, è ancora ai blocchi di partenza".  E' risultato della cabina di coordinamento del 29 ottobre, l'ordinanza n.69 che proroga fino al 31 dicembre 2018  il termine per la presentazione delle richieste di contributo per i danni pesanti, altrimenti in scadenza il 31-10-2018. La legge è già esecutiva dal 31 ottobre. C'è anche la garanzia per la proroga della struttura commissariale fino al 2020, nonchè la ferma volontà del governo di prorogare il personale assunto nei comuni e negli USR. Quanto agli emendamenti approvati che in qualche modo modificano i rapporti tra Commissario e Governatori delle Regioni, il geologo ha spiegato che modificando la parola " previa intesa con i Governatori" con " sentiti i Governatori" il governo ha ritenuto introdurre una modalità diversa per dare accelerazione. L'incontro di coordinamento di ieri con i Presidenti delle regioni è servito secondo Farabollini a togliere di torno ogni dubbio sulla volontà del Commissario di lavorare sinergicamente con le istituzioni. Il Commissario ha anche detto di aver già avviato incontri con il Comitato Tecnico Scientifico che sta lavorando per i regolamenti e le linee guida per la ricostruzione, chiedendo specificamente che in qualche modo si confronti con gli Uffici Speciali della Ricostruzione. Il CTS sta lavorando sul  regolamento per la ricostruzione pesante e Farabollini ha detto che farà in modo che vi sia una convocazione congiunta con gli uffici della ricostruzione,  perchè è doveroso sentire i tecnici che dovranno lavorare su quei regolamenti . Altri incontri vi sono stati tra il Commissario e le componenti della Rete delle Professioni tecniche nazionale, alle quali ha evidenziato la necessità di fare un tavolo di coordinamento misto con i tecnici che lavorano sul territorio, utile per verificare, a livello procedurale e di applicazione di una norma, se quella norma, è utile per quel territorio. " I riferimenti della struttura del Commissario, sono gli USR; i riferimenti degli USR sono i tecnici del territorio; questi ultimi sentono anche i sindaci per quel che concerne gli aspetti normativi e le esigenze reali dei cittadini che un amministratore conosce meglio di chiunque altro; la mia volontà - ha sottolineato- è di evitare che si perda questa filiera, anzi di incentivarla. Non c'è la volontà di scavalcare, nè di esautorare nessuno.  Da soli non si va da nessuna parte ed è necessario lavorare tutti insieme coordinatamente ".  Volontà del Commissario è quella di andare nei territori per valutare le specificità e cercare di risolvere i problemi insieme agli USR, ragionando e valutando in termini di congruità del personale presente negli stessi USR, come nelle strutture periferiche e nel personale dei comuni, per cercare di offrire il più possibile un supporto. Cominciare a sviscerare le problematiche insieme è l'intento: per il prossimo 8 novembre è stata già fissata una Cabina di coordinamento con gli USR in modo da dare risposte alle problematiche.

Una maggiore presenza dello Stato su un territorio sottovalutato in termini di dimensioni e danneggiamento, tra le richieste del rettore Claudio Pettinari, alla guida di un ateneo che è da valutare come l'impresa  più grande del territorio del cratere e la più fortemente danneggiata nel cratere.  "Se le dimensioni del territorio sono quelle che sono, il personale deve essere maggiore- ha affermato aprendo l'incontro- L'ordinarietà non può essere lo strumento per far rinascere queste zone: chiediamo la possibilità di strumenti straordinari". Necessario per il rettore anche un coordinamento tra le parti.

TAVOLO F PASQUI

" A due anni dalla seconda scossa- ha dichiarato il sindaco Gianluca Pasqui- non riusciamo ancora a vedere la luce. La ricostruzione è lontana e siamo ancora alle messe in sicurezza sulla pubblica via, con procedure che non hanno una logica per il personale che abbiamo a disposizione. Dateci la possibilità di adempiere con una macchina idonea. Abbiamo opere pubbliche finanziate, ma ci manca il personale. Il cratere va differenziato, senza togliere a nessuno, ma non si può curare tutti con la stessa medicina".  Del ruolo delle regioni nella predisposizione delle ordinanze  ha parlato l'assessore Angelo Sciapichetti: " quando si dice che le regioni chiedono che venga mantenuta l'intesa che era stata data, è per cercare di essere d'aiuto. A due anni dalle scosse oggi possiamo trarre un bilancio di quello che ha funzionato e insieme discutere e cercare di trovare soluzioni ai munerosi problemi e ai meccanismi che non hanno funzionato. Occorre semplificare il percorso e riuscire a far capire che con procedure ordinarie questa ricostruzione non la si affronta. I tempi si dilatano; occorre intervenire sul versante del personale; va accelerata la partita della ricostruzione leggera perchè permetterà ad una serie infinita di persone di tornare a casa. Dobbiamo lavorare insieme a stretto giro". L'errore di una gestione centralizzata è stato posto in risalto dal sindaco di Montefortino Ciaffaroni, mentre il primo cittadino di Montalto Marche ha richiamato ad un'attenzione certamente maggiore per i comuni con vittime e più disastrati ma che non venga tolta a tutti gli altri che comunque rientrano nel cratere. Ha sottolineato la mancata presenza all'incontro di un rappresentante del governo, il sindaco di Macerata Carancini " La politica e il governo debbono garantire con la loro presenza lo stato dell'arte ed è un errore che nessun rappresentante dell'esecutivo abbia preso parte a questo primo incontro. Un errore anche quello di non coinvolgere i presidenti delle Regioni nella predisposizione delle ordinanze. Contrario ad un ridimensionamento del cratere, per dare una priorità di risposte ai centri più colpiti,  il sindaco di Macerata ha proposto la creazione di una struttura parallela che agisca sulle 'zone rosse'. 

platea F

" Vogliamo sapere se c'è un futuro, altrimenti non ha senso - è tornato a ripetere il sindaco di Castelsantangelo Falcucci- Serve scrivere una legge sulla montagna. La gente non va più offesa e iillusa. La politica deve dirci la verità. Abbiamo diritto di sapere se dobbiamo sopravvivere o no. Altrimenti, se volete fare una Pompei dell'Appennino, basta dirlo". Critico sulla disparità di trattamento introdotta dal Decreto Genova e dalle norme che favoriscono la sanatora degli abusi di Ischia, il sindaco di Belforte del Chienti Paoloni, fiducioso nella funzione di raccordo del Commissario tra sindaci e Regione. Dal sindaco di Cingoli Saltamartini, l'invito al Commissario a dotarsi di  consulenti tecnico -giuridici amministrativi, per una normativa più rispondente alle esigenze dei territori, auspicando anche un aumento del personale dell'USR.  "Quando si parla di divisione di cratere, si parla di territori che non hanno più nulla- ha detto il sindaco di Pieve Torina Gentilucci- Bisogna individuare i temi, i servizi da ridare alle popolazioni. Il terremoto del Centro Italia non può essere un'appendice del Decreto Genova, perchè qui si perde un pezzo d'Italia vera. La ricostruzione non c'è:770 persone per il livello di distruzione della Regione Marche non bastano. Non siamo tutti uguali. Si parta da chi è più danneggiato, da chi rischia di scomparire e poi ricostruiamo gli altri comuni". Anche dai successivi interventi dei sindaci delle regioni Lazio, Umbria e Abruzzo,  il Commissario ha tratto la convinzione dell'utilità di questo tipo di cofronti che vorrà ripetere: " La serata- ha concluso- è stata ricca di spunti. Le priorità sono uno snellimento di tutta la macchina e una velocizzazione. Sulle problematiche di natura tecnica ragioniamo insieme: questo approccio mi permette di offrire elementi al governo per poter trovare delle soluzioni. Partiamo dagli aspetti tecnici, analizziamo gli ostacoli che fin qui hanno rallentato e troviamo la maniera di tradurre in norme. C'è tutta la mia ferma volontà di farmi portavoce delle vostre esigenze. Faccio conto sulla vostra esperienza,sulle vostre capacità e i vostri consigli". 

Carla Campetella 

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