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Ospedale di Camerino: anche il secondo piano per i malati covid. Intervista all'assessore Sfascia

Lunedì, 15 Marzo 2021 19:26 | Letto 2824 volte   Clicca per ascolare il testo Ospedale di Camerino: anche il secondo piano per i malati covid. Intervista all'assessore Sfascia Ha dovuto dimettere velocemente i pazienti ricoverati il dotto Staefano Sfascia, ortopedico all’ospedale di Camerino e assessore alla sanità della giunta camerte. Oggi pomeriggio alle 17 anche il secondo piano del nosocomio cittadino è a disposizione dei malati covid, così come disposto dalle decisioni dei dirigenti dell’Asur Marche e dell’Area Vasta 3. Dopo i 18 malati covid ospitati al primo piano dunque si prospetta un riempimento del secondo in tempi stretti visto che ci sono malati in attesa di essere ricoverati in reparti speciali. “Questo chiaramente comporta la chiusura sia del reparto di ortopedia e quanto meno di quello che ne rimane visto che sono rimasto solo io in reparto e di altri reparti. Per garantire la presenza di personale medico allinterno del reparto è necessario ricorrere anche ai medici del Pronto Soccorso, anche perché una gran parte della forza lavoro dell’ospedale è impiegata presso il covid Hospital di Civitanova. Il secondo piano può contenere 17 persone massimo. La situazione è talmente critica, è una situazione demergenza e va affrontata mi rendo conto che anchio. Le risorse in campo oramai sono queste. Il personale è sfinito, siamo stanchi perché dopo un anno di covid, il personale è fisicamente e psicologicamente provato. Camerino ha dato molto e in tutta questa vicenda ha perso tanti pezzi soprattutto la parte del personale medico perché come ben sapete tanti medici se ne sono andati ed altri se ne andranno. Il problema è che i medici si fanno in anni e anni di esperienza.” Il dotto Sfascia, chiamato al telefono per la sua funzione di assessore alla sanità, è un fiume in piena e non può non raccontare ciò che vive da operatore medico. Chiediamo al dott Sfascia se teme lo smembramento dellospedale di Camerino, anche se gli amministratori a livello regionale hanno assicurato che così non sarà. “I medici in Italia soprattutto alcune specialità non ci sono più, i nostri se ne vanno e nemmeno è facile rimpiazzare anche se ce ne è la volontà. Non ci sono più ortopedici e anestesisti in Italia. Camerino già in condizioni normali quasi sempre ha lavorato sotto organico. Si fa quello che si deve fare ma la mia paura per Camerino è che alla fine della pandemia rischia che non ci sarà più nulla, o comunque sarà una situazione molto difficile, lo sanno bene che c’è una crisi importante di personale a Camerino sia lassessore Saltamartini e anche la Corsi, direttrice dellArea vasta 3. Ci sono dei concorsi speriamo di ritrovare altro personale. La situazione è critica la cosa più importante è salvare la vita delle persone. Barbara Olmai
Ha dovuto dimettere velocemente i pazienti ricoverati il dotto Staefano Sfascia, ortopedico all’ospedale di Camerino e assessore alla sanità della giunta camerte. Oggi pomeriggio alle 17 anche il secondo piano del nosocomio cittadino è a disposizione dei malati covid, così come disposto dalle decisioni dei dirigenti dell’Asur Marche e dell’Area Vasta 3. Dopo i 18 malati covid ospitati al primo piano dunque si prospetta un riempimento del secondo in tempi stretti visto che ci sono malati in attesa di essere ricoverati in reparti speciali.

“Questo chiaramente comporta la chiusura sia del reparto di ortopedia e quanto meno di quello che ne rimane visto che sono rimasto solo io in reparto e di altri reparti. Per garantire la presenza di personale medico all'interno del reparto è necessario ricorrere anche ai medici del Pronto Soccorso, anche perché una gran parte della forza lavoro dell’ospedale è impiegata presso il covid Hospital di Civitanova. Il secondo piano può contenere 17 persone massimo. La situazione è talmente critica, è una situazione d'emergenza e va affrontata mi rendo conto che anch'io. Le risorse in campo oramai sono queste. Il personale è sfinito, siamo stanchi perché dopo un anno di covid, il personale è fisicamente e psicologicamente provato. Camerino ha dato molto e in tutta questa vicenda ha perso tanti pezzi soprattutto la parte del personale medico perché come ben sapete tanti medici se ne sono andati ed altri se ne andranno. Il problema è che i medici si fanno in anni e anni di esperienza.” Il dotto Sfascia, chiamato al telefono per la sua funzione di assessore alla sanità, è un fiume in piena e non può non raccontare ciò che vive da operatore medico. 

Chiediamo al dott Sfascia se teme lo smembramento dell'ospedale di Camerino, anche se gli amministratori a livello regionale hanno assicurato che così non sarà. “I medici in Italia soprattutto alcune specialità non ci sono più, i nostri se ne vanno e nemmeno è facile rimpiazzare anche se ce ne è la volontà. Non ci sono più ortopedici e anestesisti in Italia. Camerino già in condizioni normali quasi sempre ha lavorato sotto organico. Si fa quello che si deve fare ma la mia paura per Camerino è che alla fine della pandemia rischia che non ci sarà più nulla, o comunque sarà una situazione molto difficile, lo sanno bene che c’è una crisi importante di personale a Camerino sia l'assessore Saltamartini e anche la Corsi, direttrice dell'Area vasta 3. Ci sono dei concorsi speriamo di ritrovare altro personale. La situazione è critica la cosa più importante è salvare la vita delle persone."

Barbara Olmai

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