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Caporalato: provvedimenti per un’azienda in provincia

Martedì, 27 Aprile 2021 11:38 | Letto 680 volte   Clicca per ascolare il testo Caporalato: provvedimenti per un’azienda in provincia Contrariamente a quanto si possa pensare, il caporalato e lo sfruttamento del lavoro sono fenomeni molto più vicini di quanto si pensi. Situazioni in cui gli operai, in condizione di assoluto bisogno di lavoro, si ritrovano privi di tutela sono state riscontrate anche in provincia di Macerata. Il Nucleo ispettorato del lavoro dei Carabinieri di Macerata infatti, nell’ambito delle sue attività sul territorio, ha riscontrato diverse irregolarità in una delle aziende controllate. Violazioni che riguardano i rapporti di lavoro che questa impresa intratteneva con cittadini stranieri: gli scenari sono quelli di una mancata retribuzione congrua alle mansioni svolte e quelli sulla violazione delle norme di sicurezza. L’azienda, con sede legale a Tolentino, non aveva sottoposto i propri lavoratori alle visite mediche preventive, né ad adeguata formazione. I militari hanno riscontrato modalità assimilabili a quelle appunto del caporalato: operai che, in assoluto bisogno di lavoro e in condizioni di clandestinità, vedevano assottigliarsi notevolmente, se non annullarsi, il loro potere contrattuale. Oltre a questo, gli stessi lavoratori erano stati alloggiati in un immobile a Macerata, le cui condizioni di degrado e sono state accertate ancora dai Carabinieri e dalla Polizia Locale del capoluogo. L’Autorità Giudiziaria, piuttosto che chiudere l’azienda, ha preferito nominare un amministratore giudiziario, in modo da salvaguardare l’occupazione dei lavoratori coinvolti e garantendo la continuazione delle loro attività. l.c.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il caporalato e lo sfruttamento del lavoro sono fenomeni molto più vicini di quanto si pensi. Situazioni in cui gli operai, in condizione di assoluto bisogno di lavoro, si ritrovano privi di tutela sono state riscontrate anche in provincia di Macerata.

Il Nucleo ispettorato del lavoro dei Carabinieri di Macerata infatti, nell’ambito delle sue attività sul territorio, ha riscontrato diverse irregolarità in una delle aziende controllate. Violazioni che riguardano i rapporti di lavoro che questa impresa intratteneva con cittadini stranieri: gli scenari sono quelli di una mancata retribuzione congrua alle mansioni svolte e quelli sulla violazione delle norme di sicurezza.

L’azienda, con sede legale a Tolentino, non aveva sottoposto i propri lavoratori alle visite mediche preventive, né ad adeguata formazione. I militari hanno riscontrato modalità assimilabili a quelle appunto del caporalato: operai che, in assoluto bisogno di lavoro e in condizioni di clandestinità, vedevano assottigliarsi notevolmente, se non annullarsi, il loro potere contrattuale.

Oltre a questo, gli stessi lavoratori erano stati alloggiati in un immobile a Macerata, le cui condizioni di degrado e sono state accertate ancora dai Carabinieri e dalla Polizia Locale del capoluogo.

L’Autorità Giudiziaria, piuttosto che chiudere l’azienda, ha preferito nominare un amministratore giudiziario, in modo da salvaguardare l’occupazione dei lavoratori coinvolti e garantendo la continuazione delle loro attività.

l.c.

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