Dimensionamento scolastico, spopolamento dell’entroterra e deroga per le scuole del cratere sismico. La questione, che ha scatenato la protesta dei sindaci e di cui è stato investito anche il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, è stata al centro di un’interrogazione presentata in consiglio regionale all’assessore Giorgia Latini.
“Ci ritroviamo nuovamente di fronte allo stesso annoso problema, con l'aggravante che non è più prevista la deroga sisma – la risposta dell’assessore Latini - Ho raccolto le indicazioni dei sindaci, dei sindacati e delle parti sociali sul tema. C’è stata una forte sensibilizzazione anche da parte dei Comuni (almeno 80, pronti a manifestare a Roma) per far presente al Ministero le ragioni dei territori. Le Marche hanno peculiarità di cui non si può non tenere conto: molti comuni di piccole dimensioni nell’entroterra sono mal collegati e soffrono maggiormente il problema dello spopolamento scolastico e quindi demografico. Per cui nell’incontro col Ministero è stata rimarcata la necessità di dare attuazione anche all’art. 8 del DPR 81/2009 che prevede che nei comuni montani possano essere costituite classi uniche per anno di corso e indirizzo di studi con numero di alunni inferiore a quello minimo e massimo stabilito per la scuola primaria e secondaria.”
Istanze che sono state accolte dal ministro Bianchi, anche se l’assessore regionale all’istruzione intende sensibilizzare tutti i gruppi parlamentari su questo tema e proporre un emendamento unico, bipartisan in modo che si possa finalmente arrivare all’approvazione in Commissione Bilancio.
“Ho già ottenuto la sottoscrizione dei parlamentari del mio schieramento e ho chiesto di farlo anche presso gli altri gruppi politici. A tal proposito convocherò un tavolo con tutti i parlamentari del territorio affinché questa modifica normativa, più volte rigettata, possa finalmente essere approvata all'unanimità“, ha concluso Giorgia Latini.