“Sarà un giorno di festa – dice il sindaco Mario Baroni- perché significa che si riparte. Una comunità priva di questi segni, rischia di sgretolarsi: il suono di una campana fungerà da richiamo, non solo per la preghiera ma anche per la socialità. L’apertura delle porte di una vera chiesa, seppur temporanea, farà felice tutti gli abitanti e in primo luogo il nostro parroco don Gianni Fabbrizi. Dopo tanta attesa, finalmente il giorno è arrivato e il segnale di ripartenza coinvolge davvero tutti. Saremo onorati della presenza dell’arcivescovo Francesco Massara che officierà la cerimonia e consacrerà il nuovissimo edificio di culto, il cui campanile esterno ci è stato donato dal progettista"
"La nuova chiesa - spiega Baroni – si trova in una posizione ideale e facilmente raggiungibile da parte di tutte le famiglie residenti nelle aree delle soluzioni abitative di emergenza. E' un ritorno alle radici in un vero luogo di culto, tanto più necessario, se consideriamo che da tre anni funzioni religiose e messe sono state sempre celebrate nei locali dell’ex mensa con il risultato di una promiscuità tra attività di vario genere ”.
Il CNS ha contribuito per il 50% alla realizzazione dell'opera, la parte restante è stata coperta da imprese socie e fornitori: Briganti Soc. Coop., Conscoop Soc. Coop. Cosp Tecno Service Soc. Coop., Eulero Engineering, Gesta S.p.A., Kineo Energy e Facility S.r.l., L’Internazionale Soc. Coop.
“Dopo il grande lavoro svolto con la gestione dell’appalto SAE – afferma il responsabile del CNS Francesco Cantarella- ci sembrava giusto donare un centro di aggregazione per la popolazione. Abbiamo accolto con grande piacere la proposta del Sindaco e ci siamo attivati immediatamente, coinvolgendo tutte le imprese che hanno partecipato alla costruzione delle casette. Siamo veramente contenti di contribuire in piccola parte alla ricostruzione del Comune di Muccia che ha subito gravi danni”
Alla cerimonia presieduta dall’arcivescovo Francesco Massara saranno presenti il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, l’Assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, il Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione Piero Farabollini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna.
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Il Consorzio Nazionale Servizi CNS realizzerà un sistema di ventilazione sulle 164 SAE che hanno presentato problematiche e muffe nell’area del cratere sismico. E ’ la decisione scaturita all’unanimità dalla riunione che si è svolta a Roma su iniziativa del Dipartimento della Protezione Civile. All’incontro, presieduto dal Capo Dipartimento, Angelo Borrelli, oltre ai rappresentanti dell’azienda CNS hanno preso parte i delegati delle regioni Marche, Umbria e Lazio, i sindaci dei comuni interessati e il coordinatore dei comitati Terremoto Centro Italia. La scelta di CNS, di realizzare un sistema di ventilazione alla base delle soluzioni abitative è stata individuata dagli esperti, incaricati dall’azienda di analizzare e offrire possibili rimedi alla presenza di muffe in alcune aree SAE. La soluzione scelta, stando a quanto hanno sostenuto gli esperti, risulta essere la meno invasiva tra quelle esaminate ed è realizzabile senza richiedere l’allontanamento dei residenti dalle SAE. I controlli strumentali su tutte le altre 1.913 soluzioni abitative realizzate dall’azienda nell’area del cratere sismico, saranno condotti da CNS a partire dal prossimo 21 gennaio e richiederanno un tempo massimo di 8 settimane; a coprire i costi degli interventi necessari al ripristino delle casette, alla realizzazione del sistema di ventilazione e all’eventuale assistenza alla popolazione, sarà lo stesso CNS.